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Ligue 1 review: cos'è successo in Francia nel weekend

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Ligue 1 review: cos’è successo in Francia nel weekend

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Allineandosi alle affermazioni di Christophe Galtier nel post partita di Marsiglia-Lille, si può dire che sia davvero complicato tirare le somme dopo dodici giornate di Ligue 1. Perché ad un Paris Saint-Germain tanto stellare quanto incostante, che mai aveva perso tre partite a questo punto del campionato, si aggiunge una carovana di inseguitrici dalle ampie potenzialità ma sempre vittima di pericolose montagne russe. In questo peloton, la definizione di carovana usata al Tour de France, spicca la concretezza di un Angers che, pur essendo meno brillante, resta saldamente seconda in classifica. Dietro, Marsiglia e Lione danno segni di vita prima di uno scontro diretto fondamentale, con preoccupanti rallentamenti per Lille e Monaco che lasciano così in corsa un innumerevole numero di squadre, fino al tredicesimo posto del Nizza, distante solo tre lunghezze dal terzo.

MOSTARDA INDIGESTA

L’uscita del Venerdì diventa indigesta per il Paris Saint-Germain, che perde con il Digione fanalino di coda e singhiozza a causa del pungente gusto della mostarda di Borgogna: quello che sembrava un inizio di partita scontato, con Kylian Mbappé in rete dopo 19 minuti, si trasforma invece in un incubo freddo e piovoso. Il Digione, con i suoi mezzi, prova a rintuzzare gli attacchi dei parigini sfruttando la scarsa verve di Mauro Icardi, questa volta impreciso sotto porta ed a tratti sfortunato. Così, su rimessa laterale in pieno recupero, Mounir Chouiar sfrutta un parapiglia in area per pareggiare prima dell’intervallo. Con Thiago Silva assente, la difesa soffre le ripartenze degli avversari seppur il PSG faccia la partita nella metà campo avversaria. Dopo due minuti di secondo tempo la serpentina di Jhonder Cadiz, talentino di proprietà del Benfica, punisce Keylor Navas sul suo palo.

Icardi continua la serata nera con una traversa, un tiro alto ed una rovesciata sbilenca mentre il gioco, bloccato per vie centrali, si allarga sempre più su Mbappé e Di Maria. L’ingresso di Cavani e Draxler cambia poco le cose, mentre Kurzawa è leggermente più incisivo con qualche cross. Così, l’assedio parigino diventa exploit per il Digione, che si allontana dalla zona retrocessione nel match più complicato dell’anno. Per il PSG, pur non essendoci un vero e proprio rischio in campionato, questa è comunque una sconfitta che non da morale.

MARSIGLIA CON GRINTA, LIONE CON MEMPHIS

Profilo instagram Memphis Depay (@memphisdepay)

Ritornano in auge Marsiglia e Lione, che vincono di misura e si rilanciano per il podio: in una noiosa partita al Vélodrome, l’OM di Villas Boas batte uno spento Lille 2-1 grazie alle reti di Sanson e all’autogol di Gabriel, nate da due errori difensivi di un LOSC a corto di idee e privo di Osimhen per 60 minuti. L’ingresso del nigeriano riattiva offensivamente la squadra di Galtier, che accorcia le distanze su calcio d’angolo grazie a Soumaoro e sfiora il 2-2 proprio con Osimhen. Il Marsiglia, che trionfa meritatamente per atteggiamento, è comunque un lontano parente del gioco spumeggiante: ottimo però il coaching del portoghese AVB, che decide di schierare un difensore centrale in mediana, il classe 2000 Boubacar Kamara, migliore in campo per interdizione ed aggressività. Anche il Lione porta a casa la propria contesa, a Tolosa, trionfando 2-3 dopo esser stato sotto. Decide tutto una doppietta di  Depay ed un gol di Dembélé, riportando l’OL a pochi punti dal secondo posto.

LE ALTRE

Il trionfo fuori casa del Lione rappresenta l’unica eccezione in una giornata di trionfi casalinghi: 1-0 dell’Amiens contro il Brest, con una stagione che inizia a prendere forma; stesso risultato per le dauphin Angers, che vince contro lo Strasburgo e conferma la sua seconda posizione. Il Montpellier recupera due gol al Metz per il 2-2 finale, mentre sia Bordeaux che Nizza tornano alla vittoria per 2-0, contro Nantes e Reims, con la squadra di Paulo Sousa sorpresa fino a questo punto. La giornata si è poi conclusa con la vittoria del Saint-Étienne sul Monaco, 1-0: l’effetto Puel continua, più per un cambio di mentalità che per un cambio di tattica. Per gli uomini di Jardim, ulteriore passo indietro in un annata costellata di alti e bassi nonostante l’organico stellare. Rinviata Nîmes-Rennes a causa delle forti piogge che hanno colpito l’Occitania e la Lingua d’Oca.

CLASSIFICA

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Fonte: profilo facebook Ligue 1 Conforama.

