Durante le ultime cinque stagioni c’è stata un’inversione di tendenza molto curiosa che riguarda il nostro campionato, anzi un vero e proprio ritorno alle origini.
Fino al 2008 il secondo paese maggiormente rappresentato dopo l’Italia è sempre stato il Brasile. Una sorta di chiodo fisso: italiani, brasiliani, e poi tutti gli altri. Ma dal 2009 il numero di brasiliani è calato vistosamente, tanto che da quell’anno furono sostituiti dai “rivali” di sempre, ovvero gli argentini. Nella stagione 2012-2013 fu toccato anche un picco molto alto, cioè quello di 58 giocatori argentini tesserati dai nostri club, il 16.2% del totale (dati Transfermarkt).
Dopo quel picco raggiunto, però, i brasiliani sono ritornati al loro posto in questa speciale graduatoria, giusto qualche anno di transizione per riprendersi il primato. E da 5 stagioni consecutive sono ancora lì, al primo posto.
I TOP PLAYER
I più famosi ormai li abbiamo imparati a conoscere bene. La Juventus ha in Douglas Costa e Alex Sandro due dei laterali più forti del nostro campionato.
Quando il primo arrivò lo scorso anno ci fu molto scetticismo iniziale, ma all’ex-Bayern bastarono le prime partite per smentire tutti.
Alex Sandro, invece, è reduce da un’annata sottotono, c’erano voci riguardanti il suo addio molto insistenti. Ma la società ha deciso di continuare a puntare forte sul terzino sinistro ex-Porto e anche lui sembra che abbia ricominciato la stagione con il piede giusto.

Il Napoli è ripartito da Ancelotti per provare a coronare il sogno scudetto. In mezzo al campo Carletto potrà puntare ancora sulla corsa e la grinta di Allan, un vero e proprio mastino del centrocampo. E’ stato insostituibile con Sarri, lo sarà anche con Ancelotti.
L’Inter è sempre stata una squadra “sudamericana”, in particolare caratterizzata dalla presenza di argentini e brasiliani. In nerazzurro, nonostante l’arrivo di De Vrij, è rimasto Miranda. L’ex-Atletico è uno dei difensori con maggiore esperienza internazionale del nostro campionato e gioca in Italia da 3 stagioni.
E’ un centrale di totale affidamento, dotato anche di una leadership che gli ha permesso di indossare in più occasioni la fascia da capitano della Seleção. Forse troverà meno spazio rispetto alle passate stagioni, ma Spalletti farà fatica a rinunciare ad un difensore come Miranda.
LE POSSIBILI SORPRESE
Andiamo adesso invece un po’ più in profondità, provando a scovare qualche talento poco conosciuto che potrebbe affermarsi nella nuova stagione.
Uno dei nomi più interessanti è sicuramente quello di Lyanco, difensore centrale classe ’97 in forza al Torino. Il brasiliano si prepara ad affrontare la sua terza stagione in Italia, ma in pratica è come se fosse la prima.

L’ex-San Paolo infatti negli ultimi due anni è stato letteralmente tormentato da infortuni muscolari. In Brasile veniva considerato come uno dei difensori più interessanti in prospettiva.
Nel Toro con Mazzarri può trovare spazio, soprattutto perché è un difensore forte fisicamente, abile nel gioco aereo e dotato anche di una discreta tecnica individuale. Lyanco ha tanti pregi e potrebbe essere finalmente arrivato il suo momento, sarà interessante seguirne gli sviluppi.
Un altro nome passato in sordina, proprio perché poco conosciuto, è quello di Júnior Tavares, terzino sinistro ventiduenne acquistato durante l’ultima finestra di calciomercato dalla Sampdoria.

E’ arrivato in prestito oneroso (1 milione di euro) con un riscatto fissato a 3 milioni. Cifre relativamente basse, la Samp negli anni è riuscita a valorizzare tanti giovani e Giampaolo ci proverà anche con Tavares.
Il brasiliano come caratteristiche tecniche (e guarda caso agisce anche nello stesso ruolo) assomiglia molto ad Alex Sandro: ha una buona tecnica, è bravo ad andare via in accelerazione e si spinge spesso in avanti per arrivare al traversone dal fondo. Deve migliorare in fase difensiva, per questo sarà difficile vederlo dall’inizio, Giampaolo dovrà abituarlo al calcio italiano.
L’ultimo nome da segnare sul taccuino è quello di Marlon, difensore centrale acquistato dal Sassuolo per 6 milioni di euro dal Barcellona. Marlon ha 22 anni ma ha già un ottimo curriculum: 50 presenze con il Fluminense, 22 al Barça B e le ultime 23 realizzate a Nizza con Favre.

L’attuale tecnico del Dortmund lo ha aiutato dal punto di vista tattico e lo ha impiegato sia in una difesa a 4 che a 3 per far ripartire l’azione dalle retrovie. Questo è un punto in comune con i princìpi di gioco di De Zerbi e Marlon potrebbe essere subito pronto, visto che ha già giocato in Europa.
Tra i 3 nomi è quello che ha più probabilità di fare bene, anche perché non troverà una concorrenza agguerrita nel reparto difensivo. Sassuolo, inoltre, è un ambiente che ti permette di crescere (e anche di sbagliare, com’è giusto che sia) in santa pace, senza pressioni mediatiche elevate.
I CAMPIONI DEL PASSATO
Per capire il legame speciale che c’è tra i brasiliani e la Serie A è necessario tornare indietro con la mente di qualche anno, giusto per ricordare l’importanza di alcuni giocatori che hanno giocato nel nostro campionato.

Uno dei primi nomi non può non essere quello del Fenomeno, Ronaldo Luís Nazário de Lima. Difficile trovare degli aggettivi che lo definiscano, perché rischierebbero di essere riduttivi. È stato uno dei giocatori più forti di sempre – per molti è addirittura il primo in assoluto – nonché vincitore di due palloni d’oro. Ronaldo in Italia ha giocato 5 stagioni con l’Inter, ma è stato fermato anche da gravi infortuni che ne hanno compromesso la carriera. Quando giocava, però, faceva letteralmente impazzire le difese avversarie. Anche i cugini del Milan hanno avuto la fortuna di vedere Ronaldo con la maglia rossonera, anche se era un Fenomeno a fine carriera.
Al Milan, però, hanno avuto anche un ragazzino niente male di nome Ricardo Izecson dos Santos Leite, detto Kaká. Arrivò in Italia da perfetto sconosciuto, con la maglia rossonera ha vinto tutto ed è stato uno dei giocatori che hanno segnato la storia del Milan. Anche Kaká ha vinto il pallone d’oro, nel 2007, anno in cui il Milan vinse ad Atene la finale di Champions League contro il Liverpool.

Quando si pensa ai brasiliani più forti che si sono imposti nel nostro campionato è facile tralasciarne uno in particolare, ma che (basta fare un giro sul web) viene sempre inserito nei migliori 11 della nazionale verdeoro di sempre. Forse tante persone si dimenticano che Arthur Antunes Coimbra, conosciuto come Zico, ha giocato due stagioni in Italia con la maglia dell’Udinese. Con la maglia bianconera non ha vinto nessun trofeo, ma ha fatto intravedere lampi di talento cristallino, spiegando così perché venga sempre inserito nelle migliori formazioni di sempre.

Non è possibile parlare di tutti i migliori brasiliani che hanno militato nel nostro campionato, perché sarebbero troppi da citare. Basti pensare a Cafù, Roberto Carlos, Ronaldinho, Julio Cesar, Falcao e tantissimi altri ancora.
Una cosa è certa: tra l’Italia e il Brasile c’è più di un legame speciale.