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La top "Diez" delle maglie più brutte delle big europee

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La top “Diez” delle maglie più brutte delle big europee

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Da sempre, per ogni tifoso, il momento dell’uscita della nuova maglia della squadra del cuore è emozionante: capire con quale divisa andrai a sfidare i tuoi avversari in giro per i campi del tuo campionato, immaginare quali trofei potresti portare a casa con quel design, con quelle fantasie, con quelle sfumature. Sensazioni che rimangono in bilico, appese ad un filo, perchè ci si deve affidare totalmente a coloro che si occupano dei kit, le grandi marche che, una volta presentata una maglia, già si buttano a capofitto sul lavoro che vedrà la nascita della divisa per l’anno successivo. Ogni squadra ha vissuto i suoi momenti più gloriosi e più deludenti, e molto spesso non vengono ricollegati soltanto a giocatori ed allenatori, ma anche alla divisa che avevano indosso: perchè come spesso si dice, i giocatori vanno e vengono, ma la maglia, quella, resta sempre. 

Purtroppo o per fortuna. La storia ci ha regalato delle divise indimenticabili per bellezza, ricorsi storici, colori o fantasie, ma in alcuni casi ci sono stati dei terribili tentativi di alcuni brand di farsi notare: purtroppo, nella maniera sbagliata. Ne abbiamo scelti 10 – non potevamo fare altrimenti – di questi “capolavori”, partendo dal più recente, quello che sta facendo discutere tutto il nostro paese calcistico.

1o) NAPOLI 2018/19 – PRIMA MAGLIA

L’arrivo di Ancelotti, la voglia di rifarsi dopo un’annata splendida culminata solo con un secondo posto, ci si aspetta un ritorno in pompa magna, un qualcosa che possa sorprendere, ed invece cosa incontriamo? Una fantasia che non sa veramente di niente, un collegamento animalesco (spiegateci cosa c’entra una tigre, o una pantera, o quel che è con la storia del Napoli) decisamente rivedibile, tutte cose che portano ad una maglia che sarà sicuramente ricordata in negativo. Poi ci chiediamo perchè a Napoli vadano più le maglie di CR7 che quelle degli azzurri.

9) OLYMPIQUE DE MARSEILLE 2011/12 – TERZA MAGLIA

Almeno in questo caso parliamo di terza maglia. In Francia si ha l’abitudine di usare la terza maglia come divisa da trasferta in campo europeo, e possiamo decretare che la mossa di marketing possa avere anche un senso logico e ben ragionato: molto meno sensata è la scelta Adidas di offrire alla più gloriosa società transalpina una maglia che ricorda particolarmente un codice a barre; non solo, i poveri tifosi dell’OM si sono visti davanti l’arancione, il blu ed il nero in quella che diventa un’accozzaglia di colori molto casuale e priva di significato. Non un buon modo di presentarsi in Champions per il grande Marsiglia.

8) JUVENTUS 2011/12 – SECONDA MAGLIA

Il ritorno del rosa, e che ritorno. La stagione 2011/12 probabilmente non è stata la più fiorente nel campo delle divise da calcio, visto che anche Nike diede alla luce un qualcosa che non è certo ricordato come un capolavoro in casa Juventus: un rosa molto tendente al fucsia, e quindi lontano da quello del 2003 (molto più piacevole ed interessante), con una grande stella nera schiantata lì, da una parte, che diede vita al trionfo del kitsch. Unica nota positiva per quella maglia, è stata l’iniziatrice della serie di trionfi dei bianconeri. Si può definire “brutta ma vincente”.

7) FIORENTINA 1992/93 – SECONDA MAGLIA

Qua si entra in una serie di divise anni ’90 che definire raccapriccianti è quasi un complimento. Rimaniamo in Italia e andiamo a Firenze, dove la Lotto già crea una rivedibile maglia viola con una fantasia abbastanza inconcepibile, ma dà il meglio di sè con la divisa da trasferta: la maggior parte della divisa è a tinta unita bianca, ma le maniche e la parte alta a ridosso del colletto sono costituite da una fantasia nota ai più come “a svastiche”, in quanto molto simili al simbolo più conosciuto del Nazismo tedesco. Una maglia che a Firenze non dimenticherà nessuno, ma di certo non per la sua bellezza estetica, anzi.

