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Juventus Cagliari 2-0 | le pagelle del match!

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Juventus Cagliari 2-0 | le pagelle del match!

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Juventus

La Juventus batte per 2-0 il Cagliari e si porta a quattro punti dalla zona Champions. Scopriamo insieme le pagelle del match.

JUVENTUS: 7

I bianconeri vincono e convincono, confermando la loro granitica fase difensiva. La Juventus si producono in una discreta mole offensiva creando non troppe occasioni da gol, ma realizzando comunque le due reti della vittoria. Dopo un ottimo primo tempo, però, i ragazzi di Allegri si poggiano sugli allori e concedono il fianco alle ripartenze del Cagliari, pericolosissimo in due occasioni.

Szczesny: 7 – È difficile parare in queste partite: l’avversario non è quasi mai pericoloso, ma tu devi comunque mantenerti caldo, pronto e reattivo a qualsiasi evenienza, perchè prendere gol in partite del genere non ti va proprio giù.  La partita di Szczesny è stata esattamente questa, il Cagliari non è stato quasi mai pericoloso e sottolineo quasi. Si perchè l’unico tiro in porta dei sardi è stato un colpo di testa pericolosissimo di Joao Pedro, disinnescato, con un mezzo miracolo, dal portiere polacco.

Alex Sandro: 6 – Dedito alla fase difensiva, poco presente in fase offensiva, Alex Sandro si produce nel proverbiale “compitino” e porta a casa una sufficienza d’ufficio.

De Ligt: 6 – È stata la settimana degli “step” e dei “passi in avanti”, con il suo agente Raiola che di fatto lo ha messo sul mercato. Non era semplice giocare con tranquillità questa partita per il difensore olandese che comunque mostra professionalità e maturità producendosi in una buona gara.

Bonucci: 6 – Copiare ed incollare la partita di De Ligt, Bonucci rischia poco in difesa (anche se si perde Dalbert che sciupa) e, al solito, si conferma regista arretrato.

Cuadrado: 6+ – In difesa non c’è perchè non serve, in attacco prova sempre a spingere. I tagli di Bernardeschi gli lasciano libera la fascia destra, lui galoppa, dribla e crossa.

Bentancur: 6 – 90 minuti di intensità dove non si vede molto, ma offre spessore al centrocampo.

Arthur: 6 – Sufficienza con tirata d’orecchi: se nel primo tempo la sua prestazione era stata molto convincente, nel secondo è assente ingiustificato della serata. Alla Juve sarebbero servite le sue qualità nella gestione del pallone, lui però con la testa si ferma all’intervallo. Dal 83′ Manuel Locatelli: S.v.

Rabiot: 6 – Prova a giustificare chi lo chiama “Cavallo pazzo” con un paio di sgroppate delle sue. Durante il primo tempo è cliente abituale dell’area di rigore Cagliaritana, ma la sua partita dura solo 45 minuti. Forse avrebbe meritato un po’ di tempo in più. Dal 45′ Weston McKennie: 6 – Come Rabiot si inserisce spesso ma tocca pochissimi palloni.

Kean: 7 – Nel primo tempo la sua testa è il principale campanello d’allarme per la difesa del Cagliari. Prima, al decimo minuto, una sua inzuccata finisce sul palo, poi, mezz’ora più tardi, incorna e batte Cragno. Parte da ala, si sposta nel ruolo di prima punta e realizza il terzo gol in campionato.  Dal 72′ Kulusevski: 6.5 – Entro, spacco, esco, ciao. Nei 18 minuti in cui è in campo fa una cosa e la fa bene: recupera palla, converge e apparecchia per Bernardeschi che fa 2-0

Morata: 6 – Prima punta solo sulla carta, viene a prendersi il pallone quasi a centrocampo, rimanendo, inevitabilmente, troppo tempo lontano dall’area di rigore: non esattamente un dettaglio quando fai l’attaccante. Dal 89′ Kaio Jorge: s.v.

Bernardeschi: 7.5 – Dulcis in fundo, ecco il migliore in campo del match. Assist per l’1-0, gol del 2-0, la Juventus si assicura la vittoria anche e soprattutto grazie al suo numero 20. Dal 89′ De Sciglio: s.v.

CAGLIARI: 6

Ci si attendeva una reazione da parte dei sardi. Certo, la Juventus non era l’avversario più comodo per mostrare segnali di ripresa, ma il Cagliari rischia poco e sfiora il gol. Sconfitta sì, meritata anche, ma un barlume di speranza, per i tifosi rossoblu, forse c’è.

Cragno: 6 – Quando la Juve tira, lui non può nulla. Prima Kean prende il palo, poi lo stesso Kean e Bernardeschi lo trafiggono, ma il portiere non ha colpe.

Lykogiannis: 5.5 – Sfortunatamente per lui, da quella parte gravita il Bernardeschi migliore della stagione che, puntualmente, lo salta. Ovviamente più concentrato sulla fase difensiva, solo a fine partita il terzino greco prova sortite offensive che, però, non producono alcun effetto.

