È da sempre una delle gare più sentite del calcio italiano. Fiorentina e Juventus aprono, dunque, il programma della terza giornata di Serie A, tornata protagonista dopo la pausa riservata alle Nazionali. In palio non ci sono solo i tre punti, ma anche tanto orgoglio e la volontà di dare un dispiacere agli eterni rivali. La Fiorentina di Montella si presenta all'”Artemio Franchi” con un insolito 3-5-2, a caccia di una vittoria che in campionato la Viola non trova addirittura da febbraio. Ribéry e Chiesa sono i due terminali offensivi, Dalbert esterno di sinistra mentre a destra ecco Pol Lirola. In difesa scelto Cáceres, con il giovane Vlahovic, dato titolare, inizialmente in panchina.
La Juventus, invece, non cambia nulla rispetto alla vittoria casalinga contro il Napoli: confermati Danilo, De Ligt e Douglas Costa. Ancora panchina per i nuovi arrivati Rabiot e Ramsey.
PRIMO TEMPO
Il primo tempo del “Franchi” è di completa marca viola. La Fiorentina, nonostante gli zero punti in classifica, azzanna la partita con grande determinazione, mettendo per una buona mezz’ora alle corde i Campioni d’Italia. Dopo dieci minuti si fa male Douglas Costa: la freccia brasiliana è costretto ad abbandonare anzitempo il campo in favore del grande ex di giornata Bernardeschi. I primi squilli della gara arrivano in seguito a due leggerezze della difesa bianconera. Prima è Szczesny a rischiare tantissimo sul pressing ultra-offensivo di Chiesa, che per poco non regala il vantaggio ai suoi. Poi è un pericoloso retropassaggio di De Ligt a creare apprensione in area bianconera, con Ribéry che manca il tap-in per questioni di centimetri.
(Fonte: profilo Twitter Fiorentina)
Nonostante l’immensa qualità di cui dispone l’armata guidata da Maurizio Sarri, la Juventus fa molta fatica a creare le giuste trame di gioco per poter attaccare la compatta difesa a tre della Fiorentina. Ed è, allora, ancora la squadra di casa a rendersi pericolosa alla mezz’ora di gioco: Dalbert corre via sulla sinistra e mette in mezzo un cross teso e forte che Pezzella, in proiezione offensiva, non riesce a capitalizzare in rete. Al 40′ sale in cattedra Ribéry che regala un assist al bacio per Dalbert: il brasiliano ex Inter costringe il portiere juventino ad un intervento salva risultato. Prima del duplice fischio di Irrati di Pistoia c’è tempo per un altro infortunio muscolare in casa Juve: Pjanic si fa male al flessore e chiede il cambio, dentro Bentancur. Si va al riposo sullo 0-0, dopo un primo tempo giocato complessivamente ad alti livelli ed una Fiorentina in netta ripresa.
SECONDO TEMPO
Il secondo tempo inizia sulla falsariga di come si era concluso il primo. La Fiorentina, infatti, continua a macinare gioco e creare occasioni da gol. Al 53′ Lirola sventaglia per Dalbert, tra i più positivi, che con un tiro cross costringe ad un’uscita bassa Szczesny. Un minuto dopo Chiesa supera uno contro uno De Ligt e serve a rimorchio l’accorrente Castrovilli che però calcia male. Una Juventus sorniona trova una grande palla gol al 75′ con Khedira, che servito perfettamente da Higuaín, appoggia in area un pallone che Cristiano Ronaldo deve solo appoggiare in rete. Provvidenziale il ripiegamento difensivo di Pezzella che salva tutto.
L’ultima occasione del match capita sul piede destro di Boateng, entrato al posto di un fantastico Ribéry. L’attaccante ghanese prova una girata di destro al volo che scivola sul fondo. Finisce 0-0 il primo attesissimo match della terza giornata di campionato. Un notevole passo indietro quello compiuto dalla Juventus rispetto alle prime due uscite stagionali: poca qualità, lacune difensive e una creatività che in sulla trequarti offensiva latita. Molto bene, invece, la Fiorentina: gli uomini di Montella possono guardare al futuro con grande speranza.
(Fonte immagine di copertina: profilo Twitter Fiorentina)