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Vinicius Jr., l'ascesa è folgorante

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Vinicius Jr., l’ascesa è folgorante

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Meteora o astro nascente? L’interrogazione in questione non ha ancora una risposta, la quale al momento dipende esclusivamente dalla variabile “tempo”.
Vinicius jr. è arrivato al Real Madrid con le stimmate del predestinato. Vari i paragoni ricondotti a connazionali illustri. Velocità, tecnica e dribbling. Garrincha, Romario, addirittura paragoni con Pelè. I media han fatto il loro gioco, sprecandosi a suon di rumorosi epiteti, ridondanti e fragorosi. Il tutto ha come elemento comune il fattore pressione, quello che nei decenni ha schiacciato esteti di rilievo.

BARCELLONA-REAL E LE PRESSIONI DELL’ACQUISTO

Vinicius Jr. possiede un bagaglio tecnico regale, esteticamente invidiabile. E’ il predestinato, quando il 23 Maggio 2017 la sua vita cambia. Il Real Madrid annuncia il suo acquisto, acquistandolo con l’oneroso esborso di 45 milioni di euro (clausola rescissoria), ponendolo come uno tra gli U18 più pagati della storia.

Ai tempi, il giovanissimo, sta sgretolando i record di precocità con il Flamengo. Il debutto avviene il 13 maggio 2017, nel pareggio contro l’Atletico Mineiro, appena dieci giorni prima.
Se ne parla eccome nella patria del fùtbol. Chi lo vede ne resta ipnotizzato. E chi, come Real o Barca, ha scout globali e immediati, non esita. Le rivali iberiche, in una settimana, entrano in lotta per acquistarlo.

I Blaugrana, già in passato lo avevano cercato. L’intuizione catalana proviene dai tornei giovanili tipici del paese Verdeoro, dai quali Bartomeu e la sua giunta, trovarono tale Neymar Jr.
Ecco, il primo paragone è proprio quello con il fenomeno del Psg: Vinicius ha il potenziale per ricalcare orme del connazionale, seppur acerbo ma dal talento scintillante.
Il “ Ney-bis” è il fiuto dell’ affare, e gli spagnoli gli propongono un contratto allettante. Chi lo osserva ne resta folgorato: dribbling puro, gesto naturale nell’uno contro uno e la tendenza nel compiere la finta nell’istante preciso, chiamasi anche tempismo da campione.
Gli Azulgrana lo contattano, ma lui rifiuta. Scelta complicata, ma che nel palese ha tutto il suo dna “ madridista”. Da sempre, infatti, la famiglia è di fede blanca.

Florentino Perez studia il colpo, in cerca del ricambio generazionale e fiuta Vinicius come occasione. La proposta non lo fa vacillare, e mentre compie i primi passi nel professionismo, la sua orbita e già proiettata in Europa, a compimento del passaggio che tanti brasiliani sognano. Il suo, cosi veloce e stordente, sarà il proseguirsi di un caso mediatico per eccellenza. Questo, lo porrà in difficoltà, come primo fantasma. Il sogno, realizzato cosi precocemente, inietta fiducia e consapevolezza, ma anche crisi interne. La ribalta è pesante, si abbatte a ciel sereno.
Ha 18 anni, neo-maggiorenne, ha compiuto il suo desiderio e lascia i rossoneri del Sudamerica, con ben 37 presenze e 7 reti. Il suo impatto in prima squadra è incisivo, devastante. Si palesa come assist-man, un jolly aggiunto che svaria sulla sinistra e tende ad accentrarsi per andare al cross.

IL CENTESIMO PER FARE L’EURO

Quando arriva nel Vecchio Continente viene aggregato al Castilla, dove si mostra un fuori categoria: 5 presenze e 4 reti, di cui una spettacolare su punizione all’Atletico Madrid.
I numeri con il pallone tra i piedi sono lapalissiani. Facilità in virtù di assist man e giocate tendenti a prendere il fondo per poi crossare.
Solari, allenatore della rivoluzione giovanile scelto dalla società per ripartire, lo plasma nel territorio dei grandi. Vinicius non teme le sfide, ma iniziano a intravedersi le prime difficoltà.
Ala mancina, che, carta alla mano, è insidiata costantemente da quella parte in proiezione offensiva. Questo è il limite tattico, di lettura del gioco del ragazzo. La fase difensiva la devi fare a Madrid. Franco, ma vero. Una critica che più volte Zizou gli ha ribadito. Un ostacolo e un fardello di chi imposta il suo calcio sul ritmo e la ricerca della profondità. Neo pesante, che lui stesso non ha ancora corretto. Benzema, qualche mese fa si è scontrato verbalemente, irritato da un atteggiamento svogliato, colpevolmente. Altro limite: psicologicamente è parso fragile, quasi sciogliersi da solo nella partita stessa, passando da un’ottima giocata ad un errore evitabile.
Questi sono gli step sui quali dovrà lavorare, per far riconoscere la differenza di un talento incompiuto. Meteora o astro nascente? La curva si è stabilizzata ed il rapporto con la dirigenza ha vacillato, con le panchine concessogli da Zidane che hanno suonato come avviso. In questa annata, il brasiliano ha realizzato 23 gettoni, la metà dei quali entrando a partita in corso, come arma per mutare l’esito della partita. Ci è riuscito a tratti, ma il suo non è un destino da comprimario. Le doti sono quelle del protagonista, ma da esse va tratto il meglio.
La costanza e l’impegno sono un sali e scendi e la maturità agonistica è ancora lontana.

