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La stagione della Lazio tra pochi alti e molti bassi

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La stagione della Lazio tra pochi alti e molti bassi

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Oltre alle solite ben note di questa stagione, che dall’inizio del campionato hanno tenuto il piede sull’acceleratore, c’è chi ha ingolfato la marcia più volte, perdendo scontri fondamentali e portandosi momentaneamente al di fuori di una corsa europea agguerrita.

Dopo un primo periodo di black-out, la Lazio sembra aver ritrovato la strada giusta da percorrere: i ragazzi di Inzaghi infatti, da qualche partita, dovrebbero aver ritrovato il ritmo adatto per mettere paura ai piani alti, soprattutto al Napoli, che sta cercando da diverse giornate di agganciare il treno Champions League.

 UN AVVIO NON SEMPLICE

L’inizio di stagione dei biancocelesti non è stato dei migliori. Inzaghi si è trovato davanti, fin dalle prime giornate, un calendario ostico, basti pensare ad Atalanta, Inter e Juventus rispettivamente alla seconda, terza giornata e settima giornata, in cui però la Lazio è riuscita a limitare i danni, portando a casa 2 pareggi ed una sconfitta.

I punti pesanti, quelli che ancora fanno male, sono stati quelli persi con squadre non proprio infermabili, basti pensare al 3-0 subito dalla Sampdoria o alla sconfitta per 3-1 in casa contro l’Udinese, passando poi per la sconfitta con il Verona e i pareggi con Genoa e Benevento, per citarne solo alcuni.

I problemi riguardanti le sconfitte toccano la rosa intera, ma per forza di cose le critiche più corpose se le è dovute subire Ciro Immobile, da anni trascinatore della Lazio a suon di gol. Il nativo di Torre Annunziata infatti, fino alla sfida con la Juve, poi saltata per essere risultato positivo al Covid-19, aveva segnato appena 3 gol, procurandosi anche un’espulsione contro l’Inter, frutto di un periodo di nervosismo in tutto l’ambiente Lazio.

LA REAZIONE BIANCOCELESTE

Dopo una brutta fine dell’anno, con la sconfitta per 3-2 all’ultimo minuto per mano del Milan, allora capolista, ad inizio 2021 la Lazio è riuscita ad inanellare 7 risultati utili consecutivi, vincendo il derby per 3-0 e battendo l’Atalanta, vendicando cosi l’eliminazione in Coppa Italia, e recuperando punti fondamentali per la corsa all’Europa che conta.

Dopo il passo falso con l’Inter e, dopo appena due giornate, la sconfitta con la Juve e la successiva eliminazione dalla Champions, la squadra di Inzaghi, nell’ultimo mese, ha ritrovato la condizione migliore cominciando a macinare punti, portandosi a casa 15 punti in 5 partite, il massimo disponibile.

Dati alla mano, teniamo conto anche di come l’attacco della Lazio si sia finalmente ritrovato, mettendo a segno 12 gol in 5 partite e subendone 6, dato che fa ben sperare per una difesa che molte volte è stato il capo espiatorio di numerose prestazioni sottotono.

Adesso la Lazio si trova al 6o posto, a -2 dal Napoli, con una partita da recuperare contro il Torino, che potenzialmente, in caso di vittoria, potrebbe lanciare i biancocelesti al quinto posto a -1 dalla Juventus. Al momento però, fare previsioni sembra impossibile, è certo invece che le prossime gare contro Napoli e Milan siano fondamentali per alimentare la corsa alla Champions League dei biancocelesti.

UNA CHAMPIONS DI TUTTO RISPETTO

L’avvio di campionato da dimenticare dei biancocelesti, ha fatto si che si potessero parzialmente rifare in Europa, in una competizione alla quale non erano più abituati da 13 anni.

In Champions infatti, la squadra di Inzaghi può vantare di aver fatto un cammino tutt’altro che scontato, passando come seconda nel girone e portando a casa punti importanti contro una potenza come quella del Borussia Dortmund, e assicurandosi un posto per gli ottavi di finale.

Assieme a Juventus e Atalanta, la Lazio è stata la terza italiana a qualificarsi per gli ottavi di Champions, ma la sorte non gli ha sorriso: i biancocelesti sono stati sorteggiati contro il Bayern Monaco, potenza europea da anni e attuali campioni in carica.

La gara di andata ha messo a nudo le difficoltà della Lazio, riconducibili nella gestione della palla con un pressing diverso da quello “all’italiana”, finendo la partita perdendo in casa per 1-4, per poi volare in Germania e perdere 2-1 in terra tedesca.

