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Juventus-Barcellona, premete il tasto rewind

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Juventus-Barcellona, premete il tasto rewind

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Team Numero Diez

Non è la prima volta che Juventus e Barcellona si incontrano ai quarti di finale di Champions. Nel 2003 infatti la compagine dell’allora allenatore bianconero Marcello Lippi si impose su quella blaugrana dopo una doppia bagarre da cardiopalma conclusasi ai tempi supplementari.

IL DOPPIO CONFRONTO

La sfida comincia al Delle Alpi e ad aprire le marcature a favore della squadra italiana ci pensa Paolo Montero. L’uruguaiano, dopo una mischia furibonda, conclude a rete per il vantaggio bianconero. Sfortunatamente per la formazione di Lippi però, arriva il pareggio dei catalani e a firmarlo ci pensa Saviola. L’argentino sfrutta un’amnesia difensiva e batte Buffon. Il risultato d’andata non può soddisfare pienamente i bianconeri. Il gol subito tra le mure amiche potrà pesare molto alla fine del doppio confronto.
Secondo atto: il ritorno al Camp Nou. Nella tana del Barça c’è il tutto esaurito, ma la squadra torinese non si lascia intimorire dal grande palcoscenico e fa la sua partita. Protagonista su tutti l’allora numero 11 della Juve Pavel Nedved. Il ceco sblocca il risultato per cercare di strappare il biglietto per la qualificazione alle semifinali, ma più tardi arriva il pareggio della leggenda blaugrana Xavi Hernandez. La partita sembra mettersi in salita quando Davids, a 10 minuti dalla fine, commette un fallo ingenuo a centrocampo. Doppio giallo e partita finita in anticipo per l’olandese. Si va ai supplementari e la stanchezza comincia a farsi sentire. Lo spettro dei calci di rigore sembra dietro l’angolo. Al 114′ però arriva il sigillo dell’uomo che non ti aspetti: Marcelo Zalayeta. L’uruguaiano, innescato da Birindelli, trafigge il portiere con un tap-in vincente dopo una grande azione di contropiede.
Per la Juve questa rete vuol dire qualificazione.

LE STELLE E IL CALCIO DI ALLORA

A guidare le due squadre c’erano Lippi e Antic. Un confronto quasi scacchistico tra i due allenatori che si sono sfidati senza esclusione di colpi. Le due rose, nonché le formazioni schierate dai tecnici, erano completamente diverse. I bianconeri probabilmente erano una delle migliori squadre europee: una difesa solidissima e delle grandi individualità nel reparto avanzato. Il Barcellona invece, pur essendo un’ottima squadra, non era ancora la corazzata che conosciamo noi oggi. Lippi decise di attuare un sistema di gioco molto più prudente nella gara d’andata. Nel suo 4-4-2 infatti la coppia d’attacco era composta da Nedved-Del Piero (data l’assenza di Trezeguet) con l’inserimento di Tudor nella linea dei centrocampisti al fianco di Tacchinardi. I due esterni di centrocampo erano Camoranesi e Davids. Il reparto difensivo invece era praticamente intoccabile: Thuram, Ferrara, Montero e Zambrotta. In porta neanche a dirlo Gianluigi Buffon. Dopo il pareggio dell’andata, il tecnico di Viareggio decide di sbilanciarsi maggiormente al Camp Nou adottando il 4-2-3-1. L’unico cambio infatti è l’inserimento di Marco Di Vaio al posto di Tudor. I catalani invece si erano presentati al Delle Alpi con il 4-4-2. Davanti a Bonano agivano Gabri Garcia, Puyol, De Boer e Reiziger. Linea mediana composta da Overmars, Xavi, Thiago Motta e Riquelme. Kluivert e Saviola il tandem offensivo. Al ritorno Antic decise di riproporre la stessa soluzione tattica, cambiando soltanto due uomini. Rispetto alla gara di Torino giocarono titolari Patrick Andersson in difesa, e Luis Enrique sulla fascia sinistra. Fu proprio l’attuale allenatore blaugrana ad avere sui piedi l’occasione che forse poteva riscrivere un copione di una storia affascinante. Squadre fisiche e che proponevano un calcio completamente differente rispetto a quello di oggi. Insomma, una sfida stellare che si ripeterà proprio stasera ma con interpreti diversi. Nel 2003 è stata la squadra italiana a guadagnarsi il pass per la semifinale, vedremo quest’anno chi la spunterà.

