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Calciomercato Inter, i nerazzurri sono in fase di stand-by

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Aggiornamenti sul mercato dell’Inter

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Secondo quanto raccolto da Christian Recalcati, che collabora con la nostra testata, il mercato dell’Inter sarebbe in una fase di stand-by. I nerazzurri sono fermi in attesa di poter chiudere l’accordo con il Manchester United per portare a casa Romelu Lukaku. Il ritardo nel concludere la trattativa è dovuto – oltre alla differenza fra domanda e offerta – all’assenza di un reale sostituto del belga. Ole Gunnar Solskjær sta cercando di strappare un “sì” all’Arsenal per la cessione di Pierre-Emerick Aubameyang, capocannoniere della scorsa Premier League a pari merito con Momo Salah e Sadio Mané.

In attesa di stringere un patto con gli inglesi, il d.s. Piero Ausilio sta lavorando su più fronti. La trattativa per Edin Džeko è stata momentaneamente congelata: l’ultima offerta dell’Inter si aggira sui 13,5 milioni di euro.

Un nome nuovo è quello di Rafael Leão, messosi in luce quest’anno con la maglia del Lille. Sull’attaccante portoghese pare essere interessata anche la Juventus: una notizia che, tuttavia, pare essere improbabile, vista l’abbondanza del reparto offensivo bianconero. Inoltre, è viva la pista che porta a Rodrigo Machado, calciatore del Valencia capace di disimpegnarsi su tutto il fronte d’attacco. Nonostante su di lui ci sia da tempo il Napoli, il discorso potrebbe essere realistico: il club spagnolo chiede per lui fra i 70 e gli 80 milioni di euro (a fronte di una clausola di 120), cifre vicine alle richieste dello United per Lukaku.

Inoltre, la voce che vuole i nerazzurri in pressing su Edison Cavani potrebbe risultare più che un’idea. Confrontando le spese per trasferimento e ingaggio, la società meneghina potrebbe davvero pensare di scegliere l’uruguayo, anziché l’attaccante belga ex Chelsea. L’ultimo profilo è quello di Duván Zapata, che – per volontà del presindente Percassi – non si muove da Bergamo per meno di 50-60 milioni di euro.

(fonte immagine di copertina: profilo Instagram @inter)

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Andreazzoli: “Squadra in crescita, prima si avviliva dopo un gol”

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Andreazzoli

Aurelio Andreazzoli, tecnico dell’Empoli, si complimenta con la sua squadra per il pareggio contro il Genoa di ieri. Dopo una gara di sofferenza, in cui il Genoa è andato in vantaggio nel primo tempo con il gol di Malinovskyi, i toscani sono stati bravi a recuperarla. Nella ripresa è arrivato il gol di Cancellieri, che ha premiato lo spirito e il gioco della formazione toscana. E soprattutto di spirito ha parlato, ai microfoni ufficiali del club, l’allenatore nativo di Massa.

Una squadra che fatica a trovare il gol, come dimostra il dato che la vedeva come peggiore attaco, prima della gara contro il Grifone, deve puntare soprattutto sulle motivazioni. Ecco perchè Andreazzoli si è dichiarato, nel complesso, contento della prestazione dei suoi.

LE PAROLE DI ANDREAZZOLI

Sono soddisfatto, credo che il risultato esprima quanto si è visto in campo. Una delle nostre caratteristiche del passato era quella di avvilirci dopo lo svantaggio e ora non lo facciamo più, anzi reagiamo. Siamo soddisfatti e ho fatto i complimenti ai ragazzi, uscire da questo ambiente con questo risultato non è semplice e noi siamo stati bravi, giocando anche con qualità anche grazie all’aiuto dei subentrati. Questo dimostra quanto la squadra sia coesa nella ricerca dell’obiettivo“.

