Notizia di pochi giorni fa è l’acquisizione del Sunderland da parte del giovanissimo Kyril Louis-Dreyfus. Molti di noi in questi ultimi anni avranno sicuramente seguito le vicende dei Black Cats, dopo l’uscita della serie Netflix Sunderland ‘Til I Die. Una produzione unica nel suo genere, che ha fatto avvicinare molti appassionati a un club mestamente retrocesso in Championship, nella speranza di un’immediata risalita in Premier League. Ciò che è avvenuto, tuttavia, è l’esatto opposto. Seconda retrocessione consecutiva e inizio di una fase di grandissima crisi, da cui il club non riesce ad uscire ormai da tre stagioni consecutive. Recentemente però potrebbe essere arrivata la svolta.
Kyril Louis-Dreyfus (fonte: bbc.com)
UNA SQUADRA COME RIVALSA DI UNA CITTÀ
Sunderland è una città del nord dell’Inghilterra, area soprattutto nota per le industrie e il duro lavoro. Per tutti gli abitanti della città, il Sunderland è come una religione, un modo per far valere la propria voce nel resto del Paese e per trovare un po’ di felicità in una vita spesso complicata. Il club, dopo un passato glorioso nella prima metà del ‘900, in cui sono arrivate ben sei vittorie in First Division, ha un passato recente sicuramente meno vittorioso, ma comunque rispettabile. L’ultima vittoria importante risale ormai all’FA Cup del 1973, ma i Black Cats sono arrivati vicinissimi a conquistare una Coppa di Lega nel 2014, perdendo 3-1 con il ben più quotato Manchester City. In generale, un club abituato stabilmente a fare la spola tra Premier League e Championship, stazionando nelle massime divisioni del calcio inglese da sempre.
Nella stagione 2016/17, dopo due salvezze ottenute per il rotto della cuffia , arriva la retrocessione in seconda serie, dopo dieci stagione consecutive nel massimo campionato. Un’annata davvero storta, chiusa all’ultimo posto in classifica con 24 punti, 16 in meno della quota salvezza. Ma a Sunderland conoscono il valore del duro lavoro e sono abituati a rimboccarsi le maniche, pronti a tornare in poco tempo nel palcoscenico più importante: questa volta, però, non sarà così.
Il Sunderland vincitore dell’FA Cup 1972-73 (Fonte: theguardian.com)
LA DOPPIA RETROCESSIONE E L’INIZIO DELLA CRISI
A Sunderland, come emergeva anche dalla prima stagione della serie, c’era grande entusiasmo per il “passaggio” in Championship, con la prospettiva di tornare subito in Premier League, viste le potenzialità del club. La realtà dei fatti però, mostra come spesso le squadre che retrocedono hanno grosse difficoltà a risollevarsi immediatamente e il Sunderland non fa che avvalorare ulteriormente questa idea. L’epilogo nella primavera del 2018, infatti, è sconvolgente. I Black Cats, dopo una stagione passata nelle ultime posizioni in classifica, vengono sconfitti dal Burton Albion e sono ufficialmente retrocessi in League One per la seconda volta in 140 anni di storia. Concludono la stagione all’ultimo posto, così come nella precedente annata in Premier League. Una situazione quasi surreale.
La stagione 2018-19 inizia con l’ovvia aspettativa di tornare nuovamente in Championship. C’è anche il cambio di proprietà, con la società che passa nelle mani dell’investitore londinese Stewart Donald, il quale risanerà il passivo del club. Durante la stagione la squadra sembra mano a mano perdere certezze, con il mercato che certamente non aiuta, nonostante l’arrivo di Will Grigg (divenuto celebre per il coro dedicatogli dai supporters nordirlandesi durante Euro 2016) per 4 milioni di sterline, che lo rendono l’acquisto più costoso della storia della League One. Pur con il grandissimo supporto del pubblico, che a dicembre fa registrare il numero record di categoria per affluenza allo stadio con 46.000 spettatori (un numero pazzesco se pensiamo alla nostra Serie C), la promozione non arriva. Il Sunderland conclude al quinto posto in classifica ma perde la finale playoff contro il Charlton e deve rimandare il ritorno in Championship.
L’ENNESIMO FALLIMENTO STAGIONALE E IL CAMBIO DI PROPRIETÀ
Altro giro, altro fallimento. Nella stagione 2019-20, prematuramente interrotta a causa della pandemia di COVID-19, il Sunderland chiude addirittura all’ottavo posto, mancando l’accesso ai playoff e ottenendo il peggior piazzamento della sua lunghissima storia. Nel frattempo il proprietario, Stewart Donald, cerca un nuovo acquirente per il club. Dopo una prima fase di grande entusiasmo, sia da parte sua che dei supporters, l’imprenditore ha deciso di smettere di investire, lasciando la squadra in una situazione ancora più critica. Il Sunderland ha certamente molte più possibilità ad ogni livello rispetto alle concorrenti, ciò che manca sono le sicurezze. Anche nella stagione corrente, infatti, al di là di un mercato che ha portato pochissimo, il rendimento è deludente: il Sunderland al momento staziona al quinto posto, a 8 lunghezze dalla capolista Peterborough, con una promozione diretta che al momento sembra difficile.
Dovesse esserci un altro fallimento, questa volta si vedrebbe però una luce in fondo al tunnel. Da poco è infatti arrivata l’ufficialità del cambio di proprietà, con il ventitreenne Kyril Louis-Dreyfus che ha acquisito il titolo. Il giovane ha un patrimonio personale di 5 miliardi di dollari secondo Forbes e suo padre Robert è stato l’artefice della rinascita del Marsiglia negli anni ’90. Kyril Louis-Dreyfus ha potuto svolgere una sorta di apprendistato proprio nella società francese, di cui la famiglia possiede ancora il 5% delle quote, dopo la cessione avvenuta nel 2016. Ora è pronto a far valere tutte le sue ambizioni su un palcoscenico tanto esigente quanto stanco di stazionare in una categoria che non gli appartiene. Ci auguriamo tutti che questa mossa possa finalmente portare alla rinascita di un club glorioso.