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Inter-Lazio: la Top 11 dei doppi ex

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Inter-Lazio: la Top 11 dei doppi ex

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Domani sera a San Siro, alle ore 20.30, andrà in scena l’ennesimo atto di una delle sfide più belle dell’ultimo ventennio di Serie A: Inter-Lazio. Da anni le due compagini danno vita a partite ricche di goal e spettacolo, spesso con colpi di scena clamorosi. È il caso dello scontro all’Olimpico della scorsa stagione, che ha consegnato all’Inter il pass per la Champions League, o del famoso 5 maggio 2002, sempre nella capitale. Le tifoserie dei due club sono legate da uno storico gemellaggio e, per di più, le società hanno concluso moltissime operazioni di mercato nelle ultime sessioni. Per prepararsi all’appuntamento di domani ecco un 3-4-3 con i “doppi ex” di Inter e Lazio. Una formazione davvero niente male.

DIFESA

Ovviamente si parte dai pali, dove si piazza Angelo Peruzzi, considerato da molti come uno dei migliori portieri italiani di sempre. Dopo l’importante parentesi alla Juve, nel 1999 finisce all’Inter per 28 miliardi di lire. La sua esperienza dura solo un anno, per la volontà di riavvicinarsi a casa. Firma dunque con la Lazio, che sborsa 33 miliardi e gira Ballotta ai nerazzurri (quindi un altro doppio ex). Disputa 7 stagioni con i biancocelesti prima di ritirarsi a 37 anni. Oggi è club manager della società capitolina. La difesa a 3 è composta da Sinisa Mihajlovic, Stefan De Vrij e Giuseppe Favalli. L’attuale tecnico del Bologna, arrivato alla Lazio dalla Samp nel ’98 per 22 miliardi, è uno dei grandi protagonisti dello scudetto del 2000. Nonostante il carattere fumantino e atteggiamenti non sempre esemplari, a Roma diventa uno dei difensori più apprezzati del panorama europeo. Nel 2004 poi si trasferisce all’Inter diventandone il più anziano marcatore in campionato, a 37 anni e 47 giorni.  L’olandese è invece un fresco interista, arrivato nella scorsa estate a parametro zero dalla capitale. Nel corso della sua ultima partita laziale, il già citato spareggio Champions contro il suo attuale club, si rende protagonista di un fallo da rigore – poi rivelatosi decisivo – e termina la partita in lacrime. Curiosamente Stefan ha saltato finora tutti i match contro la sua ex e sarà assente anche domani. Anche Favalli ha fatto lo stesso percorso dei due compagni di reparto. Dopo 12 stagioni con la Lazio e 401 gare – record di presenze per la squadra – decide di trasferirsi all’Inter del suo ex compagno Roberto Mancini, che tra l’altro lo aveva anche allenato a Roma. Forse non il più forte dei tre, ma sicuramente un giocatore amato dal tifo laziale.

CENTROCAMPO

Nei quattro di centrocampo si piazzano tre mostri sacri dei successi laziali di inizio 2000 e un calciatore ancora in forza all’Inter. Per cominciare, nel cuore del gioco, si trova la coppia tutta argentina composta da Juan Sebastian Veron e Diego Pablo Simeone. La Brujita si trasferisce alla Lazio nel ’99, dopo una stagione fantastica a Parma, per la modica cifra di 60 miliardi di lire. A Roma il suo rendimento migliora ancora e in sole due stagioni conquista scudetto, Coppa Italia, Supercoppa Europea ed Italiana, per poi trasferirsi allo United. La parentesi inglese è negativa, sia con i Red Devils che al Chelsea. Di ritorno in Italia, in prestito all’Inter, si ritrova e disputa due buone stagioni. Accanto a Veron, nella Lazio, c’era proprio il Cholo che di stagioni con i biancocelesti ne disputa ben 4. Anche lui arrivato nel ’99, dopo una Coppa UEFA vinta proprio con l’Inter, diventa uno dei mattatori della sua ex squadra nel terribile 5 maggio nerazzurro. Sulla fascia, seppur in un ruolo che non è propriamente suo, il terzo scudettato: Dejan Stankovic. Per lui una bacheca ricchissima di trofei, visto che dopo le 6 stagioni trionfali all’Olimpico, ne arrivano altre 9 a Milano, anche queste piene di soddisfazioni. Indimenticabile è ovviamente l’anno del triplete, vinto da grande protagonista. Più di 300 partite con l’Inter e anche un’esperienza da club manager per Deki, che oggi è consulente di Aleksander Ceferin, presidente UEFA. Sull’out opposto trova spazio invece il “reduce” Antonio Candreva. Nonostante in questa stagione non stia trovando molto spazio, l’esterno di Spalletti ha vissuto ottime annate sia con la maglia della Lazio che con quella dell’Inter. Con i biancocelesti, in 4 stagioni, ha vinto una Coppa Italia ed è diventato il centrocampista con più goal in una sola stagione, battendo il precedente record di Pavel Nedved. Passa all’Inter nel 2016 per 21 milioni di euro.