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Calcio Internazionale

L’UE potrebbe dire addio al geoblocking: possibile svolta epocale per lo streaming e la fruizione di calcio

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geoblocking

Conosciamo tutti le lotte per accaparrarsi i diritti TV in Italia, con DAZN e Sky che hanno vinto il bando fino al 2028. La notizia che è arrivata dal Parlamento Europeo potrebbe cambiare le carte in tavola in questo senso. Come riportato da Calcio e Finanza, proprio una proposta in Parlamento in cui si andrebbe a togliere il geoblocking, quel fattore che non permette ad un paese di vedere canali streaming di un altro al di fuori dell’Unione Europea. Rendendo, dunque, possibile agli spettatori vedere le sfide di Serie A anche di vedere il campionato con abbonamenti relativi all’estero. Ciò significherebbe che un utente italiano, per vedere la Serie A, potrebbe abbonarsi direttamente ad una compagnia di streaming americana, magari anche a costo minore, per vedere la propria squadra del cuore. Si tratterebbe di una svolta epocale che cambierebbe il modo di vedere le trasmissioni streaming. Nonchè, di una mossa che potrebbe far perdere molti incassi ai broadcasters italiani ed europei.

A proporre questa svolta su geoblocking, la parlamentare danese Karen Melchior che ha anche aggiunto a Brussels Time: “È un problema ancora più significativo nelle regioni di confine e per le minoranze linguistiche in tutta l’UE, ad esempio, in Belgio, dove la comunità di lingua tedesca è sempre più tagliata fuori da film e serie in tedesco”. 

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FLASH – Zirkzee fuori dai titolari: ecco il motivo

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Zirkzee

Ha fatto scalpore la notizia che Joshua Zirkzee non parte titolare contro il Lecce. Il giocatore olandese è la vera e propria colonna portante del Bologna di Thiago Motta. Ma non ci sarà lui a guidare l’attacco dei felsinei al Via del Mare.

Stando alle prime indiscrezioni, il motivo sarebbe legato a qualche fastidio emerso in mattinata. Tuttavia, ancora niente di confermato. Nelle parole di Thiago Motta, che ha parlato a SKY nel pre-partita, il tecnico ha commentato solo dicendo “È il momento di Sidney…abbiamo anche Joshua e potrà dare una mano dopo“. Parole che lasciano dubbi in merito ad un eventuale scelta tecnica o se ci sia realmente un problema fisico.

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De la Fuente: “Il nostro girone è il più difficile”

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de la Fuente

Luis de la Fuente, CT della Spagna, ha parlato ai microfoni di Marca dopo i sorteggi per EURO2024. Sin dal momento delle combinazioni, è apaprso evidente che il girone B, quello che racchiude Spagna, Croazia, Albania e Italia, era il più duro di tutti. Di fronte ci sono, infatti, la Spagna, già temibile solo il fatto di essere la testa di serie; la Croazia, finalista mondiale 2018 e ancora molto in auge, con giocatori di caratura mondiale ed un ricambio generazionale in atto; l’Italia, campione in carica della competizione; l’Albania, apparentemente la vittima sacrificale, ma in realtà una nazionale giovane e propositiva, con tanti talenti pronti a spiccare il volo.

Al CT spagnolo tutto ciò non è sfuggito. E nelle parole di de la Fuente si scorge tutta la consapevolezza che saranno 270′, più recupero, da vivere al massimo per i suoi uomini. Specie in una competizione che ha assottigliato le differenze tra le squadre e non ha più “squadre materasso” propriamente dette.

LE PAROLE DI DE LA FUENTE A MARCA

ACCOPPIAMENTI – “Sono rivali all’altezza della competizione che si sta affrontando, il livello è altissimo. Tutti i gruppi sono duri, complessi, ma forse il nostro è quello che ha un livello più alto, questo ci renderà concentrati fin dal primo momento. Conosciamo perfettamente l’Italia e la Croazia. E anche all’Albania, una squadra molto pericolosa“.

CALENDARIO – “Dovremo iniziare forte perché i primi due rivali sono la Croazia e l’Italia, ma la mia esperienza mi dice che in questi tornei chi arriva più concentrato ha molto vinto. Quindi penso che sia utile iniziare così perché i giocatori saranno bloccati dal primo minuto“.

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