Il massimo campionato inglese, con il proprio AD, Richard Masters, in primo piano, sta esaminando i legami tra le società in attività nella galassia delle criptovalute e i club inglesi.
Le preoccupazioni riguardano una mancanza di disciplinamento nel settore. Difatti la Premier, attraverso The Times, avrebbe confermato di non avere norme adeguate in merito a possibili collaborazioni con le criptovalute, le quali stanno guadagnando sempre più terreno, probabilmente a causa del divieto sulle sponsorizzazioni dal gioco d’azzardo.
Ciò che preoccupa la Premier League sono i pagamenti di possibili commissioni per transazioni significative, oltre alla tentazione dei bambini verso le piattaforme.
Tim Payton, membro dell’Arsenal Supporters Trust, ha parlato di una diffidenza diffusa riguardo al binomio crypto-club:
«Non esiste una regolamentazione delle criptovalute in generale e nessuna nel calcio, quindi perché i club promuovono qualcosa che non è regolamentato? Ci dovrebbe essere una maggiore responsabilità nei confronti dei fan. È sicuramente qualcosa che la Premier League e il governo dovrebbero esaminare».
Fonte: calcioefinanza.it
Payton si è anche detto preoccupato riguardo un possibile accesso di adolescenti alla piattaforma Socios, attraverso l’acquisto di un token:
«Penso che sia sbagliato che i minori di 18 anni siano ammessi nella piattaforma anche se non sono autorizzati a scambiare token. È come far entrare i bambini nelle sale scommesse anche se non possono scommettere».
Fonte: calcioefinanza.it
Parallelamente a tutto ciò, alcuni verbali dell’ultimo incontro tra la Premier League e i rappresentanti dei tifosi, indicano una valutazione della stessa Premier in merito ad un possibile ingresso nel mondo degli NFT, ovvero sia i non fungible token, oggetti digitali da collezione. Nonostante tale interesse, è stato comunque riportato quanto cautamente la lega inglese stia approcciando alla questione.
CITY E BARÇA ANNULLANO GLI ACCORDI CON CRYPTO-AZIENDE
Uno degli elementi che salta all’occhio, riguardo il mondo degli NFT, è indubbiamente la poca chiarezza che li caratterizza. Sia Manchester City che Barcellona hanno infatti recentemente annullato partnership con aziende aventi a che fare con le criptovalute. Nel caso del City, l’accordo è stato sospeso per via delle pochissime tracce online dei dipendenti operanti per l’azienda 3Key Technologies. Il Barça ha invece fermato tutto dopo l’arresto, per frode, di uno dei dipendenti della piattaforma Ownix.
Un portavoce di Socios ha rilasciato alcune dichiarazioni per sedare le polemiche scaturite:
«Comprendiamo che quello che stiamo facendo è nuovo, diverso. E siamo consapevoli dei cattivi attori in questo spazio che creano prodotti imitativi di qualità inferiore. Questo è il motivo per cui abbiamo e continueremo a collaborare con i regolatori».
Fonte: calcioefinanza.it