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Iličić, l'esteta del calcio dal sinistro d'oro

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Iličić, l’esteta del calcio dal sinistro d’oro

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“Lui deve star bene, se si allena con continuità e non fa la “nonna“, come gli dico io ogni tanto, per noi è il Professore

Queste parole, pronunciate da Giampiero Gasperini, incarnano appieno l’essenza di Josip Iličić. Il mancino classe ’88 è artista del pallone, leggero e sgraziato allo stesso tempo, delizioso quando vuole, indolente se non ispirato. Croce e delizia delle sue squadre che sotto il cartello “incostante” ha navigato per tutta la carriera, quasi a voler consolidare quella tradizione balcanica dal talento cristallino e dannato. L’idillio e la freddezza con lo stesso Gasperini. Iličić è tutto questo e davanti c’è un futuro ancora da scrivere.

Slovenia

fonte immagine: calciomercato.com

GLI INIZI IN SLOVENIA

Nasce a Prijedor, in territorio bosniaco a maggioranza serba, da famiglia croata. Josip è espressione vivente del caos che ha accompagnato la penisola balcanica nell’ultimo decennio del secolo scorso. Ha solo un anno quando il padre viene ucciso e con la madre si rifugia in Slovenia. Nella sua nuova patria cresce e inizia a tirare i primi calci.

“Ho imparato giocando da bambino sotto casa. C’era un muro che funzionava da barriera”

Dai muretti passa in fretta ai campi veri e propri e l’Interblock Ljubljana gli dà la possibilità di esordire nella massima serie slovena e di vincere, alla sua prima stagione da professionista, la Coppa di Slovenia. Dopo due stagioni ad alti livelli alla porta bussa sua maestà Zlatko Zahovič. Il miglior calciatore della storia slovena vuole portare Josip al Maribor ed è una proposta difficile da declinare. Iličić arriva al Maribor per affermarsi, diventare un grande calciatore e, magari, vincere qualche titolo. La sua esperienza, però, dura pochissimo, solo qualche mese. In maglia gialloviola, infatti, incrocia il Palermo nei play-off di Europa League, incantando il Renzo Barbera. Alla partita di ritorno va pure in gol, ma senza esultare perché prossimo a sbarcare in Sicilia.

ITALIA, PALERMO ACCOGLIE ILIČIĆ

Iličić arriva a Palermo nell’agosto 2010, insieme al connazionale Bačinović, per una cifra di poco superiore ai 2 milioni. In rosanero mostra a tutta Italia la sua classe. Indossa la maglia numero 72, perché il suo numero, il 27, è sulle spalle di un altro talento niente male, Javier “El Flaco” Pastore. I due s’intendono, i giocatori forti parlano la stessa lingua all’interno del rettangolo di gioco e a loro si aggiunge anche l’ex Juve e Benfica, Fabrizio Miccoli. L’annata del Palermo è altalenante, i risultati in campo sono buoni se pur arrivati con una difesa troppo fragile. I rosanero chiudono il campionato all’ottavo posto c’entrando anche la finale di Coppa Italia, poi persa con l’Inter.

Palermo

fonte immagine: calciomercato.com

La sua prima stagione, a livello di risultati, è la migliore delle tre vissute in Sicilia. E dopo la precoce eliminazione dall’Europa League e il sedicesimo posto nel campionato di Serie A 2011-12, alla terza stagione il Palermo retrocede in Serie B. Nella sciagurata stagione della retrocessione Iličić è il miglior marcatore del Palermo, ma questo non basta a mantenere la categoria. Nei suoi anni sull’isola, lo sloveno ha visto avvicendarsi tanti, troppi tecnici divorati dal vulcanico presidente Zamparini. La retrocessione e l’instabilità lo portano a cambiare aria, direzione Fiorentina.