ATTACCO

Il tridente di questa formazione è composto da tre attaccanti sensazionali. Da una parte si trova Hernan Crespo, ennesimo argentino della Lazio. Come Veron arriva dal Parma e in due stagioni realizza 39 reti in campionato, che però non bastano ad aiutare i capitolini a conquistare un altro scudetto. All’epoca, il suo trasferimento per 110 miliardi fu il più costoso della storia. Nel 2002-2003 vive la sua prima, opaca, esperienza in nerazzurro, ma torna dopo aver giocato nel Chelsea e nel Milan. In tre stagioni si rivelò un valido elemento per la conquista dei tre scudetti. L’altro esterno è invece Julio Cruz, connazionale di Crespo, in nerazzurro dal 2003 al 2009, acquistato proprio per sostituire il Valdanito. Dopo 4 scudetti, il Jardinero va in scadenza con il club meneghino e decide di accasarsi alla Lazio. Esperienza tuttavia non indimenticabile. Al centro del fronte offensivo si colloca, immancabilmente, Christian Vieri, uno dei bomber più amati d’Italia. Celebre per aver giocato in molte squadre, all’Inter vive la sua parentesi più longeva: 6 stagioni, 144 presenze in A e 103 goal. Proprio in occasione del suo trasferimento dalla Lazio, dove aveva giocato una sola stagione, l’Inter inserisce il Cholo Simeone. Costo totale dell’operazione: 90 miliardi. Nonostante abbia giocato solo nel 98-99 per i biancocelesti, ha vinto la storica Coppa delle Coppe da leader assoluto, con il primo goal nella finale contro il Mallorca.

LA PANCHINA

Alla guida di questa ipotetica (ma fantastica) formazione, non può che esserci l’attuale c.t. della nazionale Roberto Mancini. Per lui la prima esperienza da allenatore, anche e da vice, è proprio sulla panchina della Lazio nel 2000. Ci ritorna poi come allenatore vero e proprio nel 2002. È doppia anche l’esperienza sulla panchina dell’Inter, dal 2004 al 2008 prima e dal 2014 al 2016 poi. A disposizione del tecnico di Jesi ci sono anche diversi altri doppi ex. Il secondo portiere potrebbe essere ad esempio Juan Pablo Carrizo, passato diverse volte da Roma senza mai trovare spazio e stabilitosi alla Pinetina dal 2013 al 2017, come secondo di Handanovic. Da ricordare poi un altro ex recente, ovvero Hernanes, portato in Italia proprio da Lotito. Dopo 4 buone stagioni alla Lazio, nelle quali segna 33 reti in campionato, passa all’Inter nel 2014. A Milano non riesce ad imporsi ma segna ben 3 volte alla sua ex. Altro eroe del 2010 interista è Goran Pandev, arrivato a gennaio di quell’anno come rinforzo per Mourinho. Nel 2001 era approdato in Italia proprio grazie ai nerazzurri, ma, dopo una serie di prestiti, nel 2004 finisce alla Lazio, dove gioca 5 stagioni. L’ultimo elemento in panchina è un altro attuale interista, ovvero Keita Balde. Anche lui arrivato alla corte di Spalletti nella sessione estiva di mercato (in prestito dal Monaco) ha esordito in Serie A con la Lazio, collezionando ben 110 presenze e 26 goal dal 2013 al 2017.

 

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Bundesliga

ULTIM’ORA – Xabi Alonso ha confermato in conferenza che rimarrà al Bayer Leverkusen

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Xabi Alonso, allenatore del Bayer Leverkusen, Bundesliga, Europa League

Dopo le indiscrezioni sempre più insistenti delle ultime ore, ecco l’annuncio ufficiale del protagonista della telenovela: Xabi Alonso. Il tecnico spagnolo ha attirato l’interesse di tutti i top club europei, in particolare Bayern Monaco e Liverpool, per la prossima stagione, ma vista la scadenza del contratto a giugno 2026 e visto quanto di buono fatto in questa stagione, con una Champions League quasi certamente da disputare l’anno prossimo, l’ex centrocampista ha deciso di rimanere nella squadra che ora sta allenando.

Queste le dichiarazioni di Xabi Alonso durante la conferenza stampa alla vigilia della sfida con l’Hoofenheim:

DECISIONE – “Arriviamo da una stagione ricca di impegni, durante la quale ci sono state anche moltissime speculazioni in merito al mio futuro. Per questo motivo ho utilizzato la sosta del campionato per gli impegni delle Nazionali per riflettere su cosa fare. La scorsa settimana ho avuto un incontro con la dirigenza del club per capire quale fosse la decisione da prendere. E la decisione è quella di continuare ad allenare il Bayer Leverkusen. Ho analizzato tutto e ho capito che questo è il luogo e il club giusto per continuare il mio percorso di crescita come tecnico. Ho sempre sentito grande supporto e c’è grande partecipazione nel lavoro da parte di tutti i reparti della società. I tifosi poi ci hanno dato un grande supporto, anche lo scorso anno quando abbiamo avuto momento di difficoltà. E oggi lo fanno supportandoci nel dare tutto quello che possiamo dare”.

