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La quadratura del cerchio

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La quadratura del cerchio

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Team Numero Diez

Per gli antichi, il problema della quadratura del cerchio consisteva nello stabilire, data una circonferenza a piacere, se esistesse un quadrato tale da avere la stessa area del cerchio. Nel XIX secolo è stato poi dimostrato che il problema non ha soluzione. È impossibile da verificare. Con il passare degli anni poi, questo termine è stato utilizzato anche in senso metaforico nella vita quotidiana, esprimendo la ricerca di una soluzione perfetta ad un determinato problema.

Ci sono due squadre – Alessandria e Parma – che stasera dovranno trovare dentro loro stesse la forza di scovare i mezzi giusti per arrivare a quella soluzione perfetta, che risponde al nome di Serie B.

PERCORSI OPPOSTI

Parma e Alessandria giungono alla finale play-off del Franchi tramite percorsi differenti. Gli emiliani, dopo il fallimento del 2015 sono riusciti a ripartire immediatamente, vincendo ampiamente il girone D dello scorso campionato di Serie D. I grigi invece da qualche anno a questa parte stanno tentando in tutti i modi di tornare a disputare il campionato di Serie B, che in terra piemontese manca da ben 43 anni. Il sogno chiamato promozione sarebbe ancora più soddisfacente, rispetto alla pazzesca cavalcata di Coppa dell’anno passato. Durante la stagione scorsa infatti l’Alessandria aveva sfiorato la finale di Coppa Italia dopo aver battuto formazioni come Palermo e Genoa. Il sogno di potersi giocare la finale svanì poi definitivamente in semifinale sotto i colpi del Milan.

L’Alessandria si presentava come una delle grandi pretendenti alla vittoria finale del proprio girone (A). La formazione dell’ex allenatore Braglia poteva contare su giocatori di altissima qualità e allo stesso tempo di grande carisma ed esperienza. La partenza della formazione piemontese è stata a dir poco incredibile. L’Alessandria ha concluso il girone d’andata stabilendo un nuovo record di punti (47) e soprattutto mantenendo inviolata la casella delle sconfitte. Le 14 vittorie (delle quali 6 consecutive nelle prime sei giornate) e i 5 pareggi, avevano portato i grigi a +8 dalla Cremonese con un girone di ritorno ancora tutto da giocare. Nella seconda parte di stagione l’Alessandria ha incredibilmente sprecato tutto il vantaggio accumulato, inciampando in svariate sconfitte (soprattutto in trasferta). Questo tracollo verticale ha causato non soltanto l’esonero di Braglia e l’assegnazione della panchina a Pillon, ma soprattuto ha portato all’incredibile rimonta della Cremonese, che ha potuto festeggiare la B diretta.

Completamente diverso il percorso del Parma invece, che era partito sì tra le favorite, ma non era “La” favorita. Il Venezia di Pippo Inzaghi sulla carta, possedeva qualche arma in più rispetto ai ducali. Il campo ha confermato i pronostici di inizio stagione, e difatti sono stati i lagunari a conquistare la promozione nel campionato cadetto. Il Parma era comunque partito in maniera non brillante: alla fine del girone d’andata la squadra di D’Aversa (subentrato ad Apolloni) si trovava al quinto posto. La corsa per la seconda posizione in classifica sembrava cosa per Pordenone, Reggiana e Padova. Ed invece il Parma nel girone di ritorno è riuscito a risollevarsi ed a candidarsi come unica pretendente al secondo posto, che garantiva l’accesso alla fase successiva dei play-off. Al contrario dell’Alessandria, la squadra di D’Aversa si è presentata all’appuntamento degli spareggi con alle spalle un percorso in crescendo.

UOMINI CHIAVE

Alessandria e Parma dovranno fare i conti non soltanto con gli uomini chiave degli avversari, ma soprattutto con quelli che saranno assenti. Da una parte Bocalon, dall’altra Corapi e Scaglia. Pillon perde il compagno di reparto ideale di Gonzalez. Quel Bocalon che anno scorso aveva fatto parlare di sé per i suoi gol in Coppa Italia. D’Aversa invece dovrà fare a meno di due centrocampisti altrettanto importanti come Corapi e Scaglia: il primo reduce da un campionato fantastico (quello passato) in Serie D, il secondo invece esperto e carismatico dati i suoi anni in B con le maglie di Brescia e Latina.

Nonostante le assenze però, Alessandria-Parma metterà di fronte due formazioni di altissimo livello, che a nomi avrebbero potuto tranquillamente già disputare la Serie B. D’Aversa può affidarsi all’esperienza e al carisma di capitan Lucarelli, che dopo aver segnato il rigore decisivo in semifinale contro il Pordenone, vuole scrivere un altro pezzo di storia della squadra gialloblù. Oltre al difensore livornese, anche Munari e Calaiò rappresentano delle assolute certezze a questi livelli.

