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Liga, un campionato di certezze e rivelazioni

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Liga, un campionato di certezze e rivelazioni

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A poche ore dal termine del campionato spagnolo, è giunto il tempo delle valutazioni, con promossi e bocciati davvero sorprendenti. Impossibile non partire dal Real Madrid, la grande delusione di questa Liga: i blancos erano chiamati a dare un’importante risposta dopo l’addio di Cristiano Ronaldo ma i ragazzi di Lopetegui prima e Zidane poi non sono riusciti ad andare oltre uno scialbo terzo posto. La sconfitta interna contro il Betis di oggi è soltanto l’ennesima brutta figura in una stagione che non è mai decollata ma anzi, ha subito il tracollo definitivo con l’uscita precoce dalla Champions League.

Per nulla sorprendente invece, la conquista da parte del Barcellona dello scudetto numero 26 della propria storia. I blaugrana hanno sfruttato a pieno le qualità del proprio organico e fin dalla prima giornata sono riusciti a far valere la schiacciante superiorità sulle rivali, senza mai patire la pressione di un Atletico Madrid che dal secondo posto non è mai riuscito a dar fastidio al Barça.

Diversi spunti interessanti sono arrivati dalla zona europea e dalla calda bassa classifica: il Valencia ha conquistato il quarto posto e dunque tornerà a disputare la Champions League; il Siviglia ha vissuto tra alti e bassi e ha pagato il difficile inizio di stagione con Machìn ma alla fine è riuscito ad ottenere un sesto posto che gli permetterà di ritentare la conquista dell’Europa League. Menzione d’onore al Getafe che per poco ha mancato l’accesso storico alla Champions League: sarebbe stata la prima volta. Retrocedono Girona, Huesca e Rayo Vallecano.

MIGLIOR GIOCATORE: LIONEL MESSI

Semplice, direte voi. L’argentino effettivamente ha dimostrato più e più volte nel corso della propria carriera di arrivare da un’altra dimensione ma nonostante il tempo passi anche per lui, anche in questo campionato si è riconfermato il numero uno assoluto. Il 24 Giugno per Messi saranno 32 le candeline da spegnere  e pur non avendo il fisico immortale del rivale storico Ronaldo, le sue giocate imprevedibili restano ancora un’arma atomica per il campionato spagnolo. Il Diez blaugrana decolla verso l’ennesima Scarpa d’Oro della sua carriera grazie alle 34 reti realizzate in 33 gare, senza dimenticare anche i 15 assist ai compagni che denotano ulteriormente la grande generosità di un fuoriclasse dentro e fuori dal campo.

Proprio un dato sui passaggi chiave sottolinea l’evoluzione che il calciatore ha attraversato in questo anno, grazie anche alle istruzione del tecnico Valverde: l’argentino lavora da regista in movimento, andando a raccogliere il pallone tra le linee e smistandolo rapidamente ai compagni che in media ricevono tre passaggi decisivi a partita. In sostanza il Barcellona parte da un risultato di 2 a 0 ancor prima che l’arbitro fischi l’inizio se si considera anche la straordinaria media goal di una rete a partita. Purtroppo per gli avversari sarà dura destituire il Re dal suo trono: diversi giocatori hanno offerto prestazioni strabilianti in questa stagione ma nessuno è riuscito ad avvicinarsi alla dimensione dell’alieno col numero 10.

MIGLIOR ALLENATORE: JOSÈ BORDALAS

Riconoscimento più che meritato al tecnico che ha portato il Getafe ad un passo dall’impresa. Per tutta la stagione i suoi ragazzi hanno lottato su ogni pallone per contendere al Valencia il quarto posto ma alla fine i pipistrelli hanno avuto la meglio. Resta però un dato incontrovertibile: per qualità di calcio espresso e il risultato ottenuto oltre ogni più rosea aspettativa, Bordalas si è dimostrato uno dei prospetti più interessanti dell’intero panorama europeo. Le sue idee sono davvero moderne e confermano ulteriormente quanto l’intensità di ritmo stia diventando sempre più elemento imprescindibile per far strada in questo calcio moderno.

La storia d’amore tra il tecnico e la terza squadra di Madrid era scoppiata due stagioni fa, quando Bordalas riuscì a riportare il Getafe in Liga dopo solo un anno di purgatorio in Segunda Division. Quest’anno l’obiettivo era la salvezza ma già dopo uno straordinario girone d’andata, il pensiero comune era quello di stringere i denti e conquistare un posto in Europa. La ricetta vincente si compone di pochi e semplici ingredienti ma oggi più che mai fondamentali: lavoro, discipilina, ordine e voglia di combattere tutti assieme. Proprio quest’ultimo punto è stato parecchio criticato da addetti ai lavori e non poiché si ritene che spesso i ragazzi di Bordalas tendano a superare quella sottile linea rossa che divide il gioco intenso da quello eccessivamente duro. Il Getafe però è così, prendere o lasciare. Una squadra che è specchio di un allenatore descritto dai suoi stessi calciatori come passionale e sportivamente aggressivo, disposto a tutto pur di mentalizzare i propri giocatori nell’ottica di prevalere anche fisicamente sugli avversari.

