L’ultima volta che la Reggina ha disputato una gara di Serie B era il 31 maggio 2014. La partita in questione era un Reggina-Ternana terminato 2-1 per gli ospiti. Tanto per capirci: in quella squadra giocavano David Di Michele, Antonino Barillà, e ancora Fabio Lucioni, oggi al Lecce, nonchè un giovanissimo Giovanni Di Lorenzo. Nel frattempo sono passati sei anni ed è cambiato tutto, anche il nome della stessa società, che tra fallimento, Serie D e Lega Pro ha finalmente, e meritatamente, trovato la tanto attesa promozione in Serie B.
La promozione fra i cadetti non è arrivata nel modo sperato, ovvero sul campo; ma la decisione del Consiglio Federale della FIGC era inevitabile, visto il dominio incontrastato emerso dalla squadra amaranto nel corso del campionato. In 30 partite la Reggina, allenata da Domenico Toscano, ha conquistato 69 punti, terminando al primo posto nel Girone C del terzo livello del calcio italiano. Una squadra che ha più volte dimostrato di avere una marcia in più, un’organizzazione di gioco di ottimo livello oltre che una serie di individualità che in un campionato come la Serie C possono fare tutta la differenza del mondo.
COLPI DA SOGNO…
Il presidente della Reggina è un imprenditore romano di origini calabresi, Luca Gallo: una personalità che in pochissimo tempo – in carica da solo un anno – ha riportato credibilità e passione attorno ad una piazza calda che nel suo passato ha vissute annate gloriose anche in Serie A. L’organico della squadra è forte e completo come pochi; ci sono giocatori che vantano esperienze di altissimo livello, come El Tanque Denis (12 gol quest’anno), che ha fatto per anni le fortune dell’Atalanta, o ancora il portiere Guarna, il fantasista Bellomo, ex Bari e Torino, Reginaldo, il difensore Marco Rossi.

(Fonte: profilo Twitter @Reggina_1914)
Quest’anno è stato determinante per la rincorsa alla B anche l’attaccante classe ’91 Corazza, autore di 14 reti in campionato. Il suo futuro, però, potrebbe essere lontano dalla Calabria. In una recente intervista il suo agente, Andrea D’Amico, ha confermato che sul bomber amaranto ci sono diversi club: Modena, Ternana e Palermo soprattutto. Un addio che sembra segnato anche perché il prossimo anno il reparto offensivo della squadra di Toscano, fedele ad un ordinato 3-5-2, conterà due nuovi giocatori ritornarti in Italia con l’obiettivo di portare la Reggina ai piani più alti del calcio italiano.
Nelle scorse settimane, infatti, il presidente Gallo ha presentato in pompa magna prima Jeremy Menez e poi Kyle Lafferty. Entrambi hanno già avuto esperienze nel Belpaese. Il francese è stato per anni uno dei giocatori più talentuosi e allo stesso tempo enigmatici della Serie A, prima con la maglia della Roma e poi con quella del Milan. Un calciatore dotato di abilità tecniche indubbiamente fuori dalla norma. L’interrogativo, ovviamente, è il suo ambientamento alla Reggina e ad un campionato, quello di Serie B, terribilmente diverso rispetto a quelli affrontati fin ora.
Lafferty, nordirlandese di 32 anni, è reduce da esperienze non proprio gratificanti con Rangers, Sarpsborg e Sunderland. Tuttavia nell’unico anno giocato in Italia, a Palermo in Serie B al fianco di Dybala, ha messo a referto 11 gol. La speranza è che il prossimo anno con la sua nuova maglia possa quantomeno replicare le buone prestazioni offerte in rosanero.
…PER SOGNARE
Colpi da sogno per sognare. Quello che sta allestendo Massimo Taibi, direttore sportivo del club, si prospetta essere un vero squadrone. Non è affatto utopico pensare alla Reggina tra le serie candidate a conquistare la promozione diretta in Serie A la prossima stagione. Il roster della società calabrese è assolutamente adatto a fare un grande campionato, nonostante le fisiologiche difficoltà che potrebbero emergere nel corso del torneo.
“Ogni giorno cerco di migliorare la squadra e la struttura, quello che è successo recentemente ha creato dei problemi economici. Non mi fermerò per questo. Siamo all’inizio del nostro percorso. L’obiettivo è la Serie A, non posso attendere”.
Dalle parole del presidente Gallo è evidente la ferrea volontà di ambire a raggiungere al più presto la massima serie. E farlo con in rosa talenti “esperti” del calibro di Menez, sempre che non decida di eclissarsi come spesso gli è capitato in carriera, Lafferty, Denis o Reginaldo è sicuramente più semplice.
(Fonte immagine in evidenza: profilo Twitter @Reggina_1914)