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Il centrocampista futurista

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Il centrocampista futurista

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Fra le espressioni proverbiali più semplici e scontate “nella botte piccola c’è vino buono” è forse quella più utilizzata dagli italiani: tendenzialmente, la si usa per difendere le misure di chi apparentemente non può o non deve dimostrare nulla. E infatti in Lucas Torreira di vino buonissimo ce n’è eccome, perché i 168 cm che contornano la figura del 34 blucerchiato sono un sintetico esempio di come questo proverbio sia quantomai esatto. Le sue capacità di centrocampista piccolo ma sostanzioso stanno incantando la Serie A e facendo le fortune della Genova sampdoriana, quella della curva sud che si sta godendo il solitario sesto posto con non poche soddisfazioni sul campo: ultimo il successo per 4-1 sul Chievo con doppietta dello stesso Torreira. Una punizione sbalorditiva e cafona da venticinque metri sotto l’incrocio a cui si unisce nel secondo tempo un tiro preciso ma leggermente sporcato che beffa nuovamente Sorrentino. La Sampdoria sta ingannando i pronostici e si trova in una posizione invidiabile giocando un calcio raro in Italia e che, lungi da una spettacolarità abbagliante, imbroglia i sistemi avversari occupando al meglio gli spazi e costruendo un calcio semplice ma fine. L’esplosione corrente di Torreira sta aiutando la Samp a eleggersi sorpresa in positivo del campionato,  con tanti gol e un’impostazione di gioco che non lascia scampo agli elogi. Torreira è il fulcro del gioco di Giampaolo fra geometrie e letture, tanto efficaci quanto (soprattutto) belle e puntuali in ogni occasione. La Serie A sta scoprendo uno dei talenti migliori dall’arrivo di Pogba alla Juve, e questo ragazzo, prossimamente, potrebbe meritatamente approdare verso lidi più prestigiosi.

CARTA D’IDENTITA’

Lucas Torreira nasce a Fray Betos in Uruguay nel febbraio del 1996: ovviamente la prima esperienza con un pallone tra i piedi è in patria con le giovanili del Wanderers, club di Montevideo, a più di trecento chilometri da casa. L’arrivo in Italia si realizza grazie al proprietario del club latino Victor Mesa, azionista del Pescara che insieme ad altri compagni lo porta in Abruzzo parcheggiandolo inizialmente sui campi sintetici dell’under 20 del Delfino. Torreira è un sudamericano che ha affrontato giovanissimo il “grande salto” dal Sud America all’Europa, e proprio per questo è  sorprendente come il ragazzo si sia integrato senza troppe difficoltà nella cultura calcistica e societaria italiana. Certo ci sono stati momenti duri, soprattutto all’inizio, eppure l’uruguagio ha lentamente superato le comprensibili difficoltà e nel tempo è diventato sempre più consapevole della nuova realtà che stava incontrando. Quando è arrivato a Pescara la società era in Serie B, e inizialmente Torreira era membro fisso della Primavera di Federico Giampaolo, dove inizialmente era arrivato da trequartista. All’Adriatico se ne accorge Oddo, che decide di puntarci per il forcing finale e dopo due partite di campionato gioca tutte e tre le gare dei play-off, e addirittura nella prima è in campo per tutti i 90′.  Il fallimento del viaggio negli spareggi non scoraggia il giovane talento che l’anno dopo, sempre con Oddo in panchina, abbatte tutti i limiti dettati dalle difficoltà della Serie B e diventa forse il miglior giocatore del Pescara, che a fine campionato raggiunge la Serie A eliminando il Trapani di Cosmi. Nonostante il giovane uruguagio sia statao solo di passaggio in Abruzzo, grazie a Oddo ha trovato la sua dimensione nel ruolo di centrocampista, abbandonando quasi per sempre la possibilità di agire sulla trequarti. Torreira passa in estate alla Samp per 2 milioni di euro e il ds del Pescara Repetto confessa il “dolore” per la cessione del ragazzo ma anche l’inevitabilità dell’affare vista l’insistenza della Samp:

Avremo voluto che il prestito fosse biennale, purtroppo per noi a giugno andrà alla Sampdoria.Osti venne a vederlo nello scorso novembre a Como e rimase impressionato da lui. Voleva farlo vedere a Montella, era appena arrivato alla Sampdoria. Anche lui deve aver visto la cassetta con la partita del ragazzo

