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La rinascita dell’Empoli

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La rinascita dell’Empoli

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L’Empoli, dopo essere passato dal purgatorio della Serie B, ha le idee molto chiare sul proprio futuro.

La squadra toscana ha disputato un ottimo campionato nella serie cadetta, posizionandosi al primo posto e vincendo il campionato, giocando per gran parte della stagione un ottimo calcio. Nonostante non abbia mai avuto grossi problemi, la società ha deciso alla 19ª giornata di esonerare l’allenatore Vincenzo Vivarini e di chiamare al suo posto l’ex collaboratore di Luciano Spalletti alla Roma, Aurelio Andreazzoli, che ha condotto la squadra alla vittoria del titolo e alla conseguente promozione nella massima serie.

LA SQUADRA

L’Empoli 2018/19 non subirà grossi stravolgimenti e vorrà ripartire dalla formazione che l’ha portata alla promozione. Il primo punto da cui partire è la conferma dell’allenatore, Aurelio Andreazzoli, tecnico competente e capace di sfruttare il potenziale inespresso di tutti i suoi giocatori, difatti da quando è arrivato lui, la squadra ha iniziato a esprimere un calcio molto propositivo, capace di sfruttare al massimo il potenziale offensivo e terminando la stagione con il miglior attacco (88 gol fatti in 42 partite). Andreazzoli, oltretutto, ha riportato al Castellani il bel gioco proposto da alcuni suoi predecessori (Sarri e Giampaolo), riproponendo il modulo che li rese celebri le stagioni passate, il 4-3-1-2.

Oltre al tecnico, verrà riconfermata tutta la formazione titolare a eccezione di Gabriel che, rientrerà alla società proprietaria del cartellino, il Milan e Castagnetti che ritornerà alla SPAL. Se il portiere brasiliano non dovesse tornare, verrà sostituito dall’ex titolare e attuale secondo portiere, Ivan Provedel.

In difesa, la squadra empolese potrà fare affidamento sul veterano e capitano Manuel Pasqual che, insieme a Domenico Maietta possono essere il valore aggiunto per i loro compagni di reparto: Giovanni Di Lorenzo, Frédéric Veseli e Sebastiano Luperto, il terzino è stato un titolare inamovibile nel corso dell’annata mentre i due centrali si sono alternati durante tutto l’anno.

Il centrocampo sarà chiamato a un duro lavoro per la permanenza nella massima serie, tra cui i suoi interpreti che dovranno ripetere l’elevate performance dimostrate a lungo in B, sia sul piano del gioco sia sul piano della personalità, infatti, sarà importante confermare tutto il reparto e respingere le offerte che arriveranno durante questa sessione di mercato per non rischiare di rovinare l’equilibrio creatosi negli ultimi mesi. Orfani del playmaker Castagnetti (ritornato alla casa base) e alla ricerca del giusto sostituto, le mezze ali Krunic e Bennecer, e il trequartista Zajc proveranno a imporre il loro gioco dominante anche in A, nonostante la prossima stagione abbiano a che fare con squadre di ben più alto livello. Proprio il trequartista è stata l’arma in più di mister Andreazzoli, che con i suoi movimenti tra le linee (8 gol e 15 assist in 35 gare), è stata una continua spina nel fianco delle compagini avversarie e che sicuramente proverà ad esserlo anche il prossimo anno. Le riserve svolgeranno un ruolo fondamentale, dovendo portare freschezza, ed eventualmente esperienza, caratteristiche che risponderanno ai nomi di Matteo Brighi e Lorenzo Lollo.

Il tandem d’attacco Caputo-Donnarumma sarà la vera sorpresa del nuovo campionato (mercato permettendo visto che l’attaccante classe 1990 potrebbe cambiare maglia accasandosi all’Empoli). I due attaccanti, la scorsa stagione hanno realizzato complessivamente 44 gol e 10 assist, dimostrando di rappresentare il reale peso specifico offensivo della squadra con il 50% delle reti realizzate complessivamente dalla squadra toscana (26 gol e 5 assist per Francesco Caputo mentre per Alfredo Donnarumma 18 reti e 5 assistenze ai compagni).

