Ci sono storie che meritano di essere raccontate e storie ancora tutte da scrivere. Nel caso di Vasco Donato Walz, centrocampista italo-tedesco di proprietà del Borussia Dortmund, coincidono. In esclusiva ai microfoni di Numero Diez, Vasco ha deciso di raccontarsi, fra momenti passati e aspettative per il futuro.
VASCO WALZ SI RACCONTA
Come e quando è nata la tua passione per il calcio?
“Ho iniziato a giocare molto presto, quando avevo 5/6 anni. Poi ho giocato nel club del mio piccolo paese, che ha circa cinquemila abitanti. Quando avevo 10 anni sono passato alle giovanili del Karlsruhe, una squadra della Serie B tedesca. Ho giocato lì per 3 anni, prima di passare al Borussia Dortmund”.
La tua carriera è iniziata nella giovanili dell’Offenburger FV. Che ricordi hai di quegli anni?
“Lì giocavo contro calciatori più grandi di me. Ero già molto forte, quindi giocavo contro ragazzi che avevano anche due o tre anni in più di me. In quel periodo, quindi abbastanza presto, ho capito di essere molto più forte degli altri calciatori della mia età”.
C’è qualche tuo aspetto caratteriale che porti anche in campo?
“Fuori dal campo sono un ragazzo molto tranquillo e aperto verso tutto e tutti. Quando sono in campo, invece, cambio completamente e divento aggressivo, un po’ come Gattuso”.
Dopo aver militato nell’Offenburger FV e nel Karlsruhe, nella stagione 2019/20 sei stato acquistato dal Borussia Dortmund. Come sono stati i tuoi primi mesi di ambientamento?
“All’inizio ho giocato direttamente contro calciatori più grandi di me, quindi contro i ragazzi del 2003. È andato tutto molto bene. Ho giocato tutte le partite ed eravamo anche al primo posto in classifica. Poi è arrivato il Covid e il calcio giovanile è stato fermo per quasi un anno”.
Nella scorsa stagione hai conquistato lo scudetto con il Borussia Dortmund under 19 e pochi mesi fa hai firmato il primo gol in Youth League: che emozioni hai provato in questi due importanti momenti?
“Quando abbiamo vinto il campionato tedesco è stato un momento veramente molto bello, sapevamo di essere la squadra più forte della Germania. Poter dire di essere campioni era molto emozionante, ero felicissimo e pieno di emozioni positive. Non pensavo a molte cose. Sono stato molto fiero di quella vittoria, della squadra e di aver fatto quel bellissimo percorso da campioni. Qualche settimana fa, quando ho segnato il mio primo gol in Youth League contro il Manchester City, ero veramente molto felice. Nel momento in cui ho segnato ero concentrato sulla partita e ho pensato che avremmo dovuto vincere. I pensieri riguardo la mia prima rete in Youth League sono arrivati dopo la fine del match quando, dopo aver perso, ho riguardato la partita”.
Sei per metà tedesco e per metà italiano. Che rapporto hai con le tue origini italiane?
“Mio padre è italiano, mentre mia mamma è tedesca. Per questo motivo ho entrambe le cittadinanze. Sono molto fiero di essere italiano. Torno sempre in Italia per le vacanze e anche mia sorella vive lì. Il mio amore verso l’Italia è veramente molto grande. Se penso a questo Paese provo solo emozioni positive”.
Segui il calcio italiano? Se sì, che differenze noti con il calcio tedesco?
“Non seguo molto il calcio giovanile italiano perché non se ne sente molto parlare qui in Germania, eccetto la Youth League. Però guardo spesso il calcio professionistico, ci sono tante squadre forti. La Serie A, per esempio, mi piace molto. È un campionato molto equilibrato, non si sa mai chi può vincere lo scudetto. In Germania, invece, è molto diverso, perché vince quasi sempre il Bayern Monaco. Il calcio italiano, da questo punto di vista, è molto più avvincente”.
Attualmente militi nel Borussia Dortmund under 19. Sogni di esordire in prima squadra?
“La prima cosa a cui devo pensare è finire questa stagione nel migliore dei modi come la scorsa. Vogliamo essere campioni di Germania anche quest’anno. Dobbiamo prima centrare questo obiettivo, poi penserò ai miei successi personali. L’anno prossimo spero di giocare ad un livello più alto possibile, magari in prima squadra tra i professionisti e non più nelle giovanili”.
Il tuo contratto è in scadenza il prossimo 30 giugno, c’è in programma il rinnovo o il tuo futuro sarà lontano da Dortmund?
“Questo è un discorso ancora aperto, il mio contratto scade al termine di questa stagione. Il mio obiettivo è giocare ad un livello più alto possibile, che sia al Borussia Dortmund o in un’altra squadra. Non è sicuro al 100% che rimanga al Dortmund o cambio squadra. È ancora tutto aperto”.
Negli scorsi mesi sei stato accostato a diversi top club di Serie A, tra cui Milan e Juventus. In futuro ti piacerebbe giocare in Italia?
“Sì, mi piacerebbe molto, anche perché mia sorella vive lì. L’ Italia mi piace molto e mi sento a casa. Per questo motivo, potrei immaginare di giocare lì in futuro”.
Qualche anno fa sei stato convocato dalla Nazionale tedesca under 17. Qualora l’Italia dovesse chiamarti, prenderesti in considerazione la possibilità di giocare con la maglia azzurra?
“Se accadesse questa estate o fra qualche anno, non lo so. Ho già pensato varie volte a questa possibilità e mi piacerebbe molto giocare per la Nazionale Italiana, sarei veramente molto emozionato. Anche mio padre sarebbe molto fiero esattamente come tutta la mia famiglia, che mi sostiene e segue tutte le mie partite. Quindi giocherei volentieri per l’Italia”.