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L'Italia chiamò: 5 imprese "dimenticate" della Nazionale

Calcio Internazionale

L’Italia chiamò: 5 imprese “dimenticate” della Nazionale

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Tempo di Europei, tempo di Nazionale. Tempo di semifinale, questa sera alle ore 21. Tempo di stringersi a coorte per Italia-Spagna, a 90 minuti dalla finale di Wembley. Una grande occasione per scrivere un’altra importante pagina del nostro glorioso calcio, secondo a nessun per lustro e storia. Una storia costruita da momenti e partite entrati nella leggenda, come l’urlo di Tardelli o la cavalcata del 2006. Ma in mezzo a tanti gloriosi tasselli, nel grande puzzle dei trionfi Azzurri, alcuni si sono un po’ persi, finendo quasi per essere scomparse dalla memoria collettiva. E oggi, abbiamo scelto 5 tra quelle gloriose partite dimenticate dai più.

I Leoni di Highbury

14 novembre 1934, ad Highbury, fortino dell’Arsenal, si incontrano i campioni del mondo di Vittorio Pozzo e i sudditi di Sua Maestà., in quello che è un vero e proprio spareggio per decretare la squadra più forte d’Europa, visto che l’Inghilterra non partecipa a competizioni internazionali per “manifesta superiorità”. In quella che passa alla storia come la “Battaglia di Highbury”, l’Inghilterra composta per 9/11 da calciatori dell’Arsenal sembra dominare il match. Il portiere azzurro Ceseroli para un rigore, ma la resistenza crolla dopo l’infortunio di Monti che lascia in 10 l’Italia. La doppietta di Brooke e il gol di Drake portano la partita sul 3-0. Sembra finita, ma sotto il diluvio della ripresa gli azzurri trascinati dal capitano Ferraris e da un super Giuseppe Meazza sfiorano il miracolo. In 4 minuti proprio l’interista sigla una doppietta e il gol pari è impedito solo da miracoli del portiere dei gunners Moss. Finisce 3-2, ma l’i presa italiana porta gli inglesi a scegliere di iniziare a mettersi in gioco nei tornei professionistici.

Gentile vs Maradona, Italia-Argentina ’82

Mondiali di Spagna, estate dell’82. Gli Azzurri dopo aver passato per il rotto della cuffia davanti a Camerun e Perù la prima fase del torneo, sono chiamati ad affrontare lo scoglio enorme rappresentato da Brasile ed Argentina campione in carica. Tutti hanno in mente la tripletta alla Seleçao di Pablito Rossi, pochi ricordano la battaglia contro l’Albiceleste. Per fermare Kempes, Maradona e soci, alla squadra di Bearzot serve l’impresa, e l’impresa arriva. Per marcare Diego viene scelto “Gheddafi” Claudio Gentile. Il difensore nato in Libia compie una delle migliori prestazioni difensive di sempre, annullando per 90 minuti il giocatore più forte di sempre. Passerà alla storia la sua risposta a chi lo accusava di essere stato troppo rude verso il diez argentino: “Il calcio non è uno sport per ballerine”. Il resto del lavoro lo fanno prima Tardelli che sblocca il match al 56esimo e il terzino bianconero Cabrini al minuto 70. Agli argentini non basta la rete di Passarella. Al Sarrià, l’Italia vince la prima partita del suo mondiale.

Italia-Nigeria ad Usa ’94

L’immagine simbolo dei mondiali è americani è diventata negli anni il rigore sbagliato da Baggio, ma prima della finale con i Verdeoro un pezzo di stroria si è scritt0 agli ottavi di finale contro la Nigeria. I biancoverdi di Okocha sono la rivelazione africana del mondiale, come il Camerun di Italia ’90 4 anni prima. E in vantaggio passano passano proprio le Super Eagles grazie alla reta al 26esimo di Amunike. L’Italia non sfonda e rimane addirittura in 10 dopo l’espulsione di Zola al 76esimo. Fino a 3 minuti dalla fine, l’Italia è fuori. Fino a quando Mussi penetra nell’area avversaria e scarica per Roberto Baggio che sigla il gol del pareggio. Ai supplementari Benarrivo viene steso in area, dal dischetto va ancora Baggio. Palla da una parte, portiere dall’altra ed Italia ai quarti.

