Calcio e dintorni
Tutti i soldi della Juventus

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5 anni fa:
Due finali di Champions League in quattro anni, sette Scudetti vinti consecutivamente, un giro di campioni in annuale crescita (fino ad arrivare a Cristiano Ronaldo) e un piano economico finalmente da top club europeo. A tutti gli effetti, la Juventus è diventata per forza tecnica e per numeri economici una delle grandissime squadre di calcio, consacrando un percorso di crescita partito dalla costruzione dello Juventus Stadium di Torino fino alla presentazione davanti a 300 giornalisti di Cristiano Ronaldo, arrivato dal Real Madrid per 117 milioni di euro.
Dunque la Juve si è potenziata non solo in quello che riguarda l’aspetto tecnico del campo ma anche nei conti in banca. I bianconeri si sono evoluti sotto la gestione di Andrea Agnelli, ad oggi non solo presidente del club campione d’Italia ma pure presidente dell’ECA (European Club Association): nello scorso anno il club con sede alla Continassa ha vantato un fatturato di 593’000’195 di euro. Eppure c’è ancora un po’ di distanza tra quelle (apparentemente) irraggiungibili società che comandano i primi posti delle classifiche finanziarie mondiali. Perchè secondo la classifica calcolata da Deloitte, in merito ai dati della stagione 2016-2017, la Juventus è in decima posizione in una graduatoria che vede in ordine Manchester United, Barcellona e Real Madrid sul podio. Ma le cose in casa bianconera stanno cambiando.
2018
Fra l’arrivo di Cristiano Ronaldo e i sempre crescenti ricavi bianconeri, il fatturato 2018 della Juve sarà tuttavia negativo rispetto alle ultime quattro stagioni, ovvero dall’ultima volta che i bianconeri hanno chiuso in rosso (stagione 2013-2014). Ma da dove arrivano le ingenti entrate per la società di Agnelli ? Innanzitutto quello che favorisce le finanze bianconere è decisamente da ricercare sotto la voce “diritti tv”, dove gli introiti per i match televisivi dei bianconeri sono stati nell’ultima stagione 216’142’94 milioni di euro, una bella cifra che rimane comunque lontana dai parametri che sono offerti dalle ripartizioni televisive a club come il Manchester United o il Real Madrid; per tanto, la Juventus ha anche un rapporto particolarmente proficuo col proprio pubblico di casa, che assicura – in un impianto che ha 41’507 posti – almeno mezzo milione di euro a ogni partita, con picchi perennemente sopra il milione e mezzo per le gare di UEFA Champions League.

In totale, la Juventus ha ottenuto 70’093’682 milioni di euro dalle proprie partite casalinghe nell’ultima stagione. Dopo i Diritti TV, gli sponsor e pubblicità e la gestione dei calciatori, le entrate dello Stadium sono la quarta fonte economica della Juventus. Nella scorsa stagione (2017/2018) l’impianto della Continassa ha raggiunto una percentuale di riempimento stagionale pari al 95%.
La crescita dei bianconeri è necessariamente legata a quel discorso tecnico che tanto sembrano ignorare altri club. L’arrivo di importanti giocatori nello spogliatoio di Vinovo ha fatto si che il valore della rosa della Juventus passasse da un totale di 300,60 milioni di euro della stagione 2012/2013 (per intendersi, la Juve del primo anno di Pogba con ancora Vidal e Vucinic) agli 863,50 milioni dell’organico attuale. Ovviamente la presenza di giocatori di alto livello e la crescita dei giovani rientrano in una panoramica di ascesa tecnica della rosa bianconera, che ha visto nell’attuale arrivo di Cristiano Ronaldo il definitivo exploit della vendita dei prodotti Juventus. Con il portoghese, la società di Agnelli porta il giocatore con il brand personale più producente di sempre direttamente negli Juventus Store, concretizzando allo stesso tempo pure un’impennata dei followers sulla pagina Instagram della Juventus (12,7 milioni). Come conferma in esclusiva a Numero-Diez il giornalista e sociologo Pippo Russo:
“La miglior qualità finanziaria della Juve è sicuramente la capacità di investire in settori che non appartengono al campo. In pratica, la capitalizzazione del proprio impianto, lo Juventus Stadium, più una mirata pianificazione marketing. Tutte caratteristiche che vanno unite alla gran forza tecnica della Juve in Italia e in Europa.
Da non dimenticare che la Juventus ha anche un personale documentario sulla piattaforma Netflix che nessun altro club europeo può vantare. La scelta di immettere nel mercato dello spettacolo del piccolo schermo una serie a puntate che renda onore alle gesta contemporanee della Juventus è un’operazione di pubblicità enorme, con uno scenario di popolarità capace di raggiungere qualsiasi utente Netflix nel mondo.