La Genova blucerchiata accoglie nella stessa estate Torreira e Giampaolo: praticamente, le due fortune di questo splendido biennio blucerchiato sono arrivate a giugno 2016 nello stesso momento. La prima stagione in A di Torreira è quella della ricerca dell’affinità col calcio che conta, la volontà di inserirsi quasi con prepotenza e grinta (da sudamericano) negli schemi dell’ex allenatore dell’Empoli, consapevole dei suoi mezzi e delle proprie capacità. Nel primo anno blucerchiato Torreira collezione sorprendentemente 35 presenze in Serie A da esordiente assoluto, incastrandosi alla perfezione nel centrocampo a tre con Barreto e l’altro baby fenomeno Carol Linetty. Con Giampaolo la lingua calcistica è più o meno la stessa e i due, fra idee di gioco e geometrie in campo, portano la Samp a un rincuorante nono posto, premettendo una stagione futura esaltante e schioppettante. Torreira è uno dei migliori giocatori della Samp della scorsa stagione eppure non è il miglior attore della sua compagnia, visto che Schick e Skriniar gli rubano la scena e finiscono rispettivamente a Roma e Inter. Quest’anno le premesse sono tutte per un’esplosione del giovane uruguagio, che in attesa della prima chiamata di Tabarèz in Nazionale segna la sua prima doppietta in A e si lascia coccolare da tutto il popolo del Baciccia.

https://www.youtube.com/watch?v=SDxzPejQHmU

PARLANDO DI TECNICA

Torreira ha un’idea molto razionale di calcio basata su un gioco a due tocchi e un lancio secco a cercare il compagno in profondità. Giampaolo chiede all’uruguagio di dettare i tempi in impostazione di gioco, facendolo scendere vicino ai centrali di difesa per costruire modernamente l’azione, sfruttando in questo senso la rapidità di palleggio del suo centrocampo e soprattutto dello stesso Torreira. Il giovane centrocampista è decisamente maturato come interno centrale e/o mediano, escludendo come ruolo difinitivo sia la mezz’ala che il trequartista, posizioni assaggiate nella passata stagione ma sfruttati in maniera poco soddisfacente. Torreira quest’anno si è santificato per tutti gli addetti ai lavori e i suoi estimatori nel match vinto 2-0 contro il Milan, in cui oltre a far ripartire la Samp ha recuperato una miriade di palloni e stoppato, fisicamente, un mostro come Kessiè in più di un occasione. La sua bravura tecnica è esaltata soprattutto nel breve, negli spazi stretti dove solo con la rapidità d’esecuzione è possibile uscirne e Torreira da questo punto di vista è uno dei must della Serie A. Esplosività e dinamismo non gli mancano, neanche a dirlo, come fosse un giocatore futurista: in effetti Torreira è il prototipo del centrocampista moderno tutto tecnica e velocità, un identikit professionale che per i livelli da lui espressi potrebbero valergli il posto in un grande club.

Boccioni – dinamismo di un footballer (1913)

Certamente, ed è innegabile nonostante l’eccelsa media voti, l’ex Pescara deve ancora crescere parecchio e non bruciare le tappe, visto che potenzialmente il suo futuro è di quelli molto importanti e turbare la serenità della sua carriera con voci o trattative troppo esorbitanti potrebbe essere fastidioso. Meglio mantenere un profilo sornione.

https://www.youtube.com/watch?v=hvIa-F-tHDA

Le qualità balistiche di Torreira lo rendono uno dei migliori centrocampisti della Serie A anche se non è al livello  di certi colleghi ben più noti, come Pjanic della Juventus o Jorginho del Napoli, tuttavia l’uruguagio è decisamente uno dei giocatori con migliore visibilità del campo e lettura delle situazioni, che risolve, e va ripetuto, con una tecnica di base stupefacente. Il genio di questo giocatore sta nel saper fare sempre la scelta giusta, senza troppi fronzoli tecnici, e avere sempre un’idea chiara e limpida della scelta da fare. Insieme a Linetty formano una coppia dal baricentro basso in cui l’eleganza e la precisione sono i leitmotiv del loro modo di intendere il calcio. Torreira ha una media di 55 passaggi completati a partita e almeno due intercettati per gara. E pensare che Pjanic nel primo caso ne ha 52 e Nainggolan nella seconda voce ne ha 0,2 a partita. Continuando con i numeri si può accennare a come il sampdoriano abbia la media di un pallone perso in 90 minuti, un dato palesemente singolare se si considera le difficoltà che incontrano le squadre che provano a giocare a calcio con tanti passaggi (la Samp ha una media di 522 passaggi a partita, il Napoli primo 755). Praticamente, Torreira è potenzialmente un giocatore da top 11 della Serie A in corso, e a prescindere dalle statistiche, pane della verità, il centrocampista uruguagio è il miglior giocatore della Sampdoria che in questa stagione sta sorprendendo il campionato. Una promessa neanche troppo stupefacente visto che Lucas Torreira è oramai sulla bocca di tutti e il consolidamento delle sue prestazioni è già avvenuto quando ha incrociato Giampaolo come suo allenatore, una fortuna rara per chi vuole imparare a giocare a calcio.

