Cos’hanno in comune Federico Chiesa e Nicolò Zaniolo? I due calciatori potrebbero ritrovarsi in bianconero per affrontare insieme la prossima stagione. Per iniziare, entrambi sono di nazionalità italiana. Il primo è nato a Genova, il secondo a Massa: la distanza geografica è davvero minima, visto che parliamo di poco più di 100 km di distanza tra i due comuni. Ma la costa ovest della penisola non è ovviamente l’unico punto condiviso dai due ragazzi.
Il ruolo è sicuramente simile, anche se Zaniolo è molto più “jolly” da questo punto di vista, dato che potrebbe giocare anche come mezzala offensiva in un centrocampo a tre. Tutti e due amano partire dalla fascia destra, dove sono in grado di esprimere al meglio le loro qualità. Chiesa, però, durante la sua carriera, è stato utilizzato anche come esterno sinistro con ottimi risultati. Questi elementi rendono possibile un’eventuale presenza di entrambi in un tridente con Vlahovic al centro dell’attacco.
Un altro fattore che potrebbe accomunare i due è legato all’età dei calciatori. Classe 1997 l’ex Fiorentina, mentre l’attuale numero 22 della Roma è nato nel 1999. La Juve potrebbe acquistare entrambi all’età di 23 anni, dato che Chiesa è arrivato alla corte della Vecchia Signora due stagioni fa. A Torino considerano giusta quest’età per un investimento di spessore? Pare proprio di sì.
E anche la formula del trasferimento potrebbe essere la medesima: prestito biennale con obbligo di riscatto fissato a 50/60 milioni di euro. All’epoca ritenevo quella cifra troppo elevata per il livello di Chiesa e mi sono dovuto ricredere. Oggi penso la stessa cosa per Zaniolo e mi auguro di vederlo eventualmente esplodere con la nostra maglia addosso.
Entrambi poi sono stati determinanti per la conquista di un trofeo a livello europeo. Federico con la Nazionale Italiana la scorsa estate, Nicolò è invece l’eroe dell’ultima Conference League, vinta dalla Roma. Il suo gol in finale contro il Feyenoord ha portato gioia e prestigio nella sponda giallorossa della capitale.
Se proprio vogliamo parlare di numerologia, tutti e due hanno giocato le ultime stagioni vestendo la 22. Dalla prossima stagione Chiesa indosserà il 7, che fu di Cristiano Ronaldo e Vlahovic, quindi Zaniolo potrebbe benissimo indossare lo stesso numero, con cui ha esordito in Serie A. Attenzione, però, a Di Maria, che ha già utilizzato quella maglia a Madrid nella stagione in cui è diventato Campione d’Europa con il Real.
Per finire, entrambi, purtroppo, hanno dovuto affrontare la rottura del legamento crociato del ginocchio. Zaniolo per addirittura due volte, dato che si è infortunato nuovamente in Nazionale contro l’Olanda. Il destino a volte sa essere crudele e ironico. Tutti e due si sono fatti male in Roma-Juventus, all’Olimpico, a metà gennaio. Il 12, Nicolò, il 14, Federico. Stesso campo, stessa gara, stesso mese, stessa settimana. Ancora una volta a distanza di due anni, proprio come le loro date di nascita. Una coincidenza devastante, che lega i ragazzi, amici da una vita.
Proprio da qui potrebbero ripartire. Insieme. Con la maglia della Juventus addosso. Nello sport gli infortuni sono alla base ed è necessario rialzare la testa per tornare più forti di prima. Non solo in bianconero, ma pure in Azzurro: Chiesa e Zaniolo sono sicuramente due pedine fondamentali per Mancini in vista del prossimo Mondiale. Vietato saltare il terzo di fila, ovviamente.
E allora ben venga l’arrivo di Zaniolo, anche se personalmente nutro ancora qualche dubbio sull’operazione e sulla valutazione del ragazzo. La Juventus ha bisogno di creare nuovamente una base solida dalla quale ripartire con successo, così com’era accaduto nel lontano 2011. Buffon, Chiellini, Barzagli, Pirlo e Del Piero erano solo alcuni dei nomi a disposizione di Conte dopo i due settimi posti consecutivi. Bonucci, Locatelli, Chiesa, Zaniolo potrebbero essere “gli eredi” sia in azzurro, sia in bianconero. Magari pure Fagioli, Miretti e Rovella. Con la speranza che possano vincere anche solo la metà dei trofei, conquistati da Madama negli ultimi 10 anni. E perché no, magari anche quello più importante di tutti e che manca dal lontano 1996.