First Team Juventus è un documentario in onda sulla piattaforma Netflix. La serie è composta da sei episodi dalla durata di 40 minuti a puntata.
IL MERCATO
Inevitabilmente, quello che permette alla Juve di poter sistemare i propri conti in tasca è un calciomercato particolarmente accorto, con meticolosi calcoli di cessioni e ingaggi che sistemano il bilancio dei bianconeri. La scelta di puntare su Cristiano Ronaldo ha favorito non solo l’acquisizione delle prestazioni del calciatore più in forma di sempre ma anche la possibilità di rinnovare il reparto offensivo dopo un biennio con Gonzalo Higuain. La vociferata cessione del Pipita è da intendere come l’incastrarsi di un pezzo del puzzle di mercato che la Juventus è costretta a operare tutti gli anni. Le trattative anche molto ingenti condotte da Marotta e Paratici devono essere autorizzate dall’inevitabile cessione di almeno un gran giocatore per sessione di mercato. Nello scorso anno la cessione di Bonucci ha permesso di ammortizzare i 98 milioni di spesa per gli arrivi dei vari Matuidi, De Sciglio, Bernardeschi, Szczesny e Douglas Costa, mentre negli altri anni vennero venduti prima Vidal e poi Pogba.
La grande Juventus contemporanea è il frutto di un andirivieni calibrato di giocatori, che permettono alla dirigenza di poter investire cifre importanti, aumentando il tasso tecnico della squadra nonostante venga sacrificato qualche elemento. In questo senso, l’arrivo di Ronaldo sembra essere la più grande operazione di ammortizzazione compiuta dai bianconeri, che preventivando la cessione di uno o due giocatori – in questo caso si discutono le uscite di Higuain e Rugani – e con un ampio calcolo di marketing e sponsor è riuscita ad archiviare quello che è stato definito l’acquisto del secolo. Pippo Russo spiega come:
“Quella tra Ronaldo e la Juventus è una vera e propria joint venture in cui ci guadagnano entrambi. Ronaldo è un calciatore con un’azienda personale talmente importante che può aiutare la Juve nella crescita del suo brand. Soprattutto, la svolta di Ronaldo è utile alla Juventus in una chiave di internazionalizzazione: i bianconeri non avevano bisogno di un giocatore che facesse la differenza in Italia, piuttosto di un campione che li aiutasse a raggiungere la Champions League”
LA SVOLTA
Ma soprattutto, la Juventus è diventata la superpotenza di oggi grazie a un momento che a oggi sembra già lontano anni luce: il primo Scudetto degli attuali sette consecutivi. Come conferma anche Pippo Russo:
“Il momento chiave della storia attuale della Juventus è il primo anno di Conte, quando la Juventus ha vinto superando il Milan che era anche più forte tecnicamente. Con gran sorpresa, la Juve è riuscita a vincere quel titolo inaugurando la strada per il successo attuale. Quel calcio è stato il migliore calcio del settennale di scudetti juventini e quel primo Scudetto è stato determinante per costruire un processo di vittoria”
E’ poi da intendere che il passaggio di consegne tra Conte e Allegri abbia favorito un appeal più internazionale alla squadra bianconera, sia in termini di visibilità che nel panorama tecnico. Con l’ex milanista la Juventus ha raggiunto due finali di Champions compiendo percorsi notevolmente eroici (nel 2015 vennero eliminate Borussia Dortmund e Real Madrid, nel 2017 il Barcellona); il tecnico toscano ha inaugurato un percorso di stabilità tecnico-tattica che ha favorito una pianificazione extracalsitica impeccabile, basata su una intesa dirigenza-allenatore rispettata da entrambe le parti. Con la costruzione dello Juventus Stadium e una costante vittoria sul piano nazionale la Juve ha compiuto i primi passi importanti per arrivare ad essere quella potenza economica che è ora in Italia, parallelamente, trasformandosi sul piano internazionale come uno dei modelli sportivi aziendali migliori. Perchè se in Italia non ci sono club che riescano ad avvicinare i bianconeri in ricavi e gestione marketing, all’estero la Juve non è nemmeno nella top four delle migliori squadre per ricavi. Ciò nonostante i bianconeri hanno incentivato il proprio brand tramite gli ultimi percorsi verso le finali, che purtroppo per i bianconeri – almeno sul campo – si sono rivelati fallimentari.

