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Juventus, Balzarini: "Sosta utile per Allegri: vi spiego il perché"

Champions League

ESCLUSIVA – Gianni Balzarini: “La sosta è servita ad Allegri per chiarirsi con tanti giocatori”

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Allegri - Juventus - Serie A- Coppa Italia - Champions League

Sempre un piacere ascoltare le considerazioni di Gianni Balzarini, noto giornalista calcistico nonché corrispondente della Juventus per SportMediaset, programma in onda ogni giorno su Italia 1. Oltre al suo lavoro giornaliero in televisione, Gianni Balzarini è anche molto attivo sui social; infatti può vantare su Youtube, Instagram e Twitter account seguiti da decine di migliaia di utenti. Ecco, di seguito, la nostra intervista, attraverso la quale siamo andati ad analizzare l’ambiente Juventus a 360°.

L’INTERVISTA

Prima della pausa nazionali la Juventus aveva a malapena realizzato undici reti all’interno dei primi nove incontri ufficiali; al rientro dalla sosta, invece, i bianconeri hanno realizzato sei reti in due partite. Che cosa, secondo Lei, hanno mostrato di diverso i ragazzi, allenati da Allegri all’interno degli ultimi due incontri? Crede che sia scattato qualcosa dentro la mente dei giocatori?

“Qualcosa a livello mentale doveva pur scattare perché peggio di così non si poteva fare. La sosta è servita ad Allegri per chiarirsi con tanti giocatori. Lo scollamento era evidente a tutti; non so se si è arrivati alla soluzione finale oppure ad una tregua. I colloqui, avuti dal mister con i propri giocatori, sono stati fondamentali e hanno portato i frutti sperati”.

In una recente intervista ai microfoni di Sport Mediaset il vicepresidente della Juventus, Pavel Nedved ha rilasciato questa dichiarazione: Allegri non è mai stato in discussione nemmeno per un minuto”. Secondo Lei, queste parole corrispondono al vero oppure qualche idea su un possibile esonero del mister livornese è arieggiata all’interno della società?

“Non penso corrisponda alla verità. La posizione dell’allenatore è stata esaminata. Una parte della società ha espresso la volontà di vedere un cambio di allenatore sulla panchina della Juventus. Capisco comunque le dichiarazioni di Nedved; non puoi presentarti davanti alle telecamere ed affermare che l’allenatore è stato messo in discussione”.

Ipotizzando una Juventus a pieno regime con Pogba e Chiesa recuperati al 100%, Lei è convinto che ci sia ancora all’interno della testa di Massimiliano Allegri l’idea di utilizzare il 4-3-3 come modulo di riferimento oppure crede che qualcosa possa essere cambiato visto anche e soprattutto l’incredibile stato di forma di Milik?

“Allegri, all’interno della sua carriera, ha sempre avuto la dote di non focalizzarsi su uno schema di gioco definito. Con i rientri di Chiesa e Pogba sicuramente qualcosa potrà cambiare a livello tattico ma saranno valutazioni da fare partita per partita. Vista l’incognita del Mondiale e del calendario molto fitto nessun allenatore avrà sempre la rosa al completo”.

All’interno della conferenza stampa di presentazione al match tra Sampdoria e Juventus, Massimiliano Allegri aveva affermato di sentirsi soddisfatto del numero e della qualità di terzini presenti all’interno della rosa. Lei crede che la società possa muoversi all’interno del mercato di riparazione per regalare al proprio mister un’ulteriore alternativa sui laterali difensivi? Si vocifera molto di Grimaldo e Bensebaini che andranno entrambi in scadenza nel 2023: può confermare?

“I nomi lasciano un po’ il tempo che trovano. La Juventus aveva in rosa Pellegrini e Cambiaso e ha deciso di mandarli via. Non penso ci saranno innesti all’interno della sessione di calciomercato invernale per quanto riguarda le fasce laterali difensive. Tutti questi discorsi saranno rimandati a giugno quando, con ogni probabilità, Alex Sandro lascerà la squadra”.

Sia de Ligt che Zakaria, subito dopo essere stati ceduti, hanno rilasciato dichiarazioni in cui esprimevano critiche e disappunti riguardo lo stile di gioco del loro vecchio tecnico. Proprio a tal proposito, all’interno del post partita di Juventus-Bologna, Barzagli ha parlato di mancanza di rispetto e di dichiarazioni figlie della giovane età dei due calciatori. Lei cosa ne pensa?