FIRENZE, ODI ET AMO

A Firenze l’inizio è tribolato, a causa di un infortunio che ne limita la prima parte di stagione. Entra nei meccanismi viola nella seconda parte e con la squadra raggiunge la finale di Coppa Italia, persa anche stavolta 3-1 contro il Napoli. La Fiorentina chiude al quarto posto una stagione che l’ha vista protagonista di molti infortuni. Oltre allo sloveno, infatti, i gigliati non hanno potuto contare su Mario Gomez e Pepito Rossi per lungo tempo. Anche la stagione successiva è dai due volti. Josip è impalpabile nella prima parte di campionato, salvo poi riprendersi la scena trascinando la Fiorentina nuovamente al quarto posto e in semifinale di Coppa Italia ed Europa League da capocannoniere della squadra.

fonte immagine: gazzetta.it

Questa sua discontinuità lo rende inviso all’esigente pubblico del Franchi. Tante voci si rincorrono, ma alla fine con l’arrivo di Paulo Sousa il n. 72 resta in riva all’Arno. Guidato dal portoghese e messo al centro del progetto, Iličić ripaga con una grande stagione a livello personale. Arriva in doppia cifra e ancora una volta è il miglior goleador della squadra. Il gioco di Sousa si sposa con le sue caratteristiche, alle spalle di Kalinić riesce a legare il gioco, trovare la giocata e spesso anche la porta. Ma qualcosa con la piazza si è rotto e la stagione 2016-17 ne è la dimostrazione. Lo sloveno non ripete i numeri dell’anno passato, segnando solo 6 gol tra tutte le competizioni giocate.

Ilicic Fiorentina

fonte immagine: goal.com

La curva lo fischia e lui risponde. È l’inizio della fine. Non solo la fine per Josip ma anche la fine, simbolica, dei Della Valle a Firenze. La squadra manca l’Europa e le contestazioni accompagnano tutto l’ambiente viola.

RINASCITA A BERGAMO

Dopo un primo accostamento alla Sampdoria con l’affare dato in dirittura d’arrivo, a sorpresa ad assicurarsi le prestazioni di Iličić è l’Atalanta. I bergamaschi lo hanno acquistato su richiesta di Gasperini, che lo aveva già allenato a Palermo. A Bergamo Josip trova la sua dimensione, si diverte ed è libero di creare senza troppi dettami tattici. Il Gasp nella sua banda lo colloca al fianco del Papu Gomez, subito dietro al riferimento offensivo. Gli estenuanti ritmi degli orobici fanno la differenza e a fine anno chiudono il campionato al settimo posto, qualificandosi per l’Europa League, con lo sloveno capocannoniere della squadra. La stagione successiva va ancora meglio, con l’arrivo di Duvan Zapata i due fantasisti hanno trovato il finalizzatore delle loro trame offensive.

Ilicic Atalanta

fonte immagine: profilo Instagram @ilicic72

L’Atalanta sorprende tutti e agguanta il terzo posto in campionato che significa qualificazione in Champions League. A fine stagione arriva la delusione della finale di Coppa Italia persa contro la Lazio, la terza sconfitta su tre finali di coppa per Josip. Delusione che però non smorza l’entusiasmo degli atalantini che, dopo un inizio stentato in campionato e Champions, ingranano la marcia e riescono ad andare avanti brillantemente su tutti i fronti, trascinati dal loro numero 72. La stagione 2019-20 di Iličič è da urlo, abbina giocate d’alta scuola e gol impensabili, vedasi gol da centrocampo contro il Torino, ad una sorprendente continuità anche sotto porta. Il punto più alto della sua stagione coincide con il doppio confronto europeo con il Valencia. All’andata a Bergamo, Iličić è autore di una partita sublime condita da un gol; al ritorno al Mestalla si supera realizzando addirittura un poker impresa riuscita a pochi in Champions League.

