JUVENTUS-LAZIO, LE PAGELLE – Juventus e Lazio, dopo aver eliminato rispettivamente Monza e Bologna, si affrontano ai quarti di Coppa Italia. I bianconeri giocano in casa, anche se la sfida si preannuncia decisamente equilibrata.
Il primo tempo inizia con ritmi bassi. La partita si accende poco alla volta e la prima vera occasione capita sulla testa di Rabiot al 28’. Da quel momento, i bianconeri provano più volte la conclusione, senza particolare fortuna. La svolta arriva al 44′, con Bremer che anticipa di testa Patric e Maximiano e porta avanti la Juve grazie a uno stacco davvero notevole.
Nel secondo tempo, i bianconeri si affidano più che altro alle ripartenze di Chiesa, mentre la Lazio prende fiducia e si spinge in avanti più spesso, pur senza creare grandi palle gol. La gara poco alla volta scivola sui binari dell’equilibrio, con la Juventus che amministra il vantaggio senza particolari problemi.
LE PAGELLE DELLA JUVENTUS
Perin 6: Praticamente nessun intervento per il secondo della Juve, che deve solo accompagnare fuori con lo sguardo due tentativi potenzialmente pericolosi di Zaccagni e Marusic.
Alex Sandro 6: Prestazione solida del brasiliano, che tiene sempre il suo attaccante di riferimento in modo che non possa creare pericoli.
Bremer 7: Prova non particolarmente impegnativa dal punto di vista difensivo per lui. Ha il merito di segnare il gol che decide la partita, con uno stacco davvero importante.
Danilo 6.5: Vero leader della difesa e della squadra. Trasmette tranquillità, grazie a giocate sempre intelligenti e mai forzate. Trova alcune imbucate interessanti in verticale.
Cuadrado 5.5: Uno dei pochi non particolarmente in palla nella Juve. Prova alcuni dribbling per sbloccarsi, ma difficilmente gli riescono. Si perde Zaccagni in un’azione pericolosa ed è costretto a spendere il giallo. (Dal 88′ De Sciglio sv)
Fagioli 6.5: Tanta fantasia e altrettanta concretezza per il classe 2001. Molto dinamismo ed elettricità, caratteristiche che mettono in particolare difficoltà i marcatori quando ha la palla tra i piedi. (Dal 63′ Miretti 6: Da quando entra, tocca davvero pochi palloni. Sempre bravo a portare pressione e mettere in difficoltà gli avversari nel primo palleggio).
Locatelli 7: Ordinatore e regolatore. Importantissimo in fase di recupero della sfera, ma è molto più importante quando si tratta di far uscire dalla zona rossa il pallone che scotta. Ogni tanto riesce anche a proporsi in fase offensiva.
Rabiot 6.5: Grandi strappi e importanti movimenti, soprattutto con la palla tra i piedi. Anche lui, come Fagioli, è fondamentale soprattutto nel primo tempo per annullare i centrocampisti avversari.
Kostic 6.5: Prova tanti cross ed è bravo a dare una mano in fase difensiva quando c’è bisogno. Ha il merito di trovare l’assist per il gol della vittoria.
Chiesa 6.5: In qualche modo, mette lo zampino nell’azione dell’1-0. Quando ha il pallone tra i piedi o quando si inserisce senza palla, diventa un pericolo enorme per gli avversari. (Dal 78′ Di Maria 6.5: Ogni volta che tocca palla, potrebbe succedere di tutto. Ha l’imprevedibilità che sarebbe servita agli avversari).
Vlahovic 5.5: Poco alla volta sta ritrovando la sua forma ideale. Manca ancora qualche step, ma oggi gioca molto con e per la squadra, creando gioco e facendo sponde interessanti. Non riesce, però, a rendersi pericoloso. (Dal 63′ Kean 6: Scappa via a Patric pericolosamente, ma non sfrutta l’occasione. I suoi sanno di poter contare su di lui con palloni lunghi).
All. Allegri 6.5: Partita ordinata e intelligente per la sua squadra. Quando c’è bisogno di accelerare, aiuta i suoi ragazzi a mettere il turno per trovare il gol del vantaggio. Bravo anche nella gestione dei cambi e della partita dopo l’1-0.
LE PAGELLE DELLA LAZIO
Maximiano 4.5: Inizia bene, con un paio di interventi importanti per prendere fiducia. L’uscita sul gol di Bremer, però, è disastrosa e condiziona troppo la sua prova.
Lazzari 6.5: Presente in fase difensiva, ma l’unico che, insieme a Felipe Anderson, riesce a proporsi anche davanti. I suoi cross, però, sono inutili per mancanza di presenza in area.
Patric 4.5: Discorso molto simile a quello del suo portiere. Apre bene e in fiducia la gara, ma non riesce a tenere Bremer sullo stacco decisivo. Ha certamente meno colpe di Maximiano, ma anche lui sbaglia. Si perde anche pericolosamente Kean al 70′.
Romagnoli 6.5: Prestazione solida, nonostante le difficoltà dei suoi compagni. Sempre pulito negli interventi e si fa sentire quando serve. (Dal 78′ Casale sv)
Marusic 6: Bravo a contenere Cuadrado e chi capita sulla sua corsia. Non una prova indimenticabile, ma nessuna particolare sbavatura per il terzino montenegrino.
Vecino 5.5: La sua prova rappresenta quella di tutta la sua squadra. Pochi palloni giocabili nella zona offensiva e, spesso, in balia del centrocampo avversario. (Dal 59′ Milinkovic-Savic 5: Dovrebbe dare l’imprevedibilità e il lavoro offensivo che non è nelle corde di Vecino, però riesce a giocare pochi palloni).
Cataldi 6: L’unico tra i centrocampisti in grado di non soccombere sotto gli assedi avversari nel primo tempo. Sempre fondamentale in fase di recupero e di ripartenza. (Dal 75′ Marcos Antonio 6: Sempre molto attivo, cerca spesso la palla anche se i compagni non lo servono).
Luis Alberto 5.5: Il fantasista della Lazio inventa qualche giocata interessante e sfoggia il suo patrimonio tecnico, ma soprattutto per azioni fini a loro stesse. (Dal 75′ Basic 6: Molto più partecipe dello spagnolo, ma non riesce comunque a creare trame offensive pericolose).
F. Anderson 6: L’unico dei tre attaccanti titolari in grado di creare qualche pericolo alla difesa avversaria. Nel secondo tempo accelera e diventa difficile da contenere.
Immobile 5: Prestazione deludente per il capitano, che fatica a trovare palloni giocabili e non riesce a dare una mano ai suoi compagni di reparto. (Dal 46′ Pedro 5: Entra per legare di più il gioco rispetto a Immobile partendo dall’esterno, ma non riesce nell’intento perché scompare dal campo).
Zaccagni 6: Ogni tanto cerca uno spunto, ma difficilmente gli riesce. Ha un’importante occasione sullo 0-0, che non riesce a sfruttare. Bravo poi nel secondo tempo a riprendersi, procurandosi alcuni falli.
All. Sarri 5: La sua Lazio è prevedibile e non riesce a produrre il solito gioco. I cambi, inoltre, non danno l’effetto sperato. Oggi partita spenta anche per l’allenatore toscano.