La vigilia di Gennaro Gattuso
“Mi aspetto rabbia, voglia, sappiamo dell’importanza della partita. Nel calcio ci stanno i momenti di difficoltà, voglio vedere che al primo schiaffo non ci abbattiamo e che riusciamo a reagire con veemenza e forza“.
Roberto Donadoni nella conferenza pre Milan-Bologna
“Il giorno in cui non penseremo più al rivale di turno, ma a quanto possiamo esprimere noi, sarà quello della svolta. E’ ora di essere competitivi contro le grandi squadre“.
Parole e musica dei tecnici di Milan e Bologna che si affronteranno stasera alle ore 20:45 a San Siro. Dichiarazioni dalle quali traspare una grande carica motivazionale.

Gattuso ha lanciato un messaggio importante ai suoi: vuole vedere lotta dall’inizio alla fine superando qualsiasi ostacolo. Donadoni, tranquillo per una classifica positiva, ha caricato i suoi in vista di un match contro una grande squadra. Non ci vuole tanto a capire che il Milan-Bologna di questa sera sarà la sfida delle motivazioni.
(RI)COMINCIARE
Ricominciare è un verbo che quest’anno dalle parti di Milanello viene ripetuto spesso. C’era voglia di ricominciare già in piena estate, quando i tifosi rossoneri erano al settimo cielo per la grande campagna acquisti. Poi, però, il campo ha fatto emergere una crudele verità: ci vuole tempo per trovare l’amalgama in una squadra nuova. Così da Roma, contro la Lazio, il Diavolo ha iniziato a incassare sconfitte su sconfitte. Occorreva pazienza, si diceva, e per questo la consapevolezza di ricominciare c’era.

Poi il ribaltone: Montella esonerato, Gattuso promosso dalla Primavera. Tutti contenti, d’altronde l’ex tecnico della Fiorentina ci ha messo tanto del suo sul momento negativo della squadra. Ora con Ringhio sì che si può ricominciare. Forse, però, neanche il calabrese si aspettava un inizio peggiore. Beffa nel finale a Benevento e disfatta a Fiume in Europa League. Ora come non mai il Milan ha urgentemente bisogno di ricominciare. O cominciare, nelle più rosee delle ipotesi.

Ricominciare, da capo. L’allenatore, l’anno scorso al Pisa, l’aveva preannunciato giovedì, dopo il k.o con il Rijeka, e l’ha confermato ieri. Si torna alla difesa a quattro.
“La sensazione è che con la difesa a tre i meccanismi non sono perfetti. Per giocare in un certo modo bisogna avere una gamba importante, saper scivolare in modo corretto. Tante volte stiamo in tre difensori contro un attaccante“.
Chiarissimo Gennaro Gattuso ieri in conferenza: al momento il Milan non è pronto a giocare a tre dietro. Questo anche per una condizione fisica non ottimale. Sotto quest’aspetto l’ex centrocampista ha già provveduto a ricominciare. Inevitabilmente ci vuole del tempo per avere i primi frutti.
“Non abbiamo la condizione eccezionale della squadra, in 15/20 giorni non possiamo modificare tutto. Ci vuole tempo, un mese, un mese e mezzo. Questo non deve essere un alibi. In un modo o nell’altro dobbiamo cercare i risultati e giocare con il coltello tra i denti“
“Giocare con il coltello tra i denti”. In ogni legittima spiegazione che l’allenatore ha dato non ha fatto mai venire meno l‘aspetto motivazionale. Perchè c’è grande voglia di (ri)cominciare, a partire da stasera.

LA VOGLIA DEGLI EX
Voglia di ricominciare contro la voglia di riscatto degli ex, ora a Bologna. Sarà questa probabilmente la trama del primo dei tre posticipi della 16esima giornata di Serie A.
Il Bologna vive in acque più che tranquille, provando a coltivare pure qualche speranza europea. Forse è più un grande sogno che una possibilità. Fatto sta che neanche il più ottimista dei tifosi rossoblù si sarebbe aspettato di essere a Natale in una posizione così alta. Nono posto, stessi punti (21) di Fiorentina e dello stesso Milan a meno sei dalla zona Europa League.

Nonostante ciò Donadoni avverte che nelle prime quindici giornate al Bologna sia mancato qualcosa. L’effetto sorpresa, contro le grandi squadre. Finora il club emiliano ha perso contro Napoli, Lazio, Roma riuscendo a prendere punti, uno, solo all’Inter. Senza dimenticare la roboante vittoria contro la Samp. A parte questo, contro i classici top club del campionato il Bologna ha dato l’impressione di non aver fatto qualcosa.
“Siamo già stati competitivi contro le grandi squadre ma non è arrivato il risultato: bisogna fare questo passo in più“
Insomma, sotto sotto Donadoni, approfittando del periodo no del Milan, sogna di andare a Milano a fare il colpaccio. Lui che ha giocato con la maglia del Diavolo andando vicino anche alla panchina ha la voglia da ex. La stessa che ha già fatto la differenza negli anni passati. Il 16 marzo 2014, quando il suo Parma ha battuto a San Siro il Milan 4 a 2. Nello stesso stadio è arrivato l’1 a 0 dello stesso Bologna firmato Giaccherini il 6 gennaio 2016.

Voglia che il coach ha trasmesso agli altri ex in carica al Bologna, in primis al leader tecnico quale Simone Verdi:
“Mi aspetto maturità da lui, non solo perchè affronta il Milan contro cui bisogna dare qualcosa in più. Non bisogna andare a sprazzi altrimenti si rischia di rimanere un giocatore discutibile“
Il numero nove rossoblù, scartato dal Milan quando era giovane, in questa stagione sta dimostrando tutto il suo grande talento. Non solo per i quattro gol e i quattro assist che fanno parte per ora del suo score. Il classe ’92 sta facendo ammirare grandi doti tecniche con le quali ha finora trascinato la squadra. Stasera è atteso dall’esame di maturità. Una grande prestazione nella Scala del calcio lo proietterebbe nella classifica dei gioielli della Serie A.

Accanto a lui giocherà un altro ex rossonero, Mattia Destro. Anche con lui Donadoni ha lavorato sull’aspetto motivazionale:
“Deve dimostrare solo a se stesso, non deve niente al Milan. Sarà una partita dura per lui, voglio sacrificio, ma le qualità le ha sicuramente“
Una parentesi di soli sei mesi, in cui non è riuscito a lasciare il segno (soli tre gol), per l’attuale diez del Bologna. Il segno sicuramente lo vorrà lasciare stasera, sfruttando il suo momento di ripresa.
https://www.numero-diez.com/2017/12/05/lattesa-e-finita/
Voglia di ricominciare contro voglia da ex: si è capito perchè Milan-Bologna è la sfida delle motivazioni. Solo chi ne avrà primeggierà sull’altro…