IL CALO POST-LOCKDOWN E I DISSAPORI COL GASP

Quella contro il Valencia è l’ultima partita che precede il lockdown dovuto alla pandemia da Covid-19 e sancisce la fine del periodo d’oro dello sloveno. Quando il campionato riparte Josip non è più lo stesso. Nei mesi precedenti ha contratto il Covid e questo incide sulla sua serenità mentale che non gli permette di aggregarsi al gruppo squadra. Alla ripresa l’Atalanta viene eliminata ai quarti dal PSG in extremis, riuscendo, però, a bissare il terzo posto dell’anno passato e confermando un posto anche nella successiva Champions. La sua ultima stagione, fino ad ora, in maglia nerazzurra, è condizionata da uno stato fisico, ma anche mentale, non dei migliori. A questo si aggiunge la furibonda lite tra il Papu e Gasperini che porta all’allontanamento del diez argentino.

Ilicic Gomez Atalanta

fonte immagine: profilo Instagram @ilicic72

Legato da una grande amicizia con il Papu, partito nel frattempo per Siviglia, Josip non ci sta e i dissapori col Gasp coinvolgono anche lui, accusato di lamentarsi troppo e sacrificarsi poco per la squadra. Da qui le sue presenze sono sempre meno incisive. Il tecnico gli preferisce di volta in volta Pessina e Malinovskyi molto più dediti alle due fasi. Josip nelle ultime uscite scende in campo con la sua indolenza, tornando a fare la “nonna“. L’Atalanta dopo aver rincorso un secondo posto dal sapore di record, sfumato all’ultima giornata, chiude ancora terza, perdendo un’altra finale di Coppa Italia contro la Juventus. Le voci che lo vogliono lontano da Bergamo sono sempre più insistenti, con il Milan osservatore molto interessato. Il diavolo fiuta il colpo perché Josip resta sempre un’arma difficile da togliere dal campo data la sua capacità di cambiare le partite da un momento all’altro. Per un giocatore delizioso che preferisce, come il più classico degli esteti, la bellezza un po’ decadentista al pragmatismo dell’efficacia.

Immagine in evidenza presa da pxfuel con diritti Google Creative Commons

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Chi è Estevao Willian, il gioiellino brasiliano soprannominato “Messinho”

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Estevao Willian

CHI È ESTEVAO WILLIAN – Il Brasile, si sa, di talenti cristallini ne sforna in continuazione. L’esempio lampante è Neymar Jr., ma negli ultimi anni ce ne sono stati tanti. Basti pensare al Real Madrid, con la coppia tutta brasiliana formata da Vinicius Jr. e Rodrygo. Non bisogna poi dimenticare Endrick, classe 2006, pronto a vestire la camiseta blanca e già in gol con la maglia del Brasile. L’ultimo talento che sta attirando l’attenzione degli scout è quello di Estevao Willian, esterno offensivo del 2007, che sta brillando con il Palmeiras.

CHI È ESTEVAO WILLIAN – GLI INIZI E LA CARRIERA FINO A QUESTO MOMENTO

Se il tuo soprannome è “Messinho” vuol probabilmente dire che il potenziale è altissimo ed effettivamente il giovane talento brasiliano può diventare un grandissimo giocatore. Nasce come ala destra e si è già messo in mostra con la maglia della Nazionale Under 17 ai Mondiali, con la quale ha segnato tre gol e fornito tre assist. La sua avventura però si è interrotta contro l’Argentina di Echeverri, altro talentuosissimo giocatore sudamericano. Estevao Willian ha inoltre già firmato un contratto di sponsorizzazione con Nike, nonostante la giovanissima età. Aveva appena dieci anni quando ha accettato l’offerta, ma è destinato a diventare uno dei volti del marchio.

