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Due facce, una squadra

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Due facce, una squadra

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Se si considerassero anche i preliminari contro l’Hoffenheim in agosto, in otto partite il Liverpool avrebbe segnato ventinove gol in Champions League. Se si sottraggono alla cifra monstre i sei gol nel doppio confronto coi tedeschi di Nagelsmann le reti sono 23, quindi, due in meno della squadra record Psg, nella fase a gironi irraggiungibile a quota 25. Il Liverpool in Champions ha dimostrato ancora una volta la sua proprietà intrinseca di avere una doppia personalità, una duplice faccia che non solo cambia di partita in partita, ma talvolta anche nella gara in sè. Come definire una squadra che segna sette reti in un match di ragguardevole livello (ieri i Reds giocavano contro la seconda in classifica) e poi si fa rimontare tre reti in 45′ minuti ? Klopp è diventato sempre più imprevedibile, il suo regno inglese ha non pochi problemi e se la faccia, bene o male, riesce sempre a salvarla con queste roboanti vittorie da guinness dei record, il sottopelle del Liverpool tatticamente e caratterialmente non è di certo migliorato da quando Klopp si è seduto sulla panchina di Anfield. C’è da dire che il Liverpool è ritornato a fare la voce grossa in tante occasioni e la carica dell’allenatore tedesco è servita certamente a scuotere l’ambiente nel Merseyside: da Jamie Carragher a Roy Keane, sono in molti a non gradire il gioco e la personalità del Liverpool di Klopp, che fra risultati schiaccianti e contropiedi famelici, non è riuscito in due anni e mezzo a portare a casa neanche l’ombra di un trofeo.

GOOD TIMES

Sommariamente il cammino in Premier League del Liverpool non è così male come il partito dell’opposizione vorrebbe far intendere. Un quarto posto in solitaria dietro al Manchester United, al Manchester City e al Chelsea che sono i club con rispettivamente le rose migliori e i titolari della classifica della scorsa stagione. Con un po’ di fatica e un inizio affetto da pareggite, Klopp ha guidato il Liverpool verso un presente decisamente accettabile, con un punto sopra l’Arsenal di Wenger e ben tre al di sopra degli Spurs, al momento più in versione Champions che Premier League. I Reds stanno vivendo un periodo felice che inizia proprio con la sconfitta contro il Tottenham del 22 ottobre, un sonoro 4-1 che ha fatto toccare decisamente il fondo a Coutinho e compagni, stimolando la squadra a un necessario cambio di passo per poter salvare la stagione fino a quel momento nettamente al di sotto delle aspettative. Dopo Wembley sono arrivate sei vittorie e un pareggio e diciannove gol segnati, e a parte l’1-1 di Anfield contro il Chelsea, il Liverpool ha segnato almeno due gol in ogni partita. Sicuramente ha influito non poco l’inaspettato matrimonio tra Salah e la Premier League, che alla seconda esperienza per l’egiziano è apparsa come una nuova dimensione in cui inventarsi goleador ed esaltarsi nelle proprie capacità. L’ex giocatore della Roma in Inghilterra ha trovato una padronanza dei suoi mezzi che in Italia in certe occasioni stentava a palesare, mentre con Klopp alla velocità supersonica si sono unite un gran tiro e la freddezza sotto porta che nella Capitale invece lamentavano. Adesso Salah è insieme a Coutinho il vero leader tecnico della squadra, il miglior marcatore con 18 gol in 22 presenze, che è diventato senza ombra di dubbio anche più pericoloso del brasiliano.

