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Leoni della Teranga contro Volpi del deserto

Calcio Internazionale

Leoni della Teranga contro Volpi del deserto

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L’avvincente lotta delle semifinali nel palcoscenico dell’Egitto ha dato la definitiva sentenza. I 180 minuti andati in scena nella giornata di oggi di Coppa d’Africa hanno consegnato al grande pubblico i nomi delle finaliste.

Due partite all’insegna di continui capovolgimenti di scena figli dello spettacolo e dell’imprevedibilità. Il talento su calcio di punizione di Riyad Mahrez ha consegnato allo scadere il pass per la finale agli algerini mentre la fortuna ha sorriso a un Senegal, approdato all’ultimo incontro grazie ad una rovinosa uscita di Hassen fra i pali e il clamoroso autogol di Bronn al minuto 101.

Un ventaglio di fattori immediati e decisivi, che nel giro di pochi attimi hanno deciso il destino della competizione.

Fonte: profilo instagram @caf_online

La finale di venerdì prossimo è dunque decisa. Nella vetrina dello Stadio Internazionale del Cairo si sfideranno Senegal e Algeria, i leoni di Terranga contro le volpi del deserto.

LEONI DI TERRANGA

La definizione di Leoni non è certo casuale per questa squadra. Il Senegal, nonostante la rocambolesca semifinale vinta grazie a un autogol avversario, è infatti fin dall’inizio della competizione una delle grandi favorite alla vittoria finale. La terza semifinale della propria storia è stata comunque vinta ed è questo ciò che conta. La concretezza prima di tutto, un termine appropriato in quelli che sono i valori chiave di quest’organico, alla sua seconda finale di Coppa d’Africa.

Fonte: profilo instagram @caf_online

Il percorso dei ragazzi di Cissè è stato nel complesso lineare e convincente. Sì, quel Aliou Cissè simbolo e anima della nazionale di Dakar. Prima da giocatore (nel 2002), ora da allenatore, nel segno di una parabola con la volontà questa volta di vincere. Figlio di una generazione che ha portato il calcio in una nazione che alla parola sport associava soltanto il rally. Un percorso, quello di questa squadra, cominciato fin dal Mondiale di Russia che ha lasciato promettenti premesse per la sfida continentale. Un lascito, quello dello scorso anno, sfociato in un percorso che ha fatto della concretezza e della convinzione le proprie idee chiave in campo.

Prescindendo dalla sconfitta proprio contro l’Algeria, ora finalista, i leoni di Terranga hanno sempre vinto facendo della difesa il loro primo punto di forza. Un reparto difensivo capace nel giro di 6 partite di concedere soltanto una rete. La sinergia creatasi partita dopo partita fra la coppia Koulibaly-Kouyatè ha certamente rappresentato quel quid in più nell’economia del torneo del Senegal. La prestazione maiuscola poi di Gomis fra i pali completa un reparto arretrato fra i più convincenti della competizione.

Fonti: profili instagram @sadiomaneofficial e @kkoulibaly26

Nonostante la confusione tattica di inizio torneo (un modulo ibrido fra il 4-3-3 e il 4-2-3-1), incontro dopo incontro la nazionale di Dakar ha trovato la quadratura del cerchio fin dal reparto arretrato. Una solidità difensiva che si è sposata con la classe offensiva. Basti pensare che l’indiscussa stella del Senegal, un certo Sadio Mané Campione d’Europa col Liverpool, è attualmente il capocannoniere del torneo. Il tutto a fronte di 3 realizzazioni e uno spirito di sacrificio encomiabile.

Suo e del resto della squadra. D’altro canto il Senegal fa della fisicità il proprio punto di forza. Una squadra che fa del perfetto connubio fra quantità e classe dei suoi campioni, Koulibaly e Mané su tutti, il suo modus operandi verso la vittoria.

VOLPI DEL DESERTO

Una difesa solida a sfidare il prorompente ruggito di un attacco insaziabile e inarrestabile. Una frase semplice che sembrerebbe il manifesto per eccellenza di una sfida fra due squadre diametralmente opposte nella loro filosofia di fare calcio. Questo perché se il Senegal ha trovato nella forza della sua difesa la base per costruire il risultato, l’Algeria lo ha trovato nell’abilità nel portare al gol i propri giocatori.

Fonte: profilo instagram @caf_online

Ma facciamo un passo indietro. Dopo l’addio del bosniaco Vahid Halilhodzic, che aveva guidato l’Algeria nella ottima Coppa del Mondo del 2014, la nazionale nordafricana era riuscita a cambiare ben sei allenatori in quattro anni. Il tutto fino alla scelta nello scorso anno di Djamel Belmadi, allenatore formatosi in Qatar dalla discreta esperienza.

L’allenatore ha saputo dare un’anima, un’identità precisa a questa squadra. Dal pressing immediato in fase di non possesso alla costruzione dal tridente di centrocampo. Il 4-3-3, che in base all’atteggiamento degli interni di centrocampo e degli esterni d’attacco può diventare un 4-1-4-1, con Bennacer e Feghouli a premiare la fantasia e le incursioni in avanti di Mahrez e Baghdad Bounedjah ad agire da sponda per gli inserimenti offensivi del talento del Manchester City o di Belaïli sulla sinistra si è rivelato uno stile di gioco efficace e spettacolare.

Fonte: profilo instagram @caf_online

Tanto da segnare ben 12 gol in sei incontri, concedendone soltanto due.

Fra i quali la punizione capolavoro della stella di questa squadra.

