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Juventus schiacciasassi a +11 sul Napoli

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Juventus schiacciasassi a +11 sul Napoli

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Nel posticipo delle 18 di ieri sera, la Juventus di Massimiliano Allegri ha espugnato il Mapei Stadium con un netto 0-3. Khedira, Ronaldo ed Emre Can hanno timbrato il cartellino, portando i bianconeri a +11 sul Napoli secondo, bloccato sullo 0-0 a Firenze. Vittoria importante per la Juve dopo la piccola crisi di risultati e prestazioni contro Parma e Atalanta su tutte.

LA PARTITA

De Zerbi ha schierato la stessa formazione della giornata precedente con un cambio: Bourabia al posto dello squalificato Duncan. Maggiore rotazione per gli ospiti dopo l’ultimo incontro: Szczesny, De Sciglio, Alex Sandro e Bernardeschi hanno preso il posto di Perin, Cancelo, Spinazzola e Douglas Costa. Da segnalare per la prima volta in stagione il sold out del Mapei Stadium, con l’incasso (record) di oltre un milione di euro.

In avvio i padroni di casa cercano subito di pressare alto e di attaccare la formazione ospite: dopo 2′ Sensi prova a centrare il bersaglio grosso senza però trovare la porta. Appena un minuto dopo la Juve rischia grosso: Rugani combina un pasticcio regalando palla a Djuricic, il 9 dei neroverdi però si fa beffare in uscita da Szczesny, che riesce ad allontanare il pallone senza commettere il fallo da rigore. Insiste il Sassuolo con Locatelli (monitorato da Paratici), mandando però sul fondo. Appena svegliati da un iniziale blackout, i bianconeri non impiegano molto a portarsi in vantaggio: al 23′ Ronaldo tira forte ma centrale: Consigli risponde in maniera un po’ troppo goffa e sulla respinta Khedira non perdona. Fino all’intervallo i ragazzi di Allegri gestiscono il vantaggio, limitando le azioni dei padroni di casa che si rendono pericolosi soltanto con un tiro da fuori di Berardi al 40′.

Nella ripresa la Juventus sfiora subito il raddoppio con Rugani, che al 48′ manda alto di testa da posizione ravvicinata. Viene poi annullato lo 0-2 di CR7 per fuorigioco cinque minuti più tardi. Subito dopo arriva la più ghiotta occasione per il Sassuolo del match: Szczesny esce fino a centrocampo, svirgolando però il rinvio: Berardi raccoglie il pallone ma mette fuori, non trovando il gol nel giorno della sua presenza numero 200 coi neroverdi. Al 70′ arriva il raddoppio degli ospiti: Cristiano Ronaldo buca di testa su angolo di Pjanic un Consigli da rivedere. Il Sassuolo non c’è più, la Juve può quindi chiuderla: il fenomeno portoghese manda Can (appena entrato in campo) in porta che di sinistro in diagonale cala il tris. Gli ultimi minuti sono una festa per tutti i tifosi bianconeri presenti al Mapei Stadium.

L’evidente differenza tecnica tra le due squadre non ha lasciato scampo ai padroni di casa: De Zerbi ha preparato la partita nel migliore dei modi, cercando di impedire la costruzione del gioco ai centrocampisti juventini. Grave non aver sfruttato nessuna delle occasioni avute, soprattutto quella di Berardi a porta sguarnita: contro un avversario del genere, se vuoi fare risultato non puoi permetterti errori del genere. D’altra parte, gli ospiti hanno riscattato la clamorosa beffa subita la precedente giornata col Parma e scacciato i fantasmi di una possibile crisi. Il Sassuolo non è infatti un avversario semplice da affrontare, ha dimostrato quest’anno di poter mettere in difficoltà anche le big. Attualmente il campionato pare in cassaforte, undici punti sono veramente tanti nonostante manchino ancora ben quindici giornate al termine della stagione.

