La Lazio torna alla vittoria in trasferta, dopo il pari di Bergamo e Milano, espugnando il Mazza di Ferrara. E’ un risultato rotondo (5 a 2) quello con la quale la squadra di Inzaghi batte la SPAL. Tre punti conquistati dai capitolini soprattutto grazie a due uomini: Luis Alberto e Immobile.

Luis Alberto-Immobile, coppia di qualità
I due, marcatori della sfida, formano una coppia di grande qualità. Uno, lo spagnolo, inventa, disegna geometrie, l’altro, il napoletano, finalizza con la freddezza sotto porta che solo i grandi bomber hanno. Non è di certo un caso che Luis Alberto sia al momento secondo (a -1 dal primo) nella classifica di Serie A degli assist e Immobile comandi quella dei marcatori. Ciò che, però, li lega è la complementarità che hanno trovato in campo in questa prima parte di stagione. Per le loro caratteristiche tecniche, infatti, i due fanno l’un per l’altro.
COMPLETARSI A VICENDA
Uno dei segreti di una Lazio che vola sempre più in alto è frutto di una genialata di Simone Inzaghi. L’allenatore piacentino, privo di Biglia, ceduto al Milan, l’estate scorsa ha avuto il merito di recuperare Luis Alberto. L’ex Liverpool, acquistato da Tare il 31 agosto 2016, nella scorsa stagione scorsa ha visto il campo solo dieci volte. Sembrava in odor di cessione invece mister Inzaghi lo ha testato durante il ritiro estivo. Lo ha schierato prima davanti la difesa, al posto dove giostrava proprio l’argentino, scambiandolo con Lucas Leiva. Poi, complice l‘infortunio di Felipe Anderson, lo ha spostato più avanti, da trequartista.

Luis Alberto, il giocatore ritrovato
Qui è arrivata la svolta. In questo ruolo ha iniziato a fare la differenza con la sua qualità. La fortuna dopo tanti anni lo ha anche ripagato facendolo incontrare con Ciro Immobile, l’attaccante perfetto per lui. Il numero 17, infatti, è un nueve che sa mettere in difficoltà le difese avversarie con i suoi continui movimenti. Ciò permette a Luis di avere un riferimento nel suo gioco.
Il “Principe elegante“, appellativo assegnatogli a Siviglia, ha la capacità di ripulire palloni e, con la sua visione di gioco, offrirli ai suoi compagni in una maniera raffinata raramente vista. Così si spiega il soprannome che in Spagna gli avevano dato. I suoi compagni della Lazio, invece, lo chiamano El Mago perchè riesce a far sparire il pallone nel dribbling per poi farlo ricomparire.
Principe o mago sicuramente Luis Alberto rientra nella classe dei giocatori che danno del tu alla palla. Le sue giocate, tuttavia, sarebbero meno appariscenti e importanti se non ci fosse un attaccante come Immobile che le sappia sfruttare al meglio. Una delle armi migliori di “Ciro il Grande” è l’attacco della profondità, un movimento che lo spagnolo ha ormai imparato a conoscere. E’ proprio in questa situazione che i due si cercano la maggior parte delle volte. E’ accaduto anche ieri a Ferrara in una giocata in cui si nota tutta l’eleganza di Luis Alberto e l’abilità di inserimento di Immobile.

Eleganza+inserimento= gol
La forza della Lazio di avere una coppia così sta pure nelle circostanze più complicate. Quando l’avversario chiude ogni spazio, ad esempio. I due riescono a risolvere il problema parlando la stessa lingua.

Che giocata nello stretto della Lazio. A contribuire anche Luis e Ciro
Più che la parola, però, a Luis e Ciro basta un’occhiata per capirsi. Segno che l’intesa, partita dopo partita, è stata ben affinata.
La fortuna di Luis Alberto nell’avere un terminale offensivo come il napoletano non risiede solo nella concretizzazione delle sue giocate. Il centravanti della Nazionale italiana, giocando con la squadra, gli crea anche la possibilità di inserirsi. Certe volte, dunque, i due arrivano pure a scambiarsi la posizione in campo e ciò aumenta l’imprevedibilità della squadra biancoceleste.

Scambio di ruoli: Immobile fa l’assist, Luis Alberto segna
L’aver avuto l’occasione di incontrarsi è un punto fondamentale della loro carriera perchè si completano a vicenda.
DUE RECORD NEL MIRINO
E’ forse abbastanza facile farsi delle domande in prospettiva futura. Già quest’anno i due quali numeri raggiungeranno? Sicuramente non saranno dei semplici numeri. Ciro Immobile in 19 partite (la Lazio ha saltato il match con l’Udinese) ha segnato ben 20 gol. Questo nonostante finora abbia giocato effettivamente 18 match a causa dell’assenza per squalifica contro l’Atalanta. Se dovesse mantenere questa media anche nel girone di ritorno il laziale arriverebbe a 40, superando anche il record di Gonzalo Higuain di 36.

6 gennaio 2018, un giorno che Immobile non dimenticherà facilmente
Certo, questo è quello che dicono i numeri, ma poi bisogna fare i conti con il campo. Da marzo, quando le partite avranno un peso specifico maggiore, sarà più difficile segnare. Potrà aiutarlo Luis Alberto che in un girone ha compiuto 7 assist. Se dovesse fare lo stesso al ritorno arriverebbe a 14, eguagliando il record di assist in un campionato di Ronaldinho (2009/10) e Hamsik (2012/13).
Due record nel mirino: che Luis e Ciro non si vogliano completare a vicenda anche in questo caso? Presto per pensarci anche perchè la volontà dei due è esclusivamente legata a quella della Lazio. La coppia vuole centrare la Champions League. Chissà, magari l’anno prossimo mostreranno la loro caratteristica, la complementarità, sul grande palcoscenico europeo.