È un fiume in piena il presidente della Lazio Claudio Lotito, ospite nella sede del Corriere dello Sport, che nell’occasione ha parlato tanto della sua Lazio, della gestione economica e sportiva della società della quale è patron da ormai più di dieci anni e tante curiosità che il vulcanico Lotito senza peli sulla lingua ha raccontato ai presenti.
“Negli anni sono cambiato. Quando presi la parola in Lega la prima volta tutti rimasero scioccati, perché di fatto parlavano sempre gli stessi. Io lanciai le mie idee, che poi ho concretizzato con la Lazio. Misi il Salary Cap che mi permise di risanare la società in debito, e gli ho dato fondamenta che sono di cemento armato. E i risultati mi hanno dimostrato che quell’idea era giusta. Sono proprietario ma anche tifoso della Lazio: ho l’obbligo di preservare i valori e la storia di questa società”.
Claudio Lotito, poi, si sofferma sui successi e sui trionfi della Lazio, che negli anni è stata l’unica a contendere e vincere trofei a discapito della Juventus, padrona indiscussa del calcio italiano da quasi un decennio.
“La Lazio, dopo la Juve, è la società che ha vinto più di tutti. La Fiorentina non ha vinto nulla, il Napoli ha vinto meno di noi. La Lazio è considerata una società modello, non usiamo scorciatoie. Un presidente come me prova a creare un ambiente che renda i calciatori forti, orgogliosi, determinati a vincere tutto. Anche se bisogna essere coscienti delle proprie potenzialità, umili, sono altresì convinto che questa Lazio può dare molto di più. Manca, forse, un po’ di carattere, il carattere del presidente. Se uno riceve deve dare anche dare. Non ho dato una Ferrari a Inzaghi, ma io penso, e i fatti lo certificano, che la Lazio possa competere con tutti. Se la Lazio avesse il carattere dell’Inter del Triplete guarderebbero tutti dal basso verso l’alto. per essere grandi e protagonisti bisogna avere un po’ di carattere”.
Il presidente ritorna anche sul famoso caso De Vrij, quando il difensore olandese all’epoca si ritrovò a giocare da titolare con la Lazio lo scontro diretto per andare in Champions League contro l’Inter.
“Abbiamo perso la Champions con l’Inter avendo due risultati su tre. Faccio un discorso tecnico: voi l’avreste fatto giocare De Vrij? Riguardando la partita forse sarei dovuto intervenire e dire che non avrebbe dovuto giocare. La responsabilità di quella partita sono di tutti, ma in primis le mie perché l’ho consentito. Lo staff mi diceva che fosse un grande professionista, lo penso tutt’ora, ma quella sera decisi di non obbligare nessuno”.
La lunga intervista fatta al presidente Lotito continua anche toccando diversi temi attuali. Partendo da alcuni giocatori: per Milinkovic-Savic, dice Lotito, la Lazio ha rifutato più di 110 milioni di euro; su Correa, considerato un grande giocatore, atteso al definitivo salto di qualità: e su Immobile, il cui battibecco con Inzaghi non è piaciuto a nessuno in società ma che sembra essere stato superato. Chiosa finale sull’Atalanta, elogiata per l’organizzazione e per il modo di fare calcio.