A piccoli passi i “piccoli” avanzano. Per una nazionale maggiore all’alba dell’anno 0, c’è un Under 19 che capovolge l’umore italiano di insuccesso. Dove più di tanto i riflettori non brillano ci sarebbe da fare maggior luce. Perchè “i piccoli” cullati da Paolo Nicolato – ex vice di Eugenio Corini nel 2012/13 al Chievo – con una giornata di anticipo si sono qualificati agli Europei Under 19 in Finlandia grazie al 4-3 sulla Polonia. Un risultato caro al tricolore, memore di gloriose e storiche vittorie lontane ormai nel tempo. Chissà che non sia di buon auspicio per i “pargoli” nel loro viaggio verso l’Europa.
CI SAREMO
Quest’anno si, ci saremo. L’anno scorso in Georgia non prendemmo parte alla manifestazione, quest’anno sarà tutt’altra storia. Il pass, i ragazzi di Nicolato, l’hanno strappato dalle mani degli organizzatori con una giornata di anticipo marciando vittoriosamente prima sulla Grecia e poi – con grandi difficoltà – sulla Polonia. 6 gol fatti e 3 subiti in tutto. Se l’attacco marcia poderoso con un unico grande protagonista, l’ultimo reparto – soprattutto contro la Polonia ha lanciato segnali di grande difficoltà. Indolente sarà l’ultima gara contro la Repubblica Ceca, ultima con 1 solo punto ottenuto, però proprio contro la Polonia riuscendo a chiudere sullo 0-0. Interessante sarà vedere come i nostri ragazzi si comporteranno contro i cechi ancora in lotta per la qualificazione e con un orecchio rivolto alle notizie che da Lignano arriveranno sul procedere della gara fra Polonia e Grecia. I soli due punti di vantaggio dei greci sulle altre due nazionali lasciano la porta aperta a qualsiasi scenario.
I nostri gli unici ad affrontare con consapevolezza e tranquillità l’ultima giornata.

Prima di concentrare gli sforzi e le analisi sui nostri ragazzi, un occhio va puntato sulla situazione generale negli altri 6 gruppi di qualificazione. Rimangono dal tour di classifiche e da avulsi commenti numeri alla mano le favorite due finaliste della scorsa edizione. Inghilterra e Portogallo meglio di tutti con un percorso netto. Con attacchi in forma (6 e 7 i gol rispettivamente segnati) ma soprattutto due solide difese, quasi perfette (solo un gol subito nella somma totale delle due; dall’Inghilterra).
Il nostro giardino è comunque rigoglioso di giovani talenti e qualche comparsa già in Serie A.
Assoluto protagonista delle prime due gare è stato Gianluca Scamacca. 5 gol fra Grecia e Polonia (tripletta nel 4-3 sui polacchi). Il giovane attaccante romano in prestito alla Cremonese da gennaio – ma di proprietà del Sassuolo ha attirato su di se tutte le attenzioni. Fisico poderoso, sprecati e precoci paragoni girati di presunta somiglianza con Ibrahimovic, passato giovanile già di per sè europeo, si preannuncia come la certezza dell’attacco tricolore anche in Finlandia a partire dal prossimo 16 luglio. Cresciuto nelle giovanili della Roma già a 15 anni inizia ad assaporare il calcio europeo trasferendosi in Olanda nelle giovanili del PSV. Under 17 e poi Under 19 con due presenze e un gol nella Youth League 2016/17 per poi tornare in Italia, al Sassuolo guidando la Primavera neroverde alla vittoria del Torneo di Viareggio. Singolare il percorso di quel Sassuolo che dagli ottavi contro la Fiorentina fino alla finale contro l’Empoli passò il turno sempre ai rigori alzando il trofeo ancora e grazie alla lotteria dal dischetto.

Per Scamacca poi nella stagione in corso il salto in prima squadra in pianta stabile fino a gennaio, con 3 – seppur brevi – presenze contro Napoli, Verona e Atalanta e poi il prestito alla Cremonese. 6 presenza senza reti finora i Serie B.
Reti “risparmiate” e poi spese nelle qualificazioni in Under 19.
Under 19 che tra i convocati annovera baby “famosi” che per diversi motivi si sono già fatti conoscere e hanno attirato su di se ammirazione, attenzione e parole di promettente futuro.
A partire dalla linea di porta con il rossonero Plizzari 18enne futuribile designato erede del sempre annunciato partente 20enne Donnarumma. Nome già famoso in quel di Milano e Milanello per quanto di talento fatto vedere fra giovanili e primavera con il picco in nazionale della finale per il 3° posto ai Mondiali Under 20 nel 2017 parando due rigori all’Uruguay.
In prestito alla Ternana ha di fronte a sè il certo ritorno in rossonero e – chissà – le chiavi della porta di San Siro.

Altro rossonero nelle tinte della difesa sulla maglia di Raoul Bellanova, il terzino destro della Primavera rossonera – classe 2000 come Plizzari – è ben visto a Milanello e sponsorizzato da Gattuso che l’ha conosciuto durante la guida dei baby rossoneri. Nessuna esperienza continua in prima squadra finora ma qualche promozione – proprio grazie a Gattuso – e una panchina contro il Torino hanno fatto quanto meno ammirare da vicino il palcoscenico al quale potrebbe essere destinato.
Più certe in quanto ad esperienza le presenza degli atalantini Bastoni e Melegoni. Il primo – difensore – è già convolato a nozze con l’Inter rimanendo a Bergamo in prestito. 3 presenze in Serie A la scorsa stagione, una quest’anno nel 5-1 sul Crotone e una da titolare negli ottavi di Coppa Italia contro il Sassuolo certezze osservate di bontà di rendimento già assicurato – ancora – nerazzurro.

Melegoni il compagno di squadra, di esordio, ma di reparto un più avanzato. Altro classe 1999 senza però presenza in A – quest’anno ma già bagnato dall’esordio lo scorso anno è punto fermo del centrocampo Under 19. Mediano estremamente duttile è già finito sotto gli occhi di Inter, Juventus e da ultimo Milan. Settore giovanile atalantino si conferma di estrema affidabilità e competenza.

Altro nome rossonero di estrema duttilità dell’Under 19 è il classe ’99 Matteo Gabbia. Difensore centrale di natura ma centrocampista all’occasione – come tanti compagni – ha limitato il suo inizio di carriera alla “gavetta” della primavera. Un’apparizione in campo con la prima squadra nel preliminare di Europa League contro lo Shkendija da subentrato e tante panchine a San Siro sia con Montella che con Gattuso. Non titolare nell’ultima gara contro la Polonia del nostro Under 19 ma importante giovane risorsa.

Davanti i nomi più risonanti anche “d’esperienza”. Oltre al già citato Scamacca, suo compagno di reparto nell’exploit polacco è stato l’interista Pinamonti. Erede di Icardi con il tempo di crescere ed imparare dal capitano nerazzurro è già comparso in campo a San Siro. Titolare nell’assurda notte nerazzurra contro il Pordenone in Coppa Italia ha calcato il terreno del Marassi nel 2-0 subito contro il Genoa. Forza e tecnica presenza nell’attacco azzurro.

Da ultimo il beneventano Brignola. Classe 1999 è il più esperto e presente in Serie A con già 3 gol all’attivo. Titolare fisso nell’attacco giallorosso è stata una delle liete scoperte stregate nell’insieme di sperimentalismi per rimediare alla tragica stagione già segnata da un triste epilogo.
Tanto talento, poca e forse legittima esperienza nell’organico azzurro Under 19.
Un girone di qualificazione che però, per cominciare, va benissimo così.