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Italia U19, il sipario sul più bello

Calcio e dintorni

Italia U19, il sipario sul più bello

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Da una delusione all’altra. Da una mancata qualificazione al mondiale con la nazionale maggiore fino alla sconfitta in finale all’Europeo Under 19. Certamente, quest’ultima molto meno amara e allo stesso tempo più prolifica sotto tanti punti di vista.

PERCORSO

Un Europeo di categoria dominato, con ottime prestazioni fin dalla fase a gironi, nella quale l’Italia Under 19 – inserita nel gruppo A – si è qualificata come capolista con 7 punti davanti a Portogallo, Norvegia e Finlandia, dove solo il pareggio per 1-1 con la terza del girone non ha permesso l’en plein azzurro. In semifinale il successo contro la Francia – 2 a 0 il risultato – ha portato ossigeno e speranze a tutto il movimento italiano, salvo inciampare in finale contro il Portogallo. I lusitani, sconfitti dall’Italia ai gironi, superano di misura – 4 a 3 – l’Italia in una partita rocambolesca e a tratti pazzesca, condita da colpi di scena e continui capovolgimenti di fronte.

In svantaggio di due reti – Jota e Trincão -, l’Italia, con uno splendido Kean, in poco meno di un minuto – 75° e 76° – firma la rimonta con una doppietta, allungando il match fino ai supplementari. Qui, in 5 minuti, succede di tutto: momentaneo vantaggio portoghese al 104°, 3-3 di Scamacca tre minuti dopo e definitivo goal vittoria di Correia due minuti dopo ancora.

GIOVANI TALENTI

Reduci da un mondiale che ha ristabilito gerarchie tattiche, dove la Francia ha giocato e vinto con il classico difesa e contropiede, le nostre giovanili hanno avuto l’occasione per dimostrarne la copia originale. In sintesi, siamo tornati a giocare da Italia: con attenzione dietro e cinismo davanti. Come quelle belle nazionali di una volta, quando eravamo i maestri nella fase difensiva e un serbatoio zeppo di talento tra gli attaccanti.

Il piano che ha portato la nazionale Under 19 a giocare la finale dell’Europeo è partito cinque anni fa, con l’Under 15. Del gruppo a disposizione di Paolo Nicolato, solo tre – Zaniolo lo scorso anno, Tonali e Brignola pochi mesi fa – sono state le novità rispetto al blocco che negli anni è arrivato a giocare assieme quasi 50 partite internazionali. Oltre a Plizzarri, portiere del Milan sontuoso nel torneo e soprattutto in finale, al di là di Nicolò Zaniolo, vero colpo di Monchi che dimostra qualità e visione di gioco, più di Sandro Tonali, centrocampista del Brescia classe 2000, sosia di Pirlo per movenze e  talento; in questo Europeo soprattutto Kean si è messo in mostra, palesando ancora una volta– così come Brignola – quanto sia importante l’esperienza di un campionato di Serie A alle spalle. E pensare che il classe 2000, attualmente in forza alla Juventus, la stagione in Under 19 l’aveva iniziata malissimo, facendosi cacciare dal ritiro – come Scamacca – a Reggio Emilia per motivi disciplinari.

Un trionfo all’Europeo Under 19 che manca all’Italia dal 2003, quando gli azzurri sconfissero proprio il Portogallo con le reti di Pazzini e Della Rocca. Era la nazionale giovanile dei vari Chiellini, Padoin e Aquilani, che da lì a poco si sarebbero imposti con continuità ad alto livello. Detto che l’astinenza di questo trofeo continuerà almeno fino alla prossima edizione, ci auguriamo che questi giovani talenti possano trovare continuità e sommare minuti con i propri club, innescando quel circolo virtuoso che porta ad essere la nazionale lo specchio del calcio italiano.

CRESCITA

Sviluppo continuo e totale: di organizzazione, di gioco e di risultati, dove il primo ha innescato il secondo e così via. Un titolo Under 19 poteva essere il miglior punto di partenza per il nuovo rinascimento azzurro, ovvio, ma quello che l’Italia intera ha raggiunto – cioè portare entrambe le Under, 19 e 17, a giocarsi la finale di un Europeo, dove negli ultimi 10 anni c’erano riuscite solo Spagna e l’Inghilterra – è un buon risultato di cui tenerne conto, come sottolinea il d.g della Federcalcio Michele Uva:

Il titolo Under 19 era un obiettivo, ovviamente, ma non deve determinare la valutazione della bontà di un programma pluriennale che portiamo avanti da molto tempo. La Figc negli ultimi anni ha chiuso bilanci in attivo e messo da parte soldi che stiamo investendo nei settori centrali di sviluppo: Club Italia, Settore Tecnico, Giovanile e scolastico

Perché quello italiano è un percorso che ha radici ben più profonde. La federazione, da otto anni, ha avviato un lavoro totale sulle nazionali. Nel 2010 fu nominato coordinatore Arrigo Sacchi, con Maurizio Viscidi che ne è stato il vice fino al 2016, passando poi a coordinatore delle nazionali giovanili. Nel 2015 è stato ristrutturato il Club Italia con quattro nuove aree: Performance, Medica, Match Analysis e Scouting. Tra i tecnici federali, a Coverciano, il contatto è costante: si lavora di squadra, non sullo stesso sistema di gioco ma sugli stessi principi. In Figc, questo è ritenuto un passaggio fondamentale per condividere uno stile di calcio: non il modo di giocare, ma la metodologia di lavoro.