CHI È ESTEVAO WILLIAN – L’INTERESSE DELLE BIG EUROPEE

Come accaduto negli ultimi anni, le big europee non restano di certo a guardare. Il nome di Estevao Willian è già sui taccuini dei principali club in Europa e il PSG ci aveva provato concretamente in passato. La trattativa però non è andata in porto a causa della partenza di Endrick, vecchio pallino dei parigini, che volevano assicurarsi entrambi i talenti. “Messinho” ha un sogno: giocare nel Barcellona, club che tifa fin da bambino. C’è da dire però che Estevao Willian non potrà lasciare il Brasile fino al 2025 (quando compirà 18 anni), ma probabilmente sceglierà la sua squadra prima di quella data. Per lasciarlo partire si parla già di cifre vicine ai 50 milioni, ed è per questo che Chelsea, Barcellona, Manchester City e non solo osservano da vicino uno degli ultimi talenti sfornati dal calcio brasiliano.

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I 5 migliori marcatori U21 della Serie A nel 2023

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zirkzee

I 5 MIGLIORI MARCATORI U21 DELLA SERIE A NEL 2023 – Il 2023 è stato un altro anno in cui la Serie A ha scoperto nuovi talenti, che si sono messi in mostra nel nostro campionato. I nomi sono tanti: dall’MVP Khvicha Kvaratskhelia, passando per tutta la leggiadria mostrata da Joshua Zirkzee, senza dimenticare Rasmus Højlund, ora al Manchester United. Se dovessimo tirare le somme dell’anno 2023 in Italia, chi sarebbero i migliori marcatori under 21 della Serie A nell’anno solare?

I 5 MIGLIORI MARCATORI U21 DELLA SERIE A NEL 2023 – KHVICHA KVARATSKHELIA

L’MVP dell’ultima Serie A ha avuto un impatto straripante sul nostro campionato, contribuendo attivamente alla stagione strepitosa del Napoli di Spalletti. Bisogna considerare che nella seconda parte della scorsa annata ha fatto fatica, e i numeri sono calati notevolmente, ma nonostante questo il georgiano è l’U21 (nato a febbraio 2001) che ha segnato di più nel 2023 in Serie A. Sono ben 11 le reti messe a segno da gennaio fino a questo momento, cinque solo nella stagione attuale. Kvaratskhelia è stato un colpo di mercato incredibile da parte del Napoli, che in estate ha deciso di tenerlo per provare il back-to-back, traguardo che al momento appare abbastanza lontano.

I 5 MIGLIORI MARCATORI U21 DELLA SERIE A NEL 2023 – RASMUS HØJLUND

Parliamo adesso di chi ha lasciato la Serie A, ovvero Rasmus Højlund. Il centravanti danese si è trasferito a Manchester, sponda United, per una cifra che supera i 70 milioni di euro. I Red Devils hanno deciso di puntare su di lui dopo una seconda parte di stagione stellare con la maglia dell’Atalanta. Nel 2023 con la Dea, Højlund ha segnato 8 reti in A, un ottimo dato se si considera i sei mesi giocati in maglia nerazzurra. In questa stagione ha segnato appena una rete in Premier League, nel Boxing Day, ma è attualmente il capocannoniere della Champions League, nonostante lo United sia già fuori dalla competizione. L’Atalanta è comunque riuscita a sostituirlo con diversi acquisti, ma il giocatore ammirato nella prima parte di 2023 è senza dubbio un calciatore già di livello mondiale, ma con ampi margini di miglioramento.

I 5 MIGLIORI MARCATORI U21 DELLA SERIE A NEL 2023 – JOSHUA ZIRKZEE

Zirkzee è un giocatore che ha sorpreso un po’ tutti. Nella passata stagione aveva mostrato diversi lampi del suo talento, ma il dato sui gol messi a segno nel 2023 mostrava una sola rete. Nella seconda parte del 2023, ovvero nella stagione attuale, sono già 7 i gol del gigante olandese. Nell’anno solare sono dunque 8 in tutto, ma per capire l’impatto di Zirkzee è necessario andare anche oltre i gol. Parliamo di un centravanti di oltre 1,90 m, che gioca il pallone come un trequartista e che delizia il Dall’Ara con giocate fuori dal comune per un calciatore di questa stazza. I gol messi a referto in questo anno solare sono senza dubbio destinati ad aumentare già in vista della fine di questo campionato, che vede il Bologna nei primi quattro posti della classifica.