SQUADRA RIVELAZIONE: ESPANYOL

Con la vittoria per 2 a 0 nell’ultima giornata contro la Real Sociedad, l’Espanyol conquista l’accesso alla prossima Europa League passando dai preliminari. I ragazzi di Rubì dovevano sperare in una debacle del Bilbao a Siviglia per poter sperare di agganciare l’ultimo treno per l’Europa al fotofinish, e così è stato.

Grande soddisfazione per il secondo club di Barcellona che con merito ha raggiunto un traguardo tanto importante quanto insperato ad inizio stagione. Assoluto trascinatore l’attaccante Borja Iglesias che con i 17 goal in campionato ha permesso ai catalani di ambire al settimo posto fino all’ultimo secondo di questa grandissima cavalcata.

GIOCATORE RIVELAZIONE: CRISTHIAN STUANI

L’attaccante del Girona a 32 anni ha vissuto una vera e propria seconda giovinezza. Per lungo tempo è stato alle calcagna di Messi nella classifica marcatori e solo il finale drammatico della propria squadra ha potuto frenare la sua rincorsa alla vetta dei bomber spagnoli. L’uruguayano ha provato in tutti i modi a regalare ai propri tifosi la permanenza in Liga e i suoi 19 goal certificano il massimo impegno messo in campo.

Pur non godendo di compagni di squadra dello stesso calibro di quelli di Barcellona e Real, il veterano Stuani ha tenuto testa anche al connazionale Suarez e al francese Benzema, mettendo in mostra un repertorio completo di goal, perfino da fuori area. Siamo certi che il triste epilogo della stagione non cancellerà dalla sua memoria il ricordo della stagione più bella mai vissuta in carriera.

SQUADRA DELUSIONE: GIRONA

Stuani e compagni avevano tutte le carte in regola per riconfernarsi ai livelli della scorsa stagione e invece le pessime prestazioni di questo campionato li ha condannati addirittura alla Segunda Division. Dopo un discreto avvio in cui sono stati raccolti 13 punti nelle prime 10 partite, tra cui lo stoico pareggio per 2 a 2 al Camp Nou contro il Barcellona, la squadra di Sacristan non ha saputo mostrare la compattezza di inizio anno: i 53 goal subiti e soprattutto i soli 37 realizzati non sono stati sufficenti per salvarsi e il grande rimpianto è sicuramente quello di aver sprecato l’ottimo bottino costruito nel girone d’andata.

GIOCATORI DELUSIONE: MODRIC E ISCO

La sensazione è che alla fine i detrattori del Real Madrid non avessero poi così torto: i blancos senza Ronaldo sono un’altra squadra, tanto che in questa categoria sarebbero potuti rientrare molti più giocatori delle merengues.

Quello che più è mancato però è il supporto e la leadership da parte di quei veterani che hanno fatto le fortune di Florentino Perez nell’ultimo decennio. In particolare il pallone d’oro Modric è sembrato l’alter ego debole di se stesso, con la testa per tutto il campionato alle trattive estive. Sono venute a mancare spesso le sue geometrie ma soprattutto il lavoro sporco in fase di copertura che negli anni con Zidane non veniva mai a mancare.

L’altra grande delusione è lo spagnolo Isco che inspiegabilmente passa dalle ottime prestazioni con la maglia della propria nazionale a quelle scialbe con il Real Madrid. Per lui solo 6 goal in stagione e poca incisività in attacco, laddove avrebbe avuto molto più spazio per esprimere la sua tecnica con l’assenza di CR7, giocatore fenomenale ma dal peso a volte ingombrante per quei calciatori come Isco che spesso peccano di personalità. A entrambi occorrerà valutare oculatamente se restare alla corte di Zidane anche il prossimo anno perché a Madrid hanno bisogno della massima voglia di ciascuno per tornare a competere con il Barcellona già dal prossimo anno.

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Politano e Darmian carichi nel prepartita: le parole

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All'Inter riesce una particolare impresa

Intervistati ai microfoni di DAZN nel prepartita di Napoli-Inter, Matteo Politano e Matteo Darmian hanno parlato delle loro sensazioni sul big match di giornata, molto importante per rispondere sul campo alle vittorie di Juventus e Milan.

POLITANO – “Conosciamo bene l’Inter e Dimarco, sappiamo che giocatore è ma siamo forti anche noi. Dovremo stare attenti. L’Inter ha una difesa fortissima, dovremo fare in modo di creare quante più occasioni possibili”.