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Calcio Internazionale

Sorpresa Italia: Barella insieme a Bonucci non parte per Malta!

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Al termine del match con l’Inghilterra, in cui è arrivata una pesante sconfitta, l’Italia si proietta alla sfida di domenica sera contro il Malta con già due assenze certe. Oltre a quella pre-annunciata di Bonucci, che ha accompagnato i suoi compagni a Napoli per essere vicino alla squadra senza essere in condizione di giocare, c’è anche quella sorprendente di Barella.

Come ha fatto sapere la comunicazione della nazionale azzurra, infatti l‘interista e lo juventino non parteciperanno alla trasferta che attende la squadra di Mancini rientrando nei club di appartenenza. Anche nel caso del centrocampista nerazzurro, il motivo sembra riconducibile ad alcuni problemi fisici o comunque ad una condizione fisica non ottimale. L’ex Cagliari infatti avrebbe stretto i denti per prendere parte al match del Maradona.

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Calcio Internazionale

Kane dopo il record di gol: “Serata molto speciale, indimenticabile”

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Kane

Italia-Inghilterra è stata una partita che Harry Kane ricorderà a lungo. Oltre a essere il capitano del gruppo della nazionale inglese che è tornato a vincere in Italia, dove il successo per i Tre Leoni mancava dal 1961, è diventato il miglior marcatore dell’Inghilterra.

Al termine del match, in salta stampa, ha raccontato tutte le sue sensazioni.

SERATA SPECIALE –È fantastico tornare a vincere in Italia dopo tanti anni. È una serata molto speciale per me, indimenticabile. Grazie a voi tutti presenti per far si che questo sogno sia diventato realtà“.

LA SENSAZIONE DEL RIGORE –È ancor più dolce questa sensazione dopo aver vinto questa partita, è una serata davvero fantastica. È stata una gara molto dura, avevo la sensazione che sarebbe stato un rigore e fortunatamente sono riuscito a trasformarlo“.

FUTURO –Non voglio guadare troppo avanti, nel calcio possono succedere tante cose. Ma ho 29 anni, sono nel momento migliore della mia carriera e voglio giocare a lungo con questa Nazionale. Mi godrò questo momento, ma bisogna essere pronti per domenica. Speriamo io possa segnare ancora tanti gol“.

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Ancora problemi tra Mazzarri e il Cagliari: aperto un procedimento penale

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Cagliari

L’esperienza di Mazzarri sulla panchina del Cagliari non è andata come il tecnico avrebbe auspicato. L’allenatore, arrivato il 15 settembre 2021, alla quarta giornata di campionato, dopo l’esonero di Semplici, ha concluso l’esperienza in terra sarda nel peggiore dei modi, con un pesante litigio avuto il 2 maggio scorso con il presidente Tommaso Giulini, che è costato il licenziamento al tecnico ex Sampdoria, Napoli, Inter e Torino. Cagliari che poi, a fine stagione, è retrocesso in Serie B con, in panchina, il traghettatore Agostini.

Una discussione, quella tra l’ex tecnico rossoblù e il numero 1 del club, in cui sono volate parole grosse, e che, a quasi un anno di distanza, fa ancora parlare. Infatti, dopo la querela presentata proprio dal presidente Giulini alla Procura della Repubblica, è stato aperto un procedimento penale per diffamazione. Gli investigatori della Procura stanno cercando, tramite l’aiuto di testimoni, di ricostruire la vicenda per accertare l’accusa di diffamazione.

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Bundesliga

Cancelo sull’esonero di Nagelsmann: “L’ho appena scoperto, lo ringrazio”

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Cancelo

Dopo la partita di qualificazione a Euro 2024 Portogallo-Liechtenstein, terminata 4-0 in favore dei portoghesi, Joao Cancelo, terzino del Bayern Monaco e autore del gol che ha aperto le marcature della sfida, parlando ai microfoni di Sky, ha scoperto la notizia dell’esonero di Julian Nagelsmann e l’ha commentata:

SULL’ESONERO DI NAGELSMANN – L’ho appena scoperto. So che non lo troverò al mio ritorno ma lo ringrazio”.

SU TUCHEL, PRINCIPALE INDIZIATO A SOSTITUIRLO – “Mi ha fatto perdere una Champions, spero che quest’anno me la faccia vincere”.

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