LE DICHIARAZIONI POST PARTITA DEGLI ALLENATORI

“Potevamo sfruttare meglio le buone occasioni iniziali, forse avremmo perso lo stesso ma l’impressione sarebbe stata diversa. Se non concretizzi queste occasioni con la Juve paghi. Tutto è diventato più complesso, qualcosa abbiamo pagato ma sono contento della prova. Abbiamo sfruttato poco l’ampiezza sui terzini, ma la personalità mi è piaciuta. Sul primo gol l’errore non è di Consigli ma nel comando del gioco dei due centrali. Rigore? Mazzoleni è bravo, ma forse qualcosa in più poteva esserci… Locatelli? Tra tre anni sarà un giocatore da club di vertice. Sono contento, ma pretendo sempre di più da lui”

Queste le parole più interessanti di De Zerbi al termine dell’incontro.

Ecco invece il commento di Max Allegri:

“Nel primo tempo abbiamo avuto delle difficoltà nei primi 10-15 minuti, poi la squadra si è ricompattata, ha aspettato che passasse il momento e alla fine ha fatto una bella partita. È stata una serata di festa. Il Sassuolo è una società forte, con un grande presidente, un’ottima squadra, che dà soddisfazioni, è una realtà importante del calcio italiano. abbiamo fatto un pareggio in campionato dopo tante vittorie”.

LE PAGELLE

Sassuolo: Consigli 4,5, Lirola 5,5, Magnani 5,5, Peluso 5, Rogerio 5.5, Locatelli 6, Sensi 6,5, Bourabia 5,5 (dal 79′ Magnanelli s.v.), Berardi 5, Babacar 5 (dal 58′ Boga 5,5), Djuricic 5,5 (dal 56′ Matri 5,5). All. De Zerbi 6.

Juventus: Szczesny 6,5, De Sciglio 6.5, Rugani 6, Caceres 6, Alex Sandro 6, Khedira 7 (dal 66′ Bentancur 6), Pjanic 6, Matuidi 6,5 (dall’85’ Emre Can 6.5), Bernardeschi 6, Mandzukic 6,5, Ronaldo 7,5. All. Allegri 6,5.

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Coppa Italia

Pronostico Fiorentina-Parma, statistiche e consigli per la partita

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Pronostico Fiorentina-Parma

PRONOSTICO FIORENTINA-PARMA, STATISTICHE E CONSIGLI PER LA PARTITA – Mercoledì 6 dicembre, alle ore 21:00, la Fiorentina incontra il Parma per gli ottavi di finale di Coppa Italia, in un match che può nascondere insidie. Scopriamo, dunque, il pronostico per la partita insieme a qualche statistica e qualche consiglio per gli scommettitori.

COME ARRIVANO LE DUE SQUADRE

Partiamo dai padroni di casa. La Fiorentina ha vissuto tanti alti e bassi nell’ultimo periodo, con alcune cadute evitabili, come contro l’Empoli, ma anche vittorie prestigiose, come quella di Napoli. La squadra di Italiano si è imposta nel corso dell’ultima giornata per 3-0 contro la Salernitana e ha preparato al meglio la partita di Coppa Italia. Vedremo se la preparazione sarà ripagata anche dal verdetto del campo.

Il Parma viene da sei vittorie in otto partite nell’ultimo mese. Gli uomini di Pecchia procedono spediti verso la risalita nel massimo campionato e si trovano, ad oggi, a pari punti – 33 – col Venezia. Gli emiliani stanno facendo molto bene e ora sognano anche i quarti di finale di Coppa Italia, un risultato che sarebbe importantissimo per il loro morale. In mezzo c’è la Viola, che avrà tutte le intenzioni di battere i crociati.

IL PRONOSTICO DI FIORENTINA-PARMA

Per quanto sulla carta l’esito sembri scontato e i pronostici siano tutti a favore della Fiorentina, spesso la Coppa Italia ha regalato sorprese. Attenzione, dunque, al Parma, che vorrà fare uno scherzetto agli avversari. Per questo, non consigliamo alcun segno fisso, bensì una giocata sul numero complessivo di gol. Il pronostico che potrebbe essere meno rischioso e pagare di più è il MULTIGOL CASA 2-4, in quota 1.62. Benché l’esito finale non sia scontato, la Viola, infatti, potrebbe andare a segno più volte, data la tendenza dei giocatori di Italiano a tenere palla. In alternativa, anche il segno GOL, quotato, invece, 1.75 sui principali bookmakers, potrebbe essere fruttuoso, dato che entrambe le squadre sono decisamente inclini al gol.