SQUADRE INTERESSATEBayern e Liverpool? Credo che da parte mia non sarebbe corretto parlare di altre società. Di sicuro ci sono società con cui ho un forte legame, ma non è corretto parlarne adesso”.

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Coppa Italia

ULTIM’ORA – La decisione dell’assemblea di Lega per la Supercoppa Italiana 2024-2025: quali squadre in corsa?

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Trofeo della Supercoppa Italiana

L’assemblea di Lega Serie A tenutasi questa mattina ha stabilito che la Supercoppa Italiana della prossima stagione, la 2024-2025, si svolgerà nuovamente con una final four in Arabia Saudita nei primi giorni di gennaio. Questo è quanto si apprende da Calcio e Finanza, che sottolinea come, però, la decisione definitiva sulla questione verrà presa dal Consiglio di Lega.

Qualche squadra, in particolare l’Inter, aveva espresso delle perplessità su questo format, considerando il calendario della prossima stagione che, tra la nuova Champions League e il Mondiale per Club di fine anno, appare più intasato che mai.

Ancora non sicure le date in cui dovrebbe svolgersi la Supercoppa Italiana, ma i giorni più probabili dovrebbero essere il 3 e 4 gennaio per le semifinali e il 7 gennaio per la finalissima.

Ricordiamo che accedono alla final four le prime due classificate in Serie A e le due finaliste di Coppa Italia. Ad oggi, quindi, l’Inter sembra certa di un posto, con il Milan e la Juventus a giocarsi il secondo posto tramite il campionato. Per la Coppa Italia, invece, accederanno solo due squadre tra Lazio, Fiorentina, Atalanta e Juventus.

Lo scorso anno, in quel di Jeddah, l’Inter sollevò il trofeo dopo aver battuto in finale il Napoli. Le due squadre sconfissero in semifinale rispettivamente Lazio e Fiorentina.

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Arrivano le parole di Gravina su Acerbi: “La sentenza va rispettata”

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FIGC

Dopa la decisione del giudice sportivo di assolvere Acerbi sono arrivate le dichiarazioni del presidente della Figc Gabriele Gravina circa l’accaduto. Nelle ultime ore la sentenza aveva scatenato le reazioni più disparate, a partire dall’indignazione del Napoli resa nota tramite un suo comunicato ufficiale. A cercare di placare le acque ci ha provato proprio Gravina, a conclusione dell’Assemblea di Lega odierna. Gravina ha invocato il rispetto verso la sentenza del giudice sportivo. Inoltre si è pure detto disposto a credere alla difesa di Acerbi che aveva saltato per via del caso gli ultimi impegni con la Nazionale italiana. Di seguito vi riportiamo le sue dichiarazioni.

GRAVINA – “L’assoluzione di Acerbi? Si tratta di una decisione del giudice che tutti devono accettare, compreso chi non si sente soddisfatto. Esistono  principi che devono essere rispettati altrimenti corriamo il rischio di  far saltare tutto il sistema. Io accetto il verdetto e sul piano umano  abbraccerò il ragazzo quando lo incontrerò. Abbiamo saputo di una verifica da parte del giudice sportivo e allora, per evitare forme di distrazione, lo abbiamo lasciato a casa. È stata una decisione a scopo precauzionale, non perché già condannato. Acerbi ha fornito le proprie motivazioni e noi crediamo alle parole del ragazzo”.

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Flash News

Kvaratskhelia in dubbio per l’Atalanta: oggi la decisione

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Khvicha Kvaratskhelia, giocatore del Napoli - Serie A, Coppa Italia, Supercoppa Italiana, Champions League

Nella giornata di oggi Khvicha Kvaratskhelia farà ritorno a Napoli. Nel corso del match contro la Grecia che è poi valso la qualificazione a EURO24 con la sua Georgia, l’esterno sinistro è stato costretto ad uscire dal campo a causa di un dolore all’inguine. La sua nazionale ha poi vinto lo stesso ai calci di rigore. La sua presenza contro l’Atalanta resta ancora in dubbio.

LE CONDIZIONI DI KVARATSKHEILA

Come riporta Il Mattino, Kvaratskhelia sarà valutato nelle prossime ore dallo staff del Napoli. La speranza è che si tratti solo di un affaticamento muscolare. Se così dovesse essere la sua presenza in campo per la sfida contro l’Atalanta non sembra essere in discussione. Se invece si dovesse trattare di uno stiramento il georgiano dovrà stare ai box per qualche settimana. il Napoli aspetta il rientro di Kvaratskhelia per capire se sarà necessaria o meno una risonanza magnetica. Vedendo i video che sono circolati sui profili social dello stesso georgiano, che lo ritraevano festeggiare coi compagni, la speranza è che davvero non sia nulla di grave. Il popolo azzurro dovrà restare con il fiato sospeso ancora per qualche ora. Ricordare l’importanza della sfida contro l’Atalanta è quasi superfluo: si potrebbe trattare infatti dell’ultima chance per la Champions League.

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