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Lazio-Inter, 5 leggendari doppi-ex di una sfida ricca di storia

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Lazio-Inter, 5 leggendari doppi-ex di una sfida ricca di storia

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Nella giornata odierna Lazio e Inter scriveranno un altro capitolo della grande storia tra questi due club. Scontri epici e partite di grande fascino tra le due compagini hanno caratterizzato interi decenni di calcio italiano e anche ai giorni nostri il livello è tra i più alti in assoluto. Ricordando il gemellaggio tra le due tifoserie, sono stati molti i giocatori che hanno indossato entrambe le casacche. Molte sono state anche le trattative intavolate direttamente tra i due club che sono rimaste nella storia per l’efficacia e la positività che hanno portato all’una o l’altra squadra. L’ultimo esempio è il passaggio di Correa all’Inter dalla Lazio con un agevole prestito con obbligo di riscatto raggiungendo il tecnico Simone Inzaghi che ha fatto lo stesso percorso. Non si può dimenticare poi il passaggio a parametro zero di De Vrij in nerazzurro qualche stagione fa così come molti altri di grande spessore. Citando Pandev, Corradi, Conçeição, Winter, Peruzzi e Almeyda tra i più importanti, andiamo quindi a ripercorrere i 5 più importanti doppi ex di Lazio e Inter che hanno fatto la storia del calcio italiano.

5) JUAN SEBASTIÁN VERÓN

Uno dei centrocampisti più completi che il nostro sport abbia mai visto. La Brujita Verón ha vestito la casacca laziale per due anni dal 1999 al 2001 facendo subito doppietta con Serie A e Coppa Italia. L’argentino ha avuto un impatto devastante con la Lazio: 5 gol nelle prime 8 di Serie A che hanno indirizzato l’annata d’oro della squadra che ha conquistato anche Supercoppa UEFA e Supercoppa Italiana in quel biennio. Eleganza, genio e personalità che al servizio di Eriksson hanno trovato la sua miglior forma.

La leggenda dell’Estudiantes ha poi passato tre anni opachi in Inghilterra per tornare nel 2004 in Italia all’Inter. In nerazzurro collezionerà 74 presenze in tutte le competizioni vincendo il campionato il primo anno e Coppa Italia e Supercoppa il secondo (gol vittoria ai supplementari contro la Juventus). Era un Verón meno devastante dei primi anni italiani ma che era comunque al centro di una squadra vincente come l’Inter che con quel biennio aprirà un ciclo di grandi vittorie culminate con il triplete del 2010.

4) DIEGO SIMEONE

Dopo aver fatto la storia del “suo” Atletico Madrid, el cholo Simeone è arrivato all’Inter nel 1996 per la cifra importante di 6 milioni. Qui in tre anni conquisterà i tifosi nerazzurri confermandosi tra i più tosti e grintosi centrocampisti dell’epoca. Saranno 85 le presenze con 14 gol e la vittoria della Coppa UEFA nel 1998. Da segnalare inoltre un’inusuale doppietta contro il Milan nel derby del marzo dello stesso anno.

Per quasi 11 milioni nel 1999 c’è poi il passaggio alla Lazio. A Roma nelle 4 stagioni successive registrerà 136 presenze vincendo 4 trofei tra cui la Serie A. Vinse nel centrocampo storico che comprendeva anche Verón, Almeyda e Conçeição tra gli altri. Per lui 5 reti nell’anno dello scudetto tutte nelle ultime 8 di campionato tra cui il gol vittoria contro la Juventus. Un uomo da gol pesantissimi el cholo, che entra anche nel giorno più buio della storia dell’Inter. Le segna contro infatti nell’ultima di campionato il 5 maggio 2002 impedendole di portare a casa uno scudetto che sembrava già vinto.

3) CHRISTIAN VIERI

Al terzo posto c’è uno dei bomber prolifici di sempre del calcio italiano: Bobo Vieri. L’attaccante è approdato a Roma nel 1998 per circa 28,5 milioni dopo essere stato capocannoniere nell’unico anno in Spagna all’Atletico Madrid. Una stagione solo alla Lazio di Eriksson per Vieri, che nonostante gli infortuni, ha confermato le sue capacità incredibili. Per lui 14 gol in 28 presenze stagionali e anche un trofeo: la Coppa delle Coppe. Ovviamente anche in una stagione in chiaroscuro Bobo non poteva mancare in un appuntamento così: colpo di testa antifisico di straordinaria potenza in finale contro il Maiorca per il primo gol della finale vinta 2-1.

