Terza giornata del campionato spagnolo che si chiude con alcuni verdetti iniziali prima dell’inizio della pausa per le nazionali. Se il Barcellona continua ad arrancare per la mancanza di una coerenza interna allo spogliatoio, il Real Madrid cade sul campo del Villarreal nel tranello teso dal Submarino Amarillo: solo Gareth Bale ha salvato dalla disgrazia i blancos, appena prima di farsi però espellere per un doppio fallo nei minuti di recupero.
Fonte: profilo Twitter della Liga
LA TESTA DELLA CLASSIFICA
Fonte: profilo Instagram dell’Atletico Madrid
Imperterrito e lontano dalle crisi interne che stanno vivendo Barcellona e Real Madrid, l’Atletico Madrid di Joao Felix continua a volare e. Il 3-2 con cui al Wanda Metropolitano ha schiantato un Eibar determinato ha certificato la forza dei Colchoneros, oggi veri favoriti per mantenere a lungo la testa della classifica. Il goal di Joao Felix, il primo in Liga, è ancora una volta il fuoco d’artificio in una prestazione totale: giornata dopo giornata il giovane portoghese impressiona sempre più e Simeone, visti gli attuali risultati, si frega le mani per l’affare estivo.
A rincorrere non troppo distanti – quota sette punti contro i nove dell’Atletico – il Bilbao vittorioso all’esordio con il Barcellona e ancora una volta vincente contro la Real Sociedad in questa giornata, e il Siviglia, che con il pareggio ottenuto tra le mura amiche del Sanchez Pizjuan ai danni del Celta Vigo raggiunge il Bilbao al 2° posto. A seguire, lo strepitoso Levante uscito vincitore dalla contesa con il Valladolid (quota 4 punti in classifica e vicino alla zona calda) e il Real Madrid, che con Osasuna e Alavés condivide la quinta piazza a quota 5 punti.
LA CRISI BLAUGRANA
Dietro ad un Real Madrid che non ingrana, il Barcellona campione in carica che non riesce a trovare una quadratura tattica per ovviare alla mancanza di Messi ma che, soprattutto, sembra non volersi dar pace per gli esiti del mercato estivo: Neymar è rimasto a Parigi e fino a gennaio non ci si potrà appigliare a un suo possibile ritorno, Messi continua a stare fermo ai box in attesa di tornare a disposizione e Valverde perde Rafinha, andato in prestito secco al Celta, non valutandolo come potenziale parte del progetto che fino a questo momento fa acqua da ogni parte. Il pareggio con l’Osasuna reca la firma di Ansu Fati, unica nota lieta di un pomeriggio vissuto all’ombra di Roberto Torres, autore di una doppietta davanti al pubblico de El Salvador.
CENTRO CLASSIFICA
Dunque a quota quattro punti, insieme al Barcellona, stazionano altre cinque squadre: Valencia, alla prima vittoria nella Liga di quest’anno, il Celta del neo arrivo Rafinha, il Valladolid e la Real Sociedad e, in conclusione, il Granada. La squadra di Diego Penas ha passeggiato sul triste Espanyol con un netto 0-3 a Barcellona, che ha annullato ogni speranza dei tifosi biancoazzurri. L’Espanyol, penultimo a quota un punto, non ha ancora segnato in questa Liga, incassando 5 gol in due partite e mantenendo la porta inviolata nell’unico pareggio conquistato contro l’Alavés. Ci si aspetta ora un salto di qualità da parte di Barcellona e Valencia: questa sosta servirà per riordinare le idee dalle parti del Camp Nou e del Mestalla.
IL PROBLEMA BLANCO
Le dichiarazioni di Casemiro sono arrivate quando già il cielo minacciava tempesta dalle parti di Valdebebas: intervistato a fine partita, il centrocampista brasiliano ha riportato la mancanza di unità di intenti all’interno dello spogliatoio del Madrid come problema principale di questo inizio di stagione. Falcidiato da infortuni e deluso da un mercato diverso rispetto a quanto prospettato, l’ambiente Real Madrid è compresso sulla figura di Zinedine Zidane, vate delle tre Champions League consecutive, che oggi resta in bilico tra ciò che è e ciò che sarà del futuro dei blancos.
Fonte: profilo Instagram del Real Madrid
La gara contro il Villarreal, pareggiata in extremis e finita in una tempesta mediatica difficile da attutire, è sembrata l’emblema di quanto sta accadendo a Zidane e ai suoi giocatori: Gareth Bale, prima vicinissimo alla cessione, poi titolare nonostante alcune dichiarazioni di fuoco nei confronti della situazione, ha segnato 2 gol cercando di riconquistarsi il favore del pubblico ma continuando a farlo solamente per sé stesso. Marcelo, Modric e Vinicius Jr in panchina dall’inizio del match, con Jovic al fianco di Benzema, hanno poi costituito le scelte suicide di Zidane che, nonostante il conclamato desiderio di privarsi del serbo, ha insistito nel vederlo titolare in una gara dal coefficiente di difficoltà elevatissimo. Dopo il pareggio casalingo contro il Valladolid, un’altra battuta di arresto per i blancos che non riescono a scrollarsi di dosso il fantasma di un mercato lontano dalle aspettative di una piazza abituata a dominare il mondo del calcio spagnolo e internazionale.
(Fonte immagine in evidenza: profilo Instagram dell’Atletico Madrid)