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Oltre la ragione
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6 anni fa:
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Diego LeoniIeri sera ad Anfield Liverpool e Tottenham hanno messo in mostra tutto il loro potenziale. Da una parte l’atteggiamento aggressivo e deciso della squadra di Klopp, dall’altra il tentativo di manovra ragionata e ordinata degli uomini di Pochettino. Fino a metà secondo tempo il confronto tra due stili differenti di calcio si era tradotto in un equilibrio sostanziale (il Liverpool puntava sul recupero palla veloce e la verticalizzazione; il Tottenham sfruttava il movimento tra le linee di Alli, Eriksen e Son), ma dall’80’ in poi, ovvero dal gol di Wanyama, la partita è completamente impazzita. A dieci minuti dalla fine è scattata la scintilla che ha fatto saltare tutti gli schemi tattici facendo maturare il 2-2 finale.
LE SCELTE
Jürgen Klopp ha preparato la partita contro gli Spurs basandosi sul classico 4-3-3 e optando per un centrocampo fisico con Emre Can, Henderson e Milner a supporto del tridente composto da Mane, Firmino e Salah. L’ex tecnico del Borussia Dortmund aveva come obiettivo quello di pressare alto i centrocampisti del Tottenham, o Alli e Eriksen che si abbassavano a turno, per conquistare palla nella metà campo avversaria e sfruttare la velocità e l’attacco della profondità dei tre giocatori offensivi.
Pochettino d’altro canto ha deciso di basarsi sul collaudato 4-2-3-1 con Dier e Dembélé davanti alla difesa, davanti a loro i tre trequartisti Son, Alli e Eriksen e Kane unica punta. Il Tottenham invece, per eludere il pressing dei Reds, doveva sfruttare i movimenti dei tre giocatori alle spalle di Kane. Eriksen e Son che idealmente dovevano svolgere il ruolo di esterni di centrocampo, non hanno quasi mai agito realmente come tali, proponendosi spesso e volentieri verso il centro del campo con l’obiettivo di aiutare a sviluppare la manovra della squadra del tecnico argentino.
I due moduli quindi, teoricamente (e anche tatticamente), si rispecchiavano in campo. Le uscite difensive di entrambe le squadre prevedevano che Salah e Mane dovessero occuparsi dei rispettivi terzini (Davies e Trippier), mentre Firmino doveva “ballare” tra Sanchez e Vertonghen. Nella linea mediana del campo Henderson doveva occuparsi a uomo di Dele Alli, mentre Can e Milner potevano liberamente alzarsi sui due centrocampisti degli Spurs. In realtà, però, Klopp e Pochettino hanno interpretato la partita in maniera differente.
PRESSING VS. POSSESSO
Una volta che il Tottenham decideva di sviluppare l’azione dal basso, il Liverpool si muoveva di conseguenza per recuperare la palla in zona offensiva. Si creava una specie di triangolo tra la mezz’ala, Firmino e l’esterno di parte per chiudere le giocate possibili al portatore di palla.

Emre Can, Firmino e Salah chiudono le giocate del Tottenham
In questo caso il triangolo che si viene a creare è formato da Emre Can, Firmino e Salah con l’egiziano che copre la giocata verso Vertonghen, Firmino che si abbassa su Dier e Can in uscita su Davies. In questo caso l’opzione più papabile per il terzino sinistro del Tottenham è servire Dembélé, che però è troppo lontano, oppure una giocata lunga su Kane.
Non sempre però il pressing totale della squadra di Klopp riusciva ad andare a compimento, e così quando la squadra di Pochettino aveva la possibilità di palleggiare, la soluzione alternativa era quella di stringere le maglie del centrocampo lasciando liberi i terzini.

Henderson, Emre Can e Milner si trovano a pochissimi metri di distanza l’uno dall’altro
In questa situazione tutto il centrocampo dei Reds si trova compattato in pochissimi metri di campo, impedendo quindi giocate verticali al Tottenham, lasciando libero unicamente Davies, che però non può fare altro che tornare indietro verso Dembélé.