“Quando si è giovani manca sempre un po’ di diplomazia. Non credo che all’interno delle dichiarazioni dei due ragazzi ci fosse la cattiveria nel voler criticare certi metodi. Hanno voluto semplicemente evidenziare il fatto che al Bayern Monaco ed al Chelsea si lavora più intensamente. De Ligt è stato comunque intellettualmente onesto nel dire che aveva scelto la Juventus per la presenza di Sarri in panchina. Il ragazzo aveva l’idea di costruire con l’allenatore toscano un ciclo, improntato su un calcio offensivo”.

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Calcio Internazionale

Quante squadre i campionati europei porterebbero in Champions League con l’attuale ranking

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Champions League

QUANTE SQUADRE I CAMPIONATI EUROPEI PORTEREBBERO IN CHAMPIONS LEAGUE CON L’ATTUALE RANKING – A partire dalla stagione 2023/2024, la Champions League ha subito importanti cambiamenti che segnano la fine dell’era degli otto gruppi e delle 32 squadre nella fase finale. Con l’avvento della stagione 2024/2025, il torneo si rinnova completamente, accogliendo 36 squadre e adottando un formato a girone unico. Da questo girone unico verranno determinate le squadre qualificate agli ottavi di finale e così via. Questa modifica alla Champions League porta con sé una nuova opportunità per le leghe europee, che potranno vantare una squadra in più rispetto al passato nelle fasi avanzate del torneo.

RANKING UEFA: IL REGOLAMENTO

Il Ranking UEFA considera le prestazioni delle squadre nei campionati europei nelle ultime quattro stagioni, oltre all’attuale stagione in corso. Questo calcolo determina il numero di squadre ammesse alla fase a gironi della UEFA Champions League, UEFA Europa League e UEFA Europa Conference League, nonché il numero di squadre che devono affrontare i preliminari, in base al coefficiente del campionato di appartenenza. A partire dalla stagione 2024/2025, i primi cinque campionati nel Ranking UEFA (Bundesliga, La Liga, Premier League, Serie A e Ligue 1) otterranno l’ammissione di quattro squadre ciascuno alla fase a gironi della UEFA Champions League. I primi due posti del suddetto Ranking, vanteranno una squadra in più.

IL RANKING UEFA ATTUALE

Italia – 17.714 punti
Germania – 16.356 punti
Inghilterra – 16.250 punti
Francia – 14.750 punti
Spagna – 14.437 punti
Repubblica Ceca – 13.250 punti
Belgio – 13.200 punti
Turchia – 11.500 punti
Portogallo – 10.666 punti
Olanda – 10.000 punti

QUANTE SQUADRE I CAMPIONATI EUROPEI PORTEREBBERO IN CHAMPIONS LEAGUE CON L’ATTUALE RANKING

Attualmente, dunque, Italia e Germania si assicurerebbero un posto aggiuntivo nella UEFA Champions League 2024/2025, rispetto al consueto, grazie alla loro posizione ai primi due posti nel Ranking UEFA. Le squadre di Serie A e Bundesliga a partecipare alla prossima edizione sarebbero cinque.

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Champions League

Luis Enrique: “La sfida contro il Barcellona sarà dura per me”

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PSG, Luis Enrique rivaluta le posizioni di Paredes e Wijnaldum

Il tecnico del PSG Luis Enrique è tornato in diretta sul suo canale Twitch per presentare la Fondazione Xana, creata con l’obiettivo di accompagnare i bambini gravemente malati. Il riferimento è ovviamente alla figlia di Luis Enrique, Xana, scomparsa nel 2019 in seguito a una grave malattia a soli nove anni. Il tecnico spagnolo ha però anche parlato del Barcellona, prossimo avversario dei parigini in Champions League e lo ha fatto con uno sguardo al futuro.

LE DICHIARAZIONI DI LUIS ENRIQUE

BARCELLONA“Ho sempre detto che mi piacerebbe tornare però la realtà dice che è molto difficile che i nostri cammini si incrocino. Avranno bisogno di un allenatore, però io ho un contratto e non è da me annullare un contratto. La sfida contro il Barcellona la vedo molto difficile, non solo perché ha vinto cinque Champions League, ma anche per la grandezza del club. Sono un Culé (tifoso del Barcellona) e lo sono da venticinque anni, però questo è il mio lavoro e proverò con tutto me stesso a far passare il turno alla mia squadra. Ci sono sei o sette giocatori del Barcellona che giocherebbero titolari al PSG o al City. Questa non è la sua miglior stagione, però sarà una partita molto complicata e sarà dura per me dal punto di vista mentale”. 