I PROBLEMI DI CIRO IMMOBILE IN QUESTA STAGIONE

Come detto prima, se la Lazio non porta a casa punti, il primo bersagliato di critiche, assieme ad Inzaghi, è proprio Ciro Immobile. Nelle stagioni passate, il numero 17 ci ha abituati a prestazioni stellari, riuscendo a tenere testa al ritmo gol di Lewandowski, aggiudicandosi la scarpa d’oro proprio sotto gli occhi del polacco.

Quest’anno però, se teniamo conto della media gol/partita, il centravanti biancoceleste ha avuto un leggero calo. In 28 presenze infatti, Immobile ha segnato 16 gol, che sono comunque tanti, ma non quanti ce ne aspettiamo da un campione come lui.

Da qui a criticarlo però, ce ne passa, considerando che pur di non abbandonare la squadra in partite difficili, l’attaccante della Nazionale ha giocato con delle infiltrazioni a causa di una tendinite che lo tormentava da mesi, e diciamo che non è proprio la condizione migliore per giocare una partita, dato che cosi facendo, molti si giocano la carriera.

Nell’ultima sfida contro il Benevento, finita 5-3 per i biancocelesti, Immobile ha infilato una doppietta e mezzo, considerando che sul primo gol, il tiro del 17 è stato poi deviato da Depaoli, e di fatto è stato convalidato come autorete del difensore giallorosso, con la speranza che questi due gol possano dar morale al bomber biancoceleste in una stagione che lo ha visto bersagliato da molte critiche, personalmente, ingiuste.

UNA ROSA DA AMPLIARE

Questa stagione deve essere sicuramente di lezione, sia per i giocatori, ma anche per i piani alti della società, in modo da dirigere un mercato con un obiettivo ben preciso in vista della prossima stagione.

Il punto debole di questa Lazio è sempre stata una difesa, escludendo Acerbi, poco convincente, frutto anche della poca esperienza nazionale ed internazionale dei singoli, senza contare della mancanza di seconde linee all’altezza dei titolari, sicuramente giocatori interessanti, ma non in grado di rimpiazzare i vari Luis Alberto o Milinković-Savić nei casi in cui dovessero star fuori.

Le idee chiare per un progetto ambizioso devono esserci fin da subito, partendo dal mercato estivo, passando per quello di riparazione, in modo da assicurare una rosa competitiva e in grado di giocarsi un campionato che dura 38 giornate, evitando di fare quanto successo questa stagione, ovvero recuperando, con l’acqua alla gola, nelle ultime giornate, quello che non è stato fatto nei mesi precedenti.

 

 

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Coppa Italia

ULTIM’ORA – La decisione dell’assemblea di Lega per la Supercoppa Italiana 2024-2025: quali squadre in corsa?

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Trofeo della Supercoppa Italiana

L’assemblea di Lega Serie A tenutasi questa mattina ha stabilito che la Supercoppa Italiana della prossima stagione, la 2024-2025, si svolgerà nuovamente con una final four in Arabia Saudita nei primi giorni di gennaio. Questo è quanto si apprende da Calcio e Finanza, che sottolinea come, però, la decisione definitiva sulla questione verrà presa dal Consiglio di Lega.

Qualche squadra, in particolare l’Inter, aveva espresso delle perplessità su questo format, considerando il calendario della prossima stagione che, tra la nuova Champions League e il Mondiale per Club di fine anno, appare più intasato che mai.

Ancora non sicure le date in cui dovrebbe svolgersi la Supercoppa Italiana, ma i giorni più probabili dovrebbero essere il 3 e 4 gennaio per le semifinali e il 7 gennaio per la finalissima.

Ricordiamo che accedono alla final four le prime due classificate in Serie A e le due finaliste di Coppa Italia. Ad oggi, quindi, l’Inter sembra certa di un posto, con il Milan e la Juventus a giocarsi il secondo posto tramite il campionato. Per la Coppa Italia, invece, accederanno solo due squadre tra Lazio, Fiorentina, Atalanta e Juventus.

Lo scorso anno, in quel di Jeddah, l’Inter sollevò il trofeo dopo aver battuto in finale il Napoli. Le due squadre sconfissero in semifinale rispettivamente Lazio e Fiorentina.