Tutto il Liverpool chiuso dietro la linea della palla
Addirittura in questo frangente tutto il Liverpool si trova dietro la linea della palla, compresi tuti e tre gli attaccanti. In queste situazioni la squadra di Klopp optava per chiudersi compatto nella sua metà campo, aspettando solamente l’appoggio laterale verso il terzino degli Spurs per sviluppare poi il pressing. Soprattutto nel primo tempo i Reds sono riusciti a chiudere tutti gli spazi del Tottenham, orientando il gioco sulle fasce laterali dove, grazie ai raddoppi continui, il Liverpool poteva raggiungere con successo il proprio obiettivo: il recupero alto del pallone. La velocità di Salah, Mane e Firmino ha poi spesso messo in difficoltà il reparto arretrato della squadra di Pochettino, poco abile e attenta nel chiudere lo spazio e la profondità alle proprie spalle. Soprattutto Sanchez è stato spesso impreciso, sia in termini di chiusura che di posizionamento in campo.

La difesa del Tottenham mal posizionata sull’azione che ha poi successivamente portato al gol di Salah
Il Tottenham invece ha sviluppato meglio, con più continuità e velocità, sia per meriti del Liverpool che per demeriti propri, la propria manovra nella seconda frazione di gioco, quando Alli e Eriksen sono entrati al centro del gioco degli Spurs. La compattezza della squadra di Klopp e il suo pressing organizzato, costringevano i due trequartisti del Tottenham ad abbassarsi sulla linea di centrocampo per entrare nel vivo della manovra.

Alli e Eriksen troppo lontani da Kane
Si veniva così a creare una distanza esagerata tra l’attacco e il centrocampo del Tottenham, con il solo Kane costretto a lottare tra Van Djik e Lovren. Una delle poche situazioni offensive pericolose del primo tempo è capitata proprio quando Trippier è riuscito a trovare Son tra le linee.

Trippier trova Son con un buon filtrante
Il primo tempo, si è chiuso quindi con il Liverpool meglio schierato in campo e che ha saputo sfruttare con il massimo del rendimento i suoi due punti di forza: il pressing e l’attacco della profondità. Al tempo stesso il Tottenham non ha saputo trovare, immediatamente, un piano B per contrastare ed eludere la strategia aggressiva della squadra di Klopp. Nel secondo tempo, grazie anche ai cambi, le cose sono cambiate.
LA FORZA DEI CAMBI
Lo spostamento degli equilibri tra il primo e il secondo tempo è passato anche, e soprattutto, dai cambi operati dai due allenatori. Gli ingressi di Lamela e Matip hanno modificato sostanzialmente l’atteggiamento tattico e mentale delle due squadre: da una parte il Liverpool, schierato poi successivamente con 3 difensori centrali, ha subito un contraccolpo psicologico che ha arretrato il suo baricentro, dall’altra parte il Tottenham ha acquisito più fiducia e fluidità di gioco grazie all’ingresso di Lamela.
L’ex Roma è entrato in campo al posto di un deludente Sanchez, non modificando tatticamente la squadra (rimasta sempre in campo con il 4-2-3-1), ma sbilanciandola notevolmente in attacco: Dier è andato a sostituire l’ex difensore dell’Ajax sulla linea difensiva e di conseguenza Alli è arretrato qualche metro agendo al centro del campo. Infine in successione, Lamela si è posizionato alle spalle di Kane sostenendolo maggiormente nella manovra offensiva.

Dele Alli a centrocampo vicino a Dembele e Lamela vicino a Son e Eriksen dietro a Kane
L’altro cambio che in un certo senso ha modificato gli assetti della partita è stato quello relativo all’ingresso in campo di Matip e quindi il conseguente passaggio alla difesa a tre per Klopp. Questo cambiamento tattico, avvenuto all’incirca al 78′, ha prodotto un abbassamento del baricentro medio dei Reds, che infatti da lì a pochi minuti hanno subito il gol del pareggio di Wanyama.

Il 5-2-3 finale del Liverpool
Quello del Liverpool quindi era diventato essenzialmente un 5-2-3 con Emre Can e Wijnaldum davanti alla difesa a protezione dei tre difensori centrali.
Nonostante il pareggio di Wanyama e il successivo rigore sbagliato da Kane, il Liverpool era poi riuscito, grazie ad una magia di Salah, a riportarsi nuovamente in vantaggio sfruttando anche una notevole disattenzione difensiva della retroguardia del Tottenham. Il pareggio finale degli Spurs, raggiunto su calcio di rigore a tempo ormai scaduto, è scaturito da una ingenuità di Van Djik seppur Klopp non fosse d’accordo con la decisione arbitrale. Gli ultimi 10 minuti di Liverpool-Tottenham ci hanno dimostrato che si può andare oltre la ragione, oltre la tattica e gli schemi. Anfield ci ha insegnato questo.
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Le partite di oggi: il programma in TV e streaming