La Juventus ha perso due delle ultime quattro finali di Champions League, entrambe contro squadre spagnole. Casualmente, le due vincenti (Real Madrid e Barcellona) superano ampiamente i ricavi stagionali juventini. Che Agnelli abbia pensato proprio a questo fattore per migliorare la sua squadra ?
Ma con Cristiano Ronaldo e un marchio Juventus profondamente in crescita la Juventus non solo è in lizza per la conquista della Champions League ma è pure in ampia ascesa su tutto quel settore che riguarda i rapporti extracalcistici del club, vendite e merchandising su tutti. L’azienda Juve, prima in Italia e tra le migliori al mondo, è pronta a sfidare i grandi club d’Europa.

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Calcio e dintorni
Web App FC 24, quando esce e tutte le novità

Pubblicato
4 giorni fa:
Settembre 18, 2023
WEB APP FC 24, QUANDO ESCE E TUTTE LE NOVITÀ- Manca sempre meno all’uscita di FC 24, nuovo capitolo di EA per quanto riguarda la linea videogiochi calcistici che da anni appassiona milioni di utenti. I prossimi saranno giorni importanti soprattutto per quanto riguarda i giocatori della modalità Ultimate Team.
Dopo aver rilasciato alcune delle valutazioni ufficiali, con Haaland, Mbappè e De Bruyne (91 di valutazione) al comando della top 10, saranno ufficializzate altre date importanti. Su tutte, quella dell’uscita della Web App, che consentirà agli utenti di cominciare a costruire il proprio Ultimate Team in attesa dell’uscita ufficiale del gioco completo. A tal proposito, andiamo a scoprire quando esce la Web App di FC 24 e tutte le novità.
QUANDO ESCE EA FC 24
Come detto in apertura, l’uscita di EA FC 24 è solamente questione di giorni. Il gioco sarà disponibile per PS5, PS4, Xbox Series X, Xbox series S, Xbox One, PC e Nintendo Switch. La data di uscita ufficiale è prevista in tutto il mondo per il 29 settembre. In questo giorno, tutti gli utenti che avranno acquistato la standard edition potranno accedere al gioco completo.
In alternativa, sarà possibile accedere al gioco completo anche alcuni giorni prima. Due le opzioni possibili. La prima per gli utenti abbonati al servizio EA Play che, a partire dal 22 settembre, potranno godere di 10 ore (sfruttabili non obbligatoriamente in blocco) di accesso anticipato al gioco completo.
La seconda invece è legata alla prenotazione della Ultimate edition, che riserva agli utenti l’accesso anticipato per un massimo di 7 giorni, oltre a diversi vantaggi nella modalità Ultimate Team e non solo. Tra i più significativi troviamo i 4600 FC Points e, per coloro che l’avranno prenotata entro il 22 agosto, uno dei nuovi Heroes Champions League tra cui spiccano anche Carlos Tevez, Wesley Sneijder e Gianluca Vialli.
FC 24, LE NOVITÀ
Diverse le novità per quanto riguarda FC 24. La più significativa è ovviamente il nome. Dopo una lunga catena di EA Sports FIFA, la casa produttrice canadese si è vista costretta a trovare un nuovo titolo. La motivazione risiede nella scadenza del contratto il principale organo calcistico mondiale, che ha portato poi all’abbandono della licenza FIFA.
Un’altra importante novità riguarda la modalità Ultimate Team, da anni colonna portante del videogioco. Da quest’anno infatti, oltre al calcio maschile sarà introdotta nella suddetta modalità anche quello femminile. Gli utenti potranno dunque comporre i propri Ultimate Team utilizzando nello stesso campo da gioco anche le migliori calciatrici al Mondo.
Altra innovazione presente in Ultimate Team è quella delle Evoluzioni, una nuova meccanica che consentirà il miglioramento delle caratteristiche di alcuni giocatori col passare delle stagioni. Interessante anche l’aggiunta dei PlayStyle, funzionalità sviluppata in collaborazione con Opta che consentirà di caratterizzare maggiormente il comportamento di un giocatore in campo.
Per quanto invece riguarda la Serie A, ancora campionato partner di EA Sports, continueranno ad esserci squadre senza licenza ufficiale. Queste saranno, anche per quest’anno, Atalata, Lazio, Napoli e Roma. Tra gli stadi sarà invece aggiunta l’Udinese Arena, che andrà ad accompagnare San Siro e lo Juventus Stadium tra gli stadi del campionato italiano con licenza ufficiale.
WEB APP FC 24, QUANDO ESCE
La Web App di FC 24 è una piattaforma che, esclusivamente da computer o browser web, consente agli utenti di gestire il proprio Ultimate Team senza accedere direttamente da console. Quando esce la Web App di FC 24? C’è la data di rilascio ufficiale.
In tutto il mondo, l’accesso alla Web App sarà consentito il 20 settembre, data che coincide con il rilascio anche del primo Team Of The Week (Squadra Della Settimana). Da quel momento in poi, gli utenti potranno cominciare ad accedere, partecipare alle campagne con relative ricompense e ad aprire i primi pacchetti.
WEB APP FC 24 E COMPANION APP
Oltre alla Web App, nei prossimi giorni sarà rilasciata anche la Companion App di FC 24. Se alla prima, come detto, sarà possibile accedere solo da computer o browser web, per la seconda sarà possibile accedere anche da dispositivo mobile. Per farlo, bisognerà scaricare l’applicazione, presente nei vari store digitali, sul proprio smartphone.
Come per la Web App, anche in questo caso è già stata comunicata alcuna data ufficiale in merito all’uscita. Infatti, la Companion App sarà rilasciata esattamente un giorno dopo la Web App e, dunque il 21 settembre. Sarà dunque possibile scaricare la Companion App di FC 24 su App Store per i dispositivi Apple, e su Google Play per i dispositivi Androind.
Calcio e dintorni
Il Como si impegna attivamente nella lotta alla leucemia: l’iniziativa

