La Juventus viene sconfitta in casa dalla Dea, che scappa in classifica. Dopo la batosta di Londra, altro passo indietro dei bianconeri che pagano una scarsa vena realizzativa e un’idea di gioco che latita.
PAGELLE JUVENTUS
Szczesny 6 – Incolpevole in occasione del gol di Zapata, può solo raccogliere la palla in fondo alla rete.
Cuadrado 6 – Partita ordinaria, prova a creare spazi e superiorità ma viene ben contenuto dall’organizzazione difensiva dei bergamaschi.
De Ligt 5,5 – Posizionato male nell’azione del gol dell’Atalanta, cresce però con il passare dei minuti riscattando in parte l’avvio incerto.
Bonucci 6 – Anche lui avrebbe potuto far di più nell’azione che ha portato al gol orobico. Per il resto della partita è ordinato. Limitato in fase d’impostazione dal pressing avversario.
Alex Sandro 5,5 – Rispetto a Cuadrado dà molte meno certezze e meno affidabilità. Non sempre in posizione e puntuale, latita pure l’apporto offensivo al quale ci aveva abituato nelle prime stagioni in Italia.
McKennie 6,5 – Il più brillante dei suoi, svaria lungo tutto il campo cercando la scintilla per arrivare al gol. Aumenta l’intesa con Locatelli di partita in partita. Si arrende ad un colpo subìto e quando esce la Juve ne risente. (Dal 64′ Kean 5,5 – Questa volta entra con la squadra in svantaggio e Allegri lo piazza sull’esterno. Si fa vedere pochissimo se non quando s’intestardisce con dribbling in mezzo al campo inutili e non riusciti.)
Locatelli 6 – Il pressing e l’intensità dei nerazzurri lo mandano fuori fase e all’inizio soffre parecchio. Cresce nella ripresa provando a iniziare le azioni offensive e dare la carica ai suoi nel momento di massima spinta.
Rabiot 5,5 – Considerevole passo indietro rispetto alla partita dell’Olimpico, prova a svariare e non dare punti di riferimento, ma viene comunque braccato dalla morsa dei giocatori atalantini. Unico sussulto è la conclusione che impegna Musso, per il resto poca lucidità e troppi falli inutili.
Dybala 5,5 – La Juve ha un disperato bisogno della luce del suo diez, lui si accende a intermittenza e questo non basta. L’intesa con Morata non sembra essere delle migliori e spesso viene facilmente chiuso dalla difesa della Dea. Nel finale prova a riscattare la sua partita, ma dalla sua mattonella coglie la parte alta della traversa.
Morata 4,5 – Il lavoro sporco lo fa, pressa e si sbatte ma sbaglia veramente di tutto. Movimenti, appoggi, fraseggi. Demiral lo sovrasta in ogni occasione e lui non riesce a reagire. Esce tra i fischi dello Stadium. (Dal 85′ Kaio Jorge s.v.)
Chiesa 5,5 – Non sembra essere troppo a suo agio nel sistema di gioco utilizzato dalla Juventus, non a caso sboccia ogni qual volta fa l’esterno offensivo nel 4-3-3. Oggi trova sulla sua strada un cliente difficilissimo come Toloi e dei dolori che lo costringono a dare forfait all’intervallo. (Dal 46′ Bernardeschi 6 – Sicuramente è lontano parente del giocatore visto a Firenze e al primo anno in bianconero. Ci prova, tenta di creare superiorità con dribbling e giocate guadagnando la punizione che Dybala manda sulla traversa. Può e deve fare di più).
(Fonte immagine in evidenza: diritto Google creative Commons)