La punizione di Riyad Mahrez in occasione del decisivo gol del 2-1 è un capolavoro nel momento più importante. Il numero 7, (evidenziato in azzurro) nonostante il buon posizionamento della barriera (fra cui il giocatore posizionato a “coccodrillo” ai piedi della stessa), riesce a giro poco sotto il 7 a battere un incolpevole Akpeyi (evidenziato in rosso).

Una corazzata che si candida prepotentemente alla vittoria finale contro un Senegal che tuttavia si farà trovare pronto per la grande occasione della propria storia. In una finale dal risultato incerto ma dallo spettacolo potenzialmente garantito.

(Fonte immagine di copertina: profilo instagram @caf_online)

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Futuro Lewandowski: l’Arabia un’opzione ma attenzione all’Atletico

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Barcellona Lewandowski

Il futuro di Robert Lewandowski è molto incerto. I media spagnoli parlano da qualche settimana di un interesse molto forte da parte dell’Arabia Saudita. Si parla addirittura di un’offerta da 100 milioni di ingaggio, cifre folli che potrebbero far vacillare l’attaccante polacco. Secondo quando riporta Sport ES però, su Lewandowski ci sarebbe anche un interesse di un altro club spagnolo: l’Atletico Madrid. Nonostante la rivalità sportiva tra Barcellona e Atletico, le due società hanno spesso fatto affari insieme, quindi quest’operazione non sembra del tutto impossibile.

Lewandowski non sembra voler andare via da Barcellona, ma il club catalano sta prendendo in considerazione una sua possibile cessione, in quando per contratto, l’ingaggio del giocatore è destinato a salire con il passare degli anni. Il classe ’88 ha segnato 20 gol e fornito 9 assist in 39 partite totali: numeri ancora una volta super. La carta d’identità però recita 35 anni e anche per questo motivo il Barcellona potrebbe decidere di sacrificare il suo bomber per puntare su un giocatore più giovane come Vitor Roque, andando ad allinearsi con la politica del club degli ultimi anni.

Una cosa è certa: chiunque riuscirà ad accaparrarsi il contratto di Lewandowski sarà autore di un affare. Basterà solo aspettare per vedere con quale maglietta segnerà una valanga di gol il prossimo anno.

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Scaloni avvisa: “Nessuno è certo della convocazione, tranne due calciatori”

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Scaloni

Dopo il Mondiale l’Argentina del commissario tecnico Lionel Scaloni punta a difendere il titolo della Copa America. La competizione si disputerà negli Stati Uniti tra giugno e luglio 2024.

Per preparare la competizione l’Albiceleste è scesa in campo in questa pausa per le Nazionali. Due vittorie per i ragazzi di Scaloni che si sono imposti 3-0 contro El Salvador, grazie alle reti di Romero, Enzo Fernandez e Lo Celso e 3-1 contro la Costa Rica.  A segno Di Maria, Mac Allister e Lautaro Martinez.

Nella conferenza stampa dopo la sfida contro la Costa Rica, Scaloni ha voluto tenere in guardia tutti i calciatori, sottolineando che nessuno dei convocati, a parte due fuoriclasse (Messi e Di Maria), siano certi della partecipazione alla Copa America. Dunque sull’attenti anche tutti gli “italiani” che puntano la convocazione. Resta comunque quasi impossibile che il commissario tecnico rinunci ad alcuni tasselli importanti, su tutti il capitano dell’Inter Lautaro Martinez, protagonista di una stagione strepitosa fin qui.

Nella fase a gironi, l’Argentina è stata inserita nel Gruppo A con Perù, Cile e Canada.

LE PAROLE DI SCALONI

“Non posso garantire a nessuno che era qui che sarà convocato per la Copa America . Solo Messi e Di Maria sono certi del posto“.

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“CI METTO la FIRMA” – La Rassegna del Diez

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La rassegna stampa è senza alcun dubbio il miglior modo per iniziare la giornata. Ecco quindi le prime pagine dei principali quotidiani sportivi internazionali per la giornata di oggi.

LA GAZZETTA DELLO SPORT

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CORRIERE DELLO SPORT

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TUTTOSPORT

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L’EQUIPE

MARCA

 

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Thiago Almada nel mirino dell’Europa: il prezzo è accessibile

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Almada

Thiago Almada è pronto ad approdare in Europa. Non si sa ancora per chi, ma sembra che il tempo in USA del classe 2001 argentino sia giunto ai titoli di coda. Era arrivato all’Atlanta United nel febbraio 2022 per quindici milioni di euro, e ora è pronto a lasciare per un prezzo quasi raddoppiato.

Già, perché secondo quanto riportato da Diario Sport, nel contratto di Almada con gli statunitensi ci sarebbe una clausola già prefissata che gli permette di andare via per circa 27 milioni di euro; un prezzo sì alto, ma vista l’età e la direzione intrapresa ultimamente dal mercato, è tutto sommato una cifra abbordabile, soprattutto per le big europee.

Le due squadre più interessate sembrano essere il Chelsea, che ormai ci ha abituato ad avere un occhio di riguardo per i giovani di talento, e l’Atletico Madrid, che lo vorrebbe per sostituire il partente Angel Correa, suo connazionale.

I NUMERI DI THIAGO ALMADA IN MLS

Almada è un trequartista di bassa statura (1,71m) che può giocare anche più defilato, sia a destra che a sinistra. L’argentino è un giocatore creativo e con un forte fiuto del gol, visto che nella stagione 2023 ha fornito in totale 11 gol e 16 assist in Major League Soccer. Nella stagione attuale, ha già trovato il gol dopo solo tre partite, e sembra già pronto per fare il grande passo nel Vecchio Continente.

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