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Inter-Fiorentina 0-1, le pagelle: Lukaku disastroso, la decide Bonaventura

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Inter-Fiorentina 0-1, le pagelle: Lukaku disastroso, la decide Bonaventura

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INTER-FIORENTINA, LE PAGELLE – San Siro, il teatro dei sogni, ospita una partita dal sapore decisamente prelibato. Inter-Fiorentina è una partita viva ed intensa, sempre pronta a stupirci e a regalarci sorprese, emozioni e gol. Nell’Inter la sorpresa è Correa, di fianco a Lukaku, con Lautaro in panchina. Nella Fiorentina viene lanciato ancora dal primo minuto Castrovilli. Partita bloccata in mezzo al campo, nonostante non manchino emozioni da una parte e dall’altra. L’Inter crea ma spreca tutto, la Fiorentina è brava a deciderla con il gol Bonaventura, in una delle poche occasioni concrete avute. Prestazione gravemente insufficiente per Romelu Lukaku, il migliore in campo è anche l’autore del gol vittoria.

LE PAGELLE DELL’INTER

Onana 5.5: Il portiere nerazzurro si dimostra anche oggi uno dei migliori in Italia. Non compie miracoli particolari, però riesce ad essere sempre preciso in uscita e attento tra i pali, anche se sulla respinta sul tiro di Cabral non è perfetto. Unica pecca è il gioco da terra, su cui ha ancora bisogno di lavorare per essere uno dei migliori al mondo.

Darmian 6: Porta a casa il necessario, da parte sua si sono viste sicuramente prestazioni migliori. Non piovono occasioni dal suo lato, dunque non ha bisogno di mettersi particolarmente in mostra.

Acerbi 6: Sempre attento in chiusura e sugli anticipi, anche lui arriva solo alla sufficienza, come tutto il suo reparto.

Bastoni 5.5: Bravo a dettare i tempi palla al piede, preciso e pericoloso anche in zona cross. Il suo lavoro a cavallo tra difesa e centrocampo è molto importante, e oggi ne è l’ennesima dimostrazione. Tuttavia, si perde Bonaventura sul gol dell’1-0, un errore che costa caro. (Dal 63′ De Vrij 6: Entra con la giusta concentrazione e si rende subito disponibile in chiusura su Ikoné.)

Dumfries 6,5: Oggi lo vediamo nelle sua vesti migliori, difatti l’Inter è spesso pericoloso dal suo lato. Fa girare la testa a Biraghi, bruciandolo più volte in velocità, e serve cross interessanti, che però non vengono mai raccolti da uno spento Lukaku.

Barella 6: Prestazione sufficiente per uno dei migliori centrocampisti del campionato. Porta la sua solita corsa e voglia, ma non basta a tirare su una squadre spenta, come è ad oggi l’Inter. Ci si aspetta di più anche dall’italiano, che è uno dei pochi a poter far rinascere questa squadra.

Brozovic 5,5: Non è ancora tornato a pieno regime quel mediano di quantità e qualità che abbiamo ammirato nelle stagioni passate. Porta a casa una prestazione non esattamente sufficiente e senza particolari sbavature, ma anche senza mostrarsi rispetto ai compagni di reparto. (Dal 78′ Dzeko 5,5: Evanescente, come il resto del suo reparto. Oggi in attacco non si salva nessuno, nemmeno il bosniaco.)

Mkhitaryan 6,5: Una super azione personale, che non entra in gol solo grazie ad un’ottima uscita di Terracciano. L’armeno è la mina vagante della squadra nerazzurra, mette corsa e tecnica anche per chi non lo fa. (Dal ’78 Asllani S.V.)

Gosens 6: Propone spesso inserimenti e tagli pericolosi per la retroguardia della viola, che però non viene mai totalmente impensierita. Sta ritrovando continuità e gamba, ma è ancora molto lontano dal gran giocatore che era fino a due stagioni fa. (Dal 63′ Bellanova 6: entra in campo col giusto coraggio e si rende pericoloso. Il duello con Dodò è entusiasmante, così come l’inserimento sul bel cross di Dumfries, che culmina però con una gran parata del portiere gigliato.)

Lukaku 4,5: Sembra fuori forma ed è in costante ritardo. I compagni gli servono palloni da mettere in porta, ma Big Rom è fuori dalla traiettoria, ogni volta. Non riesce ad essere pericoloso né importante nella manovra offensiva nerazzurra, e il suo apporto oggi manca quasi completamente. Disastroso sotto porta.

Correa 5,5: Inzaghi continua a dargli occasioni su occasioni, eppure l’argentino sembra aver totalmente perso la fame. Per quanto sia innegabile l’impegno profuso alla causa, non riesce quasi mai ad impensierire totalmente la difesa viola, se non in una singola occasione. Troppo poco per un giocatore col suo talento. (Dal 63′ Lautaro Martinez 5,5: Entra per risolvere la partita, e invece non porta a casa niente. Reclama un rigore che non gli viene concesso, ed a parte questo non si rende pericoloso dalle parti di Terracciano.)

