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Il leone di Pamplona è tornato Re

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Il leone di Pamplona è tornato Re

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Team Numero Diez

El Rey Leòn è tornato a ruggire. Fernando Llorente, il basco dallo sguardo di ghiaccio, ha trascinato con i suoi 14 gol lo Swansea verso la conquista della salvezza in Premier League. I gallesi, pur con una gara ancora da disputare, hanno raggiunto oggi la matematica permanenza grazie ai quattro punti di vantaggio sull’Hull City, sconfitto nel primo pomeriggio sul campo del Crystal Palace.

IL DIFFICILE TRASCORSO A SIVIGLIA

Dicono che i giocatori baschi, se inseriti in un contesto estraneo alla regione che si affaccia sul golfo di Biscaglia, faticano a sentirsi a proprio agio. L’esempio di Fernando Llorente calza, ma solo fino a un certo punto. Il Navarro infatti, dopo due stagioni alla Juventus, aveva lasciato la Vecchia Signora tra il rammarico dei tifosi. Era considerato un esempio di professionalità e con i suoi gol, 27 in 92 partite con la maglia bianconera, aveva fatto innamorare tutti nella città della Mole. Qualcosa, però, si era rotto e, in silenzio, El Rey Leòn ha lasciato Torino per passare, nell’estate scorsa, alla corte del Siviglia. Probabilmente la stagione 2015/2016 in Andalusia è stata la più difficile dal punto di vista dell’ambientamento, e anche i gol non sono arrivati con costanza. I sostenitori del Siviglia, è noto, sanno trasmettere calore e passione ai propri beniamini, ma non è facile entrare nel cuore della tifoseria del Ramòn Sànchez-Pizjuàn.

È difficile non apprezzare un giocatore come Llorente, che da sempre tutto in campo, ma il suo “sacrificio” nel rettangolo verde non è bastato per convincere la società a trattenerlo. Il caso ha voluto che segnasse il gol più importante della sua breve parentesi andalusa proprio contro la sua amata Juventus, condannandola alla seconda posizione nel girone di Champions League della scorsa stagione. Gli andalusi, però, si aspettavano di trovare un altro tipo di giocatore, forse quello che aveva fatto innamorare, letteralmente, il popolo basco. Ma è mancata quella scintilla che avrebbe permesso di aprire un ciclo a Siviglia, e la stessa carta d’identità dello spagnolo parlava per lui. Non facile, per un giocatore che sfrutta il suo fisico come arma principale per mettere in difficoltà le difese avversarie, avere la medesima forza per tutto l’arco della carriera. Ma al termine della scorsa stagione qualcosa è cambiato.

L’APPRODO IN GALLES

Nessuno, probabilmente, si aspettava di assistere a una vera e propria rinascita di Fernando Llorente in terra gallese. Spesso, si sente dire che per ritrovare la giusta serenità si debba passeggiare tra la natura perché tra il verde l’uomo, l’essere umano in quanto tale, si trova a suo agio e riesce a distendere i nervi. Llorente, il 4 agosto del 2016, deve avere fatto la scelta più giusta che potesse fare in questo momento della sua carriera. Swansea è un vero e proprio locus amoenus, terra di cigni e circondata dal verde. Sì, forse il clima rigido per gran parte dell’anno non è l’ideale, ma per ritrovare la giusta serenità la città gallese è uno dei posti migliori. Non a caso la stagione di Llorente è stata di alto livello. Con la salvezza raggiunta, il trentaduenne nativo di Pamplona riceverà diverse pacche sulla spalla.

I MOMENTI CHIAVE

La sua prima marcatura in Premier è arrivata contro un avversario tutt’altro che banale, il Manchester City di Pep Guardiola. Ma non è bastata per evitare la sconfitta allo Swansea. Era il 24 settembre e i gallesi, con 4 punti nelle prime sei giornate, non potevano essere soddisfatti della loro partenza in campionato. La svolta della stagione di Llorente è arrivata in un freddo sabato pomeriggio di novembre, durante la sfida interna al Liberty Stadium contro il Crystal Palace: con una doppietta nei minuti di recupero, il basco ha ribaltato lo svantaggio di due reti della sua squadra fissando il punteggio finale sul 5-4. Lo Swansea trova la sua seconda vittoria in Premier e si eleva alla penultima piazzola.