DARMIAN – “Per arginare Kvara servirà lavoro di squadra, il Napoli ha tanti giocatori forti e dovremo stare attenti. La vittoria della Juve non ci mette pressione, dobbiamo scendere in campo come abbiamo sempre fatto”.

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Lecce-Bologna, le formazioni ufficiali: Zirkzee parte dalla panchina

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Lecce-Bologna

Il lunch match della 14ª giornata di Serie A mette di fronte due delle migliori formazioni del Belpaese. Guidate da due allenatori all’avanguardia e con molti spunti su cui lavorare, anche per il medio futuro. Lecce-Bologna sarà questa, ma anche molto altro. Il Lecce non vince dal 22 settembre, ma le ultime gare non sono state completamente da gettare. Indubbiamente, però, i salentini vogliono ritrovare i tre punti e vogliono farlo con la spinta del bollente pubblico di casa.

Ci proveranno contro una avversario sicuramente non facilissimo: il Bologna è, probabilmente, la rivoluzione di questa stagione ed il momentaneo sesto posto in classifica lo testimonia. Thiago Motta non potrà contare su De Silvestri in difesa, vittima di un infortunio. Mancherà anche Orsolini, ancora alle prese con l’infortunio che lo ha colpito circa una settimana fa.

D’Aversa e Thiago Motta hanno scelto i loro uomini per questo Lecce-Bologna, in scena del Via del Mare con calcio d’inizio previsto per le ore 12:30.

LE FORMAZIONI UFFICIALI

LECCE (4-3-3): Falcone; Gendrey, Pongracic, Baschirotto, Dorgu; Gonzalez, Ramadani, Oudin; Strefezza, Krstovic, Banda. All. D’Aversa.

BOLOGNA (4-2-3-1): Skorupski; Posch, Lukumi, Calafiori, Kristiansen; Aebischer, Fabbian; Ndoye, Ferguson, Saelemaekers; Van Hooijdonk. All. Thiago Motta.

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Pronostico Sassuolo-Roma, statistiche e consigli per la partita

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Pronostico Roma-Udinese

Domenica pomeriggio alle 18:30 ci sarà una sfida ad altissima intensità e che promette gol e spettacolo quella tra Sassuolo e Roma. Storicamente la partita ci ha sempre regalato tanti gol e risultati mai scontati con tanti colpi dei neroverdi a sorpresa, senza dimenticare i tanti ex.

Il Sassuolo arriva alla partita dopo il successo pirotecnico per 3-4 contro l’Empoli e Dionisi e co sono pronti a sorprendere anche contro la Roma. I neroverdi arrivano alla partita con i soliti dubbi legati alla trequarti, con Bajrami che dovrebbe partire dalla panchina favorendo l’avvio iniziale di Kristian Thorstvedt che affiancherà Laurienté e Berardi alle spalle di Pinamonti che vuole ritrovare il gol.

Situazione complicata in casa Roma, il pareggio contro il Servette non è piaciuto a Jose Mourinho che nel post partita a Sky ha attaccato i suoi di mancanza d’impegno. I giallorossi dunque non possono sbagliare ancora e con il Sassuolo si vuole cambiare passo, anche per non perdere il treno Champions League. Alcuni dubbi per Mourinho con Zalewski che insidia per un posto sulla fascia e Renato Sanches che potrebbe ritornare dal primo minuto a discapito di uno tra Pellegrini e Paredes in mediana. L’ultima in campionato per i giallorossi si è conclusa il 2-1 faticoso contro l’Udinese, grazie ad un gol di Dybala nel finale.

IL PRONOSTICO DI NUMERO DIEZ

Sarà una partita sicuramente ricca di gol, entrambe le squadre vogliono fare risultato e ci sentiamo dunque di giocare un azzardato 1x+over2.5, perché la Roma storicamente in casa del Sassuolo ha sempre fatto fatica e i padroni di casa arrivano da un momento d’oro. Il tutto è quotato alla SNAI 2.65. Occhio però anche ai marcatori, Berardi ha il piede caldo come sempre contro le big e potrebbe fare l’ennesimo regalo ai suoi anche con un calcio di rigore vista l’intensità della sfida.

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Jovic torna al gol dopo 189 giorni: è il primo marcatore serbo della storia del Milan

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Pagelle Milan-Frosinone

Il gol che apre le marcature nella sfida tra Milan Frosinone è stato messo a segno da Luka Jovic al 43′.

Il centravanti rossonero è tornato a gonfiare la rete dopo 189 giorni da quello messo a segno in Fiorentina-Roma 2-1, del 27 maggio.

Come riportato su X da Giuseppe Pastore, inoltre, la rete di Jovic è un momento storico per il Milan, che mette a referto il primo marcatore serbo della sua storia.

 

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