I 5 MIGLIORI MARCATORI U21 DELLA SERIE A NEL 2023 – MATIAS SOULÉ

Classe 2003, argentino, mancino, non ha ormai più bisogno di presentazioni. Dopo aver trovato la sua prima rete in Serie A il 12 marzo contro la Sampdoria, Matias Soulé è stato mandato in prestito dalla Juventus al Frosinone. L’esplosione del ragazzo di Mar del Plata è sotto gli occhi di tutti, dato che in questa stagione sono già 7 le reti messe a segno. Un talento cristallino che con tutta probabilità la Juventus riporterà a casa già nella prossima stagione, sperando magari che possa continuare a offrire prestazioni di questo livello anche all’inizio del 2024.

I 5 MIGLIORI MARCATORI U21 DELLA SERIE A NEL 2023 – LORENZO COLOMBO

Meno considerato magari rispetto agli altri citati in questa lista, Lorenzo Colombo si è ritagliato uno spazio importante in questa classifica. L’attaccante di proprietà del Milan ha giocato con due squadre diverse (Lecce e Monza), ma con entrambe è riuscito a incidere. Sono 5 i gol di Colombo nell’anno solare 2023 (3 con il Lecce e 2 con i brianzoli), ma i tifosi salentini se ne ricorderanno bene uno in particolare. Il 28 maggio Colombo ha segnato il gol decisivo per la salvezza del Lecce, proprio sul campo del Monza, trasformando un rigore al 101′. Una rete che è rimasta ancora oggi nel cuore dei tifosi giallorossi, che ha permesso all’attaccante classe 2002 di scrivere una piccola pagina di storia del club.

 

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10 giovani da tenere d’occhio in Bundesliga nel 2024

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Chi è Bynoe-Gittens

10 GIOVANI DA TENERE D’OCCHIO IN BUNDESLIGA NEL 2024 – La Bundesliga è da sempre un campionato che sforna talenti cristallini per il calcio europeo e anche in questa stagione sono diversi i calciatori che si sono messi in mostra. Oggi andremo a vedere quali sono i 10 giovani principali su cui porre la propria attenzione in vista del 2024, con alcune sorprese.

10 GIOVANI DA TENERE D’OCCHIO IN BUNDESLIGA – JAMIE BYNOE-GITTENS

L’esterno inglese del Borussia Dortmund è probabilmente tra i talenti più puri del calcio tedesco e sta progressivamente trovando continuità con la maglia giallonera. Bynoe-Gittens è il sostituto naturale di Sancho, ora in enorme difficoltà al Manchester United, e sta provando a seguire le sue orme in Germania. Esterno d’attacco classe 2004 dotato di ottimo dribbling e grande velocità. Un gol e un assist in questo inizio di Bundesliga, ma anche una rete, la prima della sua carriera, in Champions League.

10 GIOVANI DA TENERE D’OCCHIO IN BUNDESLIGA – FARÈS CHAÏBI

Parliamo di un trequartista classe 2002 nato in Francia ma di nazionalità algerina, cresciuto nel settore giovanile del Tolosa. Ora Chaïbi gioca all’Eintracht Francoforte ed è diventato un punto fermo della squadra. Un gol in campionato, contro il Borussia Dortmund, e uno anche in Conference League, decisivo contro l’HJK Helsinki. Quello che stupisce però è la capacità di servire i compagni: parliamo di un giocatore che ha già raggiunto quota 8 assist tra Bundesliga e Conference League, un dato che dimostra tutto il suo potenziale.