L’anno successivo Vieri cambia ancora ma questa volta è la tappa finale di un lungo pellegrinaggio. Lascia la Lazio e passa all’Inter per 46,5 milioni e lì si ferma per fare la storia: 190 presenze e 123 gol in 6 anni. In queste sei stagioni Vieri riesce solo a vincere una Coppa Italia e una classifica cannonieri. Tanti gol ma anche tante cocenti delusioni come quella già citata del 5 maggio 2002. La Lazio gli toglie lo scudetto così come due anni prima gli aveva tolto un’altra Coppa Italia nella doppia finale. Molto sfortunato il bomber azzurro che lascia i biancocelesti l’anno prima dei trionfi di cui sarà parzialmente orfano anche il suo successore che è anche il prossimo in questa speciale classifica.

2) HERNÁN CRESPO

Dopo quattro anni sfavillanti al Parma, Hernán Crespo passa alla Lazio per quasi 57 milioni arrivando con grandi aspettative che puntualmente rispetta. In due stagioni va in rete 48 volte riuscendo ad imporsi come capocannoniere al primo tentativo. Porta la sua squadra al terzo posto con 7 gol nelle ultime 5 giornate e riesce a conquistare la Supercoppa Italiana battendo l’Inter 4-3. Purtroppo la Lazio non è più quella dello Scudetto e la magia finisce presto.

Per 40 milioni nell’estate del 2002 arriva la firma per l’Inter. Rapporto di amore e odio con la maglia nerazzurra che in due diverse avventure fa comunque registrare 45 gol in 4 stagioni complessive. Dopo un solo anno lascia per il Chelsea nel 2003 per poi andare anche al Milan sfiorando la Champions League. Ritorna poi all’Inter nel 2006 vincendo 3 Scudetti e 2 Supercoppe registrando un gol in un derby e anche una tripletta contro la Lazio. E anche a fine carriera quando el Valdanito era tormentato dagli infortuni è riuscito a dare il suo contributo all’Inter nei suoi tronfi in Italia.

1) DEJAN STANKOVIC

Al primo posto non c’è un attaccante ma un giocatore che ha diviso la sua carriera tra le due squadre in questione. Dejan Stankovic ha diviso le sue 368 presenze in Serie A e i suoi 51 gol tra Lazio e Inter in 15 stagioni. Il suo palmares è a dir poco invidiabile: ha vinto 20 trofei complessivi tra cui 6 campionati e il triplete del 2010 con la Champions League vinta da protagonista. Innumerevoli le sue prodezze balistiche uniche e impensabili: dai gol da metà campo contro Schalke e Genoa, ai siluri all’incrocio contro Milan e Roma.

Dejan Stankovic è indubbiamente una leggenda per entrambi i club e rappresenta uno dei centrocampisti più memorabili della sua epoca. Il suo amore per le due squadre è, se vogliamo, simboleggiato anche da numeri: un solo gol segnato all’Inter e due contro la Lazio. Un vero e proprio campione che nelle sue gesta e nel suo portamento simboleggia e spiega questa sfida caratterizzata da rispetto e prestigio.

(Fonte immagine in evidenza: diritto Google creative Commons)

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“Milan grande d’Europa” – La Rassegna del Diez

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La rassegna stampa è senza alcun dubbio il miglior modo per iniziare la giornata. Ecco quindi le prime pagine dei principali quotidiani sportivi internazionali per la giornata di oggi.

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Xabi Alonso sempre più vicino alla permanenza al Leverkusen: niente Bayern Monaco e Liverpool

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xabi alonso

XABI ALONSO – In Germania c’è una squadra che sta per spezzare l’egemonia degli ultimi anni del Bayern Monaco. Si tratta del Bayer Leverkusen dell’ex bavarese Xabi Alonso, che si trova al primo posto in classifica a +10 proprio dal Bayern secondo. Quando mancano soltanto otto giornate al termine del campionato, la Bundesliga sembra ormai nelle mani dei rossoneri.

Il Bayern Monaco, che in estate si separerà da Thomas Tuchel, è alla ricerca di un allenatore per la prossima stagione, e tra i nomi che circolano uno dei più insistenti è proprio quello di Xabi Alonso, che però è legato fino al 2026 con il Leverkusen, che non sembra avere alcuna intenzione di liberarlo in direzione Monaco di Baveria.

LE PAROLE DI HOENESS SU XABI ALONSO

Intervenuto ai microfoni di Das Erste, il presidente onorario del Bayern Monaco Uli Hoeness è intervenuto proprio sull’argomento, mostrandosi molto pessimista sul possibile approdo in panchina del tecnico spagnolo nella prossima stagione. Di seguito, le sue dichiarazioni: “La vedo molto dura prendere Xabi Alonso, per non dire impossibile. Credo resti al Leverkusen“.

ANCHE IL LIVERPOOL VA OLTRE E PENSA AD AMORIM

Oltre al Bayern Monaco, anche il Liverpool – che in estate saluterà Jurgen Klopp – è una delle squadre più interessate a Xabi Alonso. A questo punto però, viste anche le dichiarazioni di Hoeness, i due club dovranno con ogni probabilità virare su altri profili. Per la panchina degli inglesi, in questo momento, il nome più caldo sembrerebbe essere quello dell’attuale tecnico dello Sporting Lisbona Ruben Amorim.

