Se si pensa a Liverpool–Atletico Madrid, si pensa ad un big match tra due grandi squadre del calcio europeo. Nell’ultimo decennio è stato così, visto che i Reds hanno vinto la competizione continentale nel 2019 ed i colchoneros ci sono andati vicinissimi, perdendo due volte in finale. I due club, infatti, si sono sfidati anche negli ottavi di finale della Champions League 2019-20, qualche giorno prima che esplodesse definitivamente la pandemia da Covid-19. In quell’occasione Morata e Marcos Llorente decisero il match, consentendo agli uomini di Simeone di passare il turno successivo.
Più di dieci anni fa la situazione era completamente diversa: Liverpool-Altletico Madrid si sfidarono in una competizione internazionale, ma non la Champions League, bensì l‘Europa League. Due grandi club impantanati in un periodo di transizione, ma non per questo una partita priva di emozioni e storia.
LA ROSA DEL LIVERPOOL
Il club inglese arrivava alla stagione 2009-10 da un buon secondo posto in Premier League, ma senza nessun trofeo in bacheca. Nell’estate 2009 fu ceduto Xabi Alonso al Real Madrid per oltre 30 milioni, una cifra molto alta per un mediano in quell’epoca calcistica. Come acquisti arrivarono in Inghilterra Glen Johnson e Alberto Aquilani, entrambi per 20 milioni. In panchina sedeva ancora Rafa Benitez, assoluta leggenda dei Reds. La squadra era un mix dei senatori del periodo d’oro e di nuove leve pronte a dominare il calcio mondiale. La porta era ancora ben difesa da Pepe Reina, mentre la il pacchetto arretrato era guidato da Carragher e Agger. A centrocampo Gerrard era la stella, coadiuvato da Mascherano e Leiva. In avanti i vari Kuyt, Riera e Babel avevano il compito di innescare Fernando Torres, all’apice della carriera.
IL PERCORSO STAGIONALE
Nella stagione 2009-10 il Liverpool fu molto deludente, visto che ottenne un settimo posto, a malapena utile per una qualificazione all’Europa League. In FA Cup i Reds uscirono al terzo turno contro il Reading, mentre nella coppa di lega inglese i ragazzi di Benitez furono eliminati al quarto turno dall’Arsenal di Wenger. In Champions la situazione non fu migliore, dato che nel girone E con Fiorentina, Debrecen e Lione, il Liverpool arrivò terzo, retrocedendo in EL. Nella seconda competizione continentale i rossi riuscirono a passare senza problemi i sedicesimi, gli ottavi ed i quarti, battendo in serie l’Unirea, il Lilla ed il Benfica.
LA ROSA DELL’ATLETICO MADRID
Il club spagnolo, invece, arrivava da un quarto posto nella Liga 2008-09, ultimo piazzamento utile per la qualificazione in Champions. Nel mercato estivo non ci furono ne grandi acquisti ne grandi cessioni, arrivarono soltanto Sergio Asenjo e Tiago Mendes, mentre furono ceduti Maxi Rodriguez (nel mercato invernale) e Heitinga. In porta muoveva i primi passi un giovanissimo David De Gea, mentre la difesa era composta da onesti mestieranti come Perea, Valera e Alvaro Dominguez. Il centrocampo a 2 era coordinato da Paulo Assunçao e Raul Garcia, aiutati sulle corsie esterne da Simao e Reyes, che a loro volta dovevano mettere in condizioni di segnare un tandem offensivo di tutto rispetto, ovvero Aguero e Forlan. I colchoneros erano guidati da Quique Sanchez Flores, allenatore giramondo ed ex calciatore del Real Madrid.
IL PERCORSO STAGIONALE
L’Atletico Madrid, esattamente come il Liverpool, nella stagione 2009-10 non fece benissimo. In campionato i biancorossi arrivarono addirittura noni, dietro al Getafe e al Maiorca. Nella Copa del Re il percorso fu ottimo, visto che gli spagnoli arrivarono in finale, ma furono sconfitti dal Siviglia per 2-0. In Champions League, in un girone con Chelsea, Porto e Apoel, l’Atletico Madrid arrivò terzo, con soli 3 punti e 0 vittorie. Declassati in EL, i ragazzi di Q.S.Flores passarono i sedicesimi, gli ottavi ed i quarti ma sempre rischiando di andar fuori, vincendo una sola partita su sei.
LA PARTITA
Il Liverpool e l’Atletico si scontrarono nella semifinale dell’Europa League 2009-10. L’andata, in Spagna, terminò 1-0 per i padroni di casa grazie ad un gol di Forlan al 9′. Il ritorno ad Anfield fu una partita bellissima, tra due squadre pronte a dare tutto per arrivare alla finale di Amburgo. Benitez e Q.S.Flores arrivano alla partita con le formazioni tipo: 4-2-3-1 per i padroni di casa e 4-4-2 per gli ospiti; l’unica assenza che spiccò fu quella di El Nino Fernando Torres, frenato da un infortunio. Il match, soprattutto nel primo tempo, fu molto aperto, con diversi occasioni da ambo le parti. La situazione di parità venne smossa da un gol di Aquilani sul finire del primo tempo. Il secondo tempo fu privo di occasioni, a parte un tiro di Forlan, e grazie al gol dell’ex Roma, si andò ai supplementari. Il Liverpool, al 95′, con Benayoun, siglò il 2-0, ma al 103′ Forlan mise a segno il gol qualificazione, che permise all’Atletico di andare in finale e poi vincere la Coppa contro il Fulham.