L’Atalanta per ripartire dopo la pesante sconfitta di Zagabria in Champions League, la Fiorentina per dare continuità all’ottima prestazione di sabato scorso contro la Juventus. Gasperini cambia le carte in tavola, schierando Malinovskyi al posto del Papu Gómez, Pasalic al posto di Freuler e davanti, a fianco di Zapata, Muriel e non Ilicic. La Fiorentina invece riparte dagli 11 visti contro la Juve, con Cáceres a completare il pacchetto a tre dietro, e Ribéry-Chiesa davanti.
PRIMO TEMPO
Tanta intensità, l’Atalanta che prova a fare il gioco, e la Fiorentina che si difende, riparte, e si trova in vantaggio. La Dea ci prova un paio di volte con Muriel, ma a passare in vantaggio è la Viola con il primo gol stagionale di Chiesa: calcio d’angolo ribattuto al limite dell’area, il 25 calcia da fuori area e trova la deviazione di Palomino che spiazza Gollini: è 0-1. L’Atalanta reagisce immediatamente con Zapata che prova a sfruttare un errore di Pezzella ma chiude troppo la conclusione davanti a Dragowski, e pochi minuti più tardi con Muriel che colpisce il palo esterno, dopo un bel servizio di Malinovskyi (uno dei migliori in campo per i bergamaschi). Per la Fiorentina è Pezzella a sfiorare lo 0-2, con l’argentino che sballa un colpo di testa sugli sviluppi di un calcio di punizione defilato.
Da notare un brutto episodio, con Dalbert che si lamenta con la tifoseria di casa per presunti cori razzisti, con tanto di richiamo per il pubblico bergamasco da parte dello speaker dello Stadio Tardini. Pochi imbecilli che rovinano un ambiente sano e bello come quello della tifoseria atalantina.

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SECONDO TEMPO
Nei primi minuti succede poco o niente, salvo rivedere ciò che è accaduto nella prima parte di gara, ossia squadre corte e ritmo alto; Gasperini dopo 10′ cambia schieramento ed inserisce Ilicic e Gómez per Muriel e Masiello. Non succede niente fino al 65′, quando Chiesa ruba il pallone a Palomino, corre a tutta velocità sulla fascia destra e mette un gioiello in area di rigore per Franck Ribéry, che in scivolata al volo trova il piattone mancino vincente, realizzando lo 0-2 e il suo primo gol in maglia viola. Funziona, eccome, la coppia offensiva viola tutta tecnica e velocità.
Esce tra gli applausi di tifoseria viola, squadra e mister il francese, ed entra al suo posto Boateng, con lo scopo di dare più fisicità all’attacco viola. L’Atalanta prova a spingere ma mancano le forze e forse anche l’entusiasmo, con i Viola che non fanno fatica a difendersi ed inseriscono anche Vlahovic per Chiesa per dare ancora più peso. A 6 minuti e mezzo dalla fine reagisce la squadra di Gasperini, con la forza dell’orgoglio e con la zampata di Josip Ilicic, che su una palla scodellata in area riesce a stoppare e a coordinarsi in uno spazio risicato, battendo Dragowski e trovando l’1-2.
Entrano Arana per Gosens e Venuti per Dalbert che esce coi crampi. I nerazzurri spingono, mentre i viola si difendono con un 5-4-1 in cui Vlahovic si sacrifica quasi nel ruolo di esterno di centrocampo in fase difensiva, ma non basta alla squadra di Montella: sull’ennesimo traversone, De Roon con un rimpallo serve in area Pasalic che, a porta praticamente sguarnita, segna il 2-2. Però nel calcio moderno esiste il VAR, che vede il tocco di mano di De Roon e che porta Orsato ad annullare il pareggio dell’Atalanta. Il cuore nerazzurro però non smette mai di battere, e Castagne, sugli sviluppi di una situazione identica a quella del gol di Chiesa, trova davvero il pareggio con il destro da fuori.
Finisce così, 2-2, con una partita dalle mille emozioni e un risultato che accontenta l’Atalanta – visto l’andamento della partita – e che lascia con l’amaro in bocca i Viola, che avevano assaporato la prima vittoria stagionale.

Fonte: Instagram @atalantabc