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Ligue 1, com'è andata la sessione estiva di mercato dei 20 club

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Ligue 1, com’è andata la sessione estiva di mercato dei 20 club

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Ligue 1

Destinato a essere sostanzialmente povero di colpi ad effetto e penalizzato dalle vicissitudini nazionali e internazionali, il mercato estivo della Ligue 1 ha, invece, riservato sorprese molto interessanti.

Le premesse, tuttavia, non erano delle migliori. Infatti, fattori esterni come i mancati introiti causa Covid e quelli più propriamente interni, come il fallimento della piattaforma detentrice dei diritti televisivi, Telefoot, hanno recato ingenti problemi di carattere finanziario ai club transalpini, tanto che si mormorava di diverse società della massima serie a rischio fallimento.

Tuttavia, nonostante i tragici presagi, la campagna di rafforzamento delle compagini di Ligue 1 si è rivelata ricca di spunti e contenuti degni di analisi.

I MARZIANI CAPITOLINI

Facile sarebbe commentare gli acquisti del Paris Saint Germain, club che, nei fatti, disputa un campionato diverso dalle altre diciannove compagini. Il campo non sempre premia la squadra della capitale, come avvenuto la scorsa stagione, ma la portata degli investimenti qatarioti pone gli uomini di Pochettino su un pianeta differente rispetto a tre quarti dei club francesi e europei.

Dunque, al netto del PSG, come si sono mossi i club di Ligue 1?

STRAPOTERE SUD

I movimenti più significativi si sono verificati indubbiamente nel sud dell’esagono.

Il Marsiglia ha proseguito nell’opera di vera e propria rifondazione dalle ceneri, guidata dal presidente Pablo Longoria, ormai idolo del popolo focese. Dopo anni di spaccatura tra club e tifosi, il lavoro dell’ex direttore sportivo del Valencia si è dipanato su due direttrici.

La prima è di tipo emotivo, adoperandosi affinché tornasse la simbiosi fra squadra e città.

La seconda è di carattere tecnico. La scelta di Sampaoli come allenatore è indice della volontà di esprimere di un calcio fluido e offensivo, confermata dagli innesti. Nonostante la difficoltà a liberarsi di giocatori in esubero come Caleta Car, Amavi e lo stesso Boubacar Kamara, quest’ultimo in scadenza 2022, Longoria è stato abile nel coniugare qualità e quantità, conducendo diverse operazioni in prestito, come William Saliba e Mateo Guendouzi dall’Arsenal, Pau Lopez e Cengiz Under dalla Roma, elementi pronti subito che non stanno tradendo le aspettative.

 

Investimenti significativi sono stati Gerson, vecchia conoscenza della Serie A, arrivato per 20 milioni, ma anche i ritorni definitivi di Leo Balerdi e Pol Lirola, funzionali ai principi del tecnico argentino. In queste ore si è deciso di tesserare anche Amin Harit, con il permesso della DNCG, che ha verificato l’incremento della massa salariale del club.

Promosso a pieni voti, anche dalla classifica, il Nizza di proprietà Ineos. Il primo merito degli inglesi e del direttore tecnico Julien Fournier è stato quello di convincere l’allenatore Christophe Galtier, campione di Francia, a sposare il progetto, conducendo un mercato ricco di giocatori d’esperienza, controcorrente rispetto alla storia del club.

L’effettivo, ricamato sulla base delle idee del tecnico, ha visto l’innesto di due esterni funzionali al 4-4-2 come Justin Kluivert e Calvin Stengs. Il reparto offensivo è stato rafforzato con l’arrivo last minute di Andy Delort, capace di creare un tandem potenzialmente esplosivo con Dolberg.

Le prime quattro partite, chiuse con zero gol subiti, hanno mostrato come la scelta di un centrocampo muscolare, rafforzato da Mario Lemina e da Pablo Rosario, abbia pagato, così come il riscatto di Jean Clair Todibo dal Barcellona per 8 milioni.

LE ALTRE BIG

Deludente si è rivelato, invece, il mercato dei campioni in carica. Il Lille, infatti, ha perso due colonne portanti come Mike Maignan, rimpiazzato da Ivo Grbic, e Boubakary Soumaré, senza riuscire a rafforzare significativamente l’effettivo. Da seguire il terzino sinistro Gabriel Gudmunsson, protagonista col Groningen, e Amadou Onana, pagato 7 milioni dall’Amburgo.

I dubbi principali sono relativi al tecnico Jocelyn Gourvennec, dal pedigree piuttosto mediocre, ultima scelta sul taccuino del presidente Letang.