Pubblicato
57 minuti fa:
Dicembre 2, 2023Di
Redazione
LE PARTITE DI OGGI: IL PROGRAMMA IN TV E STREAMING – Dove vedere in TV e streaming le partite di Serie A, Serie B, Coppa Italia, Supercoppa Italiana, Primavera 1, Premier League, LaLiga, Bundesliga, Ligue 1, Champions League, Europa League, Conference League, Youth League, Nations League, le gare delle nazionali e le amichevoli internazionali? Numero Diez presenta il programma dettagliato delle partite di oggi e dei prossimi tre giorni con i canali TV e streaming di riferimento.
LE PARTITE DI OGGI, SABATO 2 DICEMBRE: IL PROGRAMMA IN TV E STREAMING
14:00 Cosenza-Ternana (Serie B) [DAZN, Sky]
14:00 Feralpisalò-Cittadella (Serie B) [DAZN, Sky]
14:00 Modena-Reggina (Serie B) [DAZN, Sky]
14:00 Pisa-Cremonese (Serie B) [DAZN, Sky]
14:00 Venezia-Ascoli (Serie B) [DAZN, Sky]
14:00 Girona-Valencia (LaLiga) [DAZN]
15:00 Genoa-Empoli (Serie A) [DAZN]
15:30 Bayern Monaco-Union Berlino (Bundesliga) [Sky]
15:30 Bochum-Wolfsburg (Bundesliga) [Sky]
15:30 Borussia M’Gladhbach-Hoffenheim (Bundesliga) [Sky]
15:30 Lipsia-Heidendeim (Bundesliga) [Sky]
16:00 Arsenal-Wolverhampton (Premier League) [Sky]
16:00 Brentford-Luton Town (Premier League) [Sky]
16:00 Burnley-Sheffield United (Premier League) [Sky]
16:00 Nottingham Forest-Everton (Premier League) [Sky]
16:15 Spezia-Parma (Serie B) [DAZN, Sky]
16:15 Athletic Club-Rayo Vallecano (LaLiga) [DAZN]
17:00 Lens-Lione (Ligue 1) [Sky]
18:00 Lazio-Cagliari (Serie A) [DAZN]
18:30 Real Madrid-Granada (LaLiga) [DAZN]
18:30 Stoccarda-Werder Brema (Bundesliga) [Sky]
20:45 Milan-Frosinone (Serie A) [DAZN, Sky]
21:00 Newcastle-Man United (Premier League) [Sky]
21:00 Osasuna-Real Sociedad (LaLiga) [DAZN]
21:00 Nantes-Nizza (Ligue 1) [Sky]
LE PARTITE DI OGGI, DOMENICA 3 DICEMBRE: IL PROGRAMMA IN TV E STREAMING
12:30 Lecce-Bologna (Serie A) [DAZN, Sky]
13:00 Le Havre-PSG (Ligue 1) [Sky]
14:00 Maiorca-Deportivo Alaves (LaLiga) [DAZN]
15:00 Brest-Clermont (Ligue 1) [Sky]
15:00 Monaco-Montpellier (Ligue 1) [Sky]
15:00 Tolosa-Lorient (Ligue 1) [Sky]
15:00 Fiorentina-Salernitana (Serie A) [DAZN]
15:00 Udinese-Hellas Verona (Serie A) [DAZN]
15:00 Bournemouth-Aston Villa (Premier League) [Sky]
15:00 Chelsea-Brighton (Premier League) [Sky]
15:00 Liverpool-Fulham (Premier League) [Sky]
15:00 West Ham-Crystal Palace (Premier League) [Sky]
15:30 Mainz-Friburgo (Bundesliga) [Sky]
16:15 Brescia-Sampdoria (Serie B) [DAZN, Sky]
16:15 Lecco-Bari (Serie B) [DAZN, Sky]
16:15 Sudtirol-Como (Serie B) [DAZN, Sky]
16:15 Almeria-Real Betis (LaLiga) [DAZN]
16:15 Siviglia-Villarreal (LaLiga) [DAZN]
17:05 LOSC Lille-Metz (Ligue 1) [Sky]
17:30 Bayer Leverkusen-Borussia Dortmund (Bundesliga) [Sky]
17:30 Manchester City-Tottenham (Premier League) [Sky]
18:00 Sassuolo-Roma (Serie A) [DAZN]
19:30 Ausburg-Eintracht Francoforte (Bundesliga) [Sky]
20:45 Napoli-Inter (Serie A) [DAZN]
20:45 Olympique Marsiglia-Stade de Rennes (Ligue 1) [Sky]
21:00 Barcellona-Atletico Madrid (LaLiga) [DAZN]
LE PARTITE DI OGGI, LUNEDÌ 4 DICEMBRE: IL PROGRAMMA IN TV E STREAMING
Ore 20:45 Torino-Atalanta (Serie A) [DAZN]
Ore 21:00 Celta Vigo-Cadice (LaLiga) [DAZN]
LE PARTITE DI OGGI, MARTEDÌ 5 DICEMBRE: IL PROGRAMMA IN TV E STREAMING
Ore 20: 30 Wolverhampton-Burnley (Premier League) [Sky]
Ore 21:00 Lazio-Genoa (Coppa Italia) [Canale 5]
Ore 21:15 Luton-Arsenal (Premier League) [Sky]
COME VEDERE LE PARTITE SU DAZN
Per vedere le partite su DAZN basta collegare l’app a una Smart TV di ultima generazione, oppure su console da gioco come Playstation/Xbox o altrimenti su dispositivi come Google Chromecast, Amazon Fire Stick Tv o TIMVISION Box. In alternativa, possiamo visualizzare DAZN da PC semplicemente aprendo un browser Web qualsiasi e portandoci sul sito Web della piattaforma. È possibile seguire gli eventi anche da smartphone scaricando l’apposita app da App Store e Google Play.
C0n DAZN è possibile vedere tutte le partite di Serie A e Serie B, la UEFA Europa League, la UEFA Europa Conference League, la UEFA Womens Champions League ed una selezione delle migliori partite de LaLiga e della FA Cup.
L’abbonamento “standard” consente di registrare fino a 6 dispositivi e consente la visione in contemporanea su massimo 2 dispositivi collegati ad una sola rete internet domestica. L’abbonamento “plus”, invece, consente di registrare fino a 7 dispositivi e di guardare in contemporanea su massimo 2 dispositivi collegati anche a reti internet diverse.
COME VEDERE LE PARTITE SU SKY