https://www.youtube.com/watch?v=7nrEHAVcocc

Coutinho ha passato un estate difficile tra fantamercato e cifre astronomiche, e seppur il suo apporto alla squadra sia di una percentuale comunque molto alta, il rendimento dell’ex Inter parrebbe essere comunque inferiore a quello che invece riusciva a offrire nella scorsa stagione. Fra Champions League e Premier il Liverpool è tornato ad essere una squadra temibilissima e dalle capacità realizzative spropositate, un rodato sistema di verticalizzazioni che adesso mandano in porta più agevolmente Salah o Coutinho o Manè, autentiche gazzelle quando i Reds partono in contropiede. Poi c’è il centrocampo, finalmente più fluido e al contempo solido di quanto non lo fosse precedentemente, e l’inserimento graduale di pedine poco note (Grunjic) e di nuovi acquisti (Oxlade-Chamberlain) ha ottimizzato il rendimento in mezzo al campo in termini sia di ripartenze che di costruzione. I Reds devono ancora affrontare un derby complicato contro l’Everton ad Anfield e a febbraio, in Champions, la squadra si dovrà confrontare contro formazioni di certo ben più importanti del livello dei club del proprio girone. La giostra di Klopp è in qualche modo tornata a girare, anche se il pericoloso, il difficile, il complicato con la C maiuscola, deve ancora arrivare.

ERRORI

Se il presente del Liverpool è una macchina da gol infernale come i migliori club europei, allo stesso tempo i Reds hanno un en plein di lacune sia di reparto che individuali che separano la squadra da una completa e definitiva maturazione. E’ vero che la posizione in classifica non è male e che i gol stanno piovendo come la grandine ma leggendo tra le righe delle partite del Liverpool ci si accorge subito che qualcosa non va per il verso giusto. In primo luogo, il Liverpool non ha una rosa competitiva: a un undici molto accettabile e anzi fuori discussione vanno affiancate delle riserve non di prim’ordine e una difesa che per quanto possa avere in Matip e Clyne due notevoli pedine, è sommariamente scadente. Tanti gol presi e errori individuali hanno reso la retroguardia di Klopp il vero problema della sua gestione e le 19 reti incassate solo in Premier unite alla rimonta di Siviglia sono un’ulteriore sintomo di come il reparto arretrato abbia tanti problemi sia di linea (palle inattive, difficoltà nella lettura degli inserimenti, immobilismo inspiegabile in fase di copertura) che individuali (problemi di concentrazione, svarioni clamorosi, incomprensione tra i singoli difensori). E’ sempre stato uno dei problemi di Klopp non avere una difesa di altissima efficienza, anche se adesso, nello spietato campionato inglese, le lacune degli anni scorsi sono maggiormente evidenziate e le pezze dei promettenti Subotic e Hummels ora non sono più sussidi su cui poter contare. Di fatto il Liverpool ha trovato una qualità offensiva di prim’ordine ma è anche vero che se l’avversario non viene stanato mandandolo in svantaggio, Coutinho e soci hanno difficoltà a fare gol.

In situazione di svantaggio, con la difesa avversaria serrata, anche Coutinho fatica a trovare la via del gol

Tralasciando l’ultimo mese in cui sono arrivate solo vittorie, il Liverpool nelle precedenti gare è riuscito a segnare dopo lo svantaggio solo contro Siviglia, Spartak Mosca, Burnley e Tottenham, mentre in ogni altro caso, non considerando le partite in cui i Reds erano in vantaggio all’inizio,  o la squadra non segnava affatto (Manchester City) oppure rimontava e seguivano altri risultati (Leicester, vittoria finale per 3-2). Per il resto, un altro appunto si potrebbe fare al rapporto della squadra nei big match, che adesso che sono completati possono essere analizzati in toto. Il bilancio del Liverpool contro le altre grandi del campionato hanno visto la squadra di Klopp pareggiare contro Chelsea (1-1) e Manchester United (0-0), vincere contro l’Arsenal (4-0) e perdere malamente contro Manchester City (5-0) e Tottenham (4-1); non è un bilancio troppo malvagio, anzi forse il Liverpool ha rispettato il confronto paritario con le squadre di Conte e Mourinho, non inferiori ma di certo neanche troppo più forti, e ha vinto invece contro l’Arsenal che è effettivamente, per livello tecnico e morale, decisamente più in difficoltà dei Reds. Negli ultimi due big match invece le sfide contro Sky Blues e Spurs hanno palesato come, appunto, in certe partite il Liverpool sia andato completamente in default dall’inizio e la remuntada, di conseguenza, si è trasformata subito in un’utopia.