Da valutare a medio-lungo termine, invece, la campagna rafforzamenti di Monaco e Lione. Nel Principato l’innesto più roboante è stato quello di Myron Boadou, pagato circa 20 milioni dall’AZ. La linea verde voluta dai dirigenti biancorossi è stata confermata dagli investimenti su profili ancora giovani come Jean Lucas dall’OL, o Ismail Jakobs, terzino sinistro acquistato per sostituire Fode Ballo Toure.

Sul Rodano, invece, l’allenatore Peter Bosz non è stato totalmente accontentato. La partenza di Memphis Depay a zero ha rovinato i piani del direttore sportivo Juninho. I primi obiettivi Sardar Azmoun e Antony Martial non sono stati centrati. In un mercato contraddistinto da partenze eccellenti, come Joachim Andersen e Maxwel Cornet, volati in Premier League, Xherdan Shaqiri e il campione d’Europa Emerson Palmieri hanno mitigato la delusione dei tifosi biancorossoblu.

 

Destinata a imporsi come una delle grandi di Francia, il Rennes, di proprietà della famiglia Pinault, ha speso addirittura 80 milioni rinforzandosi con colpi di caratura, come Loic Bade dal Lens, la punta Gaetan Laborde, arrivato dal Montpellier, che lo ha sostituito con l’evergreen Valere Germain, l’esperto Baptiste Santamaria, reduce dall’esperienza al Friburgo, e due tra i talenti più ambiti nel panorama europeo, Lovro Majer e l’esterno Kamaldeen Sulemana. La cessione di Camavinga al Real ha garantito comunque ossigeno alle casse bretoni.

LE PICCOLE

Pochi, ma interessanti i colpi delle cosiddette “piccole”. Molto attive le neopromosse Troyes, di proprietà del City Group, capace di riportare in Ligue 1 Adil Rami e Mama Balde, e Clermont, che può disporre della coppia offensiva Hamel-Bayo e della scommessa Oriol Busquets in regia.

Il Reims, orfano di Dia, partito in Spagna, si è riservato interessanti colpi in prospettiva, come Mitchell Van Bergen e Azor Matusiwa, entrambi provenienti dall’Eredivisie.

LE DELUSIONI

Capitolo delusioni: il Nantes, nonostante l’ingente somma riversata per Lafont, non ha rimpiazzato adeguatamente le partenze. A causa di problemi finanziari lo stesso Saint-Etienne non è riuscito a trovare una punta, affidandosi, così, all’ennesimo miracolo del tecnico Claude Puel, vero fuoriclasse dei Verts. Pochi movimenti in casa Brest, Lorient e Strasburgo, che hanno scelto una linea conservativa.

Fonte immagine di copertina: diritto Google creative commons

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“Milan grande d’Europa” – La Rassegna del Diez

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La rassegna stampa è senza alcun dubbio il miglior modo per iniziare la giornata. Ecco quindi le prime pagine dei principali quotidiani sportivi internazionali per la giornata di oggi.

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Xabi Alonso sempre più vicino alla permanenza al Leverkusen: niente Bayern Monaco e Liverpool

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xabi alonso

XABI ALONSO – In Germania c’è una squadra che sta per spezzare l’egemonia degli ultimi anni del Bayern Monaco. Si tratta del Bayer Leverkusen dell’ex bavarese Xabi Alonso, che si trova al primo posto in classifica a +10 proprio dal Bayern secondo. Quando mancano soltanto otto giornate al termine del campionato, la Bundesliga sembra ormai nelle mani dei rossoneri.

Il Bayern Monaco, che in estate si separerà da Thomas Tuchel, è alla ricerca di un allenatore per la prossima stagione, e tra i nomi che circolano uno dei più insistenti è proprio quello di Xabi Alonso, che però è legato fino al 2026 con il Leverkusen, che non sembra avere alcuna intenzione di liberarlo in direzione Monaco di Baveria.

LE PAROLE DI HOENESS SU XABI ALONSO

Intervenuto ai microfoni di Das Erste, il presidente onorario del Bayern Monaco Uli Hoeness è intervenuto proprio sull’argomento, mostrandosi molto pessimista sul possibile approdo in panchina del tecnico spagnolo nella prossima stagione. Di seguito, le sue dichiarazioni: “La vedo molto dura prendere Xabi Alonso, per non dire impossibile. Credo resti al Leverkusen“.

ANCHE IL LIVERPOOL VA OLTRE E PENSA AD AMORIM

Oltre al Bayern Monaco, anche il Liverpool – che in estate saluterà Jurgen Klopp – è una delle squadre più interessate a Xabi Alonso. A questo punto però, viste anche le dichiarazioni di Hoeness, i due club dovranno con ogni probabilità virare su altri profili. Per la panchina degli inglesi, in questo momento, il nome più caldo sembrerebbe essere quello dell’attuale tecnico dello Sporting Lisbona Ruben Amorim.