Pubblicato
7 giorni fa:
Settembre 15, 2023Di
Simone Rippa
Il Como si è mosso in maniera attiva per sensibilizzare il proprio pubblico riguardo la lotta alla leucemia, malattia che colpisce le cellule del sangue e rivelatasi spesso mortale. Il club lombardo ha lanciato un appello, promosso da alcune fotografie accompagnate da sfondi insoliti, per raccogliere fondi da donare a un’Onlus. Si tratta di Quelli che…con Luca, fondata da Andrea Ciccioni in seguito alla scomparsa del figlio malato.
Gli scatti promossi dal club lacustre hanno promosso direttamente la Onlus. Infatti, le divise da trasferta sono manchevoli del main sponsor del club, sostituito dalla scritta dedicata all’associazione benefica. Si tratta di un’iniziativa di grande importanza per promuovere un argomento delicatissimo, il quale sta da tempo molto a cuore al Como, come dimostrato da scelte simili intraprese già in passato.
Business
Atalanta, annunciata la partnership con Enel: obiettivo sostenibilità

Pubblicato
7 giorni fa:
Settembre 15, 2023Di
Simone Rippa
ATALANTA ENEL – Il tema della salvaguardia e della protezione dell’ambiente è da anni una delle priorità su cui fondare il quotidiano. Nel corso degli anni anche il mondo del calcio si è attivato nel campo della promozione di attività sostenibili. Basti pensare al progetto promosso dal club austriaco del Wolfsberger nel 2019. In particolare l’idea, intitolata For Forest, fu di piantare circa 300 alberi sul manto erboso dello stadio per sensibilizzare il pubblico, anche gli amanti del mondo del calcio.
Oggigiorno, anche l’Atalanta, impegnata domenica prossima nel match contro la Fiorentina, si è attivata in maniera diretta per promuovere i progetti di protezione e salvaguardi ambientale. Per fare ciò, il club orobico ha annunciato la partnership con il gruppo elettrico Enel. Si tratta di un’operazione con una mirata strategia: Atalanta ed Enel lavoreranno insieme per promuovere e diffondere le informazioni necessarie a raggiungere la sostenibilità al pubblico calcistico, notevolmente numeroso, cercando di persuadere il maggior numero di persone possibile.
Calcio e dintorni
ESCLUSIVA – Dott.Casali: “Pogba? Vittima di una leggerezza”

