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Lezioni sul 352: presiede Inzaghi (Filippo)

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Lezioni sul 352: presiede Inzaghi (Filippo)

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Quando sentiamo parlare di Inzaghi allenatore e di 352, ci balza immediatamente in mente quello stupefacente progetto tattico chiamato Lazio e di quel brillante allenatore che è Simone.

Scordandoci, probabilmente e anche solo per un attimo, che il fratello maggiore – Pippo – è appena approdato nella stessa categoria e sta creando in questi giorni la sua creatura, il suo 352, a Bologna.

NUOVO CICLO

Ha appena iniziato: è alla guida del club felsineo da poco più di una settimana di allenamenti e la squadra è ancora priva dei nazionali Gonzalez, Helander, Krafth e Dzemaili.

L’acquisto più importante, oltre all’operazione di scambio con la Roma tra Mirante e Skorupski, ha riguardato Federico Santander, attaccante paraguaiano classe 1991 sconosciuto al calcio italiano, reduce da 82 presenze e 38 gol nelle ultime tre stagioni in forza al Copenaghen.
Persa la stella Verdi, il Bologna ha scambiato un altro beniamino di casa – Di Francesco – con il Sassuolo, aggiudicandosi le prestazioni di Falcinelli.

In sintesi, è una squadra che deve innanzitutto formarsi come gruppo, vista la piccola rivoluzione interna attuata dopo le ultime 3 stagioni (onestamente da sbadiglio).

Pippo Inzaghi non ha però intenzione di perdere tempo, e dal primo giorno di ritiro pre-stagionale (inizato il 6 luglio a Pinzolo) ha lasciato da parte salite e corse nei boschi per concentrarsi, in una intensa routine di doppia seduta d’allenamento al giorno, allo studio e al modellamento di un modulo che i “senatori” della squadra – se ce ne sono – hanno visto non più di qualche volta negli ultimi tre anni, con risultati poco incoraggianti.

SUDORE SENZA SALITE

Non che il neo tecnico rossoblù non si curi della preparazione atletica dei suoi giocatori, tuttavia cerca di unire i due aspetti – fisico e tattico, parimenti importanti – in una innovativa metodologia di allenamento che prevede almeno mezz’ora di riscaldamento in palestra, dunque situazioni di costruzione in “11 contro 0” o 11 contro 11 dove “intensità” è senza dubbio la parola chiave. Le indicazioni di Inzaghi e collaboratori arrivano costanti e stimolanti, le pause sono frequenti ma brevi, gli interpreti ruotano in continuazione.
Al termine della seduta gli atleti sono visibilmente provati ed è allora che si va ad agire sulla prestanza: venti minuti di corsa individuale con cardiofrequenzimetro e gps, a velocità alternata.

Due allenamenti del genere al giorno producono (almeno ad occhio) l’effetto sperato: gli atleti arrivano a sera come se avessero eseguito ripetute tutto il giorno, ma si è lavorato per la maggior parte del tempo con il pallone.

UN ORSO IN MEZZO AL CAMPO

A proposito di interpreti, non mancano le sorprese rispetto all’utilizzo di alcuni giocatori in rosa. 
L’esperimento più curioso riguarda l’utilizzo di Riccardo Orsolini: il giovane talento italiano in prestito dalla Juventus è stato finora impiegato esclusivamente da mezz’ala, il ruolo cardine della filosofia di gioco di Inzaghi, rompendo una specie di tabù che lo vedeva solo come esterno alto. “Orso” sta provando a dimostrarsi duttile, riscoprendosi in una nuova zona del campo, per provare a scalare più rapidamente delle gerarchie che, in attacco, lo vedrebbero attualmente dietro a Palacio, Santander, Destro e Falcinelli, con la concorrenza di Avenatti e Petkovic che lottano per rimanere in rosa.

DIFENSIVAMENTE PARLANDO

Un altro esperimento riguarda Ibrahima Mbaye: il nazionale senegalese è sempre stato impiegato come terzino destro nel 433 di Donadoni ma, durante la prima settimana di Inzaghi, ha dovuto apprendere in fretta i movimenti da centrale di destra di una difesa a 3+2. In questo caso bisogna tuttavia essere cauti nel dare come certo il suo impiego in quel ruolo, dal momento che la difesa nel suo complesso rimane la nota più dolente del Bologna, tra nazionali che devono rientrare e un necessario rinforzo dal mercato.

È quindi un Bologna ancora acerbo, una squadra ancora nella su fase progettuale.
Anzi, embrionale.
Una creatura lungi dall’essere fatta e finita ma della quale si può cominciare ad apprezzarne la fisionomia.
Come se in una radiografia si contassero già le dieci dita delle mani, disposte però sul 3-5-2.

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Calcio Internazionale

Sfuriata Mou, niente PSG in caso di maxi-squalifica

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Mourinho

Il futuro di Josè Mourinho è ancora da definire. Le dichiarazioni criptiche dello Special One rilasciate al termine della finale di Budapest hanno infuso nell’ambiente giallorosso forti preoccupazioni. Decisioni che si dice siano state giá comunicate al gruppo, ricostruzioni di discorsi più o meno attendibili e un gelo totale tra allenatore e proprietà: la permanenza dell’uomo di Setubal a Roma é una questione più che mai aperta. A scombinare le carte in tavola, secondo una ricostruzione fatta dal The Sun, potrebbe essere la squalifica che la UEFA infliggerá con ogni probabilità ai danni di Mourinho. Vediamo perché.