Inzaghi 5: Ennesima sconfitta e dimostrazione che Inzaghi non riesce a risollevare la sua squadra. La difesa regge abbastanza bene le offensive della viola, ma l’attacco è pienamente insufficiente. C’è assoluto bisogno di un cambio di marcia, e vedremo se l’allenatore italiano sarà in grado di rifarsi.

LE PAGELLE DELLA FIORENTINA

Terracciano 6,5: Decisivo su Mkhitaryan nella maggiore occasione del primo tempo e sull’incursione di Bellanova nel secondo, tiene la porta al sicuro, anche grazie alla scarsa vena realizzativa di Lukaku e Correa. Gestisce e comanda con esperienza la difesa, uno dei migliori della sua squadra.

Dodò 6: Pecca di precisione delle volte, però continua nella sua netta crescita. Si ritrova davanti un avversario non facile come Gosens, e lo argina come può. Ci aspettiamo sempre di più dall’esterno brasiliano.

Martinez Quarta 6: Porta a casa il compitino e poco altro. In un match importante come quello di Milano non dimostra personalità, né la grinta necessaria per guidare la sua difesa a San Siro. Nonostante questo non compie sbavature, e tiene in piedi il risultato assieme ai compagni di reparto. (Dal 45′ Milenkovic 6,5: Continua sulla giusta linea su cui era il compagno di reparto. Prestazione semplice ma precisa ed efficace, è sempre presente in chiusura ed impostazione. Il suo ingresso in campo alza la sicurezza della difesa viola.)

Igor 6,5: Difensivamente il migliore della sua squadra. Preciso e puntuale, chiude la porta a Lukaku e non solo in varie occasioni, grazie ad alcuni interventi veramente provvidenziali. Pecca delle volte anche lui di precisione palla al piede.

Biraghi 5,5: Dumfries lo mangia, ogni volta. Impassibile in fase difensiva, rivedibile in quella offensiva. Dal suo capitano Italiano si aspetta decisamente di più.

Bonaventura 7: Buona partita dell’altra mezzala italiana della viola. Insieme a Castrovilli gestisce la zona di campo di competenza con sicurezza, inoltre si rende disponibile più volte a giocate degne di nota nei pressi della zona gol. Fa un bel gol da rapinatore d’area di rigore per l’1-0 della viola.

Mandragora 5,5: Italiano ha bisogno di un metronomo, un regista, lui non gli restituisce le aspettative. Viene risucchiato dai centrocampisti nerazzurri, negando alla squadra l’apporto necessario. (Dal 76′ Barak 6: Dal suo ingresso in campo porta immediatamente qualità tra le file della viola. Sa gestire e giocare il pallone come pochi nella sua squadra, prestazione che sa di miglioramento.)

Castrovilli 6,5: L’italiano è in netta crescita, e si sta riprendendo la titolarità certa dopo l’infortunio che l’ha tenuto lontano dai campi nella prima parte di stagione. Gioca un match di quantità e qualità, senza mai sfigurare di fronte all’imponente centrocampo nerazzurro. (Dal 65′ Amrabat 6: Non ci sono particolari squilli da parte sua, ma una presenza costante nella zona mediana e tra le linee di passaggio. Partita semplice ma assolutamente efficace.)

Ikonè 5,5: Sembra partire bene, ma è la solita prestazione del francese con l’interruttore. Si accende raramente, a tratti, per il resto del tempo è un fantasma. Fallisce un gol clamoroso sotto porta, che avrebbe potuto dare il vantaggio alla squadra. (Dal 76′ Ranieri 6: Si posiziona sulla linea difensiva viola, tenendo testa all’attacco nerazzurro. Anche lui resta molto attento e permette alla Fiorentina di reggere fino alla fine.)

Cabral 6: La Fiorentina è poco incisiva negli ultimi 30 metri, e la sua prestazione ne subisce. Tende a rendere giocabile ogni pallone che riesce a toccare, ma questi sono pochi e difficili. Un doppio tentativo di rovesciata, dove forse avrebbe potuto gestire la palla diversamente. Una bella nota positiva è il colpo di testa che, dopo la parata di Onana, porta al gol di Bonaventura.

Saponara 6: Né carne né pesce. Un piatto insapore, privo di esplosività e di gusti decisi. Non sfigura di fronte alla difesa dell’Inter, ma non incide. (Dal 65′ Sottil 5,5: Più che diesel, l’esterno italiano non si accende praticamente mai, non aggiunge niente alla prova del compagno sostituito.)

Italiano 6,5: Tre punti a San Siro sono molto difficili da fare, ma l’allenatore sembra averci preso gusto e prepara benissimo la gara. Qualche pecca difensiva, graziata dall’attacco nerazzurro, ma abbiamo visto tanta corsa e tanta grinta da parte dei giocatori della Fiorentina. Una gran crescita della sua squadra, dovuta anche al gran lavoro del tecnico.