Per usufruire della visione delle partite su Sky bisogna aver sottoscritto un abbonamento almeno ad uno dei pacchetti che offre l’emittente. Una volta effettuato il collegamento alla parabola sarà disponibile la visione dei canali compresi nel pacchetto desiderato. Con Sky Calcio sarà possibile vedere la maggior parte delle partite di Serie A, mentre con Sky Sport sarà disponibile anche tutto il calcio internazionale, dalle competizioni nazionali a quelle internazionali. Con Sky Go, l’app di Sky, sarà possibile seguire anche fuori casa gli eventi previsti dal proprio pacchetto.
Inoltre dalla scorsa stagione, Sky permette di vedere tutte le partite della Serie A in co-esclusiva con DAZN sulla propria piattaforma, pagando un sovraprezzo di 5 euro, che consentirà l’attivazione dei canali Zona DAZN 1 e Zona DAZN 2, ai canali 214 e 215 di Sky.
Con Sky Sport è possibile vedere tutta la UEFA Europa League e la UEFA Europa Conference League, 121 partite a stagione (su 137 totali) di UEFA Champions League e una selezione delle migliori partite di Premier League, Ligue 1 e Bundesliga.
COME VEDERE LE PARTITE SU AMAZON PRIME
Per poter visionare le partite su Amazon Prime, il requisito fondamentale è aver sottoscritto l’abbonamento alla piattaforma di distribuzione. Basterà selezionare l’opzione di abbonamento direttamente dal sito di Amazon o dall’applicazione. Una volta confermato, si potrà accedere alla piattaforma streaming.
I contenuti saranno visibili da Smart TV o da dispositivi mobili, ovvero cellulari, tablet o computer portatili. Con Amazon Prime è possibile vedere la migliore partita del mercoledì di UEFA Champions League insieme agli highlights di tutte le partite.
COME VEDERE LE PARTITE SULLA RAI
La Rai trasmette le proprie partite in chiaro, per cui saranno disponibili le partite senza sottoscrivere nessun tipo di abbonamento: basterà essere muniti di un televisore e di un digitale terrestre. A seconda del canale dedicato, sarà possibile vedere la partita di turno su Rai 1, Rai 2, Rai 3 o RaiSport. Per quanto riguarda la diretta streaming, invece, si potrà vedere la partita su RaiPlay, accedendo al sito oppure scaricando l’app su qualsiasi dispositivo mobile.
COME VEDERE LE PARTITE SU MEDIASET INFINITY
Per visualizzare le partite trasmesse da Mediaset Infinity, così basterà scaricare l’app su qualsiasi dispositivo mobile e sottoscrivere l’abbonamento previsto. Dopodiché si potrà scegliere l’evento desiderato, che potrà essere seguito su Smart TV o sui dispositivi mobili dopo aver effettuato l’accesso con le proprie credenziali.
La Liga
Dove vedere Barcellona-Atletico Madrid in tv e streaming
Pubblicato
6 ore fa:
Dicembre 1, 2023
DOVE VEDERE BARCELLONA-ATLETICO MADRID IN TV E STREAMING – La Liga spagnola domenica 3 dicembre alle 21 presenta uno dei suoi piatti forti, la sfida fra due concetti e filosofie di calcio completamente agli antipodi: il Barcellona di Xavi e l’Atletico Madrid del Cholo Simeone.
COME ARRIVANO LE DUE SQUADRE
Il Barcellona arriva dall’importante vittoria ottenuta per 2-1 in casa in Champions League contro il Porto, che ha qualificato i blaugrana agli ottavi tre anni dopo l’ultima volta. In campionato però ha perso contatto (portandosi a 4 punti di distanza, 35 a 31) con il Girona e il Real Madrid a causa del brutto pareggio per 1-1 sul campo del Rayo Vallecano nello scorso weekend che ha evidenziato pregi e difetti della squadra di Xavi, dimostratisi come sempre molto abili nel palleggio ma, allo stesso tempo, leziosi e inconcludenti.
Anche l’Atletico è reduce da un’ottima partita infrasettimanale in Champions League, con la vittoria in casa del Feyenoord che ha sancito il ritorno dei colchoneros agli ottavi dopo la disastrosa eliminazione ai gironi dello scorso anno. Anche in campionato la squadra di Simeone si sta comportando particolarmente bene, avendo già ottenuto 31 punti con una gara in meno delle due capolista, trascinati dalle eccellenti prestazioni di Griezmann e Morata.
DOVE VEDERE BARCELLONA-ATLETICO MADRID IN TV E STREAMING
Come tutto il campionato spagnolo, anche Barcellona-Atletico Madrid sarà visibile soltanto su DAZN: sarà possibile guardare la partita dopo aver sottoscritto l’abbonamento alla piattaforma su app per mobile, sito web, smart tv e sulle principali console. Nel caso in cui si avesse un abbonamento Sky con l’opzione Zona DAZN si potrà vedere la partita sul canale dedicato, il 215 del bundle.
PROBABILI FORMAZIONI
BARCELLONA (4-3-3): Ter Stegen; Koundé, Araujo, I.Martinez, Balde; Pedri, De Jong, Gundogan; Raphinha, Lewandowski, J.Felix. All. Xavi.
ATLETICO MADRID (3-1-4-2): Oblak; Savic, Witsel, Hermoso; Koke; Molina, Llorente, De Paul, Lino; Morata, Griezmann. All. Simeone.
Flash News
Palladino in conferenza stampa: “C’è rammarico, ma prendiamo il lato positivo delle cose”