TALENTO, ARMA PRINCIPALE PER LA FUTURA ESPLOSIONE

Nell’esperienza madrilena del classe 2000 è mancato il centesimo per fare l’euro. Vinicius jr. ha le armi per fare la differenza, ha il cambio di passo letale, efficiente e con stile.
Dai suoi piedi partono le azioni chiave, crea pericoli dalla situazione più difficile, riesce a saltare il terzino con facilità spregiudicata.
90% la percentuale di tocchi realizzati, una pulizia disarmante. Goal importanti ne ha fatti, come quello nel Clasico di un anno fa. Otto i centri con i Galacticos, tre nella stagione in corso, tutti all’interno dell’area di rigore.
L’ex Flamengo fatica nella conclusione da fuori, che prova in poche circostanze, preferendo l’arma migliore, ovvero l’attacco alla profondità. Il suo comfort rischia di esser un danno se ne limita il raggio d’azione alla singola giocata. Certo, s’intende che sulla giocata istantanea vi è chi ne ha costruito una carriera, Arjen Robben. Eppure, l’olandese era più completo nelle altre fasi.
Tempo eccome se c’è n’è. A Madrid si intuisce la fretta del risultato, fardello di un ambiente esigente, che rischia di farne svanire le migliori capacità. In fondo, chi lo vede ne resta impressionato.
Vinicius jr. è un talento ancora imprigionato in sé stesso a cui mancano vari pezzi del puzzle. La sua tecnicità è un mix di forza fisica e impronta brasiliana.
A ciò andrà aggiunto quel centesimo che sinora è mancato. Zidane crede in lui, ma le numerose bocciature arrivano perlopiù per demeriti del nativo di Sao Goncalo.Errori caratteriali, di imprinting errato alla gara. Approcci blandi, altalenanti. Bocciature che devono essere il segnale per il cambio di passo, da effettuare privandosi dei rumori del mondo esterno.
Vinicius Jr, meteora o astro nascente? La risposta spetta a lui, talento cristallino quanto fragile.

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“Milan grande d’Europa” – La Rassegna del Diez

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La rassegna stampa è senza alcun dubbio il miglior modo per iniziare la giornata. Ecco quindi le prime pagine dei principali quotidiani sportivi internazionali per la giornata di oggi.

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Xabi Alonso sempre più vicino alla permanenza al Leverkusen: niente Bayern Monaco e Liverpool

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xabi alonso

XABI ALONSO – In Germania c’è una squadra che sta per spezzare l’egemonia degli ultimi anni del Bayern Monaco. Si tratta del Bayer Leverkusen dell’ex bavarese Xabi Alonso, che si trova al primo posto in classifica a +10 proprio dal Bayern secondo. Quando mancano soltanto otto giornate al termine del campionato, la Bundesliga sembra ormai nelle mani dei rossoneri.

Il Bayern Monaco, che in estate si separerà da Thomas Tuchel, è alla ricerca di un allenatore per la prossima stagione, e tra i nomi che circolano uno dei più insistenti è proprio quello di Xabi Alonso, che però è legato fino al 2026 con il Leverkusen, che non sembra avere alcuna intenzione di liberarlo in direzione Monaco di Baveria.

LE PAROLE DI HOENESS SU XABI ALONSO

Intervenuto ai microfoni di Das Erste, il presidente onorario del Bayern Monaco Uli Hoeness è intervenuto proprio sull’argomento, mostrandosi molto pessimista sul possibile approdo in panchina del tecnico spagnolo nella prossima stagione. Di seguito, le sue dichiarazioni: “La vedo molto dura prendere Xabi Alonso, per non dire impossibile. Credo resti al Leverkusen“.

ANCHE IL LIVERPOOL VA OLTRE E PENSA AD AMORIM

Oltre al Bayern Monaco, anche il Liverpool – che in estate saluterà Jurgen Klopp – è una delle squadre più interessate a Xabi Alonso. A questo punto però, viste anche le dichiarazioni di Hoeness, i due club dovranno con ogni probabilità virare su altri profili. Per la panchina degli inglesi, in questo momento, il nome più caldo sembrerebbe essere quello dell’attuale tecnico dello Sporting Lisbona Ruben Amorim.

