L’Inter a Verona per riprendersi il secondo posto contro un’Hellas penultima e a corto di idee e gioco, ma questo posticipo del lunedì può essere una vera trappola per la squadra di Spalletti.
A CACCIA DI RECORD

La squadra nerazzurra si è resa protagonista di un avvio di stagione decisamente inaspettato e, vincendo stasera, raggiungerebbe quota 29 punti in 11 partite, record assoluto per la società di Corso Vittorio Emanuele. I record però contano fino a un certo punto, a differenza dei risultati del weekend che hanno visto vincere tutte le grandi. Il Napoli è a +5, la Juventus a +2 con la Lazio e vincere è fondamentale perché la Roma, con una partita in meno, non è lontana. Un grande inizio quindi non può bastare, perché questo campionato è più competitivo che mai e anche un semplice passo falso può fare la differenza.
CLASSIFICA PERICOLOSA

Scendendo nei bassifondi della classifica invece il Verona ha di che preoccuparsi: i successi di SPAL e Crotone pesano tanto, perché al momento la formazione di Pecchia è penultima a 6 punti, a parimerito con il Genoa e a 2 punti dalla salvezza. Dopo la vittoria sofferta contro il Benevento è arrivata la rocambolesca sconfitta nel derby e poi un sonoro 3-0 subito a Bergamo contro l’Atalanta. I gol stentano ad arrivare, solo 6 finora, mentre Nicolas è già stato bucato ben 22 volte, meglio solo del Benevento. Dopo l’Inter arriveranno Cagliari, Bologna e Sassuolo e, per quanto sembri difficile, strappare anche solo un punto questa sera sarebbe davvero ossigeno.
AVVERSARI DI SE STESSI

L’unica che può fermare l’Inter questa sera è la stessa Inter: la partita contro la Sampdoria ha mostrato le immense qualità di questa formazione, ma ne ha anche mostrato i limiti, più psicologici che tecnici. Dopo 60 minuti perfetti è arrivato il calo di tensione, che ha rischiato addirittura di compromettere una vittoria che sembrava scontata. La squadra sta crescendo, la mano di Spalletti si vede, ma finché non raggiungerà solidità sotto questo punto di vista di rischi ce ne saranno. Il Verona dovrà quindi fare la sua partita, cercando di sfruttare le disattenzioni avversarie, consapevole però di affrontare una delle squadre più in forma del campionato.
IMPEDIRE LA PRESSIONE

Per sopravvivere l’Hellas dovrà, in particolare, evitare di farsi chiudere nella propria metà campo. L’arma principale dell’Inter è sembrata in effetti la capacità di pressare molto alti i portatori di palla, asfissiando le avversarie. Il lavoro di Borja Valero e Vecino permette spesso ai neroazzurri di recuperare la sfera in zone pericolose e attaccare velocemente la porta. L’altra faccia della medaglia però è che le squadre che sono riuscite a non farsi chiudere dall’Inter l’hanno messa decisamente in difficoltà. Il compito del centrocampo scaligero sarà quindi quello di far ripartire velocemente i compagni provando a innescare gli esterni, evitando (per quanto possibile) il pressing di Icardi e compagni.
DESTINI OPPOSTI

L’incrocio fra i bomber è una delle storia più interessanti della partita. Da una parte Giampaolo Pazzini, 110 gol in Serie A di cui 16 con l’Inter, dall’altra Mauro Icardi, attualmente il centravanti più in forma del campionato dopo Immobile e che si sta lentamente dimostrando anche leader carismatico dei suoi. Pazzini ha segnato la metà dei gol del Verona, 3 su 6, mentre Icardi qualcosa di più, 11 dei 20 totali. Il numero 9 argentino è chiamato al gol, che in trasferta spesso manca, per non lasciar scappare proprio Immobile in classifica marcatori. Dall’altra parte il Pazzo è fra i pochi giocatori con il carisma e la personalità per fare uno sgambetto all’Inter, proprio come quello che fece alla Roma nel 2010 permettendo ai nerazzurri di portare a casa il tricolore.
Il più classico dei testacoda, la più classica delle trappole: per motivi diversi nessuna delle due squadre può permettersi di sbagliare. Inter e Verona accendono il Lunedì sera di questo campionato in cui nulla è scontato.