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Arrivano le parole di Gravina su Acerbi: “La sentenza va rispettata”

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FIGC

Dopa la decisione del giudice sportivo di assolvere Acerbi sono arrivate le dichiarazioni del presidente della Figc Gabriele Gravina circa l’accaduto. Nelle ultime ore la sentenza aveva scatenato le reazioni più disparate, a partire dall’indignazione del Napoli resa nota tramite un suo comunicato ufficiale. A cercare di placare le acque ci ha provato proprio Gravina, a conclusione dell’Assemblea di Lega odierna. Gravina ha invocato il rispetto verso la sentenza del giudice sportivo. Inoltre si è pure detto disposto a credere alla difesa di Acerbi che aveva saltato per via del caso gli ultimi impegni con la Nazionale italiana. Di seguito vi riportiamo le sue dichiarazioni.

GRAVINA – “L’assoluzione di Acerbi? Si tratta di una decisione del giudice che tutti devono accettare, compreso chi non si sente soddisfatto. Esistono  principi che devono essere rispettati altrimenti corriamo il rischio di  far saltare tutto il sistema. Io accetto il verdetto e sul piano umano  abbraccerò il ragazzo quando lo incontrerò. Abbiamo saputo di una verifica da parte del giudice sportivo e allora, per evitare forme di distrazione, lo abbiamo lasciato a casa. È stata una decisione a scopo precauzionale, non perché già condannato. Acerbi ha fornito le proprie motivazioni e noi crediamo alle parole del ragazzo”.

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Flash News

Kvaratskhelia in dubbio per l’Atalanta: oggi la decisione

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Khvicha Kvaratskhelia, giocatore del Napoli - Serie A, Coppa Italia, Supercoppa Italiana, Champions League

Nella giornata di oggi Khvicha Kvaratskhelia farà ritorno a Napoli. Nel corso del match contro la Grecia che è poi valso la qualificazione a EURO24 con la sua Georgia, l’esterno sinistro è stato costretto ad uscire dal campo a causa di un dolore all’inguine. La sua nazionale ha poi vinto lo stesso ai calci di rigore. La sua presenza contro l’Atalanta resta ancora in dubbio.

LE CONDIZIONI DI KVARATSKHEILA

Come riporta Il Mattino, Kvaratskhelia sarà valutato nelle prossime ore dallo staff del Napoli. La speranza è che si tratti solo di un affaticamento muscolare. Se così dovesse essere la sua presenza in campo per la sfida contro l’Atalanta non sembra essere in discussione. Se invece si dovesse trattare di uno stiramento il georgiano dovrà stare ai box per qualche settimana. il Napoli aspetta il rientro di Kvaratskhelia per capire se sarà necessaria o meno una risonanza magnetica. Vedendo i video che sono circolati sui profili social dello stesso georgiano, che lo ritraevano festeggiare coi compagni, la speranza è che davvero non sia nulla di grave. Il popolo azzurro dovrà restare con il fiato sospeso ancora per qualche ora. Ricordare l’importanza della sfida contro l’Atalanta è quasi superfluo: si potrebbe trattare infatti dell’ultima chance per la Champions League.

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Calcio Internazionale

Futuro Lewandowski: l’Arabia un’opzione ma attenzione all’Atletico

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Barcellona Lewandowski

Il futuro di Robert Lewandowski è molto incerto. I media spagnoli parlano da qualche settimana di un interesse molto forte da parte dell’Arabia Saudita. Si parla addirittura di un’offerta da 100 milioni di ingaggio, cifre folli che potrebbero far vacillare l’attaccante polacco. Secondo quando riporta Sport ES però, su Lewandowski ci sarebbe anche un interesse di un altro club spagnolo: l’Atletico Madrid. Nonostante la rivalità sportiva tra Barcellona e Atletico, le due società hanno spesso fatto affari insieme, quindi quest’operazione non sembra del tutto impossibile.

Lewandowski non sembra voler andare via da Barcellona, ma il club catalano sta prendendo in considerazione una sua possibile cessione, in quando per contratto, l’ingaggio del giocatore è destinato a salire con il passare degli anni. Il classe ’88 ha segnato 20 gol e fornito 9 assist in 39 partite totali: numeri ancora una volta super. La carta d’identità però recita 35 anni e anche per questo motivo il Barcellona potrebbe decidere di sacrificare il suo bomber per puntare su un giocatore più giovane come Vitor Roque, andando ad allinearsi con la politica del club degli ultimi anni.

Una cosa è certa: chiunque riuscirà ad accaparrarsi il contratto di Lewandowski sarà autore di un affare. Basterà solo aspettare per vedere con quale maglietta segnerà una valanga di gol il prossimo anno.

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