Italia-Inghilterra, Euro 2012

Europei di Polonia e Ucraina, 2012. La Nazionale di Prandelli trova ai quarti l’Inghilterra di Rooney e Hodgson. Il dominio italiano è evidente nei 90 minuti, con Balotelli che si divora più volte la rete del vantaggio, fermato prima da Hart poi da Lescotte. La partita non si sblocca neanche con l’ingresso di Alino Diamanti, fermato dall’ex portiere del City. Ci prova poi ancora Balotelli, poi ancora Nocerino. Il risultato resta sullo 0-0, si va ai rigori. Segna Balo, segna Gerrard, sbaglia Montolivo, Rooney porta in vantaggio i 3 leoni. Pirlo dal dischetto ha tutta responsabilità del mondo, provocato prima del tiro da un Joe Hart in stato di grazia. Il portiere si tuffa, il Maestro lo mette a sedere, il suo cucchiaio non lascia scampo. Poi Young e Cole si fanno ipnotizzare da Buffon, Diamanti segna e manda gli Azzurri in semifinale contro la Germania di Low.

Italia-Jugoslavia, Euro ’68

E concludiamo con l’unico successo italiano nella massima competizione europea per nazionali. A Roma lafinale vede opposti agli azzurri di Facchetti, Burgnich, Anastasi e Prati la Jugoslavia di Petkovic e Dzajic. E proprio bomber Dzajic porta i balcanici in vantaggio al 40esimo, vantaggio che regge fino al 80esimo, quando Domenghini salva la Nazionale. Alla fine dei supplementari il risultato è ancora sull’1-1, i rigori non sono ancora previsti dal regolamento, la partita è da rigiocare. E il replay sorride agli Azzurri. Prima Riva, poi Anastasi. è 2-0, l’Italia è sul tetto d’Europa, e ora speriamo ci salirà nuovamente, a distanza di 53 anni dall’ultima volta,

 

 

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“Milan grande d’Europa” – La Rassegna del Diez

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La rassegna stampa è senza alcun dubbio il miglior modo per iniziare la giornata. Ecco quindi le prime pagine dei principali quotidiani sportivi internazionali per la giornata di oggi.

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Xabi Alonso sempre più vicino alla permanenza al Leverkusen: niente Bayern Monaco e Liverpool

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xabi alonso

XABI ALONSO – In Germania c’è una squadra che sta per spezzare l’egemonia degli ultimi anni del Bayern Monaco. Si tratta del Bayer Leverkusen dell’ex bavarese Xabi Alonso, che si trova al primo posto in classifica a +10 proprio dal Bayern secondo. Quando mancano soltanto otto giornate al termine del campionato, la Bundesliga sembra ormai nelle mani dei rossoneri.

Il Bayern Monaco, che in estate si separerà da Thomas Tuchel, è alla ricerca di un allenatore per la prossima stagione, e tra i nomi che circolano uno dei più insistenti è proprio quello di Xabi Alonso, che però è legato fino al 2026 con il Leverkusen, che non sembra avere alcuna intenzione di liberarlo in direzione Monaco di Baveria.

LE PAROLE DI HOENESS SU XABI ALONSO

Intervenuto ai microfoni di Das Erste, il presidente onorario del Bayern Monaco Uli Hoeness è intervenuto proprio sull’argomento, mostrandosi molto pessimista sul possibile approdo in panchina del tecnico spagnolo nella prossima stagione. Di seguito, le sue dichiarazioni: “La vedo molto dura prendere Xabi Alonso, per non dire impossibile. Credo resti al Leverkusen“.

ANCHE IL LIVERPOOL VA OLTRE E PENSA AD AMORIM

Oltre al Bayern Monaco, anche il Liverpool – che in estate saluterà Jurgen Klopp – è una delle squadre più interessate a Xabi Alonso. A questo punto però, viste anche le dichiarazioni di Hoeness, i due club dovranno con ogni probabilità virare su altri profili. Per la panchina degli inglesi, in questo momento, il nome più caldo sembrerebbe essere quello dell’attuale tecnico dello Sporting Lisbona Ruben Amorim.