6) BOCHUM 1998/99 – PRIMA MAGLIA

In realtà vale per tutte e tre le maglie della società tedesca, ma c’è da dire che stavolta poche colpe sono additabili allo stesso Bochum. In quell’anno diventò sponsor del club della Ruhr la Faber-Lotto, un qualcosa simile alla Lottomatica qui in Italia, che si prese la briga di invadere i colori sociali (bianco e blu) con i colori arcobaleno del loro logo. Un disastro. Una maglia che ha veramente sdegnato tutti i tifosi, e probabilmente anche molti arbitri che sono dovuti andare incontro a problematiche visive, visto che un po’ tutte le squadre della Bundes avevano tra i loro colori almeno uno dell’arcobaleno. Però talvolta c’è anche una giustizia: dispiace per gli incolpevoli tifosi, ma quell’anno il Bochum è retrocesso, forse anche per aver indossato un abominio del genere.

5) CHELSEA 1994/95 – 1995/96 – SECONDA MAGLIA

Errare humanum est, perseverare autem diabolicum. La scelta cromatica del grigio-arancione del Chelsea non è solo rivedibile ma soprattutto inspiegabile, ma ciò che è realmente inconcepibile è il perchè si sia voluto confermare questa divisa per ben due stagioni. Oggi faticheremmo ad immaginarci in un pigiama del genere, pensate cosa avranno pensato i giocatori del Chelsea dell’epoca. Sarebbe da chiedere a gente del calibro di Dennis Wise, Glenn Hoddle o del mitico Ruud Gullit, ma forse sarebbe più una domanda da fare alla Umbro, che solitamente ha sempre regalato divise uniche per bellezza.

4) INTER 1995/96 – TERZA MAGLIA

Mamma mia. La moda della terza maglia iniziò proprio in questo periodo storico, negli anni ’90, ma forse la volontà di dar vita a qualcosa di creativo ed originale sfociò in un canale totalmente sbagliato: anche l’Inter ci casca, e dopo le classiche divise nerazzurra e bianca scelse un verde tristissimo, privo di intensità e forse anche di sentimento, accostato ad un verde-bluastro altrettanto spento; lo sponsor celebre Pirelli e il marchio Umbro (un periodaccio per loro…) in giallo furono il colpo di grazia, che diede vita ad uno dei più grandi disastri della storia interista. Vi immaginate se avessero vinto il Triplete in quella stagione? Avrebbe avuto la metà del gusto che ha avuto quello del 2010.

3) BARCELONA 1996/97 – SECONDA MAGLIA

Stesso anno, stesso schifo. Anche in Spagna la moda del kitsch trovò spazio in uno dei club più rinomati della penisola iberica, quel Barcellona che stava mettendo in mostra quello che sarebbe stato il giocatore più forte del mondo, quel Ronaldo che stava facendo impazzire tutte le difese di Spagna e d’Europa, indossava una seconda maglia dal colore turchese con una fantasia costituita da quelle che sembravano stecche di legno contornate da una tonalità di blu più scuro. A completare l’opera, qualche tocco di rosso in qualche spazio rimasto privo di colore, non troviamo un’altra spiegazione valida: un periodo in cui probabilmente ci si affidava molto al caso e poco all’ingegno, e lo speriamo soprattutto per coloro che hanno messo le mani su queste divise.

2) ATHLETIC BILBAO 2003/04 – TERZA MAGLIA

Come distruggere l’orgoglio basco con una maglietta: sembrava un’impresa impossibile, figurati se un popolo come quello basco può essere sminuito soltanto con una maglia mal riuscita, ma invece è successo veramente. Due colori standard, classici di tante divise calcistiche, il rosso ed il bianco. Scegli un modo osceno in cui accostarli, accantonalo, e scegline uno ancora peggiore. Ecco probabilmente com’è nata la peggior divisa della storia dell’Athletic Bilbao, che verrebbe quasi da dire capace di umiliare un sentimento comune a tutti i baschi. Quella che è rimasta nella storia come la camiseta ketchup, quella che il presidente Urzay voleva regalare per il ritorno in Europa ai propri tifosi, è senza alcun dubbio una delle maglie peggiori della storia dei grandi club europei, e sicuramente la peggiore della storia dell’Athletic.

1) NAPOLI 2014 – TERZA MAGLIA

Ladies and gentlemen abbiamo un vincitore. A volte ci si chiede che cosa sia il genio, ma ci sarebbe da chiedersi anche come certe volte il cervello possa spegnersi improvvisamente. Era l’anno della celebre maglia mimetica firmata Macron, una maglia che aprì un dibattito enorme ma che tutto sommato ebbe un ottimo risalto sul piano delle vendite; che piacesse o meno, andava. Purtroppo per il brand italiano ci fu una causa che costrinse a ritirare quella maglia, dunque il Napoli si trovò sprovvisto di una terza maglia, ed ecco quindi il capolavoro: prendi la divisa azzurra, prendi quella gialla, poi quella mimetica e mischiale. Avete capito bene, mischiale. Mesdames et Messieurs, la frittata di spinaci in rivisitazione partenopea. E povero Jorginho che l’ha pure dovuta presentare con un sorriso più finto dei soldi del Monopoli.