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Flash News

Gilardino pre Frosinone: “Cittadini ed Ekuban out, Vitinha ancora da valutare”

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Alberto Gilardino, allenatore del Genoa, Serie A, Coppa Italia

Archiviata la sosta Nazionali è tempo di tornare in campo in Serie A. Ad aprire le danze della 31^ giornata di Serie A ci sarà il lunch match Napoli-Atalanta, per poi proseguire alle 15 con Genoa-Frosinone e Torino-Monza, tre partite che la diranno lunga sulle sorti di questo campionato. Alla vigilia del rientro in campo, è intervenuto in conferenza stampa l’allenatore del Genoa, Alberto Gilardino. L’ex Fiorentina e Cesena ha presentato così la gara di domani alla stampa:

LE DICHIARAZIONI DI GILARDINO ALLA VIGILIA DI GENOA-FROSINONE

SUL RIENTRO DEI NAZIONALI – “I ragazzi che si sono fermati a Pegli hanno fatto un lavoro straordinario, fisicamente, tecnicamente e tatticamente. I nazionali sono arrivati negli ultimi giorni come Malinovskyi, Gudmundsson e Vasquez. Ci saranno da fare delle valutazioni sia su di loro mentre dopo la partita contro la Juventus Vitinha ha avuto un problema fisico”.

SULLA SITUAZIONE INFORTUNI – Matturro, Martin, Cittadini ed Ekuban non ci saranno. Peccato non averli e confido in chi c’è e in chi è rimasto ma soprattutto chi è rimasto hanno fatto un percorso mentale e fisico. Questo è un aspetto importante”.

SUL PROBLEMADI VASQUEZ IN NAZIONALE – Con Johan ci siamo sentiti. E’ stato un problemino che non ha causato danni e quindi credo che oggi si allenerà e farò delle valutazioni in queste 24 ore. A livello di voglia e determinazione, è un giocatore che se gli si chiede un sacrificio lui lo fa e dà veramente tutto. Arriva da un viaggio lungo, dal fuso orario. Ci saranno tanti aspetti da valutare come su Gudmundsson e Malinovskyi. Sono valutazioni che mi tengo in queste 24 ore”.

SULL’INCISIONE DEL PAREGGIO CONTRO LA JUVENTUS-  “È normale che il pareggio contro la Juventus ci deve dare la consapevolezza, sicurezza e mentalità. Stiamo facendo bene ma dobbiamo fare sempre meglio. Sono molto esigente con me stesso, sono sicuro che lo saranno i giocatori”.

FROSINONE IN DIFFICOLTÀ SEPPUR CON GIOCATORI IMPORTANTI – “Domani dobbiamo essere esigenti con noi stessi, andare in campo con le motivazioni giuste. Sarà una partita che abbiamo preparato e prepareremo in due giorni con tutti gli interpreti. Sarà una partita in cui dovremo mettere tanto cuore, tanta testa e tante gambe. Loro sono una squadra che ha avuto due settimane per lavorare. Hanno Soulé, giocatore che sposta gli equilibri. E’ una squadra che crea tantissimo che fino ad oggi produce gioco ma anche concede. Mi aspetto il Frosinone che conosco e che conosciamo bene. Molto probabilmente ci sarà da parte loro qualche cambiamento tattico in virtù di queste due settimane di lavoro ma dobbiamo pensare a noi e quell’impronta che dobbiamo dare nella partita”.

SULLE CHANCE PER CHI HA GIOCATO MENO – “Ho sempre dato grande fiducia al gruppo. Ci sono stati giocatori che hanno giocato meno rispetto ad altri ma hanno sempre trasmesso, nella settimana, grande senso di appartenenza e voglia di mettermi in difficoltà nelle scelte. Per un allenatore è molto gratificante e quando dovrò fare delle valutazioni ne terrò conto”.

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Coppa Italia

ULTIM’ORA – La decisione dell’assemblea di Lega per la Supercoppa Italiana 2024-2025: quali squadre in corsa?