Carboni: 5.5 – La gioventù lo tradisce, prende un giallo evitabile al venticinquesimo che, di fatto, ne influenza la partita. Commette diversi errori di foga.

Ceppitelli: 6 – Il più esperto di una difesa orfana dei veterani (messi fuori rosa) Godín e Cáceres. Prova a dispensare consigli ai suoi compagni più giovani, gioca senza infamia e senza lode.

Zappa: 6 – Lui, che di mestiere fa il terzino, si snatura e gioca centrale. Arriva sul fondo una sola volta, ma pennella un cross perfetto sulla testa di Joao Pedro che va ad un miracolo di Szczesny dal gol del pareggio.

Bellanova: 6.5 – Per distacco il migliore in campo dei suoi, combatte prima con Kean e poi con Morata, avendo spesso la meglio. Dinamico, ci mette tanta forza di volontà e quando arriva sul fondo crossa divinamente, come quando mette in porta Dalbert, ma adesso ci arriviamo.

Dalbert: 5 – Dispiace, perchè la sua prestazione non era da buttare. Gioca con un’aggressività non da lui e argina come può le sortite bianconere. Il vero problema arriva però al sessantesimo. Bellanova si inventa una palla delle sue e lui, ben appostato sul secondo palo, solo e davanti la porta, non solo non segna (missione tutt’altro che impossibile), ma addirittura non centra lo specchio (e questa sì che è una vera e propria impresa). Dal 84′ Keita: s.v.

Grassi: 6 – Non ha modo di mostrare le sue capacità in avanti, ma nella sua metacampo gioca convinto, grintoso e propenso al sacrificio.

Deiola: 5.5 – Lui si vede molto poco e soffre il centrocampo avversario. Dal 74′ Oliva. s.v.

Pereiro: 6 – In costante marcatura su Bentancur mette da parte le sue doti offensive. Dal 64′ Pavoletti: 5.5 – Dovrebbe provare a far salire i suoi, ma finisce con il commettere solo falli sciocchi, si fa anche ammonire.

Joao Pedro: 6+ – Con Pereiro in campo è lui il terminale offensivo dei suoi e la cosa lo limita e non poco. Dopo l’ingresso in campo di Pavoletti torna nel suo ruolo abituale di seconda punta e la musica cambia decisamente. Per poco non trova il gol dell’1-1 con una bella girata; dispiace dirlo, ma al momento il Cagliari è solo lui,

Immagine in evidenza presa da pixabay con diritti Google Creative Commons

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Acerbi dopo l’assoluzione: “Accanimento contro di me, accusato per un malinteso”

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Acerbi

Torna a parlare il difensore dell’Inter Francesco Acerbi dopo l’assoluzione del caso di razzismo, che ha coinvolto lui e Juan Jesus. Non si placano le polemiche sul caso di Inter-Napoli, dopo che il centrale nerazzurro è stato assolto per mancanza di prove che testimoniassero l’epiteto razzista. Juan Jesus ha risposto per le rime, cercando di dimostrare la veridicità delle sue affermazioni e per non passare nel torto della questione. Adesso è arrivata la nuova risposta di Acerbi, che al Corriere della Sera ha voluto dare nuovamente la sua versione.

ACERBI DOPO L’ASSOLUZIONE: LE SUE PAROLE

SENTENZA UNA LIBERAZIONEMai stato razzista. La sentenza è stata una liberazione, anche se tutta la situazione che si è creata mi ha intristito”.

ACCANIMENTOC’è stato grande accanimento contro di me. Io razzista? Il mio idolo era Weah, fu uno dei primi a chiamarmi quando mi fu trovato il tumore”.

JUAN JESUS“Nulla contro di lui, ma non si può dare del razzista a una persona per una parola malintesa nella concitazione del gioco, e non si può continuare a farlo anche dopo che sono stato assolto

ACCUSE “Tutti avevano già emesso la loro sentenza. E per tanti sono ancora un razzista, non ci sto! Se e quando arriverà la seconda stella, potrò esserci. E a testa alta”.

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Calciomercato

Futuro di Zurkowski ancora incerto: difficile il riscatto dell’Empoli dallo Spezia

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ZURKOWSKI EMPOLI – Szymon Zurkowski si sta ritrovando all’Empoli. Dopo il periodo difficile tra Fiorentina e Spezia, il polacco è tornato all’Empoli nel mercato di riparazione e ha avuto un impatto molto importante sulla stagione dei toscani, con 4 gol nelle prime due uscite in maglia azzurra – memorabile la tripletta segnata contro il Monza alla prima da titolare, dopo la rete all’esordio contro il Verona – che lo rendono tuttora il miglior marcatore stagionale dell’Empoli nonostante l’arrivo a metà campionato. Il suo rendimento è un po’ calato nelle ultime settimane, in cui – complice un infortunio alla caviglia – è apparso lievemente in ritardo, ma l’Empoli vorrebbe puntare su di lui anche nella prossima stagione.