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Chi è Cavan Sullivan, la stellina del calcio USA già nell’orbita del Manchester City

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CHI È CAVAN SULLIVAN – Pensate, a malapena 14 anni, ritrovarvi già sui media calcistici, oltre ad essere in orbita Manchester City, club che al momento domina i riflettori europei. Questo è il mondo di Cavan Sullivan, talento classe 2009 dei Philadelphia Union, che ha esordito con tanto di assist in MLS Next pro. Ormai nel calcio la ricerca del talento parte da età sempre più basse, soprattutto nei campionati esteri, dove i giovani talenti che impressionano gli scout vengono convinti a firmare, o corteggiati, già giovanissimi. Un esempio può essere l’acquisto di Paez da parte del Chelsea, nella scorsa stagione. Ora è invece il turno di Sullivan, trequartista di pura classe che ha addosso gli occhi della migliore squadra del miglior campionato al mondo: la Premier League. 

DAGLI USA ALL’INGHILTERRA

Proprio con la costante scoperta e crescita di talenti sempre più giovani, non è facile impressionare. Eppure, nessuno può evitare di guardare un quattordicenne che, all’esordio coi grandi, si iscrive addirittura al tabellino degli assistman. Parliamo comunque di un giocatore che fa parte della Philadelphia Union Academy da quando ha a malapena 11 anni. Alto 1,58 e in possesso di doppia nazionalità (Americano e tedesco), Sullivan ha fatto parlare di sè con un’etichetta pesantissima. La definizione di ‘nuovo Messi‘ è ovviamente prematura, eppure il talento è cristallino ed innegabile.

Del resto, il Manchester City sembra avere già accordo con società e giocatore, mancano soltanto le firme di rito. Le regole sui trasferimenti e sul lavoro minorile non permetteranno comunque al ragazzo di raggiungere i Citiziens prima dei 18 anni. Per propiziarne il percorso di crescita, la decisione comune tra le società è di tenerlo in patria, dove arriverà ad esordire in MLS. Dopodichè potrà partire per l’Europa. Sicuramente il nome di Cavan Sullivan è destinato a catturare sempre di più l’attenzione nel corso degli anni, anche perchè prima di raggiungere il nostro calcio bisognerà attendere ancora qualche anno.

CARATTERISTICHE TECNICHE

Parlando di un giocatore molto giovane, è difficile darne un quadro generale completo. Nonostante ciò si può tranquillamente asserire che stiamo per vedere un talento innato dal punto di vista tecnico. L’obiettivo sarà quello di sgrezzarsi nei prossimi anni a livello tattico, affrontando gradualmente un calcio più fisico. Il piede è il mancino, proprio come quel fenomeno generazionale che ha portato ad un altro livell0 il numero 10, che ora milita proprio in MLS all’Inter Miami: Lionel Messi. Sullivan dà la sensazione di poter essere un giocatore abile nello stretto e palla al piede, veloce e tecnicamente impeccabile. Ma solo il tempo potrà dirci dove può arrivare questo ragazzo.

Fonte immagine in evidenza: profilo IG Cavan Sullivan

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Bundesliga

Infortunio al ginocchio per Bensebaini in Nazionale: il Dortmund lo perde fino a fine stagione

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Ramy Bensebaini, giocatore del Borussia Dortmund e Randal Kolo Muani, giocatore del PSG, Champions League

Il Borussia Dortmund sarà impegnato in un finale di stagione di fuoco. In Bundesliga si trova attualmente al quarto posto della classifica, ma con la qualificazione in Champions League ancora in bilico. Per quanto riguarda invece la Champions, i gialloneri sfideranno l’Atletico Madrid per guadagnarsi un posto in semifinale, traguardo che manca dalla stagione 2012/13 (in quel caso fu finale contro il Bayern Monaco). Il Borussia Dortmund ha però perso un giocatore fondamentale per lo scacchiere di Terzic: Ramy Bensebaini resterà infatti fuori fino al termine della stagione, saltando tutti gli impegni nazionali e internazionali.

IL RENDIMENTO DI BENSEBAINI IN QUESTA STAGIONE

Il terzino sinistro algerino Bensebaini ha giocato 17 partite in Bundesliga in questa stagione, di cui 11 dal primo minuto. Una stagione non esattamente da ricordare quella dell’ex laterale del Borussia Mönchengladbach, visto che adesso dovrà rimanere ai box a lungo. Come riportato da TMW, Bensebaini ha riportato un infortunio al legamento collaterale mediale del ginocchio e ha finito in anticipo la stagione, anche se è riuscito a evitare l’operazione. L’infortunio è arrivato nella sfida amichevole giocata tra la sua Algeria e la Bolivia. Ennesimo infortunio dunque causato dalla sosta per le Nazionali, che ha creato problemi in tutto il mondo, non solo in Italia.

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