Partita epica e Llorente che entra di diritto nel cuore dei tifosi. Da quel momento in avanti tutto è diventato più facile per il centravanti di Pamplona. L’ultimo gol siglato, non per importanza, è quello messo a segno nella giornata di ieri contro il retrocesso Sunderland. Un vero e proprio marchio di fabbrica del basco: un incornata al nono minuto sugli sviluppi di un calcio piazzato. La squadra di Clement è uscita alla fine vittoriosa per 2-0 dal campo dei black cats.

Vittoria che ha permesso allo Swansea di ottenere una salvezza che, fino a un mese e mezzo fa, sembrava quasi un miraggio. Ma è proprio quando il tempo sembrava non bastare che El Rey Leòn si è trascinato sulle spalle tutta la squadra. Come un predatore che avvista la preda e decide di attaccarla, così lo Swansea, guidato dal suo leone, ha agguantato e poi scavalcato in graduatoria le tigri dell’Hull City.

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Flash News

Fine della storia: Juan Jesus non si difenderà in altre sedi sul presunto caso di razzismo

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Francesco Acerbi e Juan Jesus, difensori di Inter e Napoli - Serie A, FIGC, squalifica, Giudice Sportivo

L’ultima giornata del campionato di Serie A, disputatasi prima della sosta per le Nazionali, ha lasciato aperto un caso davvero particolare. Nel big match tra Inter e Napoli, infatti, un presunto episodio di razzismo sarebbe scaturito dalle parole, poi smentite, di Francesco Acerbi nei confronti di Juan Jesus. Il caso, rimasto aperto per tutta la durata della sosta, è arrivato al termine con la decisione, in seguito a verifica, da parte del Giudice Sportivo di assolvere il difensore interista.

Le ore successive alla decisione, infatti, facevano presagire ad un probabile ricorso da parte dell’amareggiato difensore partenopeo. In giornata, come riportato da Sky Sport però, Juan Jesus sarebbe turbato dal caos mediatico generato e, forte e consapevole dell’affetto intorno a sé, avrebbe deciso di non fare ricorso in altre sedi contro la decisione del Giudice Sportivo. In seguito alla valutazione della possibilità di ricorrere alla giustizia ordinaria, ha deciso di rispettare la clausola compromissoria che avrebbe previsto un’autorizzazione dalla parte della FIGC per procedere, preferendo dunque di rimanere “dentro il sistema”  senza proseguire legalmente.

Dopo l’assoluzione di Acerbi, inoltre, il difensore del Napoli avrebbe ricevuto il sostegno da parte di Vinicius Junior, attaccante del Real Madrid soggetto diverse volte ad insulti razziali, e di Mike Maignan, portiere del Milan reduce da un pessimo episodio alla Blue Energy Arena di Udine. I Campioni d’Italia, dopo la decisione di non prendere parte alla campagna avviata dalla Serie A “Keep Racism Out”, avrebbero in mente l’idea di affidargli la fascia da capitano per una partita, di tutta risposta alla decisione.

Sulla vicenda, infine, si sarebbe espresso anche l’agente dello stesso Juan Jesus, Roberto Calenda, il quale avrebbe fatto ulteriore chiarezza sulla vicenda.

LE PAROLE DELL’AGENTE DI JUAN JESUS

LA DECISIONE SUL CASO ACERBI-JUAN JESUS –  “Juan Jesus si è presentato all’audizione senza avvocato perché essendo teste/persona offesa non è prevista la presenza di alcun legale: lo stesso Ufficio che lo aveva convocato aveva precisato questo aspetto. Juan Jesus ha dato il suo contributo alle investigazioni, raccontando quanto successo e depositando anche un filmato. Perché è stata necessaria ad Acerbi una fitta preparazione di una settimana per ‘studiare la migliore strategia difensiva’ se era così evidente l’assenza della discriminazione? Quali ‘prove’ ha portato Acerbi oltre alla sua interpretazione delle parole rivolte a Juan Jesus?”.