https://www.youtube.com/watch?v=y_oKmRc7BCY

Di fatto il Liverpool è una buona squadra nonostante le tante defaillances tecniche di alcuni giocatori e tattiche in certe partite, ma alla fine, la squadra di Klopp ha passato con una buona sufficienza questa parte di stagione: primo posto nel girone di Champions e quarto posto in campionato, e si, pure una dolorosa eliminazione in FA Cup. Al di là dell’eliminazione dalla Coppa nazionale però il Liverpool può dirsi soddisfatto di questo andamento, e anche se è solo grazie all’ultimo mese di vittorie che Klopp ha sotterrato delle palesi difficoltà iniziali, alla fine dei conti carta canta e i Reds sono al momento nel pieno dei loro obbiettivi stagionali.

 

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I convocati di Gasperini per Napoli-Atalanta: c’è Koopmeiners, out CDK

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Charles De Ketelaere, giocatore dell'Atalanta, Serie A, Coppa Italia, Europa League

Finita la telenovela riguardo la presenza di Koopmeiners e De Ketelaere nella delicata trasferta dell’Atalanta contro il Napoli. Il club bergamasco ha diramato l’elenco dei convocati di Gasperini e figura, tra i due, solo l’olandese, che già nei giorni scorsi aveva ripreso ad allenarsi in gruppo con la squadra. Out, invece, il giovane talento belga, apparso più indietro nel recupero dall’infortunio.

Ancora da capire se il tecnico piemontese deciderà di schierare dal 1′ l’olandese o se preferirà preservarlo anche per l’impegno di Coppa Italia di settimana prossima.

Questo l’elenco dei convocati: Adopo, Bakker, Carnesecchi, de Roon, Djimsiti, Ederson, Hateboer, Hien, Holm, Kolasinac, Koopmeiners, Lookman, Miranchuk, Musso, Palomino, Pasalic, Rossi, Ruggeri, Scalvini, Scamacca, Toloi, Touré, Zappacosta.

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Prudenza sulla titolarità di Zirkzee contro la Salernitana: pronto Odgaard al suo posto

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zirkzee

In data lunedì 1 aprile, nel giorno di Pasquetta, il Bologna ospita allo stadio Dall’Ara la Salernitana, fanalino di coda del campionato. Alle 12:30 le due squadre si daranno battaglia per i rispettivi obiettivi. Per i padroni di casa i tre punti servono per continuare a sognare l’Europa, per i granata si tratta di una questione d’orgoglio dato che il destino sembra segnato, nonostante la speranza sia sempre l’ultima a morire.

I riflettori dal lato rossoblù sono sicuramente puntati su Joshua Zirkzee, gioiellino in prestito dal Bayern Monaco. L’attaccante ha dovuto fare i conti con un infortunio al bicipite femorale, che per sua fortuna gli ha fatto saltare solo la trasferta di Empoli. L’olandese vanta 11 gol e 6 assist stagionali e non intende fermarsi.

INFORTUNIO, RIENTRO E GESTIONE DI ZIRKZEE

Il risentimento muscolare è stato accusato da Zirkzee durante il secondo tempo di Bologna-Inter del 9 marzo. Sostituzione al 79′ contro la beneamata e grande attesa per rivederlo in campo. La sosta del campionato per favorire gli impegni delle nazionali è capitata nel momento migliore. Il classe 2001 ha avuto il tempo necessario per smaltire l’infortunio, rientrando in gruppo nella giornata di ieri, giovedì 28 marzo. “Gli esami cui è stato sottoposto questa mattina Joshua Zirkzee hanno evidenziato una lesione di primo grado del bicipite femorale sinistro“, questo il comunicato ufficiale del Bologna in cui si spiega lo stop del giocatore.