Ridurre sempre di più il confine tra il settore giovanile e il calcio dei grandi: questo è l’obiettivo primario della federazione

Inoltre, è stata introdotta la riforma dei campionati giovanili che ha anche elevato la competitività dei ragazzi, aggiungendo, oltre ai classici tornei Under 15 e 17, l’Under 16.

Una sconfitta amara e dolorosa, certo, ma che fortifica e dà speranza a tutto un movimento in ottica futura.

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Allegri trema: un ricorso rischia di cancellare un suo scudetto!

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Convocati Inter Juventus, Allegri rispolvera Bonucci e propone Sekulov

Lo scudetto 2018/2019, in cui la Juventus ha trionfato nella stagione di Serie A in un campionato sempre alla pari con il Napoli, arrivato secondo a quota 91 punti, potrebbe essere clamorosamente revocato.

Infatti, gli avvocati rappresentanti dell’Associazione Club Napoli Maradona e del Codacons hanno ufficialmente presentato un ricorso al Tar del Lazio, domandando la revoca ai bianconeri campioni e assegnando il titolo ai partenopei.

Con la seguente causa, i legali hanno richiesto al Collegio di Garanzia dello Sport una penalizzazione in classifica di 15 punti a causa delle operazioni illegittime dal punto di vista finanziario, compromettendo il regolare andamento della stagione. Nel frattempo, gli avvocati hanno richiesto anche di essere ammessi all’udienza del prossimo 19 aprile, in modo da attestare la colpevolezza della Vecchia Signora anche nei passati campionati.

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Lavori al Camp Nou, scelto lo stadio del Barcellona per la prossima stagione

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Barcellona

Il Barcellona e il Camp Nou viaggiano a braccetto sin dal 1957, in una storia ultra-vincente e ricca di gloria e soddisfazioni individuali, ma soprattutto di squadra. Anche in seguito alla crisi finanziaria che ha recentemente messo in difficoltà le casse dei blaugrana, lo stadio del capoluogo catalano è sempre rimasto un punto cardine della situazione. Infatti, la vendita di parte delle quote del club all’azienda Spotify ha comportato il conseguente cambio di appellativo della struttura in Spotify Camp Nou.

Tuttavia, il club guidato da Xavi non disputerà le partite della prossima stagione presso il Camp Nou, considerando che i lavori di restaurazione renderanno la struttura inaccessibile. Pertanto, il Barça ha ufficialmente comunicato alla RFEF, la Federazione spagnola, che le partite casalinghe della stagione 2023/2024 saranno disputate presso l’Estadi Lluis Company, situato nella zona di Montjuic.

Scelta sorprendente, considerando che quest’ultimo ha ospitato i match casalinghi dell’Espanyol, club concittadino con il quale sussiste un rapporto di grande rivalità, fino al 2009, prima del trasferimento all’Estadio Cornellà-El Prat.

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È già febbre per Inter-Juventus: superati i 60.000 spettatori

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La sfida tra Inter e Juventus, è sempre stato un grande classico del calcio italiano: anche in occasione della semifinale di Coppa Italia, si prevede un sold-out allo stadio San Siro di Milano.

FEBBRE PER INTER-JUVE: IL COMUNICATO DELL’INTER

Secondo quanto detto dalla società nerazzurra all’interno di un comunicato ufficiale, per la gara tra Inter e Juventus valida per l’andata della semifinale di Coppa Italia sono già stati venduti oltre 60.000 biglietti. Di seguito il comunicato dell’Inter:

Campionato, Champions League, Coppa Italia. Aprile sarà un mese di sfide dal fascino internazionale e di big match da seguire dal vivo a San Siro per spingere la squadra in tutte le competizioni. Dopo Inter-Benfica, i nerazzurri ospiteranno la Juventus per la semifinale di ritorno di Coppa Italia, gara che deciderà chi accederà alla finale della competizione. Per l’appuntamento che si giocherà mercoledì 26 aprile ore 21.00 è già stata superata quota 60.000 spettatori. I biglietti sono ancora in vendita libera su inter.it/tickets a partire da 25 Euro al terzo anello verde”.

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La moglie di Hakimi dopo le accuse di stupro annuncia il divorzio

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Hakimi

Per Achraf Hakimi, terzino del PSG, sono sicuramente tempi duri: dopo l’accusa di stupro nei suoi confronti, arriva anche la separazione dalla moglie che annuncia il divorzio tramite una lettera al quotidiano El Pais.

Di seguito le parole della moglie di Hakimi a El Pais:

Mi sento in dovere di esprimere il mio stato d’animo e fare luce in mezzo alla disinformazione che corre. Anche se il silenzio può aiutare su temi delicati, ho bisogno di spiegarmi così da poter riprendere la mia vita nel modo meno traumatico e dannoso possibile, soprattutto per tutelare i miei figli che sono la massima priorità. La realtà è che dopo delle riflessioni, qualche tempo fa io e il loro padre (Hakimi, ndr) abbiamo deciso di porre fine alla nostra relazione. Il tutto prima degli eventi di cui si parla nei media. Abbiamo deciso di separarci legalmente, smettendo di vivere insieme in attesa del divorzio. Chi avrebbe immaginato di dover affrontare questa ignominia, oltre al ben noto dolore di una separazione e il fallimento di un progetto familiare al quale avevo dedicato anima e corpo. Mi serviva tempo per digerire lo shock, ma va da sé che nella mia vita sono sempre stata e sarò sempre dalla parte delle vittime. Vista la gravità delle accuse, non possiamo far altro che contare sull’andamento della giustizia. Vi prego di rispettare la privacy mia e dei bambini in questo momento delicato. Grazie a tutti coloro che mi hanno mostrato sostegno, affetto e rispetto”.

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