IL MERCATO

Adesso tocca al Presidente Fabrizio Corsi e al Direttore Generale Andrea Butti puntellare la rosa, con acquisti mirati che possano portare maggiore qualità alla squadra per puntare al meglio all’obiettivo iniziale della società: la salvezza.

Negli ultimi giorni, l’Empoli ha rafforzato il reparto offensivo con l’acquisto di La Gumina dal Palermo per un cifra intorno ai 9 milioni di euro, l’attaccante classe ’96 è stato una rivelazione del campionato di Serie B con 33 presenze e 11 gol (compresi i Playoff). Oltre all’attaccante palermitano, la società ha già acquistato il difensore centrale classe 1994, Michał Marcjanik dal Arka Gdynia, ha riscattato Joel Untersee dalla Juventus, ha acquistato a titolo definitivo il giovanissimo, Adan Mohamed Said, classe 2000 e di ruolo attaccante dall’ Örgryte; sempre in attacco ha acquistato dallo Zilina, Samuel Mraz. Sarà importantissimo decifrare il futuro di Alfredo Donnarumma, che potrebbe partire con destinazione Brescia. La società lavora anche sui rinnovi di contratto dove, da qualche giorno, hanno firmato il rinnovo Di Lorenzo e Zajc fino al 30 giugno 2022. Nel frattempo stanno provando a rinnovare anche alcuni prestiti, tra cui quello di Sebastiano Luperto dal Napoli.

Nel mercato in uscita, sono molte le squadre interessate a Krunic, in particolar modo il Torino, che negli ultimi giorni ha presentato un’offerta da circa 7 milioni di euro.

LE PREVISIONI

Tutto dipenderà dalla squadra che verrà allestita durante questa sessione di mercato dalla dirigenza e dall’impatto che avranno i giocatori con la Serie A, dato che diversi titolari della squadra hanno alle spalle poche o addirittura nessuna presenza nel massimo campionato.

La salvezza è l’obiettivo dichiarato dalla società, che dando fiducia ad Andreazzoli vuole proporre quanto di buono fatto vedere la stagione scorsa, soprattutto sul piano del gioco. Come sempre (o quasi), l’Empoli punterà fortemente su molti giovani promettenti con la speranza che il lavoro possa trasformare i margini di miglioramento di questi ragazzi in reali potenzialità per la Serie A. Il nuovo Empoli di Andreazzoli è pronto a ripresentarsi nella massima serie.

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Parolo contro Mancini: “Retegui? Una forzatura. A lui preferisco Kean”

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Kean Juventus

Mateo Retegui è tra i giocatori più chiacchierati delle ultime settimane. Le due reti in Nazionale nelle sfida di qualificazione a Euro 2024, contro e Inghilterra e Malta, sono bastate per mettere d’accordo buona parte degli scettici di fede azzurra.

Ciononostante, al termine del match tra Juventus e Verona, Marco Parolo ha espresso, negli studi di DAZN, il proprio parere riguardo le ultime convocazioni di Roberto Mancini, soffermandosi sull’assenza di Moise Kean:

Tra Retegui e Kean scelgo Kean. Retegui è stata una forzatura, anche se ha segnato due gol, ma non so se messo in Italia possa fare i gol dei nostri attaccanti italiani. I gol li ha fatti Orsolini, Scamacca, Raspadori, Kean. Quando segnano si parla di attaccante del futuro e Immobile viene messo da parte, ma qui parliamo di qualcosa di diverso“.

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Szczesny: “Il calendario è stimolante, ora pensiamo alla semifinale”

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Szczesny

La Juventus ha superato 1-0 il Verona grazie a Kean: dopo il match, il portiete bianconero Szczesny è intervenuto ai microfoni di DAZN.

