La Juventus si conferma una delle squadre italiane più attente agli sviluppi dell’universo finanziario: dopo esser stata una delle prime compagini calcistiche a quotarsi in borsa, i bianconeri hanno deciso di fare qualcosa di altrettanto innovativo, quasi futuristico, scegliendo di entrare a far parte della blockchain dal 2019 grazie alla piattaforma socios.com. Ma che cos’è la blockchain e quali interessi si sviluppano grazie ad essa per una squadra di calcio?
LA BLOCKCHAIN

La blockchain altro non è che una catena di persone che effettuano transazioni: definibile anche come libro mastro, questa tecnologia fu sviluppata nel 2008 e permette agli utenti di effettuare transazioni crittografate e securizzate tra di loro. Il libro si aggiorna costantemente ad ogni transazione che viene verificata grazie a degli algoritmi, e tutti i movimenti sono registrati al suo interno, il che lo rende un accessorio totalmente all’avanguardia quanto a protezione dati e certezze di pagamento per il contraente. Possiamo definirlo come un registro di banca esteso in tutto il mondo, dove ognuno di noi può farne parte ma nessuno prevale sull’altro. Da qui sono poi nati gli investimenti e le transazioni che hanno portato alla creazione delle criptovalute come Bitcoin, che in qualche anno ha raggiunto risultati talmente positivi che più di qualche esperto aveva paventato l’ipotesi di ingresso a Wall Street.
BLOCKCHAIN E SPORT

L’annuncio della Juventus arriva qualche giorno dopo quello del Paris Saint Germain e dei Los Angeles Dodgers, squadra di baseball dell’omonima città. Soffermiamoci sul caso Juventus e Paris Saint Germain, che hanno utilizzato la stessa piattaforma per poter effettuare questa operazione: si tratta della maltese socios.com, che permette alle società sportive di poter mettere a disposizione del tifoso un “token”, ovvero un gettone di partecipazione del tifoso, che oltre ad abbonato e spettatore può diventare a tutti gli effetti protagonista della vita del club ed interagire con la squadra ed il presidente. L’idea è nata dalla piattaforma ChiliZ, quella che utilizza il sito socios.com, ed è nata con gli e-sports per creare una comunità attiva di giocatori che interagissero su uno stesso argomento.
I VANTAGGI DEL TOKEN
In questo pezzo di Sporttechie viene inquadrato alla perfezione il significato di token o gettone interattivo per il tifoso: altro non è che una minima monetizzazione del tifo, una tessera fedeltà 2.0, che permette però all’utilizzatore di essere molto più al centro della vita del club anche se a chilometri di distanza. Potrà ricevere premi o decidere alcune tappe importanti della sua squadra del cuore, dallo scegliere la divisa da utilizzare in futuro al prendere decisioni ben più importanti sul funzionamento interno. O potrà molto semplicemente partecipare agli incontri con i calciatori. Secondo La Tribune, pur essendo qualcosa di estremamente futuristico, l’obiettivo è quello di emulare il funzionamento spagnolo dove molti tifosi sono anche soci e prendono decisioni ben più importanti di quella di andare allo stadio. Per altri versi, invece, sarà un’ottima pubblicità per queste nuove piattaforme sia negli stadi che tramite social network, oltre agli introiti che saranno derivanti dai diritti tv.
I PREZZI

Quanto ai prezzi, in Italia nessuno si è ancora sbilanciato perché le vendite partiranno dalla primavera 2019. Si parla di cifre modiche per coinvolgere quanta più gente possibile. In Francia, più di qualche esperto ha affermato che si potrebbe partire dalla cifra simbolica di un euro.
C’è ancora tanta incertezza su quello che è un mondo e una rete, come quella della blockchain, totalmente nuova e da scoprire, sia come pregi che come difetti quanto a flussi di denaro e tasse. Gli stessi mercati sono incerti, tanto che il titolo in borsa della Juve risulta in perdita da quando Lunedì è stato annunciato il token. I primi risultati si avranno dalla prossima estate, quando più di qualche tifoso avrà acquistato il suo gettone e valuterà la sua partecipazione in questa nuova vita di squadra.