Jorginho, centrocampista del Chelsea e dell’Italia, compie 31 anni. Il numero 5 dei Blues è in Premier League dalla stagione 2018/2019, anno dove la sua carriera svolta grazie anche all’arrivo sulla panchina dei londinesi di Maurizio Sarri, tecnico che ha lanciato e trasformato in uno dei mediani più forti nel mondo. Quel ragazzo partito dal Brasile, arrivato in Italia a soli 14 anni facendo la trafila da Verona, passando per la Sambonifacese, sino al Napoli, cercherà di capire meglio quale sarà il suo futuro, visto il suo contratto in scadenza nel 2023.
Per Jorginho l’ultimo anno non deve essere stato facile. Infatti, come detto anche dallo stesso giocatore, verranno ricordati a lungo i due rigori sbagliati contro la Svizzera, che avrebbero qualificato l’Italia al Mondiale in Qatar del 2022.
“Sinceramente è difficile perché dobbiamo anche guardare alla realtà, mi ci metto in mezzo anch’io . Mi fa male quando penso ai due rigori sbagliati, ancora ci penso e ci penserò per tutta la mia vita purtroppo. Non riuscire ad aiutare la tua squadra per due volte ti pesa tanto. Ora si dice che bisogna andare avanti, ma fa male uguale”.
Jorginho dopo i playoff tra Italia e Macedonia, sfida che ha visto l’uscita degli azzurri dalla possibile qualificazione
IL SUO PERCORSO
Dopo essersi affermato in Italia con la maglia del Napoli, il passaggio al Chelsea non è stato per nulla facile. Da molti infatti è stato etichettato come un sopravvalutato o fortunato, per via dell’allenatore e dell’affare che ha visto coinvolti i Blues con il Napoli.
Dopo una prima stagione dove ha conquistato l’Europa League, arriva un altro allenatore sulla panchina del Chelsea: è Frank Lampard, chiamato in una big inglese dopo l’esperienza di un solo anno al Derby County. Ma se molti si sarebbero aspettarti cambiamenti, il caso calciomercato della società di Roman Abramovic mette a rischio possibili nuovi acquisti. La Fifa infatti blocca per due sessioni di mercato le entrate del club. Per questo, ancora una volta Jorginho viene scelto come regista delle manovre del Chelsea, ma con tantissime nuove aggiunte, come i nuovi talenti di Mount, Abraham. L’unico acquisto è Christian Pulisic, per via dell’accordo trovato con il Borussia Dortmund nella sessione invernale precedente.
I rapporti però fra i due non furono grandiosi, nonostante i primi complimenti dell’allenatore. Tanto che il centrocampista italiano venne messo in panchina per ben tre partite di fila nell’ultima parte di stagione del 2019/2020:
“È arrivato troppo presto alla guida di una big. Ha saltato alcuni passaggi di crescita e penso che non fosse in grado di gestire una squadra del livello del Chelsea. Fu scelto perché è stato una leggenda del club, ma non basta essere stato un ottimo calciatore per approdare subito a panchine importanti”.
Sarà infatti in quel periodo che Jorginho ammetterà di aver pensato di lasciare il Chelsea, con Maurizio Sarri allenatore della Juventus che lo avrebbe voluto nella rosa dei bianconeri. Ma poi il futuro ha voluto che le cose non andarono in questa maniera…
L’EXPLOIT CON TUCHEL ED IL FUTURO
Poi ecco che tutto cambia. Lampard inizia male la stagione 2020/2021 ed il Chelsea decide di cambiare sulla panchina per dare una svolta alla stagione. E approfitta soprattutto di uno scenario inaspettato: Thomas Tuchel viene infatti esonerato dal Paris Saint-Germain a metà stagione. Così, viene ingaggiato in maniera rapida e decisa dai Blues. Diventerà il cambio decisivo per la stagione e la conquista della Champions League contro il Manchester City. Per Jorginho, è stata l’ennesima conferma. Miglior stagione per numero di gol segnato in Premier League ( 7 gol ), totale fiducia di Tuchel, che spesso lo affianca nel centrocampo a 4 con Kanté o Kovacic.
Per aggiungere inoltre alla stagione praticamente perfetta, Jorginho vince con l’Italia il titolo di Campione d’Europa. A fine anno Jorginho ha conquistato il premio come “miglior giocatore UEFA” e la terza posizione nella classifica del Pallone d’Oro 2021, dietro al vincente Messi e Lewandowski.
Insomma, un anno perfetto. Ora però si torna a parlare del suo futuro, dopo che nel 2022 il Chelsea non ha raggiunto grandi traguardi e si trova all’ottavo posto della Premier League dopo anche un cambio alla guida tecnica con Potter. Ci ha pensato lui stesso a chiarire le cose ad un’intervista lasciata a Sky Sport, tornando anche sulla questione Mondiale:
“È stato molto difficile, specialmente all’inizio. Non volevo guardare le partite, ho fatto un viaggio con la famiglia e ho davvero guardato soltanto un paio di gare, quelle degli amici. Però non sapevo gli orari, chi giocava, non volevo guardare perché non mi interessava sinceramente. Dopo, verso la fine, è tornato il Jorginho amante del calcio e ho iniziato a seguire un po’. (Potter) È molto simpatico, anche se da fuori può sembrare di no. È una brava persona, un lavoratore e per me è molto preparato, ha le sue idee, molto chiare, e sta creando questo bel rapporto con i giocatori basato sulla fiducia e sulla comunicazione. Credo sia sulla strada giusta per fare bene.”