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Chi è Cavan Sullivan, la stellina del calcio USA già nell’orbita del Manchester City

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CHI È CAVAN SULLIVAN – Pensate, a malapena 14 anni, ritrovarvi già sui media calcistici, oltre ad essere in orbita Manchester City, club che al momento domina i riflettori europei. Questo è il mondo di Cavan Sullivan, talento classe 2009 dei Philadelphia Union, che ha esordito con tanto di assist in MLS Next pro. Ormai nel calcio la ricerca del talento parte da età sempre più basse, soprattutto nei campionati esteri, dove i giovani talenti che impressionano gli scout vengono convinti a firmare, o corteggiati, già giovanissimi. Un esempio può essere l’acquisto di Paez da parte del Chelsea, nella scorsa stagione. Ora è invece il turno di Sullivan, trequartista di pura classe che ha addosso gli occhi della migliore squadra del miglior campionato al mondo: la Premier League. 

DAGLI USA ALL’INGHILTERRA

Proprio con la costante scoperta e crescita di talenti sempre più giovani, non è facile impressionare. Eppure, nessuno può evitare di guardare un quattordicenne che, all’esordio coi grandi, si iscrive addirittura al tabellino degli assistman. Parliamo comunque di un giocatore che fa parte della Philadelphia Union Academy da quando ha a malapena 11 anni. Alto 1,58 e in possesso di doppia nazionalità (Americano e tedesco), Sullivan ha fatto parlare di sè con un’etichetta pesantissima. La definizione di ‘nuovo Messi‘ è ovviamente prematura, eppure il talento è cristallino ed innegabile.

Del resto, il Manchester City sembra avere già accordo con società e giocatore, mancano soltanto le firme di rito. Le regole sui trasferimenti e sul lavoro minorile non permetteranno comunque al ragazzo di raggiungere i Citiziens prima dei 18 anni. Per propiziarne il percorso di crescita, la decisione comune tra le società è di tenerlo in patria, dove arriverà ad esordire in MLS. Dopodichè potrà partire per l’Europa. Sicuramente il nome di Cavan Sullivan è destinato a catturare sempre di più l’attenzione nel corso degli anni, anche perchè prima di raggiungere il nostro calcio bisognerà attendere ancora qualche anno.

CARATTERISTICHE TECNICHE

Parlando di un giocatore molto giovane, è difficile darne un quadro generale completo. Nonostante ciò si può tranquillamente asserire che stiamo per vedere un talento innato dal punto di vista tecnico. L’obiettivo sarà quello di sgrezzarsi nei prossimi anni a livello tattico, affrontando gradualmente un calcio più fisico. Il piede è il mancino, proprio come quel fenomeno generazionale che ha portato ad un altro livell0 il numero 10, che ora milita proprio in MLS all’Inter Miami: Lionel Messi. Sullivan dà la sensazione di poter essere un giocatore abile nello stretto e palla al piede, veloce e tecnicamente impeccabile. Ma solo il tempo potrà dirci dove può arrivare questo ragazzo.

Fonte immagine in evidenza: profilo IG Cavan Sullivan

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Bundesliga

Infortunio al ginocchio per Bensebaini in Nazionale: il Dortmund lo perde fino a fine stagione

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Ramy Bensebaini, giocatore del Borussia Dortmund e Randal Kolo Muani, giocatore del PSG, Champions League

Il Borussia Dortmund sarà impegnato in un finale di stagione di fuoco. In Bundesliga si trova attualmente al quarto posto della classifica, ma con la qualificazione in Champions League ancora in bilico. Per quanto riguarda invece la Champions, i gialloneri sfideranno l’Atletico Madrid per guadagnarsi un posto in semifinale, traguardo che manca dalla stagione 2012/13 (in quel caso fu finale contro il Bayern Monaco). Il Borussia Dortmund ha però perso un giocatore fondamentale per lo scacchiere di Terzic: Ramy Bensebaini resterà infatti fuori fino al termine della stagione, saltando tutti gli impegni nazionali e internazionali.

IL RENDIMENTO DI BENSEBAINI IN QUESTA STAGIONE

Il terzino sinistro algerino Bensebaini ha giocato 17 partite in Bundesliga in questa stagione, di cui 11 dal primo minuto. Una stagione non esattamente da ricordare quella dell’ex laterale del Borussia Mönchengladbach, visto che adesso dovrà rimanere ai box a lungo. Come riportato da TMW, Bensebaini ha riportato un infortunio al legamento collaterale mediale del ginocchio e ha finito in anticipo la stagione, anche se è riuscito a evitare l’operazione. L’infortunio è arrivato nella sfida amichevole giocata tra la sua Algeria e la Bolivia. Ennesimo infortunio dunque causato dalla sosta per le Nazionali, che ha creato problemi in tutto il mondo, non solo in Italia.

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