 

 

Foto di copertina tratta dal profilo facebook della Ligue 1 Conforama 

 

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Xabi Alonso sempre più vicino alla permanenza al Leverkusen: niente Bayern Monaco e Liverpool

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xabi alonso

XABI ALONSO – In Germania c’è una squadra che sta per spezzare l’egemonia degli ultimi anni del Bayern Monaco. Si tratta del Bayer Leverkusen dell’ex bavarese Xabi Alonso, che si trova al primo posto in classifica a +10 proprio dal Bayern secondo. Quando mancano soltanto otto giornate al termine del campionato, la Bundesliga sembra ormai nelle mani dei rossoneri.

Il Bayern Monaco, che in estate si separerà da Thomas Tuchel, è alla ricerca di un allenatore per la prossima stagione, e tra i nomi che circolano uno dei più insistenti è proprio quello di Xabi Alonso, che però è legato fino al 2026 con il Leverkusen, che non sembra avere alcuna intenzione di liberarlo in direzione Monaco di Baveria.

LE PAROLE DI HOENESS SU XABI ALONSO

Intervenuto ai microfoni di Das Erste, il presidente onorario del Bayern Monaco Uli Hoeness è intervenuto proprio sull’argomento, mostrandosi molto pessimista sul possibile approdo in panchina del tecnico spagnolo nella prossima stagione. Di seguito, le sue dichiarazioni: “La vedo molto dura prendere Xabi Alonso, per non dire impossibile. Credo resti al Leverkusen“.

ANCHE IL LIVERPOOL VA OLTRE E PENSA AD AMORIM

Oltre al Bayern Monaco, anche il Liverpool – che in estate saluterà Jurgen Klopp – è una delle squadre più interessate a Xabi Alonso. A questo punto però, viste anche le dichiarazioni di Hoeness, i due club dovranno con ogni probabilità virare su altri profili. Per la panchina degli inglesi, in questo momento, il nome più caldo sembrerebbe essere quello dell’attuale tecnico dello Sporting Lisbona Ruben Amorim.

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Chi è Cavan Sullivan, la stellina del calcio USA già nell’orbita del Manchester City

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CHI È CAVAN SULLIVAN – Pensate, a malapena 14 anni, ritrovarvi già sui media calcistici, oltre ad essere in orbita Manchester City, club che al momento domina i riflettori europei. Questo è il mondo di Cavan Sullivan, talento classe 2009 dei Philadelphia Union, che ha esordito con tanto di assist in MLS Next pro. Ormai nel calcio la ricerca del talento parte da età sempre più basse, soprattutto nei campionati esteri, dove i giovani talenti che impressionano gli scout vengono convinti a firmare, o corteggiati, già giovanissimi. Un esempio può essere l’acquisto di Paez da parte del Chelsea, nella scorsa stagione. Ora è invece il turno di Sullivan, trequartista di pura classe che ha addosso gli occhi della migliore squadra del miglior campionato al mondo: la Premier League. 

DAGLI USA ALL’INGHILTERRA

Proprio con la costante scoperta e crescita di talenti sempre più giovani, non è facile impressionare. Eppure, nessuno può evitare di guardare un quattordicenne che, all’esordio coi grandi, si iscrive addirittura al tabellino degli assistman. Parliamo comunque di un giocatore che fa parte della Philadelphia Union Academy da quando ha a malapena 11 anni. Alto 1,58 e in possesso di doppia nazionalità (Americano e tedesco), Sullivan ha fatto parlare di sè con un’etichetta pesantissima. La definizione di ‘nuovo Messi‘ è ovviamente prematura, eppure il talento è cristallino ed innegabile.

Del resto, il Manchester City sembra avere già accordo con società e giocatore, mancano soltanto le firme di rito. Le regole sui trasferimenti e sul lavoro minorile non permetteranno comunque al ragazzo di raggiungere i Citiziens prima dei 18 anni. Per propiziarne il percorso di crescita, la decisione comune tra le società è di tenerlo in patria, dove arriverà ad esordire in MLS. Dopodichè potrà partire per l’Europa. Sicuramente il nome di Cavan Sullivan è destinato a catturare sempre di più l’attenzione nel corso degli anni, anche perchè prima di raggiungere il nostro calcio bisognerà attendere ancora qualche anno.

CARATTERISTICHE TECNICHE

Parlando di un giocatore molto giovane, è difficile darne un quadro generale completo. Nonostante ciò si può tranquillamente asserire che stiamo per vedere un talento innato dal punto di vista tecnico. L’obiettivo sarà quello di sgrezzarsi nei prossimi anni a livello tattico, affrontando gradualmente un calcio più fisico. Il piede è il mancino, proprio come quel fenomeno generazionale che ha portato ad un altro livell0 il numero 10, che ora milita proprio in MLS all’Inter Miami: Lionel Messi. Sullivan dà la sensazione di poter essere un giocatore abile nello stretto e palla al piede, veloce e tecnicamente impeccabile. Ma solo il tempo potrà dirci dove può arrivare questo ragazzo.

