La Ligue 1 tornava in campo con la diciassettesima giornata, giocata a cavallo di una settimana impegnativa condita dal turno infrasettimanale. Chi doveva vincere, per confermare, lo ha fatto in maniera brillante, delineando ancor di più quello che sarà il duello dell’anno: Paris Saint-Germain contro Olympique de Marseille.
Fonte: profilo facebook della società Paris Saint-Germain.
Perché se la capolista trionfa nel catino de La Mosson lo fa grazie alla miriade di stelle che, seppur a tratti, si accendono ed illuminano il cammino. Per 75 minuti la sfida delle panchine è vinta palesemente da Der Zakarian, che imbriglia Tuchel con il suo 3-4-1-2 ed è bravo a ripartire grazie alle qualità di Teji Savanier dopo essersi portati in vantaggio su calcio d’angolo. Il pressing alto soffoca i parigini, che soffrono anche i troppi infortuni (Gueye e Kimpembé nel primo quarto d’ora) dovendo far esordire in Ligue 1 il giovane centrocampista Nianzou Kouassi (2002). Nella parte finale del secondo tempo la musica cambia: il Montpellier arretra, tende a stringere i ranghi, commette falli ingenui. Su uno di questi Neymar intinge il pennello e segna su punizione, risvegliando poi il compagno Mbappé che di collo destro incrocia per il raddoppio. Il terzo gol è una perla di coordinazione di Mauro Icardi, sempre pronto quando serve. Basta del pressing per imbrigliare il PSG o al PSG basta accellerare nei momenti chiave della partita per poter far male?
Il Marsiglia dietro non vuole arrestare la propria corsa, ottenendo la sesta vittoria consecutiva in Ligue 1, ovvero essere la miglior squadra del campionato da un mese e mezzo. Il posticipo di ieri sera contro il Bordeaux ha risvolti simili a quelli di Montpellier, perché i girondini di Paulo Sousa si chiudono bene e sono bravi a ripartire. Il gol dello 0-1 arriva da una magia di Yacine Adli, classe 2000, cosicché il Bordeaux chiude i ranghi dietro, con Koscielny in vedetta, non permettendo all’OM di creare azioni limpide. Il primo quarto d’ora del secondo tempo si rivela fatale: dopo tre minuti Amavi incorna il pareggio mentre successivamente Sanson ruba palla su un disimpegno errato e raddoppia la contesa. Il Bordeaux diventa allora schiavo del suo stesso schema, prova ad uscire palla a terra ma perde quasi sempre il possesso: quando nel finale si butta avanti con due punte di ruolo, imbarca il terzo gol su ripartenza del solito Radonjic (passato dalle “stalle” alle stelle in un mese), alla terza realizzazione in stagione. I punti sulla terza sono ormai sei.
Terzo posto occupato dal Lille, che prosegue coi problemi di concretezza ma vince 1-0 una partita vitale con il Brest grazie al solito Victor Osimhen e ad un Renato Sanches tornato ad alti livelli, così come Jonathan Bamba. Dietro però, pur contro un Brest poco propositivo, qualche pericolo di troppo poteva costare caro ad una squadra da valutare da Gennaio in poi.
Mbaye Niang festeggia la doppietta contro l’Angers. Fonte: profilo facebook della società Stade Rennais.
Dietro queste tre, un limbo di dieci squadre in 4 punti, dal Rennes quarto al Nizza tredicesimo: i bretoni tornano in auge con il 2-1 sull’Angers grazie alla doppietta di Mbaye Niang, mentre i nizzardi travolgono il Metz 4-1 rilanciati da Wylan Cyprien. Nel mezzo anche Lione e Monaco: i primi vincono 4-0 a Nîmes pur faticando a trovare un’identità, tutto il contrario dei monegaschi, trascinati dal solito Ben Yedder (11 gol in Ligue 1). Anche Nantes e Reims tornano ad occupare i piani alti: i canarini di misura con il Digione (1-0), mentre il Reims 3-1 contro un Saint-Étienne spento e lontano parente di sé stesso. Il trionfo dello Strasburgo sul Tolosa (4-2) è chiave per il discorso salvezza, con gli occitani che restano ultimi in classifica.
CLASSIFICA
Fonte: profilo facebook Ligue de Football Professionnel
Immagine di copertina tratta dal profilo facebook della società Olympique de Marseille (@OM)