Secondo Sos Fanta, le valutazioni sul numero nove di Thiago Motta si trascineranno fino all’ultimo. Nel frattempo non mancano soluzioni: Odgaard è pronto a prendersi la maglia da titolare, Fabbian e Urbanski si giocano il posto come trequartista, con il primo favorito. La voglia di rivedere il nativo di Schiedam in campo è elevata, ma la prudenza e la sua gestione saranno altrettanto importanti per evitare rischi inutili in vista dei prossimi impegni.

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Kumbulla è carico col Sassuolo, parla l’agente: “Vuole la salvezza, non vede l’ora di essere titolare”

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In foto: Marash Kumbulla, difensore del Sassuolo

Giovanni Vitali, ai microfoni di TuttomercatoWeb.it, ha parlato del suo giocatore Marash Kumbulla. Il difensore albanese gioca attualmente al Sassuolo, lasciato partire in prestito dalla Roma fino a giugno 2024. In questa Serie A, Kumbulla, ha collezionato soltanto due presenze, anche a causa dell’infortunio al crociato che l’ha costretto ai box per tutta la prima parte di stagione.

Il procuratore Vitali, nella sua intervista, ha parlato del trasferimento di Kumbulla dalla Roma al Sassuolo spiegando come non sia stato facile riuscire a trovare un accordo tra le parti coinvolte. Ha sottolineato anche di come, per il difensore, era fondamentale ritornare a giocare dopo il lungo stop in vista dell’Europeo di quest’estate.

LE PAROLE DI GIOVANNI VITALI

PRESTITO – L’accordo a gennaio non è stato semplice, soprattutto per trovare un’intesa fra tutte le parti. La Roma lo avrebbe ceduto solo in prestito secco e il ragazzo era reduce da un infortunio importante. Alla fine è andato tutto per il meglio e il ragazzo è arrivato al Sassuolo, con Marash che lotterà fino alla fine per la salvezza“.

CONDIZIONE – “Per andare a giocare ha rinunciato anche a qualcosa dal punto di vista economico, ma era importante per lui per non perdere la nazionale in vista dell’Europeo e per tornare pronto alla Roma. Adesso sta benissimo, la condizione ovviamente si ritrova solo giocando ma lui è un giocatore che con due partite nelle gambe ritrova subito la condizione ideale. Non vede l’ora di partire dal primo minuto, magari già dalla prossima partita“.

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Il report dell’allenamento del Lecce pre-Roma: Banda a parte, ma torna Venuti in gruppo

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Lameck Banda, giocatore del Lecce, Serie A, Coppa Italia

Il Lecce, in piena corsa salvezza, ospiterà al Via del Mare, lunedì sera, la Roma. Entrambe le formazioni si presentano a questa partita con la voglia, e la necessità, di fare punti; i padroni di casa per allontanarsi sempre di più dalla diciassettesima posizione, gli ospiti per cercare di avvicinarsi al quarto posto. Le formazioni di questa partita risentiranno dei molteplici infortuni che hanno colpito un po’ tutte le squadre del nostro campionato, Roma e Lecce comprese.

In particolare, il Lecce, dovrà fare ancora a meno di Lameck Banda. L’attaccante durante la partita contro il Torino, che ha visto i pugliesi perdere per 2 a 0, si è trovato costretto ad abbandonare il terreno di gioco prima dell’intervallo a causa di un infortunio che lo tiene ai box da più di un mese. Anche per il prossimo match, ovvero quello di lunedì, Banda molto probabilmente non sarà a disposizione del mister Gotti. Infatti, il club ha rilasciato una nota specificando che Banda ha continuato a seguire un programma di lavoro personalizzato”.

Sempre dalla stessa nota il Lecce annuncia il recupero di Venuti. Il terzino, come si legge dalla nota “è tornato ad allenarsi regolarmente con il gruppo” tornando, di conseguenza, a disposizione anche del mister Gotti.

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