Fonte immagine in evidenza: profilo IG Cavan Sullivan

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Bundesliga

Infortunio al ginocchio per Bensebaini in Nazionale: il Dortmund lo perde fino a fine stagione

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Ramy Bensebaini, giocatore del Borussia Dortmund e Randal Kolo Muani, giocatore del PSG, Champions League

Il Borussia Dortmund sarà impegnato in un finale di stagione di fuoco. In Bundesliga si trova attualmente al quarto posto della classifica, ma con la qualificazione in Champions League ancora in bilico. Per quanto riguarda invece la Champions, i gialloneri sfideranno l’Atletico Madrid per guadagnarsi un posto in semifinale, traguardo che manca dalla stagione 2012/13 (in quel caso fu finale contro il Bayern Monaco). Il Borussia Dortmund ha però perso un giocatore fondamentale per lo scacchiere di Terzic: Ramy Bensebaini resterà infatti fuori fino al termine della stagione, saltando tutti gli impegni nazionali e internazionali.

IL RENDIMENTO DI BENSEBAINI IN QUESTA STAGIONE

Il terzino sinistro algerino Bensebaini ha giocato 17 partite in Bundesliga in questa stagione, di cui 11 dal primo minuto. Una stagione non esattamente da ricordare quella dell’ex laterale del Borussia Mönchengladbach, visto che adesso dovrà rimanere ai box a lungo. Come riportato da TMW, Bensebaini ha riportato un infortunio al legamento collaterale mediale del ginocchio e ha finito in anticipo la stagione, anche se è riuscito a evitare l’operazione. L’infortunio è arrivato nella sfida amichevole giocata tra la sua Algeria e la Bolivia. Ennesimo infortunio dunque causato dalla sosta per le Nazionali, che ha creato problemi in tutto il mondo, non solo in Italia.

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Chi è Mateo Joseph, il talentino del Leeds decisivo con la Spagna U21

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Madueke, gioocatore del Chelsea, e Mateo Joseph, giocatore del Leeds United, Premier League

CHI È MATEO JOSEPH – Non è una rarità ormai assistere a casi come quello di Jamal Musiala, che dopo aver effettuato la trafila delle nazionali giovanili dell’Inghilterra (ossia il luogo dov’è cresciuto), ha deciso di intraprendere la propria carriera internazionale vestendo la maglia della Germania, sua terra natale. Seppur in misura minore, è ciò che è successo anche a Mateo Joseph Fernández-Regatillo, ventenne attaccante del Leeds United.

TRA SPAGNA E INGHILTERRA

Nato a Santander nell’ottobre del 2003, Mateo Joseph è dunque di nazionalità spagnola, ma il cognome del padre ne tradisce le origini inglesi, che sarebbero inevitabilmente tornate a bussare alle sue porte qualche anno più tardi. Dopo essersi formato nelle giovanili del Racing Santander prima, e dell’Espanyol poi, ecco il richiamo della foresta: a portarlo oltremanica è stato infatti il Leeds United nel gennaio 2022.

Nei successivi due anni, Joseph avrebbe proseguito il proprio stage nell’Under 21 dei Peacocks, mettendosi in mostra come attaccante un po’ atipico; i suoi 180 centimetri forse non sono tantissimi per essere un centravanti, tant’è che predilige soprattutto calpestare le zolle del mezzo spazio di sinistra per poi venire a giocare in posizioni più centrali. La convocazione dell’Inghilterra U20 non tarda ad arrivare, e il giovane puntero riesce anche a ritagliarsi un piccolo spazio durante lo scorso Mondiale della sopracitata categoria. Il ct Ian Foster lo impiega però come esterno sinistro nel proprio tridente, e l’avventura dei Tre Leoni si interrompe precocemente agli ottavi di finale contro l’Italia di Casadei.

IL DEBUTTO CON LE FURIE ROSSE

I tempi intanto sono ormai maturi per il debutto in prima squadra, seppur sul palcoscenico minore della Championship; Joseph però, in un Leeds che stradomina il campionato insieme al Leicester, non riesce ad accumulare abbastanza minuti, restando dunque a secco di gol. Per sbloccarsi sceglie dunque un’occasione speciale: gli ottavi di finale di FA Cup in casa del Chelsea, in cui mette a segno una doppietta che non basta per avere la meglio sui Blues, salvati da un gol allo scadere di Gallagher.

Sono a tutti gli effetti le sue due prime reti da professionista, ed è forse grazie alla notte di Stamford Bridge che la Spagna U21 lo ha convocato nell’ultima pausa per le nazionali; Joseph ha dunque deciso di accettare la chiamata delle Furie Rosse, che annovera ragazzi del calibro di Fermin Lopez Pablo Barrios, debuttando da subentrato nell’amichevole persa contro la Slovacchia. Poco male, perchè nel match successivo contro il Belgio, valido per le qualificazioni al prossimo Europeo U21, ha firmato il gol vittoria all’88’, dopo essere sceso in campo appena 5 minuti prima. Come inizio poteva andare decisamente peggio…

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