NIENTE PSG IN CASO DI MAXI SQUALIFICA

Sebbene il contatto tra le due parti sia stato smentito in diverse occasioni dall’attuale tecnico della Roma, la destinazione parigina è sicuramente tra i pensieri dell’ex Inter e United (tra le altre). Il PSG sembra voler rompere con Galtier e tra i nomi scelti per sostituirlo spicca quello di Mourinho, già cercato anche dalla Federazione Portoghese. I francesi tuttavia non sarebbero disposti a metterlo sotto contratto nel caso in cui questo riceva una maxi squalifica da parte della UEFA.

Le pesanti parole dello Special One nei confronti dell’arbitro Taylor avranno sicuramente ripercussioni e se il massimo organo calcistico europeo dovesse squalificare il mister per più di 5 partite il club di proprietà qatariota girerebbe altrove lo sguardo. Il PSG vuole la Champions e, anche se apparentemente “piccolo” come fattore, un’eventuale assenza del tecnico per tutta la fase a gironi peserebbe molto, forse troppo. 

 

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Bundesliga

Lo Stoccarda batte 3-0 l’Amburgo nell’andata dello spareggio: salvezza ad un passo

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Augsburg-Bayer Leverkusen

La gara di andata dello spareggio per conquistare l’ultimo posto nella prossima Bundesliga tra Stoccarda e Amburgo termina con un netto 3-0, che in vista del ritorno mette in chiaro le cose: lo Stoccarda è ad un passo dalla permanenza nel massimo campionato tedesco. Infatti in Germania, visto che la prima serie è a 18 squadre invece che a 20 come in Italia, le ultime due della classe (18esima e 17esima) retrocedono direttamente, mentre la 16esima, in questo caso proprio lo Stoccarda, deve giocarsi la permanenza contro la terza classificata della 2. Bundesliga, la “Serie B” tedesca, l’Amburgo.

Nella gara di andata non c’è storia: Mavropanos mette subito la gara in discesa per i padroni di casa segnando dopo appena 42 secondi, mentre Vagnoman e Guirassy siglano il secondo e il terzo gol rispettivamente al 51′ e al 54′. Al 69′ l’espulsione di Suhonen per l’Amburgo complica ancora di più le cose in vista della gara di ritorno (in programma lunedì 5 giugno alle ore 20:45) per la storica squadra tedesca che, salvo miracoli, sarà costretta a restare in seconda serie anche l’anno prossimo.

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Calcio Internazionale

Alvarez, parole che sanno di addio: “Conserverò dei bei ricordi dell’Ajax”

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Schreuder

Edson Alvarez, mediano (ma all’occorrenza anche difensore centrale) dell’Ajax accostato nelle ultime settimane a Borussia Dortmund, che sembra vicinissimo a prelevarlo, e Bayern Monaco, non smentisce l’interesse di grandi squadre nei suoi confronti in un’intervista a Vi.nl. Delle parole che sanno di addio per il calciatore messicano che dal 2019 veste maglia biancorossa. Di seguito, le sue dichiarazioni:

SUL POSSIBILE TRASFERIMENTO –C’è una possibilità che parta, ma tutto può succedere nel corso dell’estate anche se finché non ci sono le firme non possiamo sbilanciarci. Quando c’è un interesse concreto i miei procuratori me lo comunicano e poi io inizio a pensarci, ho letto e sentito delle voci che mi riguardano e non mentirò, fa piacere essere accostati a grandi club, ma anche l’Ajax lo è“.

SULL’AJAX –Sono arrivato qui che ero sconosciuto quattro anni fa e ho dovuto convincere molte persone delle mie qualità, penso di esserci riuscito come calciatore e come persona. Qui sono cresciuto tanto, sono felice di aver dato tanto alla società e ai tifosi e di aver contribuito a vincere dei titoli. Ovunque giocherò la prossima stagione conserverò dei bei ricordi dell’Ajax”.

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Calciomercato

Rinnovo Leao, fumata bianca! Clausola monstre nel contratto

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Leao

Leao ha rinnovato il contratto che lo lega al Milan. A riportare la notizia é su Twitter Fabrizio Romano, il quale si dice certo che l’accordo totale sia stato raggiunto giá tre settimane fa. La lunga telenovela inerente alla permanenza in rossonero del fenomeno portoghese, quindi, sembra prossima al termine.

DURATA E CLAUSOLA

Il Milan si sarebbe assicurato le prestazioni dell’attaccante fino a Giugno 2028. Un lasso di tempo molto lungo che, oltre a riportare serenitá nella situazione contrattuale del giocatore, consentirá alla società milanese di monetizzare a pieno un’eventuale cessione. All’interno del contratto una clausola mostruosa: 175 milioni di euro. La fumata bianca tanto attesa dai tifosi dei Diavoli é arrivata, nei prossimi giorni (probabilmente già domani) seguirá l’ufficialità. 

 

 

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