Pubblicato
6 ore fa:
Dicembre 1, 2023
Al termine di una sfortunatissima partita contro la Juventus, il tecnico del Monza Raffaele Palladino è intervenuto in conferenza stampa dalla pancia dell’U-Power Stadium. Queste le sue parole
RAMMARICO – “C’è tanto rammarico. Affrontavamo i primi in classifica che venivano qua con grande forza di vincere la partita. Il primo tempo è stato interpretato bene, ma non siamo stati pericolosi. Siamo andati sotto dopo il rigore. Nel secondo tempo abbiamo fatto una grande partita e li abbiamo messi in difficoltà. Abbiamo avuto coraggio e pazienza, cambiando assetto tattico. Il pareggio era meritato, ma c’è rammarico per il gol finale. Siamo stati leggeri nel farci saltare sul gol finale. Dobbiamo essere orgogliosi perché hanno dato tutto”.
EFFETTO – “Non parlo mai di cose personali. Mi fa piacere che si parli di me, ma l’attenzione è tutta rivolta verso la squadra. Stasera sono tanto rammaricato. I ragazzi hanno dato tutto quindi si meritavano una soddisfazione. L’attenzione la rivolgo a loro perché lavorano sempre tanto. Cerco sempre di migliorarmi soprattutto per il bene dei ragazzi”.
CAMPO PESANTE – “Non ci ha svantaggiati perché eravamo padroni del campo per tanto tempo. Se il campo avesse danneggiato noi non avremmo avuto tutta questa mole di gioco. Secondo me la Juve è partita meglio, ma nel secondo tempo siamo andati molto meglio. Non era facile perché non lasciavano spazi. Siamo stati bravi a trovare il pareggio”.
DANY MOTA E CARBONI – “Sul gol finale, Mota è stato leggero. Non doveva farsi superare li perché sa quanto ci tengo a queste cose. Io a lui tengo molto ma può fare molto di più. Deve capire il peso di queste circostanze, ma non abbiamo perso per colpa sua. Carboni ha un grande talento, è un gioiello che va piano piano messo in campo. È un grande calciatore, che sta crescendo molto, ora gioca anche per la squadra. Avrà un grande futuro davanti”.
DI GREGORIO – “Sta dimostrando di essere un grande portiere. Nella passata stagione è stata una sorpresa, quest’anno una conferma. Ogni giorno arriva al campo prima: ha grande mentalità, vuole arrivare ad alti livelli e ci riuscirà. Bisogna dare meriti anche allo staff e a tutti gli altri portieri”.
GIOCARE SPORCO – “Non abbiamo quelle caratteristiche, perché non abbiamo giocatori strutturati fisicamente. Proviamo a entrare dentro l’area con dei concetti. Ci vuole più tempo, perché con le palle alte è più facile. Non mi piace questo gioco”.
DUE GOL DOPO DUE MOMENTI DI ESALTAZIONE – “Bisogna sempre prendere il lato positivo delle cose. Abbiamo avuto tanto coraggio nell’affrontare una squadra forte. Prendiamo il lato positivo: abbiamo messo nella sua metà la Juve e abbiamo messo in campo tutto quello che avevamo. Ora archiviamo la partita e poi pensiamo a quella con il Genoa, dove dobbiamo fare risultato”.
Flash News
Palladino: “Il Monza ha dimostrato grande maturità, meritavamo il pareggio”