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Calcio Internazionale

Sorpresa Italia: Barella insieme a Bonucci non parte per Malta!

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Al termine del match con l’Inghilterra, in cui è arrivata una pesante sconfitta, l’Italia si proietta alla sfida di domenica sera contro il Malta con già due assenze certe. Oltre a quella pre-annunciata di Bonucci, che ha accompagnato i suoi compagni a Napoli per essere vicino alla squadra senza essere in condizione di giocare, c’è anche quella sorprendente di Barella.

Come ha fatto sapere la comunicazione della nazionale azzurra, infatti l‘interista e lo juventino non parteciperanno alla trasferta che attende la squadra di Mancini rientrando nei club di appartenenza. Anche nel caso del centrocampista nerazzurro, il motivo sembra riconducibile ad alcuni problemi fisici o comunque ad una condizione fisica non ottimale. L’ex Cagliari infatti avrebbe stretto i denti per prendere parte al match del Maradona.

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Calcio Internazionale

Kane dopo il record di gol: “Serata molto speciale, indimenticabile”

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Kane

Italia-Inghilterra è stata una partita che Harry Kane ricorderà a lungo. Oltre a essere il capitano del gruppo della nazionale inglese che è tornato a vincere in Italia, dove il successo per i Tre Leoni mancava dal 1961, è diventato il miglior marcatore dell’Inghilterra.

Al termine del match, in salta stampa, ha raccontato tutte le sue sensazioni.

SERATA SPECIALE –È fantastico tornare a vincere in Italia dopo tanti anni. È una serata molto speciale per me, indimenticabile. Grazie a voi tutti presenti per far si che questo sogno sia diventato realtà“.

LA SENSAZIONE DEL RIGORE –È ancor più dolce questa sensazione dopo aver vinto questa partita, è una serata davvero fantastica. È stata una gara molto dura, avevo la sensazione che sarebbe stato un rigore e fortunatamente sono riuscito a trasformarlo“.

FUTURO –Non voglio guadare troppo avanti, nel calcio possono succedere tante cose. Ma ho 29 anni, sono nel momento migliore della mia carriera e voglio giocare a lungo con questa Nazionale. Mi godrò questo momento, ma bisogna essere pronti per domenica. Speriamo io possa segnare ancora tanti gol“.

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Ancora problemi tra Mazzarri e il Cagliari: aperto un procedimento penale

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L’esperienza di Mazzarri sulla panchina del Cagliari non è andata come il tecnico avrebbe auspicato. L’allenatore, arrivato il 15 settembre 2021, alla quarta giornata di campionato, dopo l’esonero di Semplici, ha concluso l’esperienza in terra sarda nel peggiore dei modi, con un pesante litigio avuto il 2 maggio scorso con il presidente Tommaso Giulini, che è costato il licenziamento al tecnico ex Sampdoria, Napoli, Inter e Torino. Cagliari che poi, a fine stagione, è retrocesso in Serie B con, in panchina, il traghettatore Agostini.

Una discussione, quella tra l’ex tecnico rossoblù e il numero 1 del club, in cui sono volate parole grosse, e che, a quasi un anno di distanza, fa ancora parlare. Infatti, dopo la querela presentata proprio dal presidente Giulini alla Procura della Repubblica, è stato aperto un procedimento penale per diffamazione. Gli investigatori della Procura stanno cercando, tramite l’aiuto di testimoni, di ricostruire la vicenda per accertare l’accusa di diffamazione.

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Bundesliga

Cancelo sull’esonero di Nagelsmann: “L’ho appena scoperto, lo ringrazio”

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Cancelo

Dopo la partita di qualificazione a Euro 2024 Portogallo-Liechtenstein, terminata 4-0 in favore dei portoghesi, Joao Cancelo, terzino del Bayern Monaco e autore del gol che ha aperto le marcature della sfida, parlando ai microfoni di Sky, ha scoperto la notizia dell’esonero di Julian Nagelsmann e l’ha commentata:

SULL’ESONERO DI NAGELSMANN – L’ho appena scoperto. So che non lo troverò al mio ritorno ma lo ringrazio”.

SU TUCHEL, PRINCIPALE INDIZIATO A SOSTITUIRLO – “Mi ha fatto perdere una Champions, spero che quest’anno me la faccia vincere”.

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