Thomas Lemar è ufficialmente diventato il 12 giugno un nuovo giocatore dell’Atletico Madrid. Il club spagnolo lo ha acquistato per la modica cifra di 70 milioni di euro, prelevando dal Monaco uno dei tanti giovani talenti in questo mercato. Il francese è il mix giusto di tecnica, equilibrio, genialità e grinta, il che non può che renderlo una pedina molto ambita per il Cholo Diego Simeone. Infatti un profilo che ricorda il giovane transalpino per alcune caratteristiche,nonostante i ruoli siano differenti, è Thomas Partey cresciuto in maniera esponenziale nelle ultime tre stagioni sotto la guida del comandante argentino. Con questo innesto i Colchoneros avranno a disposizione una nuova alternativa sia nel reparto avanzato sia in un centrocampo che già mostra calciatori di primo livello, ma che spesso è stato l’anello debole della squadra, venendo a mancare in partite decisive nonostante il grande valore di giocatori come Saul e Koke e Correa.
CHIAVE TATTICA
ll classe 1995 potrebbe risultare il tassello decisivo nello scacchiere di Simeone, vista la sua grandissima capacità di dribbling, condita da ottimi tempi di inserimento e un senso della posizione appropriato, che gli permette spesso di compiere la scelta giusta anche in fase difensiva o d’interdizione. Negli anni passati la sua bravura ha fatto innamorare anche allenatori come Arsene Wenger, che provò a portarlo all’Arsenal in tutti i modi ma senza mai un buon esito. Le caratteristiche dell’appena ventitreenne sembrano esser proprio state le moventi fondamentali in questa trattativa, visto come da tempo l’Atletico stia cercando di cambiare registro, mostrando un gioco più manovrato e meno difensivo, che si sviluppi maggiormente sulle corsie . Inoltre la sua enorme malleabilità tattica gli ha permesso di essere in cima alla lista dei desideri del Cholo Simeone e della dirigenza spagnola, potendo rivestire il ruolo di esterno sinistro , con anche propensione da trequartista in una mediana a tre e all’occorrenza anche ala destra. La sua crescita negli ultimi anni è stata un qualcosa di sbalorditivo tanto da sorprendere l’intero panorama calcistico mondiale. Nell’Atletico molti tifosi lo vedono già pronto a partir titolare, anche se prima dovrà superare i vari test fisici imposti dal suo nuovo allenatore, da sempre arma fondamentale per questo club. Lemar sembra già pronto per il grande salto, viste anche le parole al miele nei suoi confronti da parte del suo C.T. Deschamps, che ne ha elogiato impegno e dedizione. Ma non solo questo, infatti ogni volta che viene schierato dall’inizio o subentra dalla panchina riesce sempre a dare un ritmo diverso alla partita, cambiando le marce della propria squadra.

DALLA GUADELUOPE ALLA LIGUE ONE
Il giovane ragazzo nasce nella Guadalupa, piccola regione d’oltremare francese, dove cresce e si forma dal punto di vista calcistico. Dopo alcuni anni con una squadra locale, nel 2010 muove i primi passi importanti con il pallone approdando al Caen. Alla corte della piccola neopromossa Lemar si fa notare molto positivamente nel settore giovanile siglando più di cento presenze , stupendo tutti per la sua velocità e capacità di saltare l’uomo nello stretto, con grande sacrificio in fase di recupero palla e pressing e ottime doti d’importazione. Dopo tre anni Thomas entra a far parte della prima squadra, con la quale giocherà prima in Ligue 2 per poi avanzare in Ligue 1 con un promozione che lo vide protagonista. Questi due anni diventano fondamentali per il giovane Lemar, che comincia a masticare il calcio dei professionisti con i quali siglerá nei primi due anni trentadue presenze ed un gol. In quel biennio acquisisce sicurezze e una maggiore conoscenza del gioco, grazie anche al lavoro del suo allenatore Patrice Garande, che creerà un grande rapporto con il ragazzo tanto da lanciarlo appena diciannovenne in prima squadra.

LA CHIAMATA DAL PRINCIPATO
Nell’estate del 2015 arriva il primo grande salto della sua carriera. Dall’altra parte del telefono c’è il Monaco, uno dei club più celebri e che ha fatto la storia del calcio francese. Lemar non ci pensa due volte e si precipita immediatamente tra le braccia del suo nuovo club. Con esso il giovane Thomas compirà le esperienze più importanti della sua carriera, giocando ben novanta partite nella massima divisione francese , condite da sedici gol ma anche in campo internazionale con quindici presenze all’attivo e due gol nella Uefa Champions League. Nel suo triennio monegasco Lemar prende sempre di più coscienza del suo talento, ma anche dei difetti da migliorare come la scarsa profondità, le verticalizzazioni e l’anticipo. Tutto ciò sarà possibile grazie all’occhio sempre attento di Leonardo Jardim , suo allenatore con i biancorossi, famoso per lo studio maniacale dell’avversario e il lavoro intenso e mirato su ogni singola situazione possibile in campo. Il portoghese trasforma completamente il “talentino” che si ritrova tra le mani facendolo maturare sia dal punto di vista tattico che comportamentale; facendolo sempre più ragionare sulla scelta giusta da fare durante una partita, senza mai provare ad eccellere con giocate individuali. Lemar fa sue queste caratteristiche in poco tempo divenendo uno dei punti fissi di Jardim, del quale sarà pedina fondamentale per la conquista del titolo nel 2017.
In breve tempo il nativo di Guadalupa entra nel giro della nazionale, conquistando Didier Deschamps per il suo gran lavoro anche in fase di ripiegamento e per le sue enormi capacità tecniche e balistiche.
Ne è un esempio eclatante il gol contro l’Olanda, nelle qualificazioni mondiali. Tutto ciò gli permetterà di prender parte alla spedizione russa del 2018 grazie alla quale si laureerá campione del mondo.
https://youtu.be/kDGxnQaeSME
LA DEFINITIVA AFFERMAZIONE
Bisogna andarci piano è vero, Lemar è pur sempre un 1995 ma comunque su di lui sono stati già investiti da un top club ben 70 milioni di euro. Lecito a questo punto aspettarsi magari un inizio anche più cauto del previsto per poi esplodere nella parte finale della stagione, una volta integratosi definitivamente negli schemi del Cholo. Nonostante ciò, anche se all’Atletico vi è sempre stato un ambiente più rispettoso e accogliente di quello dei cugini blancos, Madrid rimane sempre una piazza molto calda e difficile, viste sempre le richieste molto esigenti dei tifosi Colchoneros, in grado di fischiare addirittura Griezmann in alcune occasioni per delle prestazioni superficiali. Tutto l’ambiente sicuramente si aspetterà molto da lui anche per l’ingente somma di denaro spesa per portarlo in Spagna, ma il ragazzo sa come affrontate le sfide e non si fará travolgere dalla pressione- o almeno questo sperano Simeone e compagni-. D’altro canto Thomas Lemar ha fronteggiato diverse avversità nella sua carriera, e da ragazzo intelligente e maturo, come tutti lo descrivono, difficilmente fallirà l’appuntamento con quello che potrebbe essere il trampolino di lancio per la sua carriera. Anche perché l’Atletico per lui al momento rappresenta un’ottima realtà dove poter mettere in mostra tutto il suo potenziale e la sua grinta per consacrarsi definitivamente e diventare una delle stelle più luminose dell’intero panorama mondiale e della sua nazionale.