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Chi è Cavan Sullivan, la stellina del calcio USA già nell’orbita del Manchester City

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CHI È CAVAN SULLIVAN – Pensate, a malapena 14 anni, ritrovarvi già sui media calcistici, oltre ad essere in orbita Manchester City, club che al momento domina i riflettori europei. Questo è il mondo di Cavan Sullivan, talento classe 2009 dei Philadelphia Union, che ha esordito con tanto di assist in MLS Next pro. Ormai nel calcio la ricerca del talento parte da età sempre più basse, soprattutto nei campionati esteri, dove i giovani talenti che impressionano gli scout vengono convinti a firmare, o corteggiati, già giovanissimi. Un esempio può essere l’acquisto di Paez da parte del Chelsea, nella scorsa stagione. Ora è invece il turno di Sullivan, trequartista di pura classe che ha addosso gli occhi della migliore squadra del miglior campionato al mondo: la Premier League. 

DAGLI USA ALL’INGHILTERRA

Proprio con la costante scoperta e crescita di talenti sempre più giovani, non è facile impressionare. Eppure, nessuno può evitare di guardare un quattordicenne che, all’esordio coi grandi, si iscrive addirittura al tabellino degli assistman. Parliamo comunque di un giocatore che fa parte della Philadelphia Union Academy da quando ha a malapena 11 anni. Alto 1,58 e in possesso di doppia nazionalità (Americano e tedesco), Sullivan ha fatto parlare di sè con un’etichetta pesantissima. La definizione di ‘nuovo Messi‘ è ovviamente prematura, eppure il talento è cristallino ed innegabile.

Del resto, il Manchester City sembra avere già accordo con società e giocatore, mancano soltanto le firme di rito. Le regole sui trasferimenti e sul lavoro minorile non permetteranno comunque al ragazzo di raggiungere i Citiziens prima dei 18 anni. Per propiziarne il percorso di crescita, la decisione comune tra le società è di tenerlo in patria, dove arriverà ad esordire in MLS. Dopodichè potrà partire per l’Europa. Sicuramente il nome di Cavan Sullivan è destinato a catturare sempre di più l’attenzione nel corso degli anni, anche perchè prima di raggiungere il nostro calcio bisognerà attendere ancora qualche anno.

CARATTERISTICHE TECNICHE

Parlando di un giocatore molto giovane, è difficile darne un quadro generale completo. Nonostante ciò si può tranquillamente asserire che stiamo per vedere un talento innato dal punto di vista tecnico. L’obiettivo sarà quello di sgrezzarsi nei prossimi anni a livello tattico, affrontando gradualmente un calcio più fisico. Il piede è il mancino, proprio come quel fenomeno generazionale che ha portato ad un altro livell0 il numero 10, che ora milita proprio in MLS all’Inter Miami: Lionel Messi. Sullivan dà la sensazione di poter essere un giocatore abile nello stretto e palla al piede, veloce e tecnicamente impeccabile. Ma solo il tempo potrà dirci dove può arrivare questo ragazzo.

Fonte immagine in evidenza: profilo IG Cavan Sullivan

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Bundesliga

Infortunio al ginocchio per Bensebaini in Nazionale: il Dortmund lo perde fino a fine stagione

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Ramy Bensebaini, giocatore del Borussia Dortmund e Randal Kolo Muani, giocatore del PSG, Champions League

Il Borussia Dortmund sarà impegnato in un finale di stagione di fuoco. In Bundesliga si trova attualmente al quarto posto della classifica, ma con la qualificazione in Champions League ancora in bilico. Per quanto riguarda invece la Champions, i gialloneri sfideranno l’Atletico Madrid per guadagnarsi un posto in semifinale, traguardo che manca dalla stagione 2012/13 (in quel caso fu finale contro il Bayern Monaco). Il Borussia Dortmund ha però perso un giocatore fondamentale per lo scacchiere di Terzic: Ramy Bensebaini resterà infatti fuori fino al termine della stagione, saltando tutti gli impegni nazionali e internazionali.

IL RENDIMENTO DI BENSEBAINI IN QUESTA STAGIONE

Il terzino sinistro algerino Bensebaini ha giocato 17 partite in Bundesliga in questa stagione, di cui 11 dal primo minuto. Una stagione non esattamente da ricordare quella dell’ex laterale del Borussia Mönchengladbach, visto che adesso dovrà rimanere ai box a lungo. Come riportato da TMW, Bensebaini ha riportato un infortunio al legamento collaterale mediale del ginocchio e ha finito in anticipo la stagione, anche se è riuscito a evitare l’operazione. L’infortunio è arrivato nella sfida amichevole giocata tra la sua Algeria e la Bolivia. Ennesimo infortunio dunque causato dalla sosta per le Nazionali, che ha creato problemi in tutto il mondo, non solo in Italia.

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