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Business

Todd Boehly non sarà più il presidente del Chelsea: l’indiscrezione dal Regno Unito

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Boehly

TODD BOEHLY NON SARÀ PIÙ IL PRESIDENTE DEL CHELSEA – Il Daily Mail ha diffuso una vera e propria notizia bomba: Todd Boehly, attuale presidente del Chelsea, sarà rimosso dalla suddetta carica a partire dal 2027. Il magnate statunitense era succeduto all’ex patron Roman Abramovic, dopo che egli era stato costretto a cedere il club. Questo in seguito alle restrizioni che avevano colpito i miliardari russi dopo lo scoppio della guerra in Ucraina. Da quando è salito alla carica di presidente, Boehly ha preso delle decisioni quantomai discutibili. L’esonero prematuro di un Tuchel, fresco vincitore della Champions League, immotivato visto che ne sono rimasti sorpresi sia il diretto interessato che i giocatori. Poi il mercato faraonico, con cifre scellerate spese per giocatori appena emergenti e che avevano ancora tutto da dimostrare.

Ma la vera domanda è questa: come fa ad essere sollevato dall’incarico la persona che è proprietaria del club? La risposta è semplice: Boehly è il socio di minoranza del Chelsea, visto che possiede solo il 38,5% delle quote societarie. Il restante 61,5% è gestito dalla holding Clearlake Capital, che ha il diritto di cambiare il condottiero dei Blues ogni 5 anni, quindi a partire dal 2027. E visti i risultati singhiozzanti e le spese eccessive, oltre che ad alcuni provvedimenti fuori luogo, la sensazione è che questo avverrà quasi certamente.

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Il Lecce si prepara alla gara con la Roma: le ultime dall’allenamento

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Luca Gotti, allenatore dello Spezia

Nella lunga corsa salvezza nel campionato di Serie A c’è anche il Lecce. La squadra, reduce dalla vittoria per 1-0 contro la Salernitana alla prima in panchina di Luca Gotti, si è guadagnata la posizione, momentaneamente, più distante dagli ultimi posti per una retrocessione nel campionato cadetto. Nel prossimo weekend, al rientro dalla sosta per le Nazionali, i salentini affronteranno, allo Stadio Via Del Mare di Lecce, una Roma ampiamente lanciata in zona UEFA Champions League.

L’obiettivo, nonostante sembri essere una montagna da scalare, potrebbe diventare realtà in uno stadio che offrirà tutto il suo apporto alla squadra. In giornata, infatti, il Lecce ha continuato la propria preparazione in vista della gara contro i giallorossi: come espresso dal report pubblicato sui canali ufficiali del club, infatti, tutti i convocati con le rispettive rappresentative Nazionali hanno ripreso il lavoro nella doppia seduta guidata da mister Gotti.

IL REPORT DELLE SEDUTE DI ALLENAMENTO DEL LECCE

“Giallorossi in campo ad Acaya per una doppia seduta di allenamento con la sessione pomeridiana che ha avuto in programma un lavoro in palestra. Tutti i calciatori impegnati con le rispettive nazionali sono rientrati in sede e si sono allenati regolarmente agli ordini di mister Gotti. Banda e Venuti hanno proseguito in un lavoro personalizzato”.

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Flash News

De Rossi sorride in vista di Lecce-Roma: Cristante torna in gruppo

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Dove vedere Cagliari-Roma

CRISTANTE IN GRUPPO – La Roma si prepara alla delicatissima sfida di lunedì alle 18 contro il Lecce. Il neo-arrivato sulla panchina salentina, Luca Gotti, ha esordito con una vittoria a Salerno, e ora punta a fermare una delle squadre più in forma del momento in Serie A. Il fortino del Via del Mare sicuramente potrebbe essere un fattore favorevole. De Rossi, invece, vuole continuare a mettere pressione al Bologna delle meraviglie di Thiago Motta, distante solo tre lunghezze. Il momento di forma è ottimo, e ora l’obiettivo quarto posto non sembra poi così proibitivo come un tempo.

IL REPORT DELL’ALLENAMENTO DELLA ROMA

Le good news arrivano dal report dell’allenamento odierno. Infatti Bryan Cristante, uno dei calciatori rimasti a Trigoria per recuperare da un leggero problema fisico, è rientrato oggi in gruppo. Recupero fondamentale, considerando l’importanza e il peso del centrocampista giallorosso nell’economia del gioco romanista. Continuano ad allenarsi a parte, invece, Chris Smalling e Paulo Dybala, che stanno recuperando dai rispettivi infortuni. Probabilmente saranno solo spettatori non paganti della partita contro il Lecce. Arrivano novità invece sul fronte Sardar Azmoun: l’iraniano, infortunatosi con la sua nazionale, è rientrato in Italia e sabato sosterrà la ripetizione della risonanza magnetica, per confermare l’entità del problema muscolare accusato.

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