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Chi è Cavan Sullivan, la stellina del calcio USA già nell’orbita del Manchester City

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CHI È CAVAN SULLIVAN – Pensate, a malapena 14 anni, ritrovarvi già sui media calcistici, oltre ad essere in orbita Manchester City, club che al momento domina i riflettori europei. Questo è il mondo di Cavan Sullivan, talento classe 2009 dei Philadelphia Union, che ha esordito con tanto di assist in MLS Next pro. Ormai nel calcio la ricerca del talento parte da età sempre più basse, soprattutto nei campionati esteri, dove i giovani talenti che impressionano gli scout vengono convinti a firmare, o corteggiati, già giovanissimi. Un esempio può essere l’acquisto di Paez da parte del Chelsea, nella scorsa stagione. Ora è invece il turno di Sullivan, trequartista di pura classe che ha addosso gli occhi della migliore squadra del miglior campionato al mondo: la Premier League. 

DAGLI USA ALL’INGHILTERRA

Proprio con la costante scoperta e crescita di talenti sempre più giovani, non è facile impressionare. Eppure, nessuno può evitare di guardare un quattordicenne che, all’esordio coi grandi, si iscrive addirittura al tabellino degli assistman. Parliamo comunque di un giocatore che fa parte della Philadelphia Union Academy da quando ha a malapena 11 anni. Alto 1,58 e in possesso di doppia nazionalità (Americano e tedesco), Sullivan ha fatto parlare di sè con un’etichetta pesantissima. La definizione di ‘nuovo Messi‘ è ovviamente prematura, eppure il talento è cristallino ed innegabile.

Del resto, il Manchester City sembra avere già accordo con società e giocatore, mancano soltanto le firme di rito. Le regole sui trasferimenti e sul lavoro minorile non permetteranno comunque al ragazzo di raggiungere i Citiziens prima dei 18 anni. Per propiziarne il percorso di crescita, la decisione comune tra le società è di tenerlo in patria, dove arriverà ad esordire in MLS. Dopodichè potrà partire per l’Europa. Sicuramente il nome di Cavan Sullivan è destinato a catturare sempre di più l’attenzione nel corso degli anni, anche perchè prima di raggiungere il nostro calcio bisognerà attendere ancora qualche anno.

CARATTERISTICHE TECNICHE

Parlando di un giocatore molto giovane, è difficile darne un quadro generale completo. Nonostante ciò si può tranquillamente asserire che stiamo per vedere un talento innato dal punto di vista tecnico. L’obiettivo sarà quello di sgrezzarsi nei prossimi anni a livello tattico, affrontando gradualmente un calcio più fisico. Il piede è il mancino, proprio come quel fenomeno generazionale che ha portato ad un altro livell0 il numero 10, che ora milita proprio in MLS all’Inter Miami: Lionel Messi. Sullivan dà la sensazione di poter essere un giocatore abile nello stretto e palla al piede, veloce e tecnicamente impeccabile. Ma solo il tempo potrà dirci dove può arrivare questo ragazzo.

Fonte immagine in evidenza: profilo IG Cavan Sullivan

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Bundesliga

Infortunio al ginocchio per Bensebaini in Nazionale: il Dortmund lo perde fino a fine stagione

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Ramy Bensebaini, giocatore del Borussia Dortmund e Randal Kolo Muani, giocatore del PSG, Champions League

Il Borussia Dortmund sarà impegnato in un finale di stagione di fuoco. In Bundesliga si trova attualmente al quarto posto della classifica, ma con la qualificazione in Champions League ancora in bilico. Per quanto riguarda invece la Champions, i gialloneri sfideranno l’Atletico Madrid per guadagnarsi un posto in semifinale, traguardo che manca dalla stagione 2012/13 (in quel caso fu finale contro il Bayern Monaco). Il Borussia Dortmund ha però perso un giocatore fondamentale per lo scacchiere di Terzic: Ramy Bensebaini resterà infatti fuori fino al termine della stagione, saltando tutti gli impegni nazionali e internazionali.

IL RENDIMENTO DI BENSEBAINI IN QUESTA STAGIONE

Il terzino sinistro algerino Bensebaini ha giocato 17 partite in Bundesliga in questa stagione, di cui 11 dal primo minuto. Una stagione non esattamente da ricordare quella dell’ex laterale del Borussia Mönchengladbach, visto che adesso dovrà rimanere ai box a lungo. Come riportato da TMW, Bensebaini ha riportato un infortunio al legamento collaterale mediale del ginocchio e ha finito in anticipo la stagione, anche se è riuscito a evitare l’operazione. L’infortunio è arrivato nella sfida amichevole giocata tra la sua Algeria e la Bolivia. Ennesimo infortunio dunque causato dalla sosta per le Nazionali, che ha creato problemi in tutto il mondo, non solo in Italia.

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