10 GIOVANI DA TENERE D’OCCHIO IN BUNDESLIGA – GRANT-LEON RANOS

Il Borussia Mönchengladbach l’ha prelevato dalle giovanili del Bayern Monaco in estate e Ranos sta piano piano guadagnando minuti in Bundesliga. Punta centrale di 1,80 m dall’ottimo potenziale, destinato ad una seconda parte di stagione importante. Il 2003 armeno ha segnato due reti con la seconda squadra del Borussia Mönchengladbach e con la prima squadra ha trovato il suo primo gol in DFB Pokal contro il TuS Bersenbrück.

10 GIOVANI DA TENERE D’OCCHIO IN BUNDESLIGA – FABIO CHIARODIA

Un altro giocatore del Borussia Mönchengladbach, ma questa volta parliamo di un difensore centrale italiano. Chiarodia è ancora giovanissimo (2005) ma sta macinando minuti con la maglia della prima squadra e il 2024 potrebbe veramente essere il suo anno. Centrale di 1,86 m che può giocare anche da terzino o da mediano, che è diventato già un punto fermo della Nazionale Under 19. Chiarodia va tenuto d’occhio, e potrebbe diventare titolare anche nel Borussia Mönchengladbach entro la fine della stagione.

10 GIOVANI DA TENERE D’OCCHIO IN BUNDESLIGA – TOM BISCHOF

Tom Bischof è un trequartista tedesco del 2005 che si sta mettendo in mostra con la maglia dell’Hoffenheim. 8 presenze in Bundesliga da inizio stagione e un assist messo a referto. Per dimostrare la sua leadership, Bischof è già il capitano della Germania Under 19, con la quale ha segnato 5 gol in 7 presenze. Un potenziale altissimo per il centrocampista offensivo tedesco, che si prepara a prendere in mano l’Hoffenheim e provare a portarlo in Europa, dato che si trova al settimo posto in classifica in questo momento.

10 GIOVANI DA TENERE D’OCCHIO IN BUNDESLIGA – NOAH MBAMBA

In questo caso parliamo di una scommessa, perché Noah Mbamba gioca nella squadra che sta sorprendendo un po’ tutti. Il Bayer Leverkusen è probabilmente una delle squadre che gioca meglio in Europa e per questo motivo farà fatica a trovare minutaggio nella seconda parte di stagione, quando si entrerà nel vivo. Mbamba ha giocato appena due spezzoni in Bundesliga, ma ha segnato anche la sua prima rete con la prima squadra in Europa League, contro il Molde. Il mediano classe 2005 proverà a convincere Xabi Alonso in allenamento, e magari mettendosi in mostra nelle giovanili, dato che ha tutte le carte in regola per giocare nel Leverkusen.

10 GIOVANI DA TENERE D’OCCHIO IN BUNDESLIGA – CASTELLO LUKEBA

Castello Lukeba è già una certezza di una delle squadre più forti di Germania, il Lipsia. Il club Red Bull l’ha acquistato dal Lione in estate e da quel momento è sempre stato titolare. Un gol contro il Bayern Monaco e prestazioni di livello altissimo per il roccioso centrale francese. Il 2024 dovrà essere l’anno della conferma, e poi magari potrebbe arrivare l’occasione in un club ancora più grande. Il percorso potrebbe ricordare quello di un altro grande difensore francese come Upamecano e magari se le sue prestazioni dovessero mantenersi su questo livello, una big europea potrebbe bussare alla porta del Lipsia.

10 GIOVANI DA TENERE D’OCCHIO IN BUNDESLIGA – UMUT TOHUMCU

Il secondo centrocampista dell’Hoffenheim in questo approfondimento, ma questa volta parliamo di un 2004 di origini turche. Tohumcu ha saltato la preparazione estiva a causa di un problema alla caviglia, ma sta tornando in condizione e nelle ultime settimane sta ritrovando la continuità che sperava. Nell’anno nuovo ci si aspetta che diventi un punto fermo del centrocampo dell’Hoffenheim, che in questa stagione ha anche ambizioni europee.