ZURKOWSKI RESTA ALL’EMPOLI? IL RISCATTO È DIFFICILE

Sarà difficile, però, confermare il classe ’97 in rosa: la formula con cui si è trasferito nella finestra invernale, infatti, è quella del prestito con diritto di riscatto fissato a 5 milioni di euro ed esercitabile dagli azzurri a fine stagione. Questa valutazione, però è considerata eccessiva dai dirigenti del club toscano, che sembrano propensi a non esercitare il riscatto del polacco per poi trattare con lo Spezia per un nuovo accordo. La volontà dell’Empoli sarebbe quella di ottenere un nuovo prestito, ma resta da vedere se lo Spezia è disposto a rimandare in prestito il calciatore senza monetizzare da una sua cessione. Bisogna anche considerare, però, che in caso di cessione a titolo definitivo c’è una percentuale abbastanza importante che lo Spezia dovrebbe riconoscere alla Fiorentina, club da cui ha acquistato il calciatore nel 2023.

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Calcio Internazionale

Xabi Alonso sempre più vicino alla permanenza al Leverkusen: niente Bayern Monaco e Liverpool

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XABI ALONSO – In Germania c’è una squadra che sta per spezzare l’egemonia degli ultimi anni del Bayern Monaco. Si tratta del Bayer Leverkusen dell’ex bavarese Xabi Alonso, che si trova al primo posto in classifica a +10 proprio dal Bayern secondo. Quando mancano soltanto otto giornate al termine del campionato, la Bundesliga sembra ormai nelle mani dei rossoneri.

Il Bayern Monaco, che in estate si separerà da Thomas Tuchel, è alla ricerca di un allenatore per la prossima stagione, e tra i nomi che circolano uno dei più insistenti è proprio quello di Xabi Alonso, che però è legato fino al 2026 con il Leverkusen, che non sembra avere alcuna intenzione di liberarlo in direzione Monaco di Baveria.

LE PAROLE DI HOENESS SU XABI ALONSO

Intervenuto ai microfoni di Das Erste, il presidente onorario del Bayern Monaco Uli Hoeness è intervenuto proprio sull’argomento, mostrandosi molto pessimista sul possibile approdo in panchina del tecnico spagnolo nella prossima stagione. Di seguito, le sue dichiarazioni: “La vedo molto dura prendere Xabi Alonso, per non dire impossibile. Credo resti al Leverkusen“.

ANCHE IL LIVERPOOL VA OLTRE E PENSA AD AMORIM

Oltre al Bayern Monaco, anche il Liverpool – che in estate saluterà Jurgen Klopp – è una delle squadre più interessate a Xabi Alonso. A questo punto però, viste anche le dichiarazioni di Hoeness, i due club dovranno con ogni probabilità virare su altri profili. Per la panchina degli inglesi, in questo momento, il nome più caldo sembrerebbe essere quello dell’attuale tecnico dello Sporting Lisbona Ruben Amorim.

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Bundesliga

Lacroix lascerà il Wolfsburg dopo quattro anni: è sfida a due tra Juventus e Milan

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Massimilano Allegri, allenatore della Juventus, e Stefano Pioli, allenatore del Milan, Serie A, Coppa Italia

La stagione 2024/2025 sta via via andando verso la propria conclusione, anche in Serie A dove l’Inter sembra aver messo sotto chiave il titolo. Anche per questo le dirigenze delle varie squadre sono già al lavoro per programmare la prossima annata. Anche i giocatori, nel frattempo, ragionano sul proprio futuro. Uno di questi è Maxence Lacroix, difensore centrale di ventitrè anni attualmente in forza al Wolfsburg. Il suo contratto scade nel 2025, dopo 4 stagioni in Bundesliga il difensore sente di dover fare un passo avanti per la propria carriera, magari proprio nel campionato italiano.

Arrivato dal Sochaux, in Francia, nel 2020, il miglioramento di Lacroix è stato deciso e netto, in un campionato che l’ha fatto crescere molto. La prossima stagione però, secondo quando riporta L’Equipe, il difensore vestirà quasi sicuramente una maglia diversa dal verde chiaro del Wolfsburg. Alla finestra osservano curiose Milan e Juventus, entrambe alla ricerca di rinforzi proprio in quel ruolo. I rossoneri nel corso di questa annata hanno vissuto numerosi problemi con la retroguardia, sia a livello di infortuni, sia di prestazioni. I bianconeri invece potrebbero incassare una notevole cifra dalla cessione di Bremer, che è molto desiderato in Premier League.

Il valore di questo ragazzo classe 2000 si aggira intorno ai 20 milioni. Nonostante il contratto in scadenza, i tedeschi hanno in mano un’ottima plusvalenza, visto l’aumento del suo valore rispetto a quello a cui è stato acquistato. Lacroix potrebbe fare contenti tutti, sia se stesso, sia il club di partenza che quello di arrivo. Sicuramente la sua velocità e duttilità (parliamo di un centrale alto 1,90 dalla buona corsa), possono fare comodo a molti club.

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