Ansu Fati, Ansu Fati e ancora Ansu Fati. Il week end di Liga, iniziato con il botto del Camp Nou, non è stato però solo a tinte blaugrana. Dopo gli sfaceli messi a segno dal campioncino della Masia, ecco che altre piccole perle si sono alternate nel week end di calcio spagnolo: dalla maglia donata dal Mallorca ad Aduriz, al goal di Odegaard contro l’Atletico, all’eterno Benzema mai celebrato a dovere. Un meltin pot di vicende che hanno visto il solito Joaquin trascinare il Betis nella sua quattrocentesima partita.
ETERNI
Joaquin e Aritz Aduriz, i due grandi vecchi della Liga ancora fondamentali per le loro squadre. Se il primo da capitano continua a macinare goal e prestazioni sopra la media, il secondo inizia a defilarsi, ponendosi alle spalle del giovane Williams, e imboccando la via del ritiro con una dolce stagione da comprimario. In questa giornata di Liga sia Betis (contro il Getafe) che il Bilbao (contro il Mallorca) hanno pareggiato, portandosi rispettivamente a quota quattro e a quota otto in classifica, ma due sono stati gli episodi che hanno contraddistinto i match.

Fonte immagine: profilo IG @LaLiga
La maglia regalata ad Aduriz dal Mallorca è un omaggio alla splendida carriera del basco che, con il suo ventuno sulle spalle, ha portato in alto la più romantica delle squadre spagnole non permettendole di finire nel dimenticatoio della storia. A novecento chilometri di distanza intanto, Joaquin metteva a referto la propria quattrocentesima partita in carriera, segnando un rigore valido per celebrare un traguardo così importante e per regalare un punto vitale al suo Betis. La classifica, di fatti, non sorride agli andalusi che dopo un anno strabiliante sono ora al quindicesimo posto con soli 4 punti conquistati in quattro gare. Diversa la sorte per il Bilbao che con otto punti, si trova quarto davanti a Barcellona e Real Sociedad.

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REAL KARIM
Benzema. Come smettere di parlare di Benzema dal 2009 ad oggi? Dieci anni di Real Madrid, undicesima stagione in corso e nessuna voglia di smettere di essere decisivo. Sono quattro i goal messi a segno fino a questo momento, due dei quali nella vittoria per 3-2 sul Levante arrivata al Bernabeu che ha così permesso al Real di tallonare l’Atletico secondo dopo la sconfitta patita contro Odegaard e compagni. Quattro goal in quattro partite, secondo solo a Balaguerò della Villarreal autore di cinque splendide marcature in un’inizio di stagione scoppiettante, Karim Benzema si candida, a sole quattro gare dall’inizio della stagione, ad assumere il ruolo di attore protagonista della fase offensiva Madridista. La Casa Blanca, ancora orfana di Ronaldo non sostituito, per il momento, da un Hazard ancora fermo ai box, ha dovuto fare a meno dello squalificato Bale rilanciando un Benzema in edizione deluxe.

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SIVIGLIA CAPOLISTA E SCIVOLONE ATLETICO
Simeone non ha ben capito cosa sia successo in quei tre minuti all’Anoeta: 58′ sul cronometri, Odegaard schianta il portiere avversario portando in vantaggio i padroni di casa. Tre minuti dopo, esattamente al sessantunesimo, è Nacho Monreal a raddoppiare il vantaggio della Real Sociedad, lasciando interdetti i capolista dell’Atletico Madrid e togliendo, per un giorno, la palma di migliore in campo a Joao Felix. Uno scivolone non previsto che getta l’Atletico alle spalle di un Siviglia sempre più arrembante e ancora a secco di sconfitte: il perentorio 0-1 ottenuto in casa dell’Alaves (undicesimo in classifica con cinque punti conquistati ma solo due goal segnati) significa vetta della Liga fino a nuovo ordine, in attesa che arrivino i primi veri scontri diretti.

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BARÇA JR
No, non centra Neymar questa volta. É il Barcellona che, dopo anni, torna a pescare bene dalla Cantera. Ancora orfano di Messi e con Suarez a mezzo servizio – saranno due i goal del convalescente attaccante uruguagio al termine del match – Perez e Ansu Fati si trasformano nelle ali del presente contro un Valencia in crisi di identità. L’esonero di Marcelino appena prima del partitazo non ha aiutato i pipistrelli del Mestalla, mentre i goal di Ansu Fati e De Jong in apertura hanno definitivamente spento la resistenza, quanto meno fisica e tecnica, degli avversari di giornata. Tre punti, cinque goal segnati, e una media di tre marcature a partita celebrano un Barcellona potenzialmente rinnovato che ha in Ansu Fati la stella del presente nonostante i suoi sedici anni. Mentre Griezmann, gravato del peso di indossare questa maglia, sta arrancando alla ricerca di sé stesso, Ansu Fati vola libero come una libellula sul manto erboso del Camp Nou sfoderando giocate di classe, goal (già tre in questo esordio di Liga) e assist (due). La sua storia non è di quelle replicabili, e ora il Barcellona se lo gode interamente.
LA CLASSIFICA

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Dunque la classifica vede il Siviglia comandare a quota dieci con l’Atletico Madrid staccato una lunghezza a quota nove. Dietro di lui la coppia formata da Real Madrid e Athletic Bilbao, entrambi a otto punti e lontani una distanza dal trio Barcellona, Granada (vincente a Vigo contro il Celta) e la già citata Real Sociedad. Blocco compatto per la lotta all’Europa League con Levante (sconfitto dal Madrid), Osasuna (pareggio con il Valladolid), Villarreal (vittoria magistrale contro il Leganes per tre reti a zero in trasferta), Alves e Valladolid stessa attendono l’occasione per fare un salto in avanti in classifica. Sul fondo, il Valencia continua ad arrancare con soli quattro punti mentre Getafe (tre punti), Eibar (un solo punto) e Leganes (zero punti) non hanno ancora vinto una partita.
Arriverà ora la Champions League e tre turni condensati in due settimane: un tour de force che potrebbe ridisegnare la classifica della Liga spagnola in poche manciate di ore.
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