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Trofeo della Supercoppa Italiana

L’assemblea di Lega Serie A tenutasi questa mattina ha stabilito che la Supercoppa Italiana della prossima stagione, la 2024-2025, si svolgerà nuovamente con una final four in Arabia Saudita nei primi giorni di gennaio. Questo è quanto si apprende da Calcio e Finanza, che sottolinea come, però, la decisione definitiva sulla questione verrà presa dal Consiglio di Lega.

Qualche squadra, in particolare l’Inter, aveva espresso delle perplessità su questo format, considerando il calendario della prossima stagione che, tra la nuova Champions League e il Mondiale per Club di fine anno, appare più intasato che mai.

Ancora non sicure le date in cui dovrebbe svolgersi la Supercoppa Italiana, ma i giorni più probabili dovrebbero essere il 3 e 4 gennaio per le semifinali e il 7 gennaio per la finalissima.

Ricordiamo che accedono alla final four le prime due classificate in Serie A e le due finaliste di Coppa Italia. Ad oggi, quindi, l’Inter sembra certa di un posto, con il Milan e la Juventus a giocarsi il secondo posto tramite il campionato. Per la Coppa Italia, invece, accederanno solo due squadre tra Lazio, Fiorentina, Atalanta e Juventus.

Lo scorso anno, in quel di Jeddah, l’Inter sollevò il trofeo dopo aver battuto in finale il Napoli. Le due squadre sconfissero in semifinale rispettivamente Lazio e Fiorentina.

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Flash News

ULTIM’ORA – Come è andato l’allenamento odierno di Sommer: la decisione definitiva verso Empoli

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Yann Sommer, portiere dell'Inter, durante una partita

Buone notizie per l’Inter dall’ultimo allenamento. La squadra di Inzaghi viaggia spedita verso la sfida con l’Empoli, in programma lunedì di pasquetta alle 20:45. Nell’allenamento mattutino di oggi il portiere Sommer, alle prese con un infortunio alla caviglia patito con la nazionale svizzera, ha preso parte a tutta la sessione in gruppo con il resto della squadra, e va considerato recuperato al 100% per la sfida di San Siro.

La palla ora passa a Simone Inzaghi che dovrà scegliere se schierare Sommer subito da titolare o lasciare il compito di difendere i pali nerazzurri a Emil Audero, già titolare in trasferta col Lecce e autore di una prestazione sicura.

 

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Flash News

Juventus-Yildiz prove d’amore: rinnovo e maglia numero 10

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In foto: Kenan Yildiz della Juventus e Marco Brescianini del Frosinone

In una stagione che ha visto spegnere di colpo l’entusiasmo dei tifosi e probabilmente della squadra, tra le note positive della Juventus c’è sicuramente Kenan Yildiz. Il 18enne turco è diventato già uno dei beniamini dei tifosi bianconeri. Nonostante finora abbia messo a segno un solo gol in campionato, al debutto da titolare contro il Frosinone, a cui si aggiungono due reti in Coppa Italia, Yildiz è entrato già nel cuore dei tifosi. Il turco, infatti, si è spesso distinto in campo perché tra i pochissimi a cercare la giocata e saltare l’uomo.

In casa Juventus si sta lavorando per tenersi stretto il ragazzo. Come riportato da Tuttosport questa mattina, il club bianconero ripartirà proprio da Yildiz. Ad oggi sono pochissime le certezze per il rilancio delle ambizioni del club, ma tra queste c’è sicuramente il classe 2005. La Vecchia Signora ha deciso di blindare Yildiz e presto entrerà nel vivo la trattativa per il rinnovo di contratto, attualmente in scadenza nel 2027. Inoltre, a dimostrazione della fiducia che la società pone nel ragazzo, Yildiz potrebbe presto cambiare numero di maglia e indossare la numero 10 che fu del suo idolo Alessandro Del Piero.

La Juventus, dunque, si augura di poter contare su Yildiz ancora a lungo. E ad augurarselo sono sicuramente anche i tifosi bianconeri, che sperano che il turco possa dare un contributo nella corsa alla qualificazione in Champions League. Già da domani, quando la Juventus sarà impegnata in trasferta all’Olimpico contro la Lazio.

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