Il rigore decisivo di Lucarelli, che ha portato il Parma in finale play-off

Anche Pillon può coccolarsi il suo punto di forza, nonché il giocatore più pericoloso dei Grigi. Quel Pablo Gonzalez che abbiamo saputo apprezzare, soprattutto, con la maglia del Novara. L’attaccante argentino, autore finora di 22 gol stagionali, fresco della doppietta in semifinale contro la Reggiana, è pronto ad essere ancora una volta decisivo nelle sfide che contano. Oltre a Gonzalez, anche Gozzi, in difesa, rappresenta un perno fondamentale della formazione piemontese. Il centrale classe ’86 può vantare una grande esperienza di Serie B con la maglia del Modena. L’assente Bocalon, sarà sostituito dal grande ex della gara ovvero Felice Evacuo. L’attaccante originario di Pompei, dopo aver segnato solamente 5 gol in 19 presenze con la maglia del Parma, è stato prestato all’Alessandria nel mercato invernale. Giocare in finale proprio contro i suoi ex compagni, è uno di quegli scherzi del destino che spesso il calcio riserva.

Quanto mancherà al “Cartero” Gonzalez il supporto di Bocalon?

Protagonisti a parte, Parma e Alessandria devono compiere il passo finale per coronare il sogno di due città. In Piemonte l’obiettivo è tornare in B dopo tanti, troppi, anni di assenza. In terra emiliana invece, dove per anni si è respirato il calcio – quello vero, quello importante – la promozione in Serie B sarebbe solo un primo trampolino di lancio per riemergere dalle ceneri del fallimento.

La formula vincente è complicata da trovare, ma una delle due lo deve fare, per continuare a sognare.

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Giovani per il futuro

Chi è Olijars, il giovanissimo figlio d’arte neo-acquisto dell’Atalanta

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CHI È JEGORS OLIJARS – È notizia di ieri l’acquisto da parte dell’Atalanta del classe 2008 Jegors Olijars, interessante prospetto lettone che ha deciso di firmare il suo primo contratto da professionista della sua carriera con la Dea (erano interessate anche Ajax, Atletico Madrid e Borussia Dortmund) e di crescere nel vivaio nerazzurro. Scopriamo chi è Olijars in questo articolo.

CHI È OLIJARS: CALCIATORE IN UNA FAMIGLIA DI SPORTIVI

Jegors Olijars è una punta centrale dotata di grande fisicità (alta 193 cm) e con grandi potenzialità, che ha dimostrato pienamente in patria e anche nelle squadre giovanili della Nazionale nord-europea. Si può dire che lo sport era nel destino di Jegors, nato in una famiglia di campioni di vari sport. Dal padre campione di corsa a ostacoli – ha vinto un Europeo nel 2006 a Goteborg, medaglia d’argento invece nel 2002 a Monaco e di bronzo al Mondiale di Valencia 2008 – alla madre tennista, passando per il nonno che, invece, ha partecipato a un’Olimpiade, il giovane è portatore di un’eredità di successo e dedizione allo sport che in pochi possono vantare. Starà al 16enne, ora, tenere alto il nome della famiglia cercando di affermarsi nel calcio che conta. Si tratta del primo calciatore lettone nella storia dell’Atalanta.

Fonte immagine in evidenza: profilo X Filippo Maggi

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Calciomercato

Futuro di Zurkowski ancora incerto: difficile il riscatto dell’Empoli dallo Spezia

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ZURKOWSKI EMPOLI – Szymon Zurkowski si sta ritrovando all’Empoli. Dopo il periodo difficile tra Fiorentina e Spezia, il polacco è tornato all’Empoli nel mercato di riparazione e ha avuto un impatto molto importante sulla stagione dei toscani, con 4 gol nelle prime due uscite in maglia azzurra – memorabile la tripletta segnata contro il Monza alla prima da titolare, dopo la rete all’esordio contro il Verona – che lo rendono tuttora il miglior marcatore stagionale dell’Empoli nonostante l’arrivo a metà campionato. Il suo rendimento è un po’ calato nelle ultime settimane, in cui – complice un infortunio alla caviglia – è apparso lievemente in ritardo, ma l’Empoli vorrebbe puntare su di lui anche nella prossima stagione.

ZURKOWSKI RESTA ALL’EMPOLI? IL RISCATTO È DIFFICILE

Sarà difficile, però, confermare il classe ’97 in rosa: la formula con cui si è trasferito nella finestra invernale, infatti, è quella del prestito con diritto di riscatto fissato a 5 milioni di euro ed esercitabile dagli azzurri a fine stagione. Questa valutazione, però è considerata eccessiva dai dirigenti del club toscano, che sembrano propensi a non esercitare il riscatto del polacco per poi trattare con lo Spezia per un nuovo accordo. La volontà dell’Empoli sarebbe quella di ottenere un nuovo prestito, ma resta da vedere se lo Spezia è disposto a rimandare in prestito il calciatore senza monetizzare da una sua cessione. Bisogna anche considerare, però, che in caso di cessione a titolo definitivo c’è una percentuale abbastanza importante che lo Spezia dovrebbe riconoscere alla Fiorentina, club da cui ha acquistato il calciatore nel 2023.