Pubblicato
1 settimana fa:
Settembre 13, 2023
POGBA DOPING – Il caso di Paul Pogba ha stravolto il pianeta Juventus ma non solo: anche l’intero panorama calcistico. Abbiamo sentito, per l’occasione, il Dott. Danilo Casali, esperto di prevenzione infortuni muscolari in ambito sportivo. Analizziamo quindi il lato medico del caso doping di Pogba: “Una vicenda di questo tipo è estremamente delicata, sia per la situazione problematica dei ripetuti infortuni muscolari subiti, sia per la notizia uscita sulla stampa circa la sospensione per utilizzo di sostanze proibite. In questi casi l’augurio è che possa trattarsi di un errore sul risultato, immagino però che gli addetti ai lavori prima di emettere il risultato delle analisi, abbiano fatto tutte le verifiche del caso“.
IPOTESI INTEGRATORI – “Per quelle che sono le mie competenze, non conoscendo il singolo caso ma avendo seguito dalla stampa la serie incredibile di infortuni muscolari e problemi annessi, è ragionevole ipotizzare che per sconforto e in una fase problematica della propria carriera, Pogba abbia cercato un aiuto esterno in buona fede. Se la positività è insorta per un integratore, si tratta indubbiamente di una leggerezza nel comportamento indotto dalla tipologia del prodotto (integratore = non farmaco nella percezione comune)“.
IL CONTESTO
“A mio parere va comunque compresa la situazione generale e soprattutto l’individuo. Pogba non ha cercato di barare per il risultato ma è caduto in errore nel tentativo di ripristinare uno stato fisico sfuggente, per troppe mancate risposte nei suoi plurimi percorsi di recupero. Importante che questa sintesi non venga distorta nel significato, perché parliamo comunque di una persona che, al di là della propria professione e della notorietà, per troppo tempo è stato relegato ad uno stato di “malato” in conseguenza del fatto che le cure proposte non hanno portato risultati soddisfacenti e stabili. Moltissime persone dopo questo vissuto non piacevole, potrebbero fare un tentativo maldestro per cercare di vedere la luce in fondo al tunnel“.
“Se nell’entourage dell’atleta qualcuno ha erroneamente pensato di rinforzare le performance muscolari anche attraverso un integratore, ha probabilmente sottostimato anche le valutazioni che lo staff della Juve ha certamente eseguito in questo ultimo anno per risolvere i problemi, come di routine a questi livelli di competenza. Sono dinamiche frequenti in più settori della vita professionale, ma su questo aspetto è bene fare alcune puntualizzazioni per evitare di cadere in opinioni generiche“.
SOVRACCARICO RELATIVO
“In un atleta professionista monitorato ai massimi livelli sul piano degli allenamenti e della nutrizione, al persistere delle contratture, degli stiramenti e degli strappi occorre decodificare perché le strutture muscolari percepiscano attività potenzialmente normali, come un sovraccarico. Se non comprendiamo questo concetto, continueremo a supporre che i muscoli siano deboli e vanno costantemente rinforzati con esercizi, integratori ed altro“.
“La giustizia sportiva farà le sue valutazioni ed è difficile pensare che non vi saranno condanne per il giocatore. Egli rimane comunque la vittima di una leggerezza ma soprattutto di una miopia nelle procedure di valutazioni ed analisi a monte del problema infortuni muscolari frequenti. Come molti altri atleti“.
INFORTUNI FREQUENTI IN CASA JUVE
“Ampliando le osservazioni anche nel tempo, non è possibile trascurare che in casa Juventus qualcosa di simile è accaduto Douglas Costa e Ramsey, sebbene con episodi ancora meno ravvicinati rispetto allo stesso Pogba. I tifosi ed i dirigenti sanno che epilogo hanno avuto queste vicende: impatto notevole nei conti della società ed atleti trasferiti in prestito, almeno per risparmiare sul loro ingaggio“.
“Ad una prima osservazione sembra che la sfortuna si sia accanita più volte contro la Juve ed i suoi atleti potenzialmente in grado di elevarne competitività e spettacolo. Ma ora sapete che non è così“.
“Con un parere superficiale potrebbe essere facile ipotizzare la mala gestione di questi casi: ma non si arriva in uno staff di prima fascia senza competenza ed esperienza. Non si tratta infatti di errori o negligenze ma, ribadisco, di una specifica mancanza sistemica che lascia qualche “maglia aperta” nella comunque meticolosa e fondamentale programmazione che gli Staff attuano per i loro atleti. Ma integrando altre conoscenze una soluzione è possibile“.
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