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Calciomercato

Kjaer sul rinnovo con il Milan: “Sono nel posto in cui voglio essere”

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Simon Kjaer, giocatore del Milan e della Danimarca - Serie A, Coppa Italia, Champions League, Europa League

Il difensore del Milan classe 1989 Simon Kjaer si è espresso a bold.dk, testata giornalistica danese, direttamente dal ritiro con la Danimarca riguardo al suo possibile rinnovo con il Milan.

LE PAROLE DI SIMON KJAER

SUL RINNOVO –  “Il rinnovo con il Milan? Per quanto mi riguarda, sono nel posto in cui voglio essere. Gioco nel Milan, mi trovo bene nel Milan e ripongo molte speranze in me stesso. Ma che la decisione venga presa adesso o tra due mesi, per me non cambia nulla. Eravamo settimi o ottavi quando sono arrivato quattro anni fa. Adesso siamo in Champions League ogni stagione. Se posso restare a Milano sono molto felice. È sempre il club in cui ho cercato di arrivare, fin dalla prima volta che sono andato al Palermo. Se non sarà Milano, allora ho 35 anni e posso scegliere liberamente cosa voglio con la mia famiglia. Non mi preoccupa. A me va benissimo. Penso che tutti mi conoscano. Sono orgoglioso di quello che faccio. Ma non vengono a chiedermi di essere diverso”.

SULLE ALTRE POSSIBILITÀ –“Mentirei se dicessi di no. Ovviamente ho deciso diversamente. In precedenza ho anche rifiutato offerte dall’Arabia Saudita. L’ho fatto per molte ragioni. Innanzitutto perché in questo momento mi trovo nel posto in cui ho sempre desiderato essere. Ho fatto un bellissimo percorso calcistico, ho sempre desiderato giocare nel Milan e ho una vita incredibilmente bella a Milano. Mia moglie è svedese, quindi la Danimarca non è la sua casa, così come la Svezia non è la mia. I miei figli capiscono il danese, parlano un po’ come nel “Il calendario di Natale”. Ma la loro lingua principale è l’inglese. Sono sempre andati alla scuola di inglese. Ci siamo spostati una quantità incredibile di volte nelle nostre vite. Per noi l’Italia è diventata la nostra casa. È qui che viviamo da più tempo e ci divertiamo molto. Questo vale per tutta la famiglia”.

Queste sono le parole del difensore danese Simon Kjaer, che si dichiara pronto ad aspettare l’offerta di rinnovo da parte della società rossonera.

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Champions League

Castellini: “Donnarumma grande giocatore. Meret? non è facile fare il portiere al Napoli”

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LE PROBABILI FORMAZIONI DI NAPOLI-CAGLIARI

Terminato il match di ieri sera tra Inter e Napoli, con una pareggio che aiuta sicuramente i partenopei nel tentativo di stare aggrappato alla corsa Champions League, non è mancato il commento di Luciano Castellini. L’ex portiere del Napoli, intervistato a Radio Anch’io Sport su Rai Radio 1, ha commentato la stagione di Meret e dei nerazzuri, inoltre ha evidenziato quanto sia difficile giocare in quel ruolo spiegando gli errori di Donnarumma. Di seguito le dichiarazioni.

LE PAROLE DI CASTELLINI

INTER-NAPOLI“L’Inter ha avuto molte più occasioni per chiuderla, poi è subentrata la fatica della partita in Coppa, forse anche la delusione dell’eliminazione. Il Napoli ha avuto più problemi, ma comunque ci sta pareggiare contro il Napoli, che ha dei grandi giocatori “.

SOMMER MIGLIO PORTIERE DELLA SERIE A“Non lo so. Con i portieri la critica è molto severa. Ora ci sono troppe tv, ai miei tempi c’era solo la Rai. Adesso se prendi gol lo vedi per 18 volte la settimana, sembra che ne hai subiti 20”.

ERRORI DONNARUMMA“Non sono severo con Donnarumma. Lui è stato proiettato in un calcio difficile subito, praticamente non ha fatto le giovanili, non ha avuto una scuola, è nato portiere, i suoi errori li ha fatti in Serie A o in Ligue 1. Ogni tanto ci sta che sbagli, ma è un grande portiere.”

STAGIONE MERET“Un po’ altalenante sì, però a Napoli non è facilissimo fare il portiere. L’ho fatto per otto anni, solo che io ero già attempato e quando sbagliavo non mi vergognavo a dirlo. Non è la situazione più serena per giocare, ma ultimamente mi pare stia giocando bene”.

RIMPIANTO INTER PER LA CHAMPIONS“Sull’1-1 ha avuto un paio di occasioni clamorose, poi ai rigori può succedere di tutto. Conoscendo Simeone, lui è uno tosto: se non corri e non sputi sangue come dice lui, non giochi”.

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