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Calcio Internazionale

Xabi Alonso sempre più vicino alla permanenza al Leverkusen: niente Bayern Monaco e Liverpool

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XABI ALONSO – In Germania c’è una squadra che sta per spezzare l’egemonia degli ultimi anni del Bayern Monaco. Si tratta del Bayer Leverkusen dell’ex bavarese Xabi Alonso, che si trova al primo posto in classifica a +10 proprio dal Bayern secondo. Quando mancano soltanto otto giornate al termine del campionato, la Bundesliga sembra ormai nelle mani dei rossoneri.

Il Bayern Monaco, che in estate si separerà da Thomas Tuchel, è alla ricerca di un allenatore per la prossima stagione, e tra i nomi che circolano uno dei più insistenti è proprio quello di Xabi Alonso, che però è legato fino al 2026 con il Leverkusen, che non sembra avere alcuna intenzione di liberarlo in direzione Monaco di Baveria.

LE PAROLE DI HOENESS SU XABI ALONSO

Intervenuto ai microfoni di Das Erste, il presidente onorario del Bayern Monaco Uli Hoeness è intervenuto proprio sull’argomento, mostrandosi molto pessimista sul possibile approdo in panchina del tecnico spagnolo nella prossima stagione. Di seguito, le sue dichiarazioni: “La vedo molto dura prendere Xabi Alonso, per non dire impossibile. Credo resti al Leverkusen“.

ANCHE IL LIVERPOOL VA OLTRE E PENSA AD AMORIM

Oltre al Bayern Monaco, anche il Liverpool – che in estate saluterà Jurgen Klopp – è una delle squadre più interessate a Xabi Alonso. A questo punto però, viste anche le dichiarazioni di Hoeness, i due club dovranno con ogni probabilità virare su altri profili. Per la panchina degli inglesi, in questo momento, il nome più caldo sembrerebbe essere quello dell’attuale tecnico dello Sporting Lisbona Ruben Amorim.

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Calcio Internazionale

Chi è Cavan Sullivan, la stellina del calcio USA già nell’orbita del Manchester City

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CHI È CAVAN SULLIVAN – Pensate, a malapena 14 anni, ritrovarvi già sui media calcistici, oltre ad essere in orbita Manchester City, club che al momento domina i riflettori europei. Questo è il mondo di Cavan Sullivan, talento classe 2009 dei Philadelphia Union, che ha esordito con tanto di assist in MLS Next pro. Ormai nel calcio la ricerca del talento parte da età sempre più basse, soprattutto nei campionati esteri, dove i giovani talenti che impressionano gli scout vengono convinti a firmare, o corteggiati, già giovanissimi. Un esempio può essere l’acquisto di Paez da parte del Chelsea, nella scorsa stagione. Ora è invece il turno di Sullivan, trequartista di pura classe che ha addosso gli occhi della migliore squadra del miglior campionato al mondo: la Premier League. 

DAGLI USA ALL’INGHILTERRA

Proprio con la costante scoperta e crescita di talenti sempre più giovani, non è facile impressionare. Eppure, nessuno può evitare di guardare un quattordicenne che, all’esordio coi grandi, si iscrive addirittura al tabellino degli assistman. Parliamo comunque di un giocatore che fa parte della Philadelphia Union Academy da quando ha a malapena 11 anni. Alto 1,58 e in possesso di doppia nazionalità (Americano e tedesco), Sullivan ha fatto parlare di sè con un’etichetta pesantissima. La definizione di ‘nuovo Messi‘ è ovviamente prematura, eppure il talento è cristallino ed innegabile.

Del resto, il Manchester City sembra avere già accordo con società e giocatore, mancano soltanto le firme di rito. Le regole sui trasferimenti e sul lavoro minorile non permetteranno comunque al ragazzo di raggiungere i Citiziens prima dei 18 anni. Per propiziarne il percorso di crescita, la decisione comune tra le società è di tenerlo in patria, dove arriverà ad esordire in MLS. Dopodichè potrà partire per l’Europa. Sicuramente il nome di Cavan Sullivan è destinato a catturare sempre di più l’attenzione nel corso degli anni, anche perchè prima di raggiungere il nostro calcio bisognerà attendere ancora qualche anno.

CARATTERISTICHE TECNICHE

Parlando di un giocatore molto giovane, è difficile darne un quadro generale completo. Nonostante ciò si può tranquillamente asserire che stiamo per vedere un talento innato dal punto di vista tecnico. L’obiettivo sarà quello di sgrezzarsi nei prossimi anni a livello tattico, affrontando gradualmente un calcio più fisico. Il piede è il mancino, proprio come quel fenomeno generazionale che ha portato ad un altro livell0 il numero 10, che ora milita proprio in MLS all’Inter Miami: Lionel Messi. Sullivan dà la sensazione di poter essere un giocatore abile nello stretto e palla al piede, veloce e tecnicamente impeccabile. Ma solo il tempo potrà dirci dove può arrivare questo ragazzo.

Fonte immagine in evidenza: profilo IG Cavan Sullivan

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