10 GIOVANI DA TENERE D’OCCHIO IN BUNDESLIGA – EREN DINKÇI

Una delle sorprese di questa prima parte di stagione è senza dubbio Eren Dinkçi, ala offensiva dell’Heidenheim. Un impatto sorprendente sul campionato tedesco, con 6 gol in 15 presenze con la maglia rossoblù. Parliamo di un 2001, arrivato in prestito dal Werder Brema, che sta dimostrando tutto il suo talento in un club che ha senza dubbio meno pressioni. Il prossimo anno tornerà alla base e bisognerà capire se resterà o se una squadra più importante farà un tentativo. Intanto però l’Heidenheim se lo gode, come dimostra la posizione di classifica (nono posto).

10 GIOVANI DA TENERE D’OCCHIO IN BUNDESLIGA – MENZIONE D’ONORE – XAVI SIMONS

Per chiudere, una certezza, ma che ne ha dovuta fare di strada per arrivare fino a qui. Xavi Simons è sotto i riflettori di tutto il mondo fin da quando è bambino, e dopo l’arrivo al PSG il suo nome sembrava destinato a scomparire progressivamente dal mondo del calcio. L’anno in prestito al PSV ha però cambiato le carte in tavola: una stagione straripante, in cui è esploso definitivamente. In estate era tornato a Parigi, ma il desiderio di giocare l’ha portato in Germania, al Lipsia. C’erano molti dubbi sul suo rendimento in un campionato molto più complesso, ma il fantasista olandese ha risposto ancora una volta presente. 4 gol e 7 assist in Bundesliga, con anche due reti in Champions League. Questo è il bottino di Xavi Simons dopo la prima parte di stagione, e nella seconda parte è lecito aspettarsi un ulteriore miglioramento, perché stiamo parlando di un giocatore di appena 20 anni.

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Chi è Lewis Miley, il 2006 che ha segnato con il Newcastle

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CHI È LEWIS MILEY, IL 2006 CHE HA SEGNATO CON IL NEWCASTLE – La settimana scorsa, Jack Hinshelwood è diventato il marcatore più giovane nella stagione attuale di Premier League. Dopo appena dieci giorni, il record è stato battuto: ci ha pensato Lewis Miley del Newcastle. Il centrocampista classe 2006 ha trovato la sua prima rete in carriera in Premier League nella partita contro il Fulham, diventando il più giovane marcatore nella storia del campionato inglese da Federico Macheda.

CHI È LEWIS MILEY – LE CARATTERISTICHE TECNICHE E LA CARRIERA

Lewis Miley è un centrocampista classe 2006, alto 1,88, che si prepara a diventare un pilastro del Newcastle già in questa stagione. Miley ha esordito in Premier League nell’ultima giornata dello scorso campionato contro il Chelsea, e da quel momento è entrato nel giro della prima squadra. Quella contro il Fulham è stata la prima rete in Premier League e sicuramente non sarà l’ultima. La squalifica di Tonali ha permesso a Howe di promuoverlo sempre di più in prima squadra, e non la lascerà più. Cinque partite da titolare nelle ultime sei di Premier League, con un gol e un assist a referto per lui dovrebbero farci capire tutte le sue potenzialità. Al Newcastle da quando ha appena sette anni, Miley ha anche già esordito in Champions League nella sfida del 7 novembre contro il Borussia Dortmund.

CHI È LEWIS MILEY – LA PARTITA CONTRO IL MILAN

Lewis Miley è stato tra i protagonisti della partita contro il Milan. Il giovane centrocampista ha infatti messo a referto un assist, per la rete di Joelinton. Con il passaggio vincente, Miley è diventato il più giovane assistman inglese nella storia della Champions League. Una vera e propria rivelazione quella del 2006, di cui sentiremo sicuramente parlare in futuro ma anche nel presente.

 

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