PROBABILI FORMAZIONI

Fiorentina (4-2-3-1): Christensen; Kayode, Martinez, Ranieri, Parisi; Mandragora, M.Lopez; Ikone, Barak, Sottil; Nzola. All. Italiano

Parma (4-3-2-1): Chichizola; Delprato, Osorio, Circati, Di Chiara; Bernabé, Hernani, Estevez; Mihaila, Man; Benedyczak. All. Pecchia

 

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ESCLUSIVE

ESCLUSIVA – L’agente di Ikwuemesi: “Si sta adattando alla Serie A, la Salernitana sta lavorando nella giusta direzione”

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La Salernitana sta affrontando un periodo delicato, in piena lotta per la permanenza in Serie A. Nell’ultima giornata di campionato, i granata sono usciti sconfitti dal Franchi perdendo 3-0 contro la Fiorentina. Nonostante la sconfitta anche abbastanza netta, però, i campani sono reduci da un momento anche abbastanza positivo. A risollevare il morale infatti sono il pareggio preziosissimo in casa del Sassuolo e, soprattutto, la prima vittoria in campionato arrivata all’Arechi contro la Lazio.

Uno dei volti di quest’ultimo periodo in casa Salernitana, è sicuramente Chukwubuikem Ikwuemesi. Arrivato quest’estate dagli sloveni del Celje, l’attaccante nigeriano sotto la gestione Inzaghi sta trovando spazio ed anche i primi gol della sua avventura italiana. Per scoprirne di più sul classe 2001, noi della redazione di Numero Diez abbiamo intervistato Thaddeus Kennedy Idama, agente del calciatore facente parte del KCG Sporting Management.

Di seguito, la nostra intervista ESCLUSIVA.

L’INTERVISTA ESCLUSIVA A THADDEUS KENNEDY IDAMA, AGENTE DI IKWUEMESI

Parto chiedendole la sua opinione sul momento attuale di Ikwuemesi alla Salernitana.

“Sta provando a dare il massimo. Essendo calciatore giovane, che proviene da un campionato non molto noto in Europa, sta cercando di adattarsi. Credo farà meglio sul lungo termine”.

Crede che la Salernitana riuscirà a centrare l’obiettivo salvezza?

“Siamo in attesa di scoprirlo, perché la Salernitana è una buona squadra, staff e dirigenti hanno il compito di gestire la situazione e lo stanno facendo molto bene. Il club non sta ottenendo il miglior risultato, ma spetta all’organismo che lo rappresenta fare la cosa giusta. Credo siano nella giusta direzione“.

Di recente Ikwuemesi ha segnato il suo primo gol in Serie A, contro il Sassuolo. Quali sono state le sensazioni a riguardo?

È stato un bel momento. A Sassuolo erano partiti molto bene, andando in vantaggio per 0-2. È stato comunque un buon risultato per la squadra. È un momento in cui hanno ripreso il controllo e hanno realizzato di poter tornare ad una situazione normale. Io so che chi è ai vertici della società sta facendo molto per assicurarsi di mettere i calciatori sulla buona strada. Poi vincere le partite (contro la Lazio, n.d.r.) è un sollievo per la squadra“.

Con l’arrivo di Inzaghi in panchina sembrerebbe esserci stata una svolta: 5 presenze da titolare e 2 gol in 7 partite. Com’è il rapporto con il tecnico granata?