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Torino, parla il procuratore di Schuurs: “Scegliere i granata scelta intelligente”

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Il Torino lotta ancora per conquistare l’ottavo posto. Questa posizione di classifica, in caso di squalifica dalle Coppe europee per la Juventus, consentirebbe ai granata di entrare nella prossima Conference League. Per tale motivo la squadra di Juric sta preparando al meglio il match conclusivo di questa stagione contro l’Inter. Da lunedì, però, sarà tempo di programmare la nuova stagione e la dirigenza farà di tutto pur di ridare in mano all’allenatore croato una squadra all’altezza delle aspettative. Tra i tanti giocatori che sono insicuri di una possibile riconferma c’è Schuurs. Il centrale olandese è arrivato dall’Ajax l’anno scorso dimostrandosi un’alternativa valida al partente Bremer. In merito a ciò ha parlato il suo procuratore, Gardi, rilasciando le seguenti dichiarazioni al podcast di Fabrizio Romano.

SCHUURS – La scelta di andare al Torino è stata molto intelligente. Siamo contenti di questo percorso di crescita. E’ molto felice e soddisfatto della stagione che ha fatto”.

FUTURO – Ci sono diversi club interessati a lui e potrebbe essere una nuova opzione. Ancora, però, non abbiamo parlato con nessuno. I discorsi sono rinviati al termine di qeusta stagione”.

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I convocati della Spagna per la Nations League per la sfida contro l’Italia

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Sono arrivati i convocati del ct della Spagna Luis de la Fuente in vista della semifinale di Nations League contro l’Italia prevista per il prossimo 15 giugno. Alcune sorprese come il difensore centrale Le Normand e Rodrigo in attacco, mentre mancano alcuni protagonisti come Gerard Moreno e Oyarzabal. Ecco la lista completa:

Portieri: Unai Simón, Kepa, David Raya;
Difensori: Carvajal, Jesús Navas, Laporte, David García, Le Normand, Jordi Alba, Juan Bernat;
Centrocampisti: Rodri, Zubimendi, Fabián, Merino, Gavi, Canales;
Attaccanti: Morata, Joselu, Rodrigo, Marco Asensio, Nico Williams, Dani Olmo, Yéremi Pino.

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Napoli, parla Simeone: “Abbiamo giocato tutte le gare con la stessa intensità”

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Con il campionato ormai in tasca per il Napoli si aprono scenari interessanti in vista della prossima stagione. Rimando, però, su questa Giovanni Simeone si è raccontato in una lunga intervista ad As toccando diversi temi. Di seguito le sue parole.

CAMPIONATO DOMINATO – “Non so se sia corretto dire così, però so che abbiamo giocato ogni partita con la stessa intensità. Pensavamo ad ogni match come fosse una finale”.

VITTORIA DEL TITOLO – Il match cruciale per la vittoria dello scudetto è stato con la Roma, quando io segno il 2-1 finale. Anche mio papà mi disse la stessa cosa al telefono. Abbiamo avuto quella sensazione e da lì in poi non abbiamo mai mollato”.

OSIMHEN – Sembra che non sia sempre presente, ma ogni volta che arriva il pallone inventa qualcosa. I suoi movimenti vengono naturali non c’è nulla di preparato. Ti posso dire, da attaccante, che questo modo di giocare infastidisce molto i difensori avversari”. 

KVARA – Quando gioca ha un solo obiettivo: saltare l’uomo. A volte ci riesce, altre no ma questo è il suo obiettivo. Ha fatto una stagione clamorosa e siamo contenti per lui. Sapevo che era un calciatore forte, ma quando l’ho visto in campo aperto mi sono reso conto che bestia è”. 

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Salernitana, Mazzocchi: “I tifosi sono la nostra forza, voglio restare”

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Dopo aver conquistato una salvezza abbastanza tranquilla è tempo di programmare il futuro in casa Salernitana. A tal proposito, all’evento Avanti Bersagliera Night, sono arrivate le parole di Mazzocchi, il capitano della squadra. Di seguito le sue dichiarazioni.

SALERNITANA – Chi indossa questa maglia deve avere responsabilità. Il calcio è un grande mezzo di comunicazione, che serve per portare in alto il nome di questa città. La vita vera è là fuori dove ci sono problemi, noi col calcio possiamo portare un po’ di serenità”.

FASCIA – Ti responsabilizza, sono contento di indossarla e di cercare di rendere felice queste persone e questa piazza meravigliosa. Ringrazio il presidente e la società“.

FURURO – “Ancora è presto per parlarne ma io sto bene qua e ho voglia di continuare con questa maglia”.

TIFOSI – La nostra forza è legata a loro. Siamo orgogliosi della nostra tifoseria che ci segue anche fuoricasa e sono in tantissimi”.

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