Il momento è buono, stasera forse non abbiamo brillato ma dopo la sosta le partite sono sempre pericolose. Alla fine conta portare a casa i tre punti, siamo contenti del risultato ma non molto della prestazione. Il calendario è bello e stimolante per arrivare a giocarci tutte le competizioni. Europa League e Coppa Italia sono due obiettivi: in campo abbiamo conquistato 59 punti, siamo a +9 sul’Inter, anche se nemmeno noi sappiamo quale sia la vera situazione. Ora pensiamo alla semifinale di Coppa Italia, è bello, non vediamo l’ora di affrontare questo mese. Portare a casa un trofeo europeo sarebbe stimolante“.

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Allegri: “Stiamo facendo qualcosa di importante. Inter? Non può sempre perdere”

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serie A

La Juventus ha superato 1-0 l’Hellas Verona grazie al gol di Moise Kean: le parole del tecnico Massimiliano Allegri dopo la vittoria dei suoi ragazzi.

LA GARA – “Era una partita complicata, sporca, il Verona ti fa giocare male, ti pressa a tutto campo. Siamo stati fermi nei primi 25 minuti, poi abbiamo iniziato a creare situazioni favorevoli. Forse potevamo fare meglio negli ultimi 10 minuti, senza concedere loro la possibilità di avvicinarsi all’area. In questo dobbiamo migliorare ma credo che i ragazzi stiano facendo qualcosa di importante”.

SU KEAN E LOCATELLI – “In Nazionale? Mancini ha esperienza nel chiamare i giocatori, io credo che alcuni giocatori della Juventus abbiano qualità importanti e che possano essree chiamati. Ma le convocazioni poi le fa Roberto, che chiama chi secondo lui è meglio. Locatelli? Ha reagito bene alla mancata convocazione in Nazionale, è cresciuto bene sul piano tattico, è più mobile nella circolazione della palla anche se deve ancora migliorare in certi tipi di giocate. Come tutta la squadra, anche Locatelli ha cuore e passione. Poi possiamo sbagliare e giocare meno bene, ma alla squadra sicuramente sotto questo aspetto non si può dire niente”.

LA SITUAZIONE DI CLASSIFICA – “Dopo la sentenza dei 15 punti abbiamo giocato a Salerno, poi abbiamo superato le altre davanti e in classifica reale siamo al settimo posto. Vincendo abbiamo staccato quelle dietro. La classifica vera fatta sul campo meritatamente dice che abbiamo 7 punti più della Lazio, 9 sull’Inter e 11 sul Milan. Questo è un bel risultato. L’Inter e le altre non possono sempre perdere, per ora siamo a -4 dal quarto posto ma vedremo Milan e Roma. Di obiettivi ne abbiamo tanti, l’importante è essere lucidi. Del Piero? Grandissimo giocatore, ha rappresentato la Juventus per tantissimi anni e ci ha fatto piacere che sia venuto allo stadio. In dirigenza? Queste cose spettano alla società, noi dobbiamo pensare la campo e non è facile”: 

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Zaffaroni: “Abbiamo creato seri presupposti per far gol: c’è rammarico”

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Verona

Ha parlato al termine del match tra Juventus e Verona, vinto 1-0 dai bianconeri, Marco Zaffaroni, tecnico dei gialloblù.

Di seguito, le sue parole ai microfoni di Sky Sport.

LE DICHIARAZIONI

PARTITA –Nella fase di finalizzazione, negli ultimi metri, abbiamo creato i presupposti per far gol. Purtroppo ci manca ancora cattiveria in quelle zone del campo. Abbiamo creato seri presupposti per segnare e c’è rammarico per questo. I ragazzi sono stati bravi soprattutto nel primo tempo, giocando alla pari. Poi abbiamo cercato di pareggiare in ogni modo, ma non è bastato nonostante la prestazione. I tifosi sono importanti, hanno bisogno di prestazioni di questo tipo, dove la squadra dà tutto e i tifosi lo riconoscono. Dobbiamo raggiungere la qualità che ci manca per ottenere i punti per raggiungere la salvezza“.

GAICH –È un ragazzo con voglia di lavorare e che sta crescendo. Gli manca ancora la capacità di scelta, di tenere la palla, di smarcarsi in maniera efficace. Deve crescere da questo punto di vista, ma ha qualità. Quando giochi con difensori di alto livello, però, risulta tutto più difficile“.

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