Pubblicato
6 ore fa:
Dicembre 1, 2023Di
Simone Rippa
PALLADINO – Il Monza ha tentato fino all’ultimo minuto di agganciare la Juventus per ottenere un risultato utile da questa gara. Sebbene Valentin Carboni abbia illuso la squadra e i tifosi brianzoli, il gol negli ultimi istanti di match di Federico Gatti ha distrutto ogni sogno, abbattendo psicologicamente i biancorossi.
La delusione di non aver ottenuto neanche un punto è evidente anche nelle parole di Raffaele Palladino, tecnico del Monza, il quale ha rilasciato delle dichiarazioni ai microfoni di DAZN, riportate in seguito.
LE DICHIARAZIONI DI PALLADINO NEL POST-GARA
SUL MATCH – “Io non partirei dai minuti finali, ma partirei da una grande prestazione della squadra. Il gol finale è solo un gol anche fortuito, perché mi sembra di aver visto che Gatti abbia ciccato anche la palla. Peccato, perché davvero avevamo dato una grande dimostrazione di maturità. E sono orgoglioso dei miei ragazzi, dobbiamo essere orgogliosi di quello che abbiamo dimostrato stasera. Ci abbiamo messo davvero cuore, anima in campo, tutto, qualità tecnica, qualità fisiche. La squadra ha dato davvero tutto e a mio avviso meritavamo anche il pareggio“.
SULLE SCELTE DI FORMAZIONE – “Volevamo semplicemente non dare riferimenti alla Juventus, che comunque ha tre difensori molto fisici, molto forti. Siamo stati un po’ sterili perché la Juve si difendeva anche molto bene, anche bassa. Però abbiamo sofferto solo da rimesse laterali e da calci d’angolo, dove abbiamo preso il gol. I cambi hanno dato una sterzata ovviamente, anche a livello fisico, abbiamo cambiato anche sistema di gioco, siamo passati a 4 dietro. Direi che abbiamo fatto un’ottima partita, quindi peccato, peccato perché ci credevamo fino alla fine”.
SUI PROSSIMI IMPEGNI – “Mi aspetto quello che hanno fatto semplicemente stasera, ma quello che facciamo dallo scorso anno. Semplicemente giocarcela con tutti, con questa mentalità, con quest’atteggiamento, con i nostri principi di gioco. Giocare a calcio, perché noi non dobbiamo mai snaturarci in base all’avversario. Una vale l’altra, ce la giochiamo con tutte e proveremo a fare bene anche in questo mese”.
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