“Gli dico che dipende tutto dall’impostazione professionale. Il ragazzo è un professionista e conosce i suoi obblighi in campo. L’allenatore è stato un professionista di altissimo livello da calciatore. Sono contento perché metterà Ikwuemesi nelle condizioni migliori e lo preparerà per le partite. Inzaghi è stato un giocatore di punta, un top player. Quando giocava, ai suoi tempi, io tifavo la Juventus e lo guardavo tanto. L’ho guardato tanto all’Atalanta quando ha segnato 15 gol in Serie A prima di trasferirsi alla Juventus. Quindi lo conosco molto bene. Quando un’ex attaccante allena il tuo calciatore, che è anche lui un attaccante, secondo me è una cosa positiva. Sono felice di vedere Inzaghi fare le cose giuste da allenatore. Poi il calciatore ha l’obbligo di rispettarlo. È questa la sua responsabilità quando scende in campo”.

Tornando invece alla trattativa che ha portato Ikwuemesi alla Salernitana: com’è nata? Ci sono retroscena?

“Per me non c’è stato nessun aspetto negativo. Eravamo tutti d’accordo nel fargli accettare questa nuova sfida. Sapevamo che non sarebbe stato facile, ma quando un giocatore focalizza la mente su qualcosa è possibile. Quindi io penso che abbia deciso di andare in Serie A e noi, dopo, siamo andati a cogliere la sfida. Sapevamo che fosse  piuttosto impegnativa, ma finora tutto bene. Si abituerà a questa situazione e, a lungo termine, otterrà risultati”.

Qual è invece il sogno per il futuro?

“Ogni giocatore ha un sogno per il futuro. Noi li lasciamo a loro. Lui ha l’ambizione di diventare un top player, di giocare club famosi. Al momento siamo concentrati prima sulla Salernitana, e poi dopo lui pensa al suo meglio. Poi lasciamo che il futuro svolga il suo ruolo”. 

Fonte immagine in evidenza: profilo Instagram kcg_project

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Thauvin torna protagonista e si confessa: “Andai a giocare in Messico perché soffrivo di depressione”

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Thauvin

Un gol e un assist nelle ultime due partite per Florian Thauvin, indubbiamente uno degli uomini di maggior classe e talento a disposizione di Cioffi. La missione salvezza, in questa stagione, non sembra scontata come in altre annate per l’Udinese, che dovrà affidarsi anche (e non poco) al sinistro del francese, campione del mondo nel 2018. Neanche il più grande trionfo immaginabile nella carriera di un calciatore può però colmare i demoni interiori di una persona, come ammesso da Thauvin nel corso di un’intervista a Canal+.

DEPRESSIONE – Tre mesi prima di lasciare l’Olympique Marsiglia andai da una persona specializzata su consiglio di alcuni amici, che mi ascoltò e mi fece scoppiare a piangere. In quel momento capii di non stare bene. Ero nella fase iniziale ma già accertata di depressione. Per quello poi decisi di andare in Messico, per stare più tranquillo e avere meno pressioni nel giocare da parte di tifosi e media”.

UN PASSO INDIETRO – “Atleticamente mi sentivo al meglio, ma dal punto di vista mentale ero a pezzi. Quando questa persona mi ha fatto rendere conto della mia situazione, ho deciso che era meglio fare un passo indietro per la mia serenità. Per questo poi scelsi di andare a giocare al Tigres, in Messico”.

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Furia De Laurentiis dopo Napoli-Inter: telefonate alla Federcalcio per protestare

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De Laurentiis

Il Napoli, dopo un inizio di campionato altalenante e l’esonero di Garcia, ci si aspettava un cambio di rotta imminente. Occasione sfumata nel match di ieri giocato al Maradona contro l’Inter, perdendo per 3-0. Tuttavia secondo quanto riportato da Il Mattino, De Laurentiis sembrerebbe essersi infuriato al punto da chiamare la Federcalcio e l’AIA per protestare, riguardo la direzione gara con i nerazzurri. La scelta di non far presentare Mazzarri ai microfoni, prediligendo silenzio totale, sarebbe stata proprio la sua, dopo aver accerchiato il direttore di gara nel tunnel per cercare di ottenere delle spiegazioni, invano.

Gli episodi che avrebbero scatenato l’ira del patron partenopeo sarebbero due. Il primo per un mancato rigore concesso per un presunto fallo di Acerbi su Osimhen. Il secondo a causa della decisione di non annullare il primo gol di Calhanoglu per un fallo in precedenza di Lautaro su Lobotka.

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