Dopo la sconfitta rimediata a San Siro per 1-2 contro la Spagna di Luis Enrique, l’Italia domani sfiderà il Belgio per giocarsi il terzo o quarto posto in Nations League. Diavoli Rossi arrivano da una sconfitta dal punto di vista mentale pesante vista come si era messa la partita. Due a zero nel primo tempo a favore del Belgio, nel secondo tempo vengono rimontati di 3 gol, l’ultimo di Theo Hernandez. Tuttavia, bisogna partire dalle polemiche createsi dopo il match contro la Spagna, soprattutto per i fischi indirizzati a Donnarumma ma non solo.
COSA E’ SUCCESSO MERCOLEDÌ
Mercoledì l’Italia si giocava un’altra possibile finale, ossia quella di Nations League. Nonostante questa competizione sia snobbata da molti, stiamo pur sempre parlando di un trofeo e la gente ne ha approfittato per riempire lo stadio. La nazionale di Roberto Mancini, nonostante l’assenza di Ciro Immobile, era pronta a giocarsi le sue carte e a provare a vincere la partita iniziando il primo tempo con un ritmo altissimo. Ad un certo punto però, palla che arriva sui piedi di Gianluigi Donnarumma, dalle tribune parte la pioggia di fischi. Squadra che ne risente totalmente e va in bambola completa facendo giocare il proprio calcio alla Spagna che al 17′ trova la rete dello 0-1. Furie rosse che poi troveranno il raddoppio prima della fine del primo tempo con la rete ancora una volta da parte di Ferran Torres, giocatore di proprietà del City. Italia che però entra in campo nel secondo tempo con un atteggiamento diverso e trova il gol che fa sperare in una rimonta ma purtroppo così non sarà. Perdiamo e di conseguenza non ci giochiamo un’altra finale. Le colpe potrebbero essere date a chiunque ma quello che si è visto mercoledì ha dell’incredibile. Si parte con i fischi da parte dei tifosi italiani presenti allo stadio durante l’inno spagnolo, cosa vergognosa. Più sotto i riflettori però è proprio la situazione Donnarumma, per cui ognuno può avere la propria opinione ma che ha obiettivamente danneggiato tutta la squadra.
LA PARTITA DI GIOVEDÌ DEL BELGIO
Belgio che come si è detto precedentemente si è fatta rimontare di 3 gol perdendo un’altra occasione, ma andiamo per gradi. Diavoli Rossi che dominano il primo tempo andando in vantaggio per 2-0 con i gol di Carrasco e Lukaku. Francia che rientra negli spogliatoi con un morale tutt’altro che ottimale ma che evidentemente è servito a Deschamps per dire qualcosa ai suoi che poi risulterà evidentemente decisivo. Francesi che in 10 minuti, tra il 60′ e il 70′, segnano due gol con la firma prima di Benzema e Mbappe poi. Il Ct del Belgio Martinez che si trova in grande difficoltà e non riesce a far risalire i suoi e i Galli ne approfittano nei minuti finali proprio con la rete del terzino del Milan, Theo Hernandez. Francia che così accede in finale e sfida la Spagna mentre Belgio che giocherà contro l’Italia domenica alle 15 ancora allo Juventus Stadium.
LE PROTESTE DI COURTOIS
Thibaut Courtois, portiere di proprietà del Real Madrid e veterano della nazionale belga, che non ci sta a giocare una finale per il terzo posto di Nations League ed esprime il suo disappunto con le seguenti parole:
“Ora dobbiamo concentrarci sulla sfida di domenica contro l’Italia. Ma, francamente, non vedo l’utilità di questo match. Finire terzo nella Nations League non serve. Non so perché giochiamo. Per noi sarà come un’amichevole“.
Insomma, si ritorna al discorso di prima quando si diceva che la Nations League è una competizione snobbata ma che in realtà è stata creata proprio per cercare di dare più spettacolo rispetto alle amichevoli imbarazzanti che prima si organizzavano. Tuttavia, alle parole di Courtois c’è stata la risposta di un giocatore dell’Italia.
LA RISPOSTA DI LOCATELLI
Manuel Locatelli, protagonista all’europeo e attuale giocatore della Juventus, ha voluto rispondere in conferenza stampa riguardo alle affermazione del portiere del Belgio con tali parole:
“Ognuno è libero di dire quello che vuole. Giochiamo in casa, giochiamo a Torino e vogliamo vincerla, giochiamo anche per il Ranking. La sconfitta contro la Spagna? E’ stato un dispiacere perdere, è una competizione che avremmo voluto vincere ma ormai è andata. Dispiace per la sconfitta, è un dispiacere per tutti. Prima o poi doveva succedere, può essere che torniamo a vincere già da domenica ma noi dobbiamo restare tranquilli e arrivare carichi al Mondiale”.
Italia che quindi sembrerebbe arrivare con qualche motivazione in più rispetto al Belgio, ma nel calcio le motivazioni non sempre bastano. Staremo quindi a vedere quale sarà l’epilogo di questo match iniziato già fuori dal campo.
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