La Juve Stabia ha subito una netta sconfitta in casa contro il Monterosi Tuscia. La sfida è finita 1-3, con le vespe che hanno commesso gravi errori, in seguito ad un buon approccio al match.
Al termine della sfida, Leonardo Colucci, tecnico della Juve Stabia, ha rilasciato queste dichiarazioni in conferenza stampa.
“Nel primo tempo la squadra mi è piaciuta, nonostante lo svantaggio. Abbiamo preso tre gol evitabilissimi, dobbiamo migliorare l’attenzione mentale. Pure dopo il rigore, abbiamo continuato a giocare. Rimprovero il secondo tempo. Avevo detto ai ragazzi di non farsi prendere dal nervosismo. Non abbiamo avuto una buona reazione. Nel primo tempo l’ha squadra ha giocato, abbiamo creato buone azioni, tanti cross non impattati per centimetri. Poi facciamo errori individuali, quando capitano veniamo subito puniti. È un incidente di percorso. Dobbiamo rimboccarci le maniche e ripartire.
Dobbiamo ridurre gli errori individuali. Abbiamo lavorato su varie situazioni, tipo le marcature e i tiri d’anticipo. Dobbiamo cercare di riattaccare la spina mentale. È successa la stessa cosa domenica scorsa. Facciamo troppi errori individuali. Non dobbiamo mai adagiarci sugli allori.
Il gesto di Santos verso i tifosi? Il giocatore era nervoso anche a causa dell’errore. Bisogna capirlo. Io non avrei risposto. Il rigore avrebbe cambiato anche l’aspetto mentale, ma i rigori li sbaglia chi li calcia. Non ho mai sbagliato un rigore perché non li ho mai calciati. Ora testa bassa e pedalare. Rifarei la scelta di schierarlo titolare. Pandolfi non stava molto bene. Sono contento che Bentivegna abbia fatto gol. Rifarei la stessa formazioni. Col senno di poi non so cosa poteva cambiare se avessi fatto scelte diverse.
Fino a dieci minuti dopo il rigore, Santos ha fatto la miglior partita da quando sta a Castellammare. Penso questo. Poi ha perso un po’ di brillantezza. A fine partite ho detto ai ragazzi, soprattutto a coloro che hanno commesso errori individuali, che non butto a mare nessuno, per questo ho ripresentato gli stessi undici in campo. Sarebbe troppo facile per un allenatore cambiare i ragazzi che hanno commesso errori, mettendoli alla gogna.
Il quarto posto con 17 partite lascia il tempo che trova, perché la classifica è corta. Io vorrei arrivare primo, per mentalità, però poi bisogna guardare la realtà. La realtà dice che la squadra sta facendo bene. Se non ci fosse stata la preoccupazione mi preoccuperei. Apprezzerei però maggiore impatto quando il gioco si fa duro. Siamo arrivati molte volte, anche con guizzi individuali, come quelli di D’Agostino. Negli ultimi 20 metri servono anche quelli. Dal punto di vista tecnico dobbiamo migliorare.
Nel secondo tempo siamo passati al 4-4-2 per allargare gli avversari, con le sovrapposizioni. L’idea era andare sulle fasce con cross e gli scarichi. L’abbiamo fatto ma non siamo riusciti a trovare il gol.
I cambi a centrocampo? Li alleno tutta la settimana. C’è un gruppo di giocatori bravi a centrocampo, se vedo qualcuno che non sta bene fisicamente cerco alternative. Oggi Maselli mi è piaciuto, poi si è fatto male alla spalla. Ricci ha giocato per 10 partite consecutive. Poi ci sta che ogni tanto si faccia un cambio.
Bisogna fare attenzione a dare l’etichetta del ‘leader’ ai ragazzi. Non dobbiamo parlare di Gerbo come leader in campo, ma come giocatore della Juve Stabia. Gerbo non va valutato per l’errore che ha commesso. Dobbiamo valutarlo nell’interesse della partita per tutto ciò che ha fatto in campo. Non l’ho tolto per l’errore. Siamo passati al centrocampo a due, ed aveva meno tenuta fisica. Non vorrei che si caricasse troppo il ragazzo con l’etichetta del ‘leader’. Fare un errore ci sta. Anche calciatori che giocano il Mondiale commettono errori. Devo valutare il rendimento del calciatore nell’interezza della partita. Ha fatto ciò che gli ho chiesto. Bisogna guardare il bicchiere mezzo pieno. Ogni tanto ci sta qualche scoppola che ci riporti con i piedi per terra. Fermo restando che bisogna fare qualcosina in più. Stiamo tenendo un trend importante, ci sta che qualche ragazzo debba tirare il fiato.
Non ho avuto modo di vedere Della Pietra dopo la partita. Gli faccio i complimenti. Gli auguro di fare bene nel prosieguo del campionato, così l’anno prossimo avrà un calciatore più motivato.
Speravo che ci fosse più aggressività nel secondo tempo. È mancata un po’ di grinta. Abbiamo perso, pensiamo alla prossima partita. Dobbiamo ripartire. Queste sconfitte possono anche servire. Dobbiamo commettere meno errori ed essere più concentrati, anche durante la settimana. La domenica è figlia del lavoro che si fa in settimana.
Rigore non dato su Pandolfi? Parlo poco degli arbitri. Non voglio aggrapparmi a queste situazioni. Ho parlato al